(ASAPS)
CESENA – 23 maggio 2004: non è facile riassumere una
giornata come questa. L’assemblea nazionale è
sempre un appuntamento importante, in cui il consiglio viene messo
al corrente dell’attività sempre in crescita del nostro
sodalizio. In più il 23 maggio 2004 portava con sé
l’elezione degli organi statutari e la definizione del nuovo
esecutivo con la nomina della presidenza, poi riconfermata poi
per acclamazione.
Ma è stata una giornata particolare, come vedremo, anche
per altri motivi, il primo dei quali l’intervento del cardinale
Ersilio Tonini, da sempre impegnato sul fronte della sicurezza
stradale per la salvaguardia della vita dei giovani sulle strade,
che ha incentrato una buona parte del suo contributo al ricordo
dei nostri caduti, idealmente presenti ancora una volta con noi
grazie alla presenza di molti familiari: tanti, da tutta Italia,
vicini gli uni all’altri. Commossi, durante il minuto di
silenzio in loro memoria chiesto dal direttore del CAPS Balduino
Simone, che ha de facto aperto i lavori, come di consuetudine
ospitati nella sala congressi del Centro di Addestramento della
Polizia Stradale di Cesena.
Non si erano mai incontrati, e al termine della prima parte dei
lavori l’Asaps aveva previsto per loro un colloquio riservato
con Monsignor Tonini, che li ha abbracciati tutti, uno per uno,
dopo aver ritirato il premio “solidarietà della
strada 2004”. Idealmente è come se all’interno
dell’Asaps, che fin dalla sua nascita tiene il conto delle
nostre vittime, fosse spontaneamente nata l’associazione
familiari e vittime dei caduti della Polizia Stradale.
Ai lavori hanno preso parte i vertici della Polizia Stradale,
il prefetto Pasquale Piscitelli, capo delle specialità
della Polizia di Stato e il direttore del Servizio Polizia
Stradale Domenico Mazzilli, e le maggiori autorità locali.
Proprio il moderatore dell’assemblea, Ernesto Forino,
ha avuto modo di salutare il prefetto di Forlì Salvatore
MONTANARO, il Direttore Interregionale della Polizia di Stato
Nicola IZZO, il Questore di Forlì Antonio BUONO e il presidente
di Sicurstrada Giancarlo BRUNELLO.
La cronaca.
I delegati e le personalità intervenute sono arrivati al
CAPS di buon mattino, mentre si lavorava ancora ai dettagli. Vista
la fitta scaletta della giornata, il moderatore ha introdotto
il direttore del CAPS Balduino Simone, che ha rivolto il
consueto saluto a tutti gli intervenuti. Il suo pensiero è
andato subito ai caduti della Polizia Stradale, 27 dal 1994 (come
ricordato dalla presidenza Asaps). “Abbiamo voluto rammodernare
la nostra scuola – ha annunciato Simone – e qui
realizzeremo un luogo della Memoria per tutti i nostri uomini
e le nostre donne cadute nell’adempimento del proprio dovere”.
Il direttore ha chiesto un minuto di silenzio, ma al termine è
tornato sull’argomento rimarcando come la Specialità
abbia pagato tra le forze dell’ordine il tributo di sangue
più altro. Poi ha dato il benvenuto all’Asaps. “L’associazione
– ha aggiunto – è ormai un punto di riferimento
per la Polizia Stradale e per chi guarda alla sicurezza. Noi del
Caps siamo lieti di poterla ospitare così spesso. Dobbiamo
fare ancora maggiori sforzi per far crescere sulla strada i nostri
uomini e le nostre donne e per loro, stiamo lavorando senza sosta
per riscrivere i protocolli operativi”. Subito dopo il
Dirigente Superiore ha parlato della crescita professionale specifica.
“Il compito del Caps – ha detto – è
quello di far crescere gli operatori della Polizia Stradale anche
sul fronte della qualità dei controlli dei veicoli. Un
piano al quale stiamo rispondendo con la specializzazione di tutto
il personale”.
Dopo Balduino Simone è stata la volta di Salvatore Montanaro,
Prefetto di Forlì, che ha incentrato il suo contributo
sulla correlazione nefasta tra la sicurezza stradale e la qualità
della vita in provincia. “La nostra provincia –
ha detto il Prefetto – figura per sinistrosità
ad uno degli ultimi posti nazionali con 75 morti. È questo
un dato che compromette un’altra classifica, relativa
alla qualità e standard di vita delle province”.
