CORRIERE DELLA SERA – FORUM L’OGGI E IL DOMANI DELLA RICERCA DI UMBERTO VERONESI VIVALAMAMMA – BLOG TGCOM Gravidanza, ecco i falsi miti da sfatare: dal caffè, al sushi, al bagno caldo, ai viaggi in aereo 23 maggio - La settimana scorsa abbiamo parlato delle neo-mamme e di cosa possono o non possono mangiare in allattamento. Oggi facciamo un piccolo salto indietro e parliamo dei falsi miti da sfatare per chi ha ancora il pancione. Per esempio: quando si è incinta si può bere il caffè? Si può fare il bagno caldo? Si può viaggiare in aereo? Sono tante le domande e le credenze che aleggiano intorno alla gravidanza e spesso sono infondate. Ecco perchè tre ginecologhe californiane hanno deciso di mettere tutto nero su bianco in un libro, ‘The Mommy Docs Ultimate Guide to Pregnancy and Birth’ (ossia la Guida definitiva per le mamme alla gravidanza e alla nascita), per dissipare ogni dubbio alle signore in dolce attesa. E allora ecco alcuni dei luoghi comuni più diffusi. 1. Il burro di cacao previene i segni delle smagliature? Falso, rende la pelle più sensibile e in alcuni casi si possono avere reazioni allergiche. 2. Non si può volare nel primo e ultimo trimestre di gestazione: Falso. Si può prendere l’aereo tutte le volte che si vuole. Alcune compagnie aeree non fanno volare nell’ultimo trimestre per paura che si partorisca a bordo, costringendo all’atterraggio. 3. Non accarezzare gatti durante la gravidanza: Falso, anche se è bene non entrare in contatto con gli escrementi del gatto per il rischio di prendersi la toxoplamosmosi. 4. Non mangiare salmone affumicato: Falso, è ricco di omega-3 e fa bene a mamme e feto. 5. Non mangiare sushi: Falso. Si può consumare, tranne che quello di sgombro, squalo e pesce spada. E non esagerare con quello di tonno. 6. Niente hot dog: Falso. Si possono mangiare se ben cotti. 7. Stare lontane da mobili lucidati: Falso. (Questa giuro… non la sapevo!) 8. Non si può fare sesso: Falso. (Anzi… datevi da fare!) 9. No ai bagni caldi: Vero, meglio evitare saune, Jacuzzi o acqua con temperature molto calde. 10. Non bere caffé: Falso. Non si deve eccedere, ma una tazzina al giorno non fa male. 11. No alcol: Vero, anche se due bicchieri a settimana non sono dannosi. 12. Bisogna dormire dal lato sinistro: Falso, così come quello di non dormire di schiena. 13. La posizione del feto nell’utero può rivelare il sesso: Falso, e neanche la linea sotto l’ombelico. 14. Camminare rende il parto più veloce: Falso, può far sentire meglio. (E le scale?… salire e scendere le scale o pulire i vetri? Può servire?) 15. Le donne incinta devono mangiare per due: Falso. La gravidanza richiede 300 calorie extra al giorno. Quindi si mangia per uno e 1/5. 16. Un bambino più grande è più in salute: Falso. I bambini più grossi sono più a rischio di diabete e obesità. 17. Bere birra scura aiuta a far venire il latte: Falso. Può aiutare le mamme a rilassarsi. Che dire di questi falsi miti? Secondo me bisogna scindere le donne in attesa in due categorie: chi ha già avuto la toxoplasmosi e chi no. Nel primo caso… concordo su tutti i punti. Nel secondo caso, invece, beh!, personalmente ho evitato il contatto con i gatti e ho evitato i cibi crudi come insaccati, carne e pesce. Per quanto riguarda il sushi, se fatto bene, il pesce è già stato già trattato in freezer speciali ad almeno -20 gradi per ammazzare l’Anisakis, un parassita comune che vive nell’intestino del pesce, quindi è sicuro. Ma solo se trattato bene!… Nel dubbio… Non mi pare però che queste tre ginecologhe abbiano dato tutte le risposte a tutti i dubbi in gravidanza. Per esempio: in gravidanza, o meglio, nell’ultimo mese si può fare la ceretta all’inguine? Con la pancia si può andare in bicicletta? E in palestra? La risposta a tutte queste domande è “sì se mamma e bimbo stanno bene”. Per la palestra… forse sarebbe meglio una bella piscina… vi sentirete più leggere! Come al solito, credo che ogni caso sia diverso dall’altro, ogni pancia sia diversa e ognuna, ogni futura mamma, deve fare ciò che si sente e fino a che la salute sua e del bimbo glielo consente! … ma senza sfidare troppo la sorte. Per esempio il bungee jumping lo sconsiglierei! Un’ultima precisazione: la gravidanza “NON E’ UNA MALATTIA”! Anzi le donne con il pancione nella maggior parte dei casi scoppiano… di salute! (*) Nota: più che sfatare falsi miti, in relazione agli alcolici, li hanno solo spostati di un po’. Questo articolo può essere commentato al sito; http://vivalamamma.tgcom.it/wpmu/2011/05/gravidanza-ecco-i-falsi-miti-da-sfatare-dal-caffe-al-sushi-al-bagno-caldo-ai-viaggi-in-aereo/, IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 Sempre più persone, molte donne, si rivolgono al Sert per avere aiuto perché ricorrono troppo spesso a vino e birra Alcol, cresce l’allarme socio-sanitario I dati sono contenuti nel dossier Asl 2010 sulle tossicodipendenze V. P. PIOMBINO. Cresce l’abuso d’alcol. Nel 2010, diciotto persone si sono rivolte per la prima volta al Sert per chiedere aiuto. Si sono aggiunte alle 36 già in carico al servizio. I dati sono contenuti nel dossier Asl 2010 sulle tossicodipendenze. E, intanto, si rafforza l’azione di Acat (Associazione club alcologici territoriali) a Piombino e Venturina. La tipologia delle sostanze consumate vede in testa la birra e i vini. Seguono i superalcolici, sullo stesso piano numerico degli aperitivi e delle bevande innocue, ritoccate, però, con quantità di alcol: una soluzione che piace ai più giovani. Delle 54 persone in carico al Sert lo scorso anno, quasi la metà (26) sono donne. I dati dicono anche che la fascia d’età più presente è quella che va dai 40 ai 49 anni, con 21 soggetti. A seguire, con 16 presenze, le persone tra i 50 e i 59 e, con 11, quelle tra i 30 e i 39. Solo due gli under 30. L’elemento, però, non può tranquillizzare. In genere la consapevolezza della necessità di un aiuto cresce con l’età. Come spiega il dottor Henry Margaron, responsabile del settore tossicodipendenze dell’Asl 6, una delle attività più complicate riguarda proprio il tentativo di far emergere il fenomeno. La sottovalutazione gioca contro il recupero. «Anche per l’alcolismo - aggiunge l’esperto - gli interventi sono di tipo farmacologico, psicologico, sociale, con l’inserimento in comunità, e riabilitativo. Ed è in quest’ultimo settore che le associazioni come Acat, con i gruppi di autoaiuto, svolgono un ruolo decisivo». Manfredo Bianchi, presidente regionale dei club alcologici territoriali, spiega che in Toscana il primo club ad adottare il metodo del professor Hudolin che coinvolge l’intero nucleo familiare, nacque a Firenze nel 1983. «Nel 2002, da una costola di Acat Cecina, nacque l’associazione della Val di Cornia. Collaboriamo con i servizi sociosanitari, con i Comuni, con le parrocchie e con le associazioni del volontariato, per estendere la conoscenza dei rischi alcolcorrelati e per far capire che ci siamo», dice Bianchi. Grande attenzione viene data ai giovani, anche lavorando con le associazioni che si occupano di sicurezza stradale, senza però separare il problema dalla comunità e dalla famiglia. IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 ACAT VAL DI CORNIA Gruppi di auto-aiuto a Piombino e Venturina V.P. PIOMBINO. Acat Val di Cornia ha due punti di riferimento. A Piombino il club di autoaiuto si riunisce ogni mercoledì alle 20,45 in via Dalmazia 39 (ex consultorio). Il club di Venturina si