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Iran, comincia l’export di auto dal paese degli Ayatollah. La prima catena di montaggio, in Cina. Commesse anche da Cuba

 

Iran, comincia l’export di auto dal paese degli Ayatollah. La prima catena di montaggio, in Cina. Commesse anche da Cuba

La SAMAND, che entrerà in produzione nella seconda metà del 2005

(ASAPS) TEHERAN – A vederla, non sembra nemmeno tanto brutta: stiamo parlando della Samand, l’ultima auto uscita dalla stanza dei progetti della “Iran Khodro”, l’unica fabbrica automobilistica degna di nota presente in Iran e che punta alla conquista di un’ampia fetta di mercato del medio oriente, ove è già apprezzata. Alcuni modelli, in passato, sono stati esportati anche in Unione Sovietica. Ma stavolta, il lavoro appare ben fatto, e la Cina – nuova temibile partner commerciale – ha puntato una consistente parte dei propri investimenti a Teheran. Così, grazie ad un accordo sottoscritto nella sede della compagnia cinese Youngman Automobile Group, la società iraniana comincerà a produrre un proprio modello nella Repubblica popolare, a partire dal 2006, mentre già nel secondo semestre di quest’anno entrerà in produzione in Iran. Dalla Cina sono stati stanziati ben 60 milioni di dollari, necessari alla riproduzione della catena di montaggio Samand. Nei primi 12 mesi di lavorazione, saranno prodotti almeno 20mila esemplari, prima di un restyling e di un incremento produttivo, che porterà all’assemblaggio di almeno 12mila vetture all’anno. Una bella fetta di mercato, quello cinese, in vorticosa ascesa, che potrebbe essere così sottratto agli appetiti di molte aziende automobilistiche occidentali, che forse si erano fatte ammaliare dalla possibilità di trasportare nel paese comunista le catene di montaggio di veicoli ormai obsoleti. Niente di più sbagliato, dunque, e chi ci avesse fatto un pensierino è senz’altro caduto nell’errore più comune: sottovalutare la Cina. Nelle ultime settimane, però, le aspirazioni automobilistiche iraniane erano già state rilevate con l’interesse proprio della Iran Khodro per rilevare una parte della casa britannica MG-Rover, in crescente crisi dopo la spaccatura con la BMW e dopo il fallimento di una join venture proprio con la cinese Shanghai Automotive Industry. (ASAPS).


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Giovedì, 28 Aprile 2005
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