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Sanremo (IM) - La presenza di tracce di hashish nelle urine non prova l’alterazione psicofisica del guidatore

Assolto dall’accusa di omicidio colposo l’automobilista che, sotto l’effetto di droga, investì e uccise un pedone

Foto Blaco-archivio Asaps

 

(ASAPS), 27 maggio 2011 – Il rinvenimento di tracce di hashish nelle urine non basta a provare la guida in stato di alterazione psicofisica per assunzione di stupefacenti. Questa motivazione, unita all’impossibilità di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, ha permesso ad un automobilista sanremese di essere prosciolto dall’accusa di omicidio colposo e di guida sotto l’effetto di stupefacenti. La vicenda che ha portato alla sentenza risale al 25 dicembre del 2007, quando l’imputato investì con la propria auto una anziana che morì una settimana dopo l’impatto. Il legale dell’accusato è riuscito a dimostrare al Gup, come, in mancanza di una perizia eseguita nelle forme dell’incidente probatorio, sia impossibile ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Certo sarà stato ricostruito bene però il fatto che quella povera donna è comunque morta…  e non di influenza. (ASAPS)

 

 

Venerdì, 27 Maggio 2011
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