WINENEWS IL GIORNALE Cacciari chiude le Colonne: "Bivacchi da vomito" di Redazione L’ex sindaco di Venezia, residente al Ticinese, sposa la linea dura sulla movida in centro (tanto coccolata dalla sinistra). "Non c’è discussione, no ai giovani in San Lorenzo, non si beve birra al Colosseo. La basilica? Si deve chiudere a chiave" Testuale, in crescendo. «Inaudito». «Roba da pazzi». «Uno scandalo». «Inciviltà pura». «Una barbarie». «Uno scandalo mondiale». «Una cosa da vomito». Per esteso, «è assurdo che non si intervenga in maniera risolutiva. Non c’è discussione, non ci possono essere bivacchi in San Lorenzo. Sarebbe come aprire la sera il Colosseo e lasciare che la gente vada a berci la birra». La soluzione? «Una recinzione, magari elegante, in ferro battuto, e alle 8 di sera si chiude con la chiave». Così parlò non il vicesindaco Riccardo De Corato - l’uomo che di recinzioni ha riempito la città - ma Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, voce critica della sinistra, che - a sentire le sue parole - con la sinistra che a Milano reclama spazi aperti per i giovani ha poco da spartire. Cacciari, che abita in Ticinese, ha partecipato a un dibattito organizzato dai residenti del quartiere nel cinema di San Lorenzo. E da lì è partita la sua proposta. «Un contratto con cui i candidati ad amministrare la città si impegnano a risolvere il problema delle Colonne», e un appello «al presidente della repubblica e al ministro dei Beni culturali». Cosa fare della movida? Cacciari ha le idee chiare. «I bivacchi in San Lorenzo sono una cosa inaudita, è come se ci fossero in San Marco o San Pietro. Bisogna indurre io giovani della movida ad andare dove i residenti sono pochi, è necessario creare dei meccanismi per disincentivare i giovani ad andar e lì». In Ticinese, per questo, è necessario «imporre una riduzione dell’orario agli esercizi commerciali, perché è chiaro che se vendi birra fino alle 3 di notte, poi i ragazzi restano fino alle 5 del mattino». Poi «il Comune deve proibire che le bottiglie di alcolici escano dai bar». Ancora, «servono i controlli: un giorno la polizia, un giorno la guardia di finanza, un giorno i carabinieri, un giorno i vigili, per verificare che i locali chiudano e prendano chi disturba la quiete pubblica». Insomma, così com’è il Ticinese è «uno scandalo totale, una situazione che non ha eguali in Italia, una cosa da pazzi, una tortura cinese, una situazione unica in Europa, uno scandalo mondiale», perché «siamo in presenza di un monumento di importanza strepitosa», ed è per questo che bisogna fare «un appello al presidente della Repubblica, al ministero dei Beni culturali, alle autorità regionali». Che poi, spiega l’ex sindaco della Laguna, «si chiudono i prati e si lasciano massacrare le colonne? È una cosa che non sta ne in cielo nè in terra. Basta un’elegante recinzione tutta attorno al sagrato e alle colonne». Nel piccolo cinema del Ticinese, il filosofo invita i residenti di predisporre «un manifesto culturale per la custodia dei beni culturali e spirituali della città, centrato proprio sulla situazione di San Lorenzo, da far sottoscrivere a una dozzina di opinion leader nel campo della conservazione dei beni cultuali», e di «chiedere un incontro a tutti i candidati che si giocheranno l’amministrazione di sottoscrivere un contratto in difesa di San Lorenzo». la campagna elettorale, spiega Cacciari, è il momento giusto per farlo. E se poi il contratto viene disatteso? Il filosofo si mette l’elmetto. «Allora si fa casino». ELag VIRGILIO NOTIZIE Immigrati/ Maxi rissa tra tunisini a Ventimiglia: 10 arresti Nella colluttazione feriti 3 migranti Dieci immigrati tunisini sono stati arrestati dalla polizia, ieri sera a Ventimiglia, con l’accusa di aver partecipato a una maxi rissa tra connazionali, in cui sono rimasti feriti tre nordafricani. Secondo quanto riferito a TM News dalla questura di Imperia, nella colluttazione, avvenuta sul greto del fiume Roja, sarebbero stati coinvolti una quindicina di immigrati ma nessuno dei feriti sarebbe in