Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Targa per i ciclomotori, scaduto il 1° giugno il primo termine per mettersi in regola

Previste varie scadenze in base al primo numero del targhino

 

Foto da sportlive.it

 

(ASAPS), 4 giugno 2011 – Prima scadenza per mettersi “in regola” con la targa del ciclomotore, come previsto dal decreto 2 febbraio 2011. Lo scorso 1° giugno, infatti, era il termine ultimo per i possessori di motorini “targati” ancora con il contrassegno di identificazione del ciclomotore che inizia no per 0, 1 e 2, per richiedere la nuova targa legata al mezzo e non più al proprietario.
Entro il 31 luglio dovranno provvedere coloro che hanno il targhino che inizia con 3, 4 e 5; entro 29 settembre debbono adeguarsi coloro che hanno il targhino che riporta quale prima cifra 6, 7 e 8 e, infine, entro il 28 novembre - e comunque non oltre il 12 febbraio 2012, quelli che iniziano col numero 9 o la lettera "A".

Per coloro che non avranno adempiuto a regolarizzare la posizione, dal 14 febbraio 2012 saranno passibili di una sanzione da un minimo di 389 a un massimo di 1.559 euro.
In questa situazione di “transizione” si trovano quasi 2 milioni di cinquantini venduti prima del 14 luglio del 2006, data di entrata in vigore della targatura vera e propria. Da allora in poi la targa identifica il veicolo, di conseguenza registrato alla Motorizzazione Civile (ma non al Pra come le auto), ed è contraddistinta da un codice a 6 cifre alfanumerico. E’ inoltre richiesta per poter circolare in due sul ciclomotore (se il mezzo è omologato in tal senso e se il conducente è maggiorenne). L’opera di ritargatura dovrà essere completata entro il 12 febbraio del 2012, come previsto dal Decreto ministeriale sulla sicurezza stradale.
L’Ancma, l’associazione delle industrie di settore, stima in circa 1,85 milioni i ciclomotori interessati dal provvedimento. Di questi, 650.000 sono Euro 0, 700.000 Euro 1 e 500.000 Euro 2. (ASAPS)

 

Ciclomotori, targa obbligatoria anche per quelli in circolazione da prima del 2006
In varie scadenze. Lo prevede il decreto del Ministero delle Infrastrutture
 

Sabato, 04 Giugno 2011
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK