Foto di repertorio dalla rete
(ASAPS), 20 maggio 2011- Aveva fruttato un business di oltre 10 milioni di euro la truffa scoperta dalla Polizia di Treviso e messa in piedi da una banda di cittadini nigeriani, che provocavano incidenti per ottenere dalle assicurazioni risarcimenti per danni fisici mai subiti. A finire in manette 24 persone. Gli arresti, che hanno interessato 3 regioni hanno impegnato circa 200 agenti delle Squadre Mobili di Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Bologna, Pesaro-Urbino. L’indagine iniziata tre anni fa, ha preso in esame numerosi sinistri stradali, dalle dinamiche molto simili tra loro, avvenuti nel periodo 2005-2010. Il modus operandi dell’organizzazione, che faceva base tra il veneziano e il trevigiano, era sempre lo stesso. I nigeriani alla guida delle loro auto, usavano frenare di colpo provocando volontariamente un tamponamento in modo da garantirsi la ragione e far ricadere la responsabilità sugli altri automobilisti. Successivamente si recavano in ospedale lamentando danni fisici inesistenti. A cadere vittime degli imbrogli soprattutto donne sole in auto o anziani. La Polizia ha accertato che il gruppo ha agito prima tra le province di venete, poi ha “esportato” il modello in quelle di Trieste, Pordenone, Pesaro-Urbino, Bologna, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena e Lucca. (ASAPS)
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