gravi condizioni. In attesa della convalida del fermo, i dieci tunisini arrestati, che potrebbero essere sottoposti alla revoca del permesso di soggiorno temporaneo a scopo umanitario rilasciato dalle autorità italiane ed espulsi dal territorio nazionale, sono stati trasferiti nelle carceri di Sanremo e Imperia. La rissa, secondo i primi accertamenti, sarebbe scoppiata per futili motivi e a scatenarla avrebbe contribuito l’abuso di bevande alcoliche. IL GAZZETTINO (Treviso) Preso a bottigliate ai giardini di S.Andrea Lite tra ubriachi, ieri, poco dopo le 19, ai giardinetti di Sant’Andrea, in pieno centro cittadino. TREVISO Giovedì 12 Maggio 2011 - Un ghanese, barcollante per il troppo vino in corpo, ha accidentalmente urtato un coetaneo, anche lui alticcio. Quest’ultimo non ci ha pensato due volte e gli ha spaccato una prima bottiglie di birra in testa. Poi, lo ha raggiunto con un’altra bottigliata. Il ghanese è crollato a terra, mentre il sangue gli colava copioso dalla testa e dal sopracciglio. Alcuni ragazzi, di passaggio ai giardinetti, hanno avvertito il Suem, che è intervenuto subito per soccorrere il ferito, i carabinieri e la polizia. Il feritore è stato fermato e portato in Questura per gli accertamenti del caso. IL TEMPO Arrestato a Vetralla Romeno ubriaco tenta di investire i carabinieri VITERBO 12/05/2011 - Ciardiello, hanno arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale un 40enne romeno, residente a Viterbo, con numerosi precedenti penali. I militari sono intervenuti in un bar sull’Aurelia Bis, chiamati dal titolare che ha segnalato la presenza dello straniero ubriaco e con un vistoso taglio all’arco sopraccigliare. All’arrivo dei carabinieri l’uomo si è rifugiato nella sua auto e mentre i militari gli andavano incontro per identificarlo, ha ingranato la retromarcia tentando di investirli. I carabinieri lo hanno schivato e sono risaliti a bordo dell’autoradio, bloccando quasi subito il fuggitivo. L’immigrato, non pago, ha anche tentato di colpire a calci i carabinieri. L’intervento di un’altra pattuglia ha consentito di bloccarlo definitivamente. All’accertamento con l’etilometro è risultato positivo all’alcoltest con un tasso superiore di ben 5 volte a quello consentito dalla legge per guidare. Il romeno quindi è stato arrestato per violenza e resistenza e denunciato per guida in stato di ebbrezza. BOLOGNA2000 Modena, si ribalta autoarticolato: conducente ubriaco 12 mag 11 - Aveva bevuto alcolici in maniera decisamente elevata l’autotrasportatore belga di 51anni che, poco dopo la mezzanotte, alla guida di un autoarticolato proveniente dal casello Modena Nord, ha imboccato la rotatoria G.B.Marino, ma si ribaltato ostruendo completamento la strada che collega la frazione dei Tre Olmi. Il test per verificare la presenza di alcool nel sangue, effettuato al pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara, ha evidenziato che il conducente del mezzo pesante aveva in circolo 2,89 grammi per litro di sangue. Il Codice della Strada prevede come soglia massima per potersi mettere al volante un limite di 0,5 grammi per litro di sangue. Sul posto, per i rilievi di legge, la pattuglia infortunistica della Polizia municipale. Stamane il pesante automezzo, che trasportava prosciutti, è stato rimosso. CORRIERE DI AREZZO Coma etilico, due ragazzine in ospedale. Soccorse a l convitto di Pieve Santo Stefano: una è stata dimessa, l’amica è ancora sotto osservazione. Si sono sentite male dopo aver bevuto superalcolici: hanno 16 e 14 anni. PIEVE SANTO STEFANO - Sono finite in ospedale dopo aver bevuto al punto da cadere in coma etilico. Due ragazzine, una di 16 e l’altra di 14 anni, residenti in provincia di Arezzo, sono state soccorse e ricoverate lunedì sera dopo aver accusato un malore, provocato da una ubriacatura. Dopo i trattamenti effettuati dai medici, le loro condizioni non destano preoccupazione: una è tornata a casa, mentre l’altra è stata tenuta in osservazione ancora per qualche ora. Una serata, quella di lunedì, che difficilmente le ragazzine e i