Il Prefetto è entrato poi sulla questione del coordinamento
tra gli enti deputati alla sicurezza stradale. “Abbiamo
iniziato – ha spiegato – una capillare opera
di sensibilizzazione istituendo una conferenza permanente sul
territorio, con lo scopo di monitorare ed analizzare i dati dell’incidentalità.
Un compito non facile, soprattutto in un momento storico in cui
molti piccoli enti locali hanno dato il via ad attività
scoordinate, perseguendo non i soli interessi di sicurezza. “Recependo
una direttiva del ministero dell’Interno – ha spiegato
– abbiamo raccomandato alle piccole realtà comunali
di utilizzare i misuratori automatici con intelligenza, secondo
lo spirito preventivo della norma. In questo sono stato preciso
ed anche se il mio provvedimento è stato definito “duro”,
credo che solo con la prevenzione, con una misurata repressione
e, soprattutto, con la visibilità dell’operatore,
si ottenga qualcosa. Non è bello “infrattarsi”,
come qualcuno qui nella nostra provincia ha fatto e fa.
Riguardo l’Asaps, il suo contributo alla causa è sempre
molto apprezzato e costruttivo”.
All’assemblea erano stati invitati molti altri autorevoli
rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’informazione,
che negli ultimi anni di attività hanno riconosciuto nei
fatti un ruolo determinante dell’Asaps. Il vice presidente
Franco Corvino ha letto alcuni tra i telegrammi di saluto
inviati; primo tra tutti quello del Capo della Polizia Gianni
De Gennaro, dal direttore di Quattroruote Mauro Tedeschini,
dalla conduttrice radiofonica Emanuela Falcetti, dal caporedattore
della redazioni motori de Il Corriere della Sera Nestore
Morosini, dall’editore de Il Centauro Carlo Verdi,
del Questore di Lodi Giuseppe Poma, già dirigente di
Compartimento sempre vicino all’Asaps, del dirigente del
Compartimento Maurizio Raja e di quello del Compartimento
Abruzzo Vincenzo Santoro e molti altri ancora. Era invece
presente il presidente di Sicurstrada Giancarlo Brunello,
che nel suo intervento ha ribadito l’importanza dell’alleanza
con Asaps e la necessità di stringere sinergie proprio
con la Polizia Stradale. “Qui – ha detto –
mi sento a casa”. Brunello ha insistito sul ruolo
pedagogico delle nostre associazioni per educare i bambini alla
figura del “Poliziotto Amico”, affermando che i piccoli
si sentono sicuri quando c’è la polizia, “che
per loro è un mondo da scoprire”. L’impegno
futuro sarà proprio su questo fronte, “perché
solo così – ha aggiunto – potremo onorare
l’impegno della Polizia Stradale”. È stato,
quello di Brunello, un intervento acceso, motivato e in larga
parte condiviso dalla platea. Del resto la ricerca delle sinergie
è l’unica arma contro l’ostinazione e l’indifferenza.
Brunello, con la solita sua franchezza, ha sottolineato l’importanza
dell’apporto di Asaps per la qualità del prezioso
lavoro di Sicurstrada.Quando ha lasciato il palco è stato
salutato da un lungo applauso ed Ernesto Forino, prima di dare
la parola a Giordano Biserni per la sua relazione, ha ringraziato
personalmente il leader di Sicurstrada. “Siamo orgogliosi
di poter lavorare con gente come voi”, ha detto.
Per il presidente l’impegno non era dei più facili.