riunisce, invece, ogni venerdì alle 21, al 15 di via dell’Unità. Per contatti, ci si può rivolgere a Mariano (349/6807851) e a Gennaro (328/7463365). Negli incontri settimanali, le persone e le loro famiglie insieme, condividendo le problematiche e le grosse sofferenze che spesso ne derivano, maturano l’esigenza di approdare ad un cambiamento di stile di vita. Più sobrio e soddisfacente, basato sui valori della solidarietà e della partecipazione attiva. Il percorso nei club finisce spesso col restituire alla famiglia e alla comunità, persone più motivate e responsabili. «E questo - spiegano i volontari - crea fiducia e spinge all’ottimismo che porta e riprogettare la propria vita». Il club, in sostanza, è una comunità multifamiliare dove tutti hanno un ruolo attivo e indispensabile al risultato. E’, in poche parole, una risorsa della comunità per ottenere risposte positive in termini di prevenzione e di soluzione dei problemi legati all’alcol. CORRIERE DEL VENETO IL FENOMENO «Botellon» in Prato, diffida del questore Raduno alcolico convocato su Facebook, Savina scrive ai ragazzi: «E’ pericoloso». Migliaia di giovani attesi domani sera. Intanto dalla polizia municipale linea dura sul «Chiosco» PADOVA - Il questore Luigi Savina «vieta» il «bottellon» in programma domani sera in Prato della Valle. E, nel farlo, posta una severa raccomandazione su Facebook, sulla bacheca della pagina aperta dagli organizzatori (anonimi) per promuovere l’iniziativa. Un appuntamento, quello del «bottellon», che consiste nel ritrovarsi in una piazza (nel nostro caso, il Prato) a consumare insieme bevande alcoliche e super-alcoliche, portate rigorosamente da casa. Un’abitudine che, da tempo, coinvolge gli studenti universitari degli atenei, come il Bo, in cui è attivo il progetto Erasmus. Sempre stando a Facebook, domani sera attorno l’Isola Memmia, sarebbero attese quasi 10mila persone. «Fate attenzione, ragazzi - si legge nel messaggio diffuso dal questore - Sappiate che questa manifestazione non ha alcuna forma di organizzazione né di responsabili e perciò, se vi sentirete male o se rimarrete coinvolti in fatti pericolosi per la vostra incolumità, visto che ci saranno parecchi ubriachi, nessuno dei promotori potrà assicurarvi alcuna forma di intervento o assistenza adeguati, che saranno comunque molto difficoltosi in considerazione del prevedibile sovraffollamento della piazza. Ragazzi, usate la testa - insiste Savina - Evitate di partecipare a questa manifestazione, certamente molto lucrosa per alcuni, ma molto pericolosa per voi». Quindi, il questore precisa: «Per il Bottellon, non è stata richiesta alcuna forma di autorizzazione né i promotori hanno predisposto le necessarie misure per prevenire ogni possibile pregiudizio alla salute dei partecipanti». Difficilmente però le dure parole di Savina, in questi giorni continuamente in contatto con l’assessore alla Polizia Municipale Marco Carrai, fermeranno la «calata» in Prato di migliaia di giovani e giovanissimi. Intanto, aspettando domani sera, bisogna registrare l’esordio stagionale sventurato per Il Chiosco, il circolo notturno di via Ariosto (location estiva del Fishmarket di via Sarpi, tessera Libertas), uno dei ritrovi preferiti dalla «movida» padovana. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, infatti, intorno alle tre e mezza, dopo aver ricevuto diverse telefonate dai residenti della zona, i vigili urbani sono intervenuti sul posto ed hanno sanzionato il titolare del locale con 516 euro di multa. Il motivo? La musica stava ancora pompando a tutto volume, nonostante la stessa (su precisa ordinanza del Comune) dovesse essere già spenta da più di mezzora. Inoltre, una volta fuori dal circolo, gli agenti hanno pure multato (con 38 euro ciascuna) una cinquantina di macchine parcheggiate in divieto di sosta lungo via Ariosto. Davide D’Attino CORRIERE DEL VENETO «Bottellon», il Comune prepara bagni chimici, autovelox ed etilometri Il sindaco firma l’ordinanza per l’evento di mercoledì. Divieto di sosta in Prato della Valle e strade limitrofe. Pattuglie di vigili e ambulanze pronte per le emergenze PADOVA – Una decina di bagni chimici, migliaia di bottigliette d’acqua, diverse ambulanze, il divieto di sosta per le auto in tutta l’area e nelle strade limitrofe ed il controllo di numerosi agenti della polizia municipale. Sono queste le forze messe in campo dal Comune per far sì che il «bottellon», in programma mercoledì sera in Prato della Valle, si svolga nella massima sicurezza, tanto dei partecipanti quanto dei residenti della zona. «Lo stare insieme dei giovani a far festa è sempre un qualcosa di positivo, che non deve essere condannato a priori – spiega il sindaco Flavio Zanonato – Quello che non possiamo accettare, invece, è che lo scopo primario dei ragazzi che andranno in Prato sia quello di ubriacarsi e di consumare droghe. Per questo motivo, faremo tutto il possibile affinché nessuno si faccia male». (…) L’ARENA Un fiume di birra nel castello Ragazzo in coma etilico e botte Il monumento simbolo della città invaso da migliaia di bevitori. Anche il Comune tra gli organizzatori. Sabato sera tra le emergenze. Minorenne finisce in ospedale. Poi un giovane resta ferito per un litigio a bottigliate VILLAFRANCA. 24/05/2011 - Un fiume di birra. Un ragazzo di 17 anni in ospedale per sospetto coma etilico. Un giovane sui 25 colpito in faccia da una bottigliata. Poi sporcizia nei giardinetti intorno al castello, con lattine abbandonate anche nelle feritoie del monumento simbolo della città e pezzi di vetro delle bottiglie frantumate a terra. È il bilancio di un sabato sera da dimenticare, (*) di un evento che una volta si chiamava Festa della birra e che, dopo le proteste degli ex alcolisti di Dossobuono, è stato battezzato Villafranca Fest, con sottotitolo Villafranca a tutta birra. Il risultato, quindi, non è cambiato. Nel castello, s’è bevuto, e anche parecchio, dal 5 maggio fino a domenica sera. Organizzato dall’associazione Baristi Città di Villafranca in collaborazione con l’assessorato alle Manifestazioni del Comune, il programma assicurava «una festa ricca di spettacoli e di contenuti sportivi e sociali nella stupenda e storica cornice del castello». Nessuno mette in dubbio che ci siano state iniziative lodevoli come concerti di musica, beneficenza e così via. Ma la serata di sabato lascia uno strascico di preoccupazione soprattutto per le famiglie dei ragazzi minorenni. È andata così: alle 23 è arrivata una chiamata a un’ambulanza della Croce Verde. I colleghi dei volontari in servizio al castello chiedevano aiuto per due ragazzini che stavano male. Una brutta sbornia, soprattutto per il diciassettenne. Sono stati chiamati i familiari di entrambi. Uno è tornato a casa con padre e madre, l’altro, invece, a stento apriva gli occhi quando veniva sollecitato con stimoli di dolore abbastanza intenso. Con la diagnosi di sospetto coma etilico, è stato trasferito all’ospedale di Bussolengo, con i genitori al seguito. E, mentre i volontari stavano per completare l’accesso al pronto soccorso, a mezzanotte è arrivata un’altra chiamata. Davanti al castello, c’era un giovane con il labbro spaccato, dopo un litigio con un altro ragazzo finito a bottigliate. «Invece di combattere l’abuso di alcol, il Comune lo incentiva organizzando eventi come la Festa della birra». Lo avevano detto gli ex alcolisti durante un incontro del Club 434 di