Il magnete usato per alterare i cronotachigrafi (ASAPS), 7 giugno 2011 – Camionisti alteravano le registrazioni del cronotachigrafo usando un magnete. La Polizia Stradale di Verona ha scoperto tre autotrasportatori che avevano applicato un magnete sul trasmettitore di movimento che comunica i dati di viaggio direttamente al tachigrafo. In questo modo si creava un campo magnetico in grado di modificare tutti i dati relativi ai tempi di guida, alle distanze percorse e alle velocità sostenute. Infatti, dai controlli delle stampe, è emerso che i veicoli, nonostante viaggiassero regolarmente, risultavano in pausa, senza alcuna registrazione della velocità e dei tempi di guida. Una volta tolto il magnete sul sensore di movimento, il tachigrafo tornava a registrare normalmente tutti i dati. Gli autisti sono stati denunciati in stato di libertà per omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. I mezzi pesanti e i magneti sono stati sequestrati. L’utilizzo di stratagemmi di questo tipo è sempre più diffuso fra gli autotrasportatori, perché non serve alterare l’apparecchiatura cronotachigrafo alterare l’apparecchiatura cronotachigrafo con congegni, cavi, centraline alternative, potenziometri o altri congegni elettronici la cui installazione comporta sicuramente un cospicuo costo e l’installazione deve essere fatta da personale con buone conoscenze di elettronica e meccanica. Inoltre è sicuramente una “soluzione” più economica e alla portata di molti. Complimenti a questi agenti della città scaligera per il loro intuito e per la loro professionalità. Operazioni di questo tipo sono importantissime per la bonifica delle strade dal rischio di incidenti gravi. Peccato che molti se lo ricordino solo dopo incidenti magari catastrofali. (ASAPS)
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