STAIBENE.IT TRENTINO Precarietà, povertà, ambiente: in 550 alla caccia al tesoro sociale e culturale La caccia al tesoro analcolica e solidale Aperitivo senza sballo. ParTake, una giro tra i locali in cerca di risposte TRENTO. Il momento dell’aperitivo è diventato senz’altro un appuntamento irrinunciabile per i giovani per socializzare e rilassarsi insieme ai coetanei. Ma l’aperitivo può essere anche un’occasione per trovarsi a discutere su temi sociali di attualità e per espandere i propri orizzonti culturali attraverso il confronto. Ne sono convinti gli studenti della neocostituita associazione ParTake che, per presentarsi alla comunità universitaria e alla città, ha scelto di proporre un’iniziativa singolare: una vera e propria sfida al rito dell’aperitivo. “Un drink per pensare” - questo il titolo provocatorio dell’iniziativa - si terrà oggi a partire dalle 14 partendo da piazza Duomo. L’iniziativa si struttura come una vera e propria caccia al tesoro che si snoda in un percorso nel centro storico di Trento, facendo tappa in alcuni locali convenzionati, riconoscibili dall’adesivo “bar amici”. In ogni locale alle squadre (formate da quattro persone ciascuna) sarà assegnata una domanda a risposta multipla su temi sociali, che toccheranno temi scelti proprio dagli studenti, come povertà, precarietà civile, povertà, tutela dell’ambiente. Per trovare la risposta corretta, spazio alla tecnologia: i partecipanti potranno ricorrere ad ogni supporto disponibile: da internet ai libri, dai quotidiani alla “chiamata a casa”. Il percorso prevede una dozzina di tappe. A ogni partecipante sarà offerta la prima consumazione (analcolica o soft drink). La premiazione dei vincitori (la squadra che totalizzerà un maggior numero di risposte corrette), è prevista per le 18 nella corte interna della Facoltà di Sociologia, si concluderà con una festa finale. Al massimo le adesioni: oltre 550 studenti partecipanti, c’è spazio solo per il servizio d’ordine. ASCA ROMA: ALEMANNO INTEGRA ORDINANZA ’ANTI ALCOL’ IN STRADE XX MUNICIPIO Roma, 13 mag - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha firmato un’ordinanza per integrare il provvedimento ’anti alcol’ gia’ in vigore dal 1 aprile al 30 giugno, con alcune strade e piazze ricadenti nel territorio del XX Municipio, dove si trovano numerosi esercizi commerciali e dove si sono verificati ultimamente episodi di turbativa dell’ordine pubblico causati da abuso di alcol. Lo comunica in una nota il Campidoglio. L’ordinanza, spiega la nota, e’ valida dal 14 maggio al 30 giugno 2011 ed e’ immediatamente esecutiva. Il divieto opera nelle seguenti vie e piazze: via Riano, Viale Tor di Quinto (da piazzale Ponte Milvio a via Civita Castellana), via Flaminia (da piazzale Ponte Milvio a Corso Francia), via Castelnuovo di Porto, lungotevere Maresciallo Diaz (da piazzale Lauro De Bosi a largo Maresciallo Diaz). Nello specifico, l’ordinanza prevede il divieto di somministrare o vendere bevande alcoliche per l’asporto o il consumo al di fuori del locale di vendita e/o somministrazione e al di fuori delle relative superfici attrezzate, pubbliche o private, di pertinenza del locale medesimo, dalle ore 23 fino alla chiusura degli esercizi. Nella stessa ordinanza, e’ altresi’ vietato, dalle ore 23 alle ore 6, il consumo di bevande alcoliche nelle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, ricadenti negli specifici ambiti territoriali indicati. com-map/cam/alf IL GIORNALE I «tolleranti» di sinistra che diventano sceriffi se devono amministrare Cacciari contro la movida alle Colonne? È solo l’ultimo caso: davanti ai problemi i Democratici scoprono il pugno di ferro di Antonio Ruzzo Ci risiamo. Si fa presto a parlare di accoglienza, solidarietà, tolleranza. Si fa prestissimo a dire che è giusto, anzi sacrosanto, che in una città ognuno abbia i suoi spazi, che i giovani si esprimano, che le «tag» dei writer e i bonghi suonati fino all’alba sono un bell’esercizio di creatività. Più o meno siamo tutti d’accordo. Ma si fa presto quando non si devono fare i conti con la realtà, cioè quando non si deve amministrare. E su questi temi la sinistra ha costruito buona parte della sua «filosofia». Diciamo che ha fatto buon marketing. Poi però, anche alla sinistra, capita di governare una città; capita di ritrovarsi vicino a casa una baraccopoli o che i bonghi o le movide gliele facciano sotto le finestre. Allora si cambia registro. Ieri è stato l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari a chiedere che la baraonda notturna di musica e birra sotto casa sua alle Colonne finisca. Che i bivacchi sono da vomito, che è assurdo che non si intervenga e che la gazzarra serale in San Lorenzo è un segno di inciviltà e che è un po’ come aprire il Colosseo a chi vuole entrare a ubriacarsi di birra. Insomma bisogna chiuderle quelle Colonne. Metterci una bella «recinzione in ferro» per proteggerle e proibire che gli alcolici dal bar finiscano sulla piazza. Detto da un uomo che per anni ha militato nelle file del Pd non sembra vero. E soprattutto non sembra vero al vicesindaco Riccardo De Corato che la sinistra ha da sempre bollato come «recintatore» o «nemico della movida». «E che hanno sempre fatto spallucce alle ordinanze in virtù di un sempreverde benaltrismo - spiega il vicesindaco - Dunque, cari Majorino e compagni, come la mettiamo? Se fosse stato per il sottoscritto, le Colonne di San Lorenzo sarebbero già state protette con una cancellata contro i “bivacchi da vomito”». Ma va così. L’amministrazione di una città, grande o piccola che sia, non si fa con i sogni e le utopie ma con le regole. E le regole quasi mai fanno audience. Ne sanno qualcosa altri due illustri uomini di sinistra. Politici tanto «illuminati» quando stavano sulle barricate e poi messi in croce dagli stessi loro compagni quando si sono resi conto che i problemi non si risolvevano con le chiacchiere. Così a Bologna il sindaco Sergio Cofferati diventa presto un «fascista» quando manda le ruspe a sgomberare i campi rom sul Lungoreno che non vogliono sentire di sistemarsi dove vuole il Comune. E così a Padova l’ex responsabile delle politiche dell’immigrazione del Pd Flavio Zanonato, diventa all’istante il bersaglio delle critiche più feroci quando per arginare l’ondata dei nomadi prima fa innalzare un muro in via Anelli e poi in pratica li chiude in un recinto. E l’accoglienza? E le città che devono essere aperte, ospitali, pronte ad offrire una sistemazione a chiunque la chieda? Non vale più. O almeno non vale quando un qualsiasi Don Chisciotte si ritrova dall’altra parte della barricata con un libro mastro in mano. E le Colonne sono l’esempio di quanto sia facile far propaganda quando non si deve prendere una decisione. «Nel 2006 dopo una richiesta di monsignor De Scalzi - ricorda il vicesindaco - presentai in qualità di assessore ai Lavori Pubblici un progetto di cancellata telescopica a scomparsa condiviso con la Curia, la Soprintendenza ai beni archeologici della Lombardia, la Soprintendenza provinciale per i beni artistici e storici e la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici di Milano. Il progetto purtroppo non fu realizzato. E devo dire non solo per le resistenze dell’opposizione. Qualche assessore evidentemente è stato più distratto dagli interessi della movida che dalla sicurezza di un bene architettonico unico per Milano e che giustamente, per importanza, Cacciari paragona al Colosseo». E la storia continua. TRENTINO Alcol: controlli notturni a Trento, 12 ragazzi multati TRENTO, 13 maggio 2011 - E’ di 12 ragazzi multati il bilancio di due notti di controlli effettuati dalla Polizia municipale nei pressi dei locali pubblici del centro storico di Trento. In tutto sono stati identificati