Dossobuono nella primavera di due anni fa. Da quel momento, s’era trovata un’alternativa, cambiando il nome dell’iniziativa e aggiungendo eventi sportivi e spettacoli. Evidentemente, però, le cattive abitudini sono rimaste. E, nonostante le campagne di sensibilizzazione a evitare abusi di alcol, la subcultura del bere parecchio è dura a morire. Testimone del soccorso ai due minorenni è stato l’assessore alle Manifestazioni Gianni Faccioli. «Sabato sera passavo proprio da quelle parti», ha detto, «e ho avuto modo di capire che quei due minorenni non erano entrati nel castello. Avevano portato l’alcol da casa, venivano da Sona e da Caselle con i motorini, e si sono fermati nel vallo del castello. All’ingresso i controlli sono stati fatti, sono state sequestrate molte bottiglie di alcol. Inoltre, i due giovani che hanno litigato, si sono picchiati in strada perché il servizio di sicurezza li aveva fatti uscire dal castello. Pertanto, non c’è responsabilità del Comune». «La nostra festa», ha aggiunto Faccioli, «è diversa dalle altre che si fanno in altri comuni del Veronese. È rivolta alle famiglie, facciamo in modo che i ragazzi siano controllati, evitiamo le stragi del sabato sera. E poi, nel castello c’erano varie iniziative, un gazebo dell’Unitalsi, attività sportive e sociali». Il Villafranca Fest, però, ha lasciato segni del suo passaggio nei giardinetti intorno al castello. Domenica mattina, le famiglie con i bambini piccoli che si fermano da quelle parti, hanno trovato di tutto: sacchetti di plastica pieni di lattine di birra vuote, avanzi di cibo a terra, vetri di bottiglie vicino alle panchine, sporcizia un po’ dappertutto. Luigi Grimaldi (*) Nota: più che da dimenticare sarebbe una serata da ricordare. È proprio perché si dimentica che il prossimo anno saremo nuovamente qui a leggere le stesse notizie e fare gli stessi commenti. CORRIERE ADRIATICO Ubriachi scatenati Paura al Lido Fano - Ciondolavano per strada procedendo a zig zag con una bottiglia di birra in mano, con un gesticolare che non appariva affatto rassicurante. Il brutto incontro con un gruppo di fanesi effettuato da alcuni fanesi che si erano attardati l’altra sera al Lido di Fano, intorno all’una di notte, ha generato una nuova richiesta di attenzione rivolta alle forze dell’ordine perché con la loro presenza assicurino la sicurezza in questa zona frequentata dai giovani anche a tarda ora. Il gruppo che non appariva pienamente padrone di sé, si è sfogato lanciando le bottiglie contro i capanni delle concessioni balneari, seminando di vetri l’arenile. CORRIERE DI ROMAGNA “SBALLO” TRA I GIOVANI Uno su quattro ubriaco al volante Dati scioccanti dopo i controlli nel weekend della polizia stradale nei lidi ravennati RAVENNA. Mar, 05/24/2011 - Una persona su quattro era ubriaca al volante. Sono dati a dir poco scioccanti quelli resi noti ieri dalla polizia stradale di Ravenna dopo l’ultimo weekend di controlli eseguiti tra Marina di Ravenna e Punta Marina, epicentro della movida locale. Sono state 22 in tutto le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza dalla polizia stradale, su un totale di 87 persone fermate e sottoposte all’alcol test. Le persone sanzionate, inoltre, hanno fatto registrare in gran parte valori molto al di sopra dello 0,5 grammi litro indicato come limite massimo tollerato dalla legge. Ma questo non è l’unico dato preoccupante del fine settimana perché, fanno sapere dalla stradale, in maggioranza gli automobilisti non sobri non erano certo neopatentati, ma soprattutto ragazzi di un’età compresa tra i 25 e i 30 anni. Indice di una tendenza al bicchiere che purtroppo non viene attutita dall’esperienza. In tutto dono stati tolti, durante i servizi, la bellezza di 210 punti e due veicoli sono stati posti sotto sequestro. Un’istantanea non proprio tranquillizzante dei nostri lidi che ha spinto il sindaco di Ravenna - che domenica aveva definito come “caos calmo” la situazione dell’ordine pubblico a Marina e dintorni - a correggere il tiro. «Il numero delle patenti ritirate nell’ultimo weekend a persone che guidavano con un tasso alcolemico oltre lo 0,5 per cento mi pare superiore ai livelli sui quali ci eravamo assestati nell’estate del 2010. Questi dati confermano che le azioni per ridurre il fenomeno dello sballo devono essere continue e possono registrare passi avanti e passi indietro. E’ bene che tutti sappiano che i controlli con l’etilometro proseguiranno anche nei prossimi fine settimana». Ai dati della stradale va poi aggiunta la patente ritirata dalla polizia municipale a una 32enne di Lecce sempre per guida in stato di ebbrezza. CORRIERE ADRIATICO Blitz della polstrada, ritirate 12 patenti Ubriachi nel mirino Amandola Nell’ambito dei servizi per frenare gli incidenti del sabato sera predisposti dalla polizia stradale di Ascoli Piceno, lo scorso weekend il personale del distaccamento della polizia stradale di Amandola ha effettuato alcuni controlli nella zona di Porto Sant’Elpidio. In totale i veicoli controllati sono stati 150, le violazioni per guida in stato di ebbrezza 12, di cui 5 a carattere penale, con relative denunce all’autorità giudiziaria. I punti decurtati 110, le patenti di guida ritirate 12 mentre altre violazioni al codice della strada sono state 3. E’ stato deferito alla procura dei minori un ragazzo di 17 anni che circolava in sella a un ciclomotore, trasportando un passeggero, con un tasso di alcol compreso tra 0.8 e 1.5. Il ciclomotore è stato sottoposto a sequestro amministrativo. Nello stesso giorno, la pattuglia composta dal sovrintendente Luca Sciamanna e dall’assistente capo Paolo Papetti ha anche contestato due violazioni di carattere penale e sequestrato una moto. IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 Inseguito dai carabinieri si schianta contro muro Resta illeso l’uomo alla guida di una «Barchetta» dopo avere bevuto SARZANA. La Fiat Barchetta è sfrecciata a tutta birra davanti agli occhi attoniti dei carabinieri, in servizio lungo la Variante. Un attimo di sorpresa e poi i militari hanno lanciato la loro auto all’inseguimento di colui che, vedendo del tutto sgombra dal traffico la strada (erano le tre di notte) ha pensato bene di imitare i piloti di Formula Uno. L’inseguimento è però durato poco dato che la potente Fiat, proiettata come un razzo in direzione Carrara, si è schiantata contro una casa che fiancheggia l’Aurelia in prossimità di San Lazzaro. Solo rottami di carrozzeria blu sono stati trovati dai carabinieri sul luogo dell’urto, dato che il motore è stato sbalzato lontano. Miracolosamente, l’uomo che era a bordo del mezzo ha subìto ferite e contusioni non gravi, dato che è stato trasportato in codice giallo all’ospedale della Spezia. Ma dagli esami in seguito eseguiti dai sanitari risulterà che il 36enne sarzanese era in preda ai fumi dell’alcol oltrechè allo stordimento causato dall’uso di sostanze tupefecenti. Così è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, oltrechè essere segnalato alla prefettura come consumatore di droga. Per fortuna la velocissima Fiat Barchetta non ha urtato alcun mezzo in transito sull’Aurelia, evitando così una sicura tragedia vista la velocità cui era lanciata. F.P. IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 PIAZZA STAZIONE Camionista ubriaco e violento PRATO. Si era messo a litigare in piazza Stazione con un tassista, che aveva già a bordo un cliente, perché anche lui