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Foto
EFE, da El Diario de Navarra
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(ASAPS)
MADRID – 7 persone, tra cui 4 bambini, sono rimaste uccise in un
terribile incidente, avvenuto sulla strada regionale CM-110, nella provincia
autonoma di Guadalajara, a Siguenza, nel nordest del paese, poco dopo
lo svincolo con la N-II.
Nel drammatico sinistro altre 6 persone hanno
riportato ferite e sono ricoverate in gravi condizioni. Si tratta del
secondo incidente più grave dall’inizio dell’anno,
ed ha avuto come dinamica lo scontro frontale tra un Mitsubishi Pajero
a passo lungo, ed una Citroen Evasion. Secondo le prime indagini della
Guardia Civil – che è intervenuta per i rilievi – la
Mitsubishi avrebbe invaso la corsia opposta, lasciando ben poche possibilità
al conducente della Citroen di poterla schivare.
I 6 occupanti del fuoristrada
giapponese, sono morti sul colpo: a bordo c’erano 4 bambini, espulsi
dall’abitacolo perché senza cinture di sicurezza. Proprio
questo particolare, accertato e reso di dominio pubblico dai militari
intervenuti, ha suscitato un fortissimo clamore nel Paese, alle prese
– come sappiamo – con un’intensa campagna di sicurezza
stradale. Dei 6 trasportati, 5 facevano parte di un unico nucleo familiare:
marito, moglie, 3 figli (2 maschi ed una femmina) ed un amichetto.
I
bambini, tutti di età inferiore ai 13 anni, sono stati espulsi
dall’abitacolo del Mitsubishi, mentre i genitori sono rimasti intrappolati
nelle lamiere. Morta anche una passeggera anteriore della Citroen, che
trasportava in tutto 7 persone, salvate dalla cintura di sicurezza.
E questo è proprio al centro del grande clamore suscitato dalla
notizia: per le persone più vicine alla parte anteriore dell’auto,
le speranza di sopravvivere ad un impatto del genere erano davvero poche,
ma i passeggeri sui sedili posteriori hanno avuto una possibilità
di farcela, quelli della Citroen infatti ce l’hanno fatta. Anche
in questo caso si tratta di un’unica famiglia, di ritorno da un
matrimonio.
Il padre, al volante, la madre, seduta davanti e rimasta
uccisa, due figli, due nipotine ed una zia. Una delle due bambine è
stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale di Guadalajara,
e successivamente trasportata in elicottero a Madrid.
In Italia, diciamocelo
sinceramente, dopo un evento così tragico e di così vasta
portata, nessuno avrebbe puntato il dito contro l’imprudenza. In
Spagna, invece, l’evento – affrontato con decisione e con
grande trasparenza – è stato analizzato e spiegato, con
l’evidente intento di fare in modo che il sacrificio di così
tante vite non sia avvenuto invano. Del resto, dopo una serie di analisi
ottimistiche – iniziate con l’entrata in vigore dal giugno
scorso dell’obbligo per tutti di indossare le cinture – è
stato accertato che oggi il 46% dei passeggeri posteriori, in Spagna,
non indossa le cinture.
E nel paese iberico, 250 minorenni muoiono ogni
anno proprio per questo motivo. Per cercare di mettere un freno, il
ruolo degli organi di stampa, in eventi di questo genere, è divenuto
essenziale: esattamente come quello delle forze di polizia. La Guardia
Civile, solo nel 2003, ha contestato 188.880 violazioni a tale prescrizione,
solo per quanto riguarda i passeggeri. (ASAPS).