oltre un centinaio di ragazzi. Per quattro di questi è stato accertato il consumo di alcolici sulla pubblica via, in violazione della normativa provinciale. Ai genitori dei ragazzi, quali responsabili della sorveglianza sul minore, verrà notificata la sanzione pecuniaria da 50 a 500 euro, con pagamento in misura ridotta pari a 100 euro. Nei locali non sono state accertate violazioni al divieto di vendita o somministrazione previsto dalla norma provinciale. Nel corso dei controlli sono state invece contestate otto sanzioni a giovani che orinavano sulla pubblica via, nei pressi dei bar maggiormente frequentati in occasione degli happy hour. Per tale comportamento è prevista una sanzione da 27 a 162 euro, con pagamento in misura ridotta pari a 54 euro. Sono state infine contestate due sanzioni amministrative per la diffusione di musica all’esterno di pubblici esercizi e per il mancato rispetto di chiusura di un esercizio di vendita del settore alimentare. LA SICILIA Mussomeli. I vigili urbani hanno identificato e denunciato il responsabile del raid notturno Il vandalo è un disoccupato: «Ero ubriaco» Caltanissetta Venerdì 13 Maggio 2011 - I vigili urbani sono riusciti ad individuare il giovane che nella notte tra lunedì e martedì ha distrutto i vasi di fiori sparsi per la città e lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica per danneggiamento di beni pubblici. Si tratta di G.S., un disoccupato di 34 anni che era rientrato in paese appena due mesi addietro dopo aver lasciato l’Inghilterra dove aveva trovato una occupazione come operaio. I vigili urbani sono riusciti ad individuare il giovane dopo aver preso visione delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso poste nella zona dove è stata portata a compimento l’azione vandalica che aveva preso di mira alcuni vasi di fiori e un elegante cestino per i rifiuti. Il giovane nella mattinata di ieri era stato convocato nella sede del comando dei vigili urbani, era stato sottoposto ad interrogatorio e non ha avuto difficoltà ad ammettere che quel giovane immortalato mentre rompeva le fioriere, era proprio lui. A quel punto dell’interrogatorio, il giovane è stato invitato a nominare un suo avvocato di fiducia, cosa che ha fatto immediatamente nominando l’avvocato Vincenzo Gagliano. Nel continuare la sua confessione, il giovane ha spiegato le motivazioni che lo hanno portato a compiere tale azione. «Avevo litigato con mio padre che ha 80 anni - ha detto - e dopo essere rimasto vedovo, sta dilapidando i suoi pochi averi con altre donne». Il giovane ha anche ammesso di avere bevuto parecchio vino nel corso della lute con il genitore e anche successivamente, e alle 5 del mattino, per smaltire l’ubriacatura e l’eccessivo nervosismo, era uscito da casa e per sfogarsi aveva preso a rompere le fioriere. Il giovane è sembrato veramente dispiaciuto del gesto che aveva compiuto ed ha mostrato la volontà di chiedere scusa per quanto avvenuto e la possibilità di risarcire la comunità dei danni arrecati, ma al momento è senza lavoro e tale risarcimento non può avvenire nell’immediatezza. ASCA ROMA: CARABINIERI, ARRESTATI 6 STRANIERI DOPO RISSE IN STAZIONE Roma, 13 mag - La Stazione Termini e la Stazione FF.SS di Trastevere sono state ieri teatro di due risse che hanno visto come protagonisti 6 cittadini stranieri, tutti senza fissa dimora ed alcuni gia’ conosciuti alle forze dell’ordine arrestati dai Carabinieri per rissa aggravata. La prima rissa e’ avvenuta alla Stazione Termini a piazza dei Cinquecento, verso l’ora di pranzo. I tre tutti in evidente stato di alterazione fisica dovuta alla massiccia assunzione di alcolici, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini mentre si colpivano con calci e pugni per futili motivi. Il secondo episodio e’ invece avvenuto poco dopo la mezzanotte in piazza Flavio Biondo, presso la fermata della