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Svizzera - Svizzera, sciagura della strada: pullman con 27 persone a bordo sfonda il guardrail e precipita per 150 metri. 12 i morti una vera macroemrgenza con soccorsi molto difficili.

Svizzera, sciagura della strada: pullman con 27 persone a bordo sfonda il guardrail e precipita per 150 metri.
12 i morti una vera macroemrgenza con soccorsi molto difficili.

(ASAPS) ORSIERES – Si tratta del più grave incidente d’autobus avvenuto in Svizzera dal 1982, quando a morire furono in 32: si trattava dei passeggeri di una corriera tedesca, che venne travolta da un treno a Pfäffikon, nel canton Zurigo. Dalla Svizzera, paese dai rigidi protocolli di sicurezza, non ci aspettavamo potesse avvenire una simile tragedia. Stavolta, sono morti in 12, in un torpedone che stava salendo verso il Gran San Bernardo, in Vallese, verso il confine italiano, poco dopo le 10 del mattino di ieri (domenica).
Il luogo della tragedia (reuters)

Una strada nazionale, che noi della redazione conosciamo molto bene, e che era stata appena interessata da un’abbondante nevicata nel tratto tra Orsieres e Liddes. Nebbia e vento, sembra abbiano fatto il resto.
L’autobus, diretto a Savona, doveva lasciare i turisti svizzeri al porto dