Alcuni momenti dell’evento
(Forlì, 28 maggio 2011) – Dagli anni Cinquanta ad oggi sui 440 mila chilometri di strade italiane 400mila persone sono morte e 14 milioni sono rimaste ferite. “Praticamente in sessant’anni abbiamo perso una città come Firenze, mentre presunte emergenze come l’Aviaria e Mucca Pazza conquistavano l’attenzione dell’opinione pubblica”. Cifre impressionanti che Giordano Biserni, presidente di ASAPS, ha snocciolato al convegno per i 20 anni di ASAPS che si svolge oggi a Forlì. Rivendicando però risultati altrettanto importanti: l’annus horribilis per le vittime della strada fu il 1972, con 12mila morti. All’inizio degli anni Novanta, quando nacque l’ASAPS, erano 8mila. Oggi sono la metà. “E l’obiettivo che ci diamo da qui al 2020 – ha detto Biserni – è quello di dimezzare ulteriormente questa cifra”.
Anche perché la storia di ASAPS è una storia di scommesse vinte. Arrivare ai 20 anni, prima di tutto, “come se per noi il Cesena avesse vinto il campionato con 96 punti in classifica” e diventare un punto di riferimento nazionale per la sicurezza stradale. Ma anche la numerazione dei cavalcavia, “la nostra prima battaglia negli anni Novanta, quando tutti ci davano dei pazzi”, la battaglia senza quartiere contro l’abuso di alcool e l’incentivazione degli etilometri, la strenua lotta contro l’innalzamento del limite ai 150 all’ora, che ci farebbero consumare e inquinare di più senza risparmiare tempo in modo significativo. E poi la patente a punti, la difesa del sistema di tutor autostradale, “e la precisa volontà di arrivare alla confisca della macchina in caso di abuso di alcool, portata a casa con grande convinzione e grande forza”.
Biserni ha poi puntato il dito contro la distorsione della comunicazione che avviene quotidianamente sui media, dove vengono celebrate la positività dell’alcool e la potenza dei veicoli, “che vengono filmati mentre viaggiano sempre su strade meravigliose e libere, mai sull’E45 o sull’A3.Per rimediare a questa asimmetria, che è anche e soprattutto di mezzi economici, abbiamo deciso sin dall’inizio di puntare sulla comunicazione, sui nostri strumenti, gli osservatori e il rapporto con gli organi di informazione, grazie al quale abbiamo ottenuto grandi risultati”.
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La consegna della targa al fratello di Antonella Savi l’infermiera di Tivoli uccisa da un pirata sulla A24 mentre soccorreva gli occupanti di un’auto coinvolta in un incidente
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La consegna della medaglia a Gabriella Vitali moglie del Maresciallo Luigi d’Andrea ucciso dalla banda Vallanzasca nel 1977
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La consegna della medaglia ai familiari di Vittorio Mirolla, Consigliere Nazionale Asaps, scomparso lo scorso 9 maggio
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La consegna della medaglia alla signora Loredana, mamma di Stefano Biondi, caduto in servizio il 20 aprile 2004
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La consegna della medaglia a Patrizia Piovaccari, vedova di Pierluigi Giovagnoli investito in servizio da un ubriaco il 24 maggio 2003 a Imola
I riconoscimenti alle vittime della strada Il convegno è poi proseguito con la consegna dei riconoscimenti ai famigliari di alcune vittime della strada, come Antonella Savi, l’infermiera di Tivoli morta con coraggio mentre di notte e sotto la pioggia soccorreva gli occupanti di una vettura che aveva subito un incidente sulla A24 il 7 settembre del 2010. Riconoscimenti anche ai familiari di diversi caduti della Polizia Stradale come il Maresciallo Luigi D’Andrea, Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, ucciso dalla banda Vallanzasca a Dalmine il 7 febbraio 1977, la vedova del Sovrintendente Pierluigi Giovagnoli, investito in servizio da un ubriaco il 24 maggio 2003 a Imola, e i genitori dell’agente Stefano Biondi, altra medaglia d’oro alla memoria, ucciso il 20 aprile 2004 da una banda di corrieri della droga sulla A1 a Reggio Emilia. Presente al convegno dell’Asaps anche la presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Pina Cassaniti Mastrojeni.
Il dibattito con i protagonisti dell’informazione Comunicazione, informazione e sicurezza stradale devono continuare ad essere compagne di viaggio se si vuole vincere la battaglia che ogni giorno viene combattuta sul tessuto viario italiano. Questi, in sintesi, i risultati del dibattito a cui hanno partecipato numerosi giornalisti ed esperti di comunicazione, come il già direttore di Quattroruote Mauro Tedeschini, la giornalista RAI Emanuela Falcetti (collegata telefonicamente da Roma), il responsabile Motori di Repubblica.it Vincenzo Borgomeo, l’attuale responsabile della pagina Motori del portale Virgilio.it Nestore Morosini, la direttrice del Corriere Romagna Maria Patrizia Lanzetti, il direttore della Voce di Romagna Franco Fregni e il direttore del Quotidiano Nazionale (Carlino, Nazione, Giorno) Pierluigi Visci. Unanime il riconoscimento dato al ruolo di ASAPS per sostenere un’informazione di qualità, grazie ai numerosi osservatori e ai dati sempre precisi e puntuali forniti quotidianamente. “Possiamo dire che il mondo dell’informazione ha un angelo, e che questo angelo si chiama ASAPS”, ha detto Tedeschini tra gli applausi. Tra le numerose autorità intervenute, l’assessore forlivese Gabriella Tronconi, il vicesindaco di Forlì Giancarlo Biserna, il presidente della Provincia Massimo Bulbi, il Prefetto Angelo Trovato e il sottosegretario Carlo Giovanardi, che ha ricordato le numerose battaglie combattute in questi anni, “tra mille difficoltà e anche denunce e querele miliardarie da parte di chi deteneva interessi economici forti. Ma ai genitori che protestavano per la confisca dell’auto al figlio trovato in stato di ebbrezza abbiamo sempre potuto citare la frase coniata proprio da ASAPS: è meglio che torni a casa un figlio senza patente, piuttosto che una patente senza figlio”. Le conclusioni sono spettate a Pierluigi Visci, il quale ha portato un’ulteriore conferma rispetto all’utilità di tenere alta l’attenzione sulle questioni che riguardano la circolazione stradale e la sicurezza. Grazie alle inchieste e alle quotidiane denunce, anche di ASAPS, sullo stato pietoso in cui versa la E45, l’ANAS ha infatti ha annunciato che tornerà ad investire per migliorarne le condizioni.
Asaps celebra i primi 20 anni ’Dimezzeremo le vittime’ Biserni: "Punteremo sulla comunicazione, bisogna celebrare i progressi realizzati". Il direttore di Qn e il Resto del Carlino Pierluigi Visci: "Nostro dovere di giornalisti è impegnarsi ogni giorno per veicolare informazioni preziose per la sicurezza"
da ilrestodelcarlino.it
Asaps vent’anni di trionfi Cambiato l’approccio alla sicurezza Grande festa a Forlì per festeggiare, ma anche riflettere e premiare familiari di vittime della strada, una delle associazioni più forti sul fronte della sicurezza stradale che in tanti anni è riuscita a rivoluzionare il modo di comunicare questi temi
da Repubblica.it/motori/
Asaps: 20 anni per la sicurezza stradale
da ilfattoquotidiano.it
Forlì, l’Asaps compie 20 anni: 400mila persone morte sulle strade in 60 anni
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Sull’attenti per Pierluigi: "Non provo rancore" Al ’Globus’ l’Asaps ricorda l’agente travolto e ucciso da un ubriaco. La moglie: "Odiare? E’ inutile"
da ilrestodelcarlino.it
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Sicurezza stradale: ASAPS,in 60 anni 400.000 morti/incidenti Ventennale,riconoscimenti a familiari vittime e caduti Polstrada
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