Stazione FF.SS Trastevere. I Carabinieri della Stazione Trastevere hanno arrestato i tre romeni mentre si stavano picchiando violentemente, anche in questo caso per futili motivi. Gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo, alcuni sono stati medicati per le ferite riportate. res/gc LA SICILIA Positivo all’alcol-test il conducente dell’auto schiantatasi sulla Ct-Gela Il tasso era 4 volte superiore al limite Catania Venerdì 13 Maggio 2011 - L’ombra dell’alcol sull’incidente autonomo avvenuto domenica mattina, alle 3,30, al Km 56 della strada statale n. 417 - Gela, con un’Alfa 156 che è finita su una rotatoria (al buio per i frequenti furti di cavi di rame) e l’ha percorsa per intero, concludendo la propria corsa contro il guardarail della parte opposta. Il conducente alla guida della vettura, che ha riportato ferite e traumi giudicati guaribili in 30 giorni (il passeggero se l’è cavata con una prognosi di 10 giorni), è infatti risultato positivo all’alcol-test, che ha accertato la presenza, nel suo organismo, di una percentuale di sostanze etiliche del 2,17, vale a dire un quantitativo di oltre quattro volte superiore al limite (0,50 grammi/litro) stabilito dalla legge. Gli agenti della Polstrada del distaccamento di Caltagirone, che hanno effettuato i rilievi e ricostruito la dinamica del sinistro (i cui effetti avrebbero potuto essere ben più gravi se l’impatto violento con la barriera che ha distrutto la parte anteriore dell’auto non avesse risparmiato, come è invece, per fortuna, avvenuto, l’abitacolo), l’hanno pertanto denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Ma nei suoi confronti scatteranno inevitabilmente anche altri gravi conseguenza, come la revoca della patente di guida e la confisca del veicolo. Intanto, in considerazione della pericolosità ulteriore venutasi a creare nella zona della rotatoria per i danni causati dall’incidente, l’Anas ha tempestivamente provveduto a sostituire il guardrail divelto dalla vettura. Mariano Messineo IL MATTINO Resistenza e violenza a pubblico ufficiale 13/05/2011 - Arrestato un salernitano. L’uomo è stato bloccato mentre percorreva via San Leonardo a bordo del suo scooter in evidente stato di ebbrezza. Quando è stato bloccato dalla polizia ha inveito contro di loro e si è scagliato contro uno dei due agenti. A.V. è stato immediatamente condotto in caserma, presso gli uffici della Squadra Volanti (diretto dal vicequestore Rossana Trimarco), e trattenuto nelle camere di sicurezza. Prima di essere arrestato, A.V. si era presentato in evidente stato di ebbrezza davanti all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale Ruggi, dando fastidio a tutti. Anche alle persone che erano in attesa che i propri cari fossero visitati. Così un vigilante ha cercato di bloccarlo. Erano all’incirca le 19.30 di mercoledì sera. L’uomo, dopo aver inveito un pò contro il vigilante e contro alcune persone che era lì ferme e guardavano, è salito a bordo dello scooter che aveva parcheggiato nei pressi del Pronto soccorso e si è allontanato a forte velocità. Inutili i tentativi del vigilantes di bloccarlo. Zigzagando per la strada, è fuggito via. Il vigilante non ci ha pensato su più di tanto: ha subito chiamato la polizia. Intanto, presso la sala operativa della questura, sono giunte altre telefonate di segnalazione di un «folle» che percorreva via San Leonardo, barcollando con lo scooter. Gli agenti sono dunque intervenuti e lo hanno bloccato nei pressi della Centrale del Latte. L’uomo, abbandonato lo scooter ha iniziato ad inveire con violenza contro le divise. IL TIRRENO VENERDÌ, 13 MAGGIO 2011 Controlli polstrada a Stagno Guidavano ubriachi Sette patenti ritirate Otto auto non assicurate LIVORNO. Patenti ritirate e veicoli sequestrati per un’operazione della polstrada contro chi guida in stato di ebbrezza o senza assicurazione. Le pattuglie della