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Spagna, rivoluzione del ciclomotore: si alzerà a 16 anni l’età minima per salire in sella ad un 48 e servirà una patente vera e propria.

Spagna, rivoluzione del ciclomotore: si alzerà a 16 anni l’età minima per salire in sella ad un 48 e servirà una patente vera e propria.

(ASAPS) MADRID – La notizia era attesa, almeno nelle ultime ore. Un nuovo giro di vite è in arrivo sulla Spagna, che dopo alcuni eventi plurimortali è tornata ad aver paura della strada. La contromisura non si è fatta attendere, però, e il direttore della DGT, la Direzione Generale del Traffico, Pedro Navarro, ha annunciato un’altra rivoluzione del Codigo Stradal: l’innalzamento dell’età minima per condurre i ciclomotori, che passa da 14 a 16 anni. Gli aspiranti, dovranno poi sostenere un esame di teoria e pratica del tutto nuovo, che mette definitivamente in pensione il patentino per ciclomotoristi finora adottato, peraltro molto simile a quello italiano, e che introduce i candidati al conseguimento di una patente di guida vera e propria. Navarro ha presentato l’iniziativa politica il 25 maggio scorso, al parlamento, nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Permanente per la Sicurezza Stradale, per la Prevenzione e gli Incidenti Stradali. “Non si capisce perché - ha detto Navarro – in Spagna non si possa fumare fino a 18 anni e, con una logica inversa, si possa circolare tranquillamente in mezzo al traffico già a 14. Ogni anno perdiamo almeno 15 giovanissimi alla guida di scooter (in Italia, purtroppo sono molti di più. ndr) e questo non ce lo possiamo più permettere”. La DGT ha già pronto un regolamento che dovrebbe entrare in vigore il prossimo autunno, nel quale saranno descritte le modalità per superare la prova pratica (che dovrà essere sostenuta entro 6 mesi dall’effettuazione della teoria), mentre sarà alleggerita la parte relativa alla meccanica sui questionari di teoria. (ASAPS).


Giovedì, 26 Maggio 2005
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