(ASAPS)
BIENNE (SVIZZERA – BE) – Un uomo di 30 anni, un
cittadino elvetico, è stato riconosciuto colpevole
da un tribunale cantonale di omicidio: il 19 gennaio 2004, provocò
volontariamente un gravissimo incidente stradale percorrendo una
strada contromano, e l’impatto con 3 veicoli costò
la vita alla moglie e ferite gravissime ad altre 4 persone. Nel
corso del dibattimento è stata dimostrata l’intenzione
suicida, ma per le 6 vittime che si trovarono sulla sua strada
il killer del volante è stato condannato per omicidio e
per tentata strage. La pena è stata sospesa a beneficio
di un trattamento psichiatrico, suscitando immancabili polemiche.
L’auto, condotta dal folle, aveva dapprima più volte
urtato il guardrail, poi aveva invaso la corsia di contromano,
andando a scontrarsi frontalmente con un’altra auto e venendo
investita da un terzo veicolo. Il conducente era rimasto gravemente
ferito, la moglie era morta sul colpo, altre quattro persone che
si trovavano sulle altre due vetture avevano riportato lesioni
più o meno gravi. Alla corte che lo ascoltava, l’imputato
ha negato l’intenzione di fare del male ad altri, affermando
che la sua manovra era stata originata dall’attraversamento
di un topo. Una scusa assurda, smentita tra le altre cose anche
da una perizia psichiatrica, che ha evidenziato una mania di persecuzione:
secondo la corte questo stato d’animo è sfociato in un
vero e proprio tentativo di suicidio allargato. Dopo sette anni
di matrimonio, la moglie intendeva infatti separarsi e l’uomo
non voleva far fronte alla situazione. (ASAPS)
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