Il luogo dell’incidente dove un 15enne è stato investito e ucciso in bici da un pirata della strada ubriaco – foto da repubblica.it
(Asaps) Ecco un altro di quegli episodi che fanno venir voglia di strillare! E’ stato scarcerato il romeno che domenica scorsa ha travolto e ucciso, guidando ubriaco la sua auto, un ragazzino che andava in bici a Nettuno, vicino a Roma. La decisione, presa dal gip di Velletri ha suscitato molte polemiche. Per il romeno, che al momento dell’incidente aveva un tasso alcolemico doppio oltre il limite consentito, è stato disposto l’obbligo di dimora dalle 18 alle 8 (un sacrificio enorme, soprattutto perché gli impedira di andare abronzarsi per bar). Alla guida di una Ford Mondeo priva di assicurazione, la sera di domenica scorsa, il pirata della strada ha travolto e ucciso Mattia, 16 anni, ed è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Sentendosi braccato dai militari di Nettuno che erano sulle sue tracce, si è presentato in caserma assieme ad altri suoi due amici romeni di 41 e 37 anni che erano nell’auto con lui al momento dell’incidente, che sono stati denunciati per omissione di soccorso. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’auto ha invaso la corsia opposta investendo e uccidendo il ragazzino in bicicletta. I carabinieri erano sulle tracce dei responsabili grazie ad alcune testimonianze ottenute nelle ore dopo l’incidente. Crediamo di sapere come andrà a finire anche questa storia. Condanna a a qualche anno di galera, zero giorni di pena scontata. Ricorso al fondo vittime della strada per la famiglia del ragazzo investito che così faticherà non poco ad avere il rimborso del danno. Presto il romeno (ma poteva essere benissimo un italiano e non sarebbe cambiato niente!) se ne tornerà tranquillo a guidare. Questa è la giustizia che vogliamo? E allora andiamo avanti decisi con l’inziativa della raccolta delle firme per la proposta di legge sull’Omicidio stradale sostenuta fortemente anche da Asaps. Per firmare clicca qui: www.omicidiostradale.it
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