Riassumere il lavoro dei referenti, dell’esecutivo e dello
staff, non era semplice ma Giordano Biserni, alla testa
dell’Asaps fin dalla fondazione, ha parlato con passione
e con emozione davanti ad un uditorio di quasi 400 persone. Del
resto aveva davanti a sé le famiglie dei nostri caduti;
volti scavati dal dolore, spesso volti a noi conosciuti. Fra loro
i genitori o i figli e familiari di:
Stefano Biondi, Pierluigi Giovagnoli, Massimo Michielin, Stefano
Villa, Gian Franco Costantini, Sabrina Pagliarani, Giovanni Menegazzi,
Tommaso Capossele, Daniele Grandi, Carlo Serafin,
Umberto Ursini
Parlando della parte operativa il presidente ha ripercorso, nel
suo intervento, la storia dell’associazione, illustrando
i risultati raggiunti e i nuovi progetti, partendo dal continuo
monitoraggio dei dati relativi alla sinistrosità per arrivare
ai rapporti con le altre polizie, passando per l’analisi
del traffico e delle infrastrutture. Biserni si è soffermato
sul percorso dell’associazione nel tracciato della sicurezza
stradale, ringraziando i partner storici dell’impegno, Sicurstrada
e la fondazione Cesar, ma anche l’Associazione Familiari
e Vittime della Strada. Un tracciato che vede l’associazione
promotrice del Manifesto contro i 150 orari in autostrada, insieme
a Sicurstrada e Anvu, con i quali si è formato un “No”
al provvedimento qualificato e motivato. La relazione di Biserni
è stata accompagnata dalla proiezione di alcune sliders
preparate dallo staff, che hanno consentito alla platea di comprendere
i dati illustrati dal relatore, e dalla proiezione a ciclo continuo
delle immagini della nostra campagna per la sicurezza stradale,realizzata
dall’agenzia A-3 di Forlì. Significativa la colonna
sonora dell’inizio mattinata con la ripetuta diffusione della
canzone “Guido piano” di Fabio Concato eletta quasi
a inno nazionale della sicurezza sulle strade.
La crescente autorevolezza dell’Asaps ha reso possibile,
in questi ultimi anni, un progressivo avvicinamento ai media,
anche di livello nazionale, che oggi vedono nel sodalizio –
membro permanente della Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale
presso il CNEL – un interlocutore fisso.
Lo stesso impegno
viene speso sulla questione delle stragi del Sabato Sera, riportata
di recente agli onori della cronaca con l’affossamento di
un DDL che avrebbe potuto ridurre drasticamente il numero dei
morti sulle strade nelle notti del sabato e domenica, il 51% delle
vittime delle notti di tutta la settimana. L’analisi continua
dei grandi temi della viabilità ha registrato l’impegno
dell’Asaps anche sul percorso della Patente a Punti, continuamente
monitorata in ordine ai suoi effetti positivi. Durante i lavori
sono stati proiettati alcuni grafici relativi all’andamento
della mortalità dopo la sua entrata in vigore, che mostrano
una diminuzione rispetto all’anno precedente, ma entrata
in pericolosa stagnazione.
Poi è entrato in sala il Cardinale Ersilio TONINI –
accolto da scroscianti applausi. Esile, minuto, il vescovo che
si batte sul nostro stesso fronte ha percorso in rapide falcate
la sala, prendendo parte ai lavori prima della premiazione e del
suo intervento di cui diamo la cronaca in altro spazio.
L’attività è ripresa con il Prefetto Pasquale
PISCITELLI, Direttore Centrale delle specialità della
Polizia di Stato, che ha portato in sala il saluto del capo della
polizia. Piscitelli ha subito ricordato i caduti della Stradale,
“il loro ricordo – ha detto – continua
in noi. È difficile spiegare. Una cosa però la posso
dire. I nostri ragazzi, se fossero con noi oggi, non si accontenterebbero
del ricordo, della memoria e di sentire dire che il loro esempio
non lo scorderemo mai. Loro ci direbbero di avere fiducia nonostante
tutte le avversità. Troppo semplice andare aventi senza
problemi”. Piscitelli, è entrato nel vivo affrontando
la questione sicurezza. “Interloquire di sicurezza stradale
– ha detto – sembra uno sport nazionale. Tutti sembrano
in grado di dire la propria e di volerla imporre. Non posso qui
proporre ricette: a questa platea non ho da insegnare niente,
qui c’è gente che ne sa più di me”.
Il capo delle specialità ha però parlato dei progressi
fatti grazie alla patente a punti ed al ruolo che la Polizia Stradale
sta riconquistando con risultati incoraggianti, “nonostante
– ha spiegato – che la sicurezza stradale sia un
fenomeno ingovernabile e le cause che la muovono siano ancora
oscure. Abbiamo però 677 morti e 22.015 feriti in
meno. Siamo ancora lontani dall’obiettivo del 2010, ma
possiamo farcela”.
Piscitelli
ha parlato a lungo, affrontando anche la carenza cronica di organico.
Su questo punto ha illustrato alcune soluzioni che porteranno
ad un recupero notevole di personale: la chiusura notturna dei
distaccamenti e la soppressione delle scorte ai carichi eccezionali.
