(ASAPS), 1 giugno 2011 – Gli automobilisti italiani sono più preparati in materia di velocità, rispetto ai colleghi europei. Il dato emerge da uno studio presentato a Vienna, in occasione della terza edizione di eSafety Challenge, da Aci e dagli altri Automobile Club internazionali. Gli italiani hanno dimostrato di conoscere benissimo l’avvisatore del superamento dei limiti di velocità, lo speed alert, mentre sono risultati meno ferrati, rispetto ai conducenti stranieri, sugli altri dispositivi, ESP, sistemi per il monitoraggio degli angoli ciechi, fari adattivi e sistemi per le frenate di emergenza. “Rispetto alla prima edizione di eSafety Challenge organizzata da noi a Roma nel 2009 – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – la consapevolezza degli automobilisti sull’utilità di questi dispositivi è cresciuta del 10%. L’80% dei conducenti dichiara di aver affrontato almeno una volta una situazione di grave pericolo al volante, ma solo la metà di questi è disposto a spendere di più per dotare la auto dei più avanzati sistemi per la sicurezza stradale. Ciò evidenzia quanto c’è ancora da fare sul piano della formazione, con l’aiuto anche delle Case automobilistiche”. La studio evidenzia che la sicurezza è divenuta il primo fattore di scelta nell’acquisto di un’auto nuova, ritenuta più importante dei consumi ridotti di carburante e dei bassi costi chilometrici. Se tutti i veicoli circolanti in Europa fossero dotati di ESP si risparmierebbero ogni anno 4.000 morti e 100.000 feriti. Con il dispositivo per la frenata di emergenza si eviterebbero 3 tamponamenti su 4. “Ogni volta che saliamo a bordo di un’auto corriamo il rischio di rimanere coinvolti in un incidente stradale – ha affermato il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt – e perciò abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che la tecnologia è in grado di offrirci per compensare i nostri errori al volante”. (ASAPS) |
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