avrebbe voluto salire sull’auto. Una discussione vivace che sabato sera ha attirato l’attenzione di una pattuglia di polizia. L’arrivo degli agenti ha consentito al tassista di partire. L’uomo, palesemente ubriaco, ha avuto un atteggiamento violento nei confronti dei poliziotti, prima offendendoli e poi aggredendoli. Costringendo così gli agenti a bloccarlo e a portarlo in questura. L’uomo, un autotrasportatore lituano, è stato multato per ubriachezza molesta (102 euro) e poi denunciato per il rifiuto di fornire i dati personali, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. IL TIRRENO LUNEDÌ, 23 MAGGIO 2011 Giovane straniera ubriaca arrestata per lesioni e resistenza PIOMBINO. Donna ubriaca arrestata dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Durante la notte di sabato sono giunte delle chiamate alla centrale operativa della Compagnia carabinieri. Alcuni cittadini hanno segnalato la presenza, in una via del centro, di una donna di origine straniera che, alla guida del suo veicolo, aveva tamponato un’autovettura in sosta ed era in forte stato di agitazione. All’arrivo della pattuglia, è stato sollecitato l’intervento di personale medico del 118 che non è riuscito ad indurre la donna alla calma, che con buone probabilità aveva abusato di sostanze alcoliche. Ad un certo punto, la donna, infastidita dalla presenza dei carabinieri, ha sferrato un pugno e dei calci ad uno di loro. Il militare è riuscito a scansare i colpi inferti, ma è rimasto contuso alla mano, riportando lesioni guaribili in cinque giorni. Con un po’ di fatica, gli uomini dell’arma sono riusciti ad immobilizzare la donna che è stata accompagnata in caserma e tratta in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La cittadina, di origine marocchina, con precedenti per delitti contro il patrimonio, 33enne e regolarmente presente sul territorio nazionale, è stata accompagnata presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Adesso, è a disposizione del magistrato competente. IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 Al volante ubriaco: newyorchese perde la patente Oggi controlli in città (*) GROSSETO. Era appena passata la mezzanotte di domenica quando una Renault Twingo è incappata nei controlli straordinari del territorio predisposti dalla polizia stradale per evitare le stragi del fine settimana. Paletta alzata, invito ad accostare e alcoltest. Alla guida dell’utilitaria c’era un turista, un newyorchese di 51 anni, che stava passando da Spadino. L’uomo aveva cenato in uno dei ristoranti della costa e quando ha soffiato nell’alcoltest, il risultato è stato subito chiaro. Il livello di alcol era di 1,93. Gli agenti della stradale di Orbetello che hanno proceduto al controllo del veicolo e dell’autista, hanno ritirato la patente al turista americano, ma non hanno potuto mettere sotto sequestro l’auto a bordo della quale viaggiava. L’uomo infatti aveva noleggiato la Renault Twingo per muoversi in Maremma dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza. L’auto quindi, è stata restituita all’azienda di autonoleggio dove era stata presa in affitto. E sempre sul fronte della sicurezza, oggi i carabinieri effettueranno un controllo straordinario a caccia di automobilisti alla guida con il telefono cellulare. Il controllo si svolgerà in città. (*) Nota: i soliti extracomunitari… IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 Tenta di baciare un poliziotto: aveva bevuto PRATO. Ha tentato di baciare un poliziotto (e non era un agente donna) al culmine della notte di delirio etilico di cui è stato vittima lo scorso sabato notte in piazza Mercatale. Protagonista è un ventinovenne pratese che, a dorso nudo, infastidiva passanti