loro familiari potranno dimenticare. La ricostruzione dei fatti è ovviamente scarna, anche perché le due protagoniste di questa incredibile storia sono minorenni, poco più che bambine, ma che lunedì sera hanno voluto agire “da grandi” senza pensare a quelle che potevano essere le conseguenze, pericolosissime, delle loro azioni. Insieme ad altre ragazze del convitto femminile, si sarebbero procurate super alcolici: vodka e whisky. Vista la loro giovanissima età, l’alcol ha avuto immediatamente effetto, al punto da farle star male e far precipitare due di loro in uno stato di torpore. Fino al coma etilico. Lunedì sera è stato dato l’allarme e le ambulanze del 118 sono arrivate a Pieve Santo Stefano per soccorrere le due ragazzine che frequentano la prima classe dell’Istituto Alberghiero. Dopo i primi accertamenti, è stato disposto il loro trasferimento all’ospedale di Sansepolcro dove, con il passare delle ore, le condizioni sono migliorate. Fino al punto che una delle due ha potuto far ritorno a casa, mentre l’amica è ancora ricoverata in osservazione. Un fenomeno, quello del consumo di alcol tra i giovani, che desta sempre più preoccupazione. Lo conferma il dottor Paolo Dimauro, direttore del Dipartimento Dipendenze della Asl 8: “Arezzo non fa eccezione. Si tratta di una piaga che interessa tutta Italia e che sarebbe riduttivo confinare ad un problema soltanto giovanile. Quello del consumo di alcol è un fenomeno che tocca tutta la popolazione, in ogni fascia d’età. Sono stati adottati comportamenti tipici del Nord Europa, con i consumi di alcolici che aumentano nei fine settimana e nelle ore notturne, una realtà che chiamiamo ‘internazionalizzazione dei consumi’”. Dal Dipartimento dipendenze della Asl 8 è possibile gettare uno sguardo su un problema dalle mille facce: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha definito l’alcol una droga, non dimentichiamolo” ci tiene a sottolineare il dottor Di Mauro, che indica anche la strada da seguire: “L’intervento primario deve arrivare sul fronte della prevenzione. A scuola, nei locali dove i giovani sono soliti ritrovarsi: sono questi i luoghi dai quali è necessario iniziare per indicare i corretti comportamenti” CORRIERE DEL VENETO Tre ventenni ubriachi incendiano «patronato» per noia I giovani tra 19 e 21 anni hanno dato fuoco al centro parrocchiale. Si sono impegnati a pagare i danni CASTELFRANCO – Erano ubriachi, non sapevano come passare il tempo e così a qualcuno di loro è venuto in mente che la cosa più opportuna da fare poteva essere quella di distruggere il centro parrocchiale di Salvatronda, frazione di Castelfranco Veneto. Tre giovani dell’età compresa tra i 19 e i 21 anni sono stati denunciati dai carabinieri per il reato di danneggiamento seguito da incendio. Verso le tre della notte tra sabato e domenica il gruppetto aveva preso di mira e incendiato tre contenitori di rifiuti, una custodia metallica contenente la lancia antincendio e un cassonetto. Non solo: si erano scagliati contro la porta di accesso e il sistema antifurto. Le fiamme, quella notte, annerirono tutte le pareti e così l’altro giorno, quando il sacerdote si è presentato dai carabinieri, ha denunciato danni per oltre quattro mila euro. Dopo veloci indagini gli uomini del capitano Salvatore Gibilisco e del maresciallo Antonio Currò sono risaliti a loro e li hanno denunciati. I tre hanno ammesso le loro colpe e si sono scusati, spiegando che erano totalmente ubriachi e non si rendevano conto di quello che stavano facendo. Si sono impegnati a rimborsare la parrocchia per i danni subiti. Mauro Pigozzo ROMAGNA OGGI Lugo, si schianta contro un albero. Al volante con valori da coma etilico LUGO 12 maggio 2011) - Si è schiantato contro un albero riportando lievi lesioni. Paura per un giovane romeno di 30 anni, che si trovava alla guida di un autocarro. L’incidente si è verificato a Bagnacavallo. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Traversara, il giovane ha perso improvvisamente il controllo del mezzo, finendo contro un arbusto a bordo della carreggiata. Presto si è capita la causa che ha innescato la sbandata: un tasso alcolemico da coma etilico. I successivi accertamenti hanno infatti permesso di chiarire che viaggiava con un tasso di alcol nel sangue pari a 3,69 grammi per litro, oltre sette volte il limite fissato dalla legge in 0,50. Per il 30enne è scattata immediatamente la denuncia per guida in stato d’ebbrezza, il ritiro della patente e il sequestro dell’autocarro ai fini della confisca. IL GAZZETTINO Padova. Barista di Abano rifiuta drink a un carrozziere ubriaco: picchiato L’aggressore è stato arrestato: aveva già bevuto vari whisky e il gestore aveva cercato di dissuaderlo dal bere ancora PADOVA Giovedì 12 Maggio 2011 - - Ha aggredito ad Abano Terme (Padova) un barista di 23 anni con una testata, procurandogli una frattura del naso guaribile in 30 giorni. Un carrozziere bolognese, Maurizio Ugolini, è stato arrestato dai Carabinieri per lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia. Il barista aveva tentato di dissuadere l’uomo dal bere ulteriormente, dopo la consumazione di numerosi whisky in un bar della località termale. CORRIERE ADRIATICO Picchia gli agenti e finisce in carcere Inveisce contro i poliziotti che gli chiedono i documenti, insultandoli e picchiandoli, ma alla fine viene bloccato e arrestato e ora deve fare i conti con una denuncia per violenza, resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, nonché per danneggiamento di alcuni vicoli. Il fattaccio si è verificato l’altra sera, quando un automobilista in transito sulla provinciale Muccese ha scorto una persona ubriaca che camminava barcollando pericolosamente lungo la strada, nei pressi della frazione di Borgo Tufico. Nel suo procedere alquanto incerto, inoltre, il soggetto in questione sbatteva di continuo e con violenza una borsa con all’interno un computer sulle auto in sosta. In un amen la volante era da quelle parti e, ad un certo punto, gli agenti hanno trovato un giovane a terra. Si trattava di un marocchino clandestino di 21 anni (I. N. le sue iniziali). Quando le forze dell’ordine gli hanno chiesto i documenti per un normale controllo, l’extracomunitario ha inveito contro gli agenti, per poi aggredirli fisicamente, causando a due di essi delle ferite, per le quali i poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili, i cui sanitari le hanno giudicate guaribili i quattro o cinque giorni. Per I. N. è subito scattato l’arresto con le accuse di violenza, resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Il nordafricano, inoltre, dovrà rispondere anche del reato di danneggiamento, per aver recato danni a diverse autovetture ferme, sulle quali aveva ripetutamente sbattuto la borsa che conteneva un computer. Sembra, infatti, che i proprietari delle auto danneggiate presenteranno in queste ore un denuncia apposita. ASAPS In Africa più morti per gli incidenti stradali che per la malaria Camionisti killer e automobilisti ubriachi o drogati, flagello del “Continente Nero” 12 maggio 2011 - Era il 2008 quando il giornalista di “Newsweek”, Andrew Ehrenkranz, pubblicò l’articolo denuncia “The Overlooked Killer” dove raccontava il problema della sicurezza stradale in Africa fotografando una situazione a dir poco allarmante. Secondo quanto riportato allora dal reporter, l’Etiopia si aggiudicava il tasso di mortalità più alto di tutto il pianeta con circa 200 persone morte per incidenti su strada a fronte di una circolazione di appena 10mila veicoli. Tre anni dopo la situazione non è migliorata e il “Daily Nation” di Nairobi, che da tempo persegue una crociata contro i pirati della strada, denuncia che secondo l’OMS il numero delle vittime è più che raddoppiato rispetto a tre anni fa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che nel continente africano circola solo il 4% di tutte le auto della terra, eppure si registra l’11% di morti per incidenti stradali nel mondo. Il 60% per cento dei pazienti ricoverati nei reparti di chirurgia degli ospedali è vittima di incidenti stradali. Il 