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Il
tavolo della presidenza
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Il
Direttore del CAPS
Balduino Simone
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Il
Prefetto di Forlì
Salvatore Montanaro
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Il
Presidente di Sicurstrada
Giancarlo Brunello
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Il
Presidente dell’Asaps
Giordano Biserni
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Il
Prefetto Pasquale Piscitelli
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Il
Prefetto Pasquale Piscitelli
e il tavolo della presidenza
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Il
Dr. Nicola Izzo,
direttore Interregionale della Polizia di
Stato
per la Lombardia e Emilia-Romagna
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Il
presidente dell’Asaps, con il vice presidente Corvino e il
consigliere Moriconi, riceve il Cardinale Ersilio Tonini
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Il
saluto delle Autorità al Cardinale
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Il
Cardinale Ersilio Tonini durante il suo intervento
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Il
Cardinale Tonini al tavolo della presidenza
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da
sx: il Dirigente della Sezione di Forlì, Dr. Giorgio Collura, il
Dirigente del Compartimento dell’Emilia Romagna, Dr. Giampiero Di
Benedetto, il Direttore del Servizio Polizia Stradale, Dr. Domenico
Mazzilli, Il Questore di Forlì, Dr. Antonio Buono
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In
primo piano il Dr. Giancarlo Brunello, presidente di Sicurstrada.
Segue il Dr. Sandro Vedovi, Segretario generale di Sicurstrada
e il presidente del Consiglio Comunale di Forlì, Gabriele Zelli
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Il
Cardinal Tonini con Don Dante Piraccini, Cappellano del CAPS
di Cesena e Roberto Rocchi
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“Sulla
chiusura dei distaccamenti – ha detto – molti ritengono
che sia un indebolimento sul territorio, ma non è così.
Noi eviteremo di tenere impegnati i piantoni, che non hanno compiti di
vigilanza sul territorio. I due piantoni di notte formeranno una pattuglia.
Un sofisticato sistema elettronico garantirà la sicurezza della
caserma e in questo modo potremo recuperare qualcosa come 50mila pattuglie
l’anno”. Una cifra considerevole, alla quale va aggiunta
la parte di pattuglie destinate alle scorte: in tutto 75mila, 150 al giorno.
I primi 32 distaccamenti sono già interessati da questa fase, mentre
altri 100 (in due tranches da 50 l’una) chiuderanno presto dalle
20 alle 8. Piscitelli ha annunciato l’apertura della Sottosezione
di Mondovì e del COA di Torino, che controllerà 9 autostrade
diverse, mentre le centrali operative della Stradale saranno tutte collegate
tra loro con webcam, grazie ad un sistema GSM che farà capo ad
una sala operativa centrale delle specialità, a Roma. Il tutto
entro il 2005. “Vi confermo inoltre – ha aggiunto Piscitelli
– che saranno aumentate le dotazioni tecnologiche, nonostante
molti concorrano, anche sui giornali, a dare troppo spazio ai modi con
cui contestare il nostro operato”. A tal proposito ha portato
l’esempio della Gran Bretagna, che usa strumenti automatizzati che
non hanno bisogno di omologazione. In Inghilterra, in questo modo, i morti
sono scesi del 40%. “Metteremo più sorpassometri e misuratori
di velocità. Anche noi inaugureremo la stagione dei controlli tecnologici,
ma senza imboscate.”
Infine, prima del cardinale Tonini, ha parlato Nicola IZZO, Direttore
Interregionale della Polizia di Stato per Emilia Romagna e Lombardia.
“Festeggio oggi i 13 anni dell’Asaps. Tredici anni fa –
ha detto Izzo – consigliai a Biserni di fare sul tema sicurezza
sulle strade molti fatti, di essere sereno e di consolidare quel patrimonio
della Stradale. Con mia grande soddisfazione ha seguito quel consiglio
ed oggi l’Asaps gli deve molto. Saluto tutti voi”.
Al termine del discorso il presidente Biserni ha premiato il cardinale
Esilio Tonini. Un uomo minuto, che nonostante l’età mantiene
uno spirito giovane e pronto alla battuta. Un uomo che sa miscelare, come
raramente è dato a vedere, una cultura vastissima con un considerevole
coraggio ed una modestia sorprendente. Al termine della manifestazione
il Cardinale è stato ospite dell’Asaps e della Polizia Stradale,
pranzando (si fa per dire, visto che ha mangiato pochissimo) nella mensa
con tutti noi.
Alla ripresa dei lavori, nel pomeriggio, il consiglio nazionale ha votato
le nuove cariche statutarie, confermando la presidenza per acclamazione
e salutando i nuovi consiglieri. Come primo atto del nuovo organismo sono
stati scelti i 22 consiglieri che faranno parte dell’esecutivo nazionale.
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