e clienti di un pub. Quando sono arrivati i poliziotti il giovane ha tentato di baciarne uno e poi, alla richiesta di documenti, ha cominciato ad offenderli. Quando è arrivata l’ambulanza, quasi per miracolo, il giovane è caduto in un improvviso sonno. I sanitari l’hanno quindi potuto accompagnare in ospedale. Al suo risveglio scoprirà di essere guadagnato una multa per ubriachezza molesta e una denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. ROMAGNA OGGI Forlì, dà fuoco alla sua auto sotto sequestro per dispetto: denunciato (*) FORLI’, 24 maggio 2011 - Si era visto sequestrare l’auto perchè "alticcio" al volante. E per dispetto alla legge, o forse perchè non accettava il fatto che la sua vettura sarebbe finita all’asta, avrebbe provato a darle fuoco. Il protagonista della vicenda, un trentenne forlivese, è stato denunciato dagli agenti della Volante della Questura di Forlì con l’accusa di tentato incendio. L’episodio si è consumato nel cuore della nottata tra lunedì e martedì allo sfasciacarrozze di via Ravegnana. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno notato un’auto andare a fuoco. Il custode ha subito domato il principio d’incendio con un estintore, evitando così che le fiamme attaccassero le altre auto parcheggiate. Il fuoco, che aveva lievemente danneggiato il tetto della vettura, un’Audi A3, era stato appiccato con paglia, nylon e carburante. Per terra erano presenti anche dei mozziconi di sigaretta. Subito le Volanti della Polizia si sono attivati nelle ricerche del piromane. Ad un paio di chilometri di distanza i poliziotti hanno intercettato il proprietario dell’Audi, al quale era stata sequestrata l’auto ai fini della confisca perchè "beccato" al volante con un tasso di alcol superiore a 1,50 grammi per litro. L’individuo aveva le mani ed i vestiti sporchi, oltre che avere addosso odore di bruciato. Gli inquirenti ritengono che sia stato lui ad appiccare le fiamme. Per tal ragione è stato denunciato a piede libero per tentato incendio doloso. (*) Nota: si potrebbe prendere atto di un così forte attaccamento alla propria vettura togliendo la confisca e restituendo la vettura bruciata al proprietario. IL TIRRENO MARTEDÌ, 24 MAGGIO 2011 Inseguito dai carabinieri si schianta contro muro Resta illeso l’uomo alla guida di una «Barchetta» dopo avere bevuto SARZANA. La Fiat Barchetta è sfrecciata a tutta birra davanti agli occhi attoniti dei carabinieri, in servizio lungo la Variante. Un attimo di sorpresa e poi i militari hanno lanciato la loro auto all’inseguimento di colui che, vedendo del tutto sgombra dal traffico la strada (erano le tre di notte) ha pensato bene di imitare i piloti di Formula Uno. L’inseguimento è però durato poco dato che la potente Fiat, proiettata come un razzo in direzione Carrara, si è schiantata contro una casa che fiancheggia l’Aurelia in prossimità di San Lazzaro. Solo rottami di carrozzeria blu sono stati trovati dai carabinieri sul luogo dell’urto, dato che il motore è stato sbalzato lontano. Miracolosamente, l’uomo che era a bordo del mezzo ha subìto ferite e contusioni non gravi, dato che è stato trasportato in codice giallo all’ospedale della Spezia. Ma dagli esami in seguito eseguiti dai sanitari risulterà che il 36enne sarzanese era in preda ai fumi dell’alcol oltrechè allo stordimento causato dall’uso di sostanze stupefecenti. Così è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, oltrechè essere segnalato alla prefettura come consumatore di droga. Per fortuna la velocissima Fiat Barchetta non ha urtato alcun mezzo in transito sull’Aurelia, evitando così una sicura tragedia vista la velocità cui era lanciata. F.P.
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