polstrada di Cecina, coordinate dal comandante provinciale Bianca Venezia e dal commissario Salvatore Ripa, si sono piazzate da sabato alle prime ore di ieri mattina nella zona di Stagno per controllare i veicoli in transito dalle 1,30 alle 3,30 della mattina. Sono così state ritirate sette patenti ad altrettante persone che, al controllo con l’etilometro, sono risultate positive. Da segnalare che una ragazza del 1988 ha fatto segnare un dato di 1,70 e che era alla sua seconda violazione. Ubriaca è risultata anche un’altra giovane del 1989, ma anche altre 5 persone (tra cui un’altra donna), tra i 30 e 40 anni. Nei controlli sono state scoperte altre otto persone, tutti uomini, che guidavano veicoli senza assicurazione, tra cui una moto, due ciclomotori e cinque auto. Da segnalare che un livornese di 47 anni che era su uno scooter, e un senegalese e un lituano che guidavano l’auto, sono risultati senza patente. AGI GB: CONTI IN ROSSO, IL GOVERNO VENDE LO CHAMPAGNE Le finanze britanniche sono così in profondo rosso che il governo venderà alcune bottiglie di vino preziose (*) Londra - Le finanze del governo britannico sono così in profondo rosso che il governo britannico ha deciso di vendere alcune bottiglie di vino più costose della sua cantina. Il valore totale del vino immagazzinato per le cerimonie di Stato è di quasi 864mila sterline (oltre 993mila euro) e comprende annate prestigiose come Chateau Latour, Chateau Lafite, Chateau Margaux e Chateau Mouton Rothschild. Il governo aveva ipotizzato di vendere l’intera cantina, che è gestita dal Foreign Office, ma lo ha escluso decidendo che comunque e’ il modo "più conveniente" per fornire vini e liquori ai banchetti di Stato. Ci sarà "però una vendita mirata" dei vini più pregiati, che farà da auto-finanziamento all’acquisto di nuove bottiglie. (*) Nota: dato che le spese che lo stato deve sostenere a causa dei problemi alcol correlati sono superiori al costo degli alcolici, dal punto di vista economico la scelta migliore sarebbe quella di far invecchiare i vini senza che nessuno li beva. WINENEWS Roma - 13 Maggio 2011 “IL VINO OLTRE IL VINO”: TRA I TANTI BENEFICI DEL VINO ROSSO CE N’E’ UNO DAVVERO INSOSPETTABILE. IL FERRO “UBRIACATO” CON IL VINO DIVENTA UN SUPERCONDUTTORE: E’ LA SCOPERTA DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI SCIENZA DEI MATERIALI DI TSUKUBA IN GIAPPONE “Il vino oltre il vino”: tra i tanti benefici del vino rosso ce n’è uno davvero insospettabile, scoperto per caso da un gruppo di fisici giapponesi. Ovvero, il ferro “ubriacato” con il vino diventa un superconduttore. La scoperta è dell’Istituto Nazionale di Scienza dei Materiali di Tsukuba, nell’anno che celebra i 100 anni dalla scoperta della superconduttività. L’esperimento iniziale, raccontano i ricercatori, è stato condotto un po’ per scherzo durante una festa nel laboratorio, dove si stava sperimentando l’etanolo come additivo per alcuni cristalli di ferro per farli diventare superconduttori. Il test con il vino commerciale ha dato risultati molto migliori, tanto che si è deciso di provare anche altre bevande alcoliche, come borra e sake. Il vino rosso però è uscito vincitore dalla sfida: i cristalli tenuti una notte a bagno e poi scaldati hanno mostrato una conduttività maggiore di sette volte rispetto all’etanolo, mentre il vino bianco l’ha aumentata di quattro volte e gli altri si sono fermati a tre: “qualcuna delle sostanze presenti nel vino, che dà anche il tipico aroma, concorre nell’aumentare la supercoduttività - spiega Yoshihiko Takano, uno degli autori - ancora non sappiamo quale, ma una volta scoperta potrebbe essere usata per produrre reti elettriche superefficienti”.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO (Ed. Napoli) Festini e superalcolici: studente Erasmus si ritrova in coma |
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