10% degli automobilisti guida abitualmente in stato di ebbrezza o sotto gli effetti di pesanti allucinogeni locali. Tra le cause principali che contribuiscono al flagello sulle strade i camionisti e i “boda-boda”, mototaxi che circolano come schegge impazzite ignorando la segnaletica stradale, rischiando continuamente la vita dei loro passeggeri. Inesistenti anche le misure di repressione visto che, chi viene sorpreso a guidare ubriaco corrompe la polizia e la fa franca nella maggior parte dei casi. Tuttavia, nonostante l’incidentalità nel continente, rappresenti una delle principali cause di morte, l’Africa, che investe quasi 5 miliardi di dollari nella lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria spende appena 100 milioni di dollari per promuovere la sicurezza nelle strade. VIRGILIO NOTIZIE Turchia/ Alcol più caro, ma cresce il consumo In testa alla classifica il raki seguito da vino e vodka Istanbul, 12 mag. (TMNews) - Cresce il consumo di alcolici in Turchia, malgrado l’aumento delle tasse e relative polemiche con il governo islamico-moderato di Recep Tayyip Erdogan nel mirino. Secondo i dati resi noti dalla Tapdk, l’authority turca che regola il mercato dell’alcol e del tabacco, il popolo della Mezzaluna nel 2010 ha incrementato il consumo di alcol dell’1,5%. I dati della Tapdk mettono in luce come l’elevata tassazione degli alcolici non ha dunque cambiato le abitudini dei turchi. L’aumento di consumo più significativo è quello del raki, la bevanda alcolica principe delle tavole turche, un liquore all’anice che somiglia all’ouzo greco e che ha fatto segnare un incremento del 3,76%, con 46,4 milioni di litri consumati nel 2010. Seguono nella classifica il vino, con 13,3 milioni di litri consumati nel 2010 e terza la vodka con 1,4 milioni consumati. In discesa il consumo di birra, calato solo dello 0,21%. TGCOM Ubriaco usa sigarette per telefonare Mosca, il giovane improvvisa due "chiamate" dopo un controllo della polizia Lui completamente ubriaco alla guida e il suo amico addormentato sul sedile del passeggero in pieno sonno post sbornia. E’ questa la scena che si sono trovati davanti due agenti della polizia di Mosca, dopo aver fermato un’automobile con a bordo due giovani. Ma il meglio doveva ancora venire. Il ragazzo alla guida, infatti, dopo essere stato invitato a scendere, ha improvvisato alcune telefonate senza rendersi conto che al posto del cellulare stava utilizzando prima la sua mano, poi un pacchetto di sigarette. Una scena talmente comica e surreale da strappare una risata anche ai due poliziotti. http://www.tgcom.mediaset.it/magazine/articoli/1009221/ubriaco-usa-sigarette-per-telefonare.shtml, VIRGILIO NOTIZIE Usa/ A metà del volo tenta di aprire la porta di sicurezza Si tratta del quarto incidente in 3 giorni A metà strada tra Orlando e Boston, sul volo 1102 della Delta Airlines nella notte di martedì un passeggero seduto vicino all’uscita di sicurezza ha improvvisamente afferrato la maniglia della porta di emergenza e ha cercato di aprirla. Fortunatamente la differenza di pressione tra l’interno dell’aereo e l’esterno ha impedito l’apertura e tutto si è risolto con un grande spavento per gli altri 148 passeggeri, che sono atterrati sani e salvi all’aeroporto di Boston. L’uomo, che secondo alcuni testimoni poteva essere ubriaco, è stato poi arrestato con l’accusa di interferenza con il personale di volo. Si tratta del quarto incidente degli ultimi tre giorni. Domenica, dopo che un uomo aveva provato ad aprire il portellone di sicurezza, un volo Continental partito da Houston e diretto a Chicago è stato deviato sull’aeroporto di St. Louis. Lo stesso giorno un altro aereo della Delta diretto a San Diego è atterrato ad Albequerque dopo il ritrovamento da parte di un assistente di volo di una salvietta con su scritto "bomba" nel bagno del velivolo. Infine lunedì un uomo di nazionalità yemenita ha tentato di entrare nella cabina di pilotaggio di un volo American Airlines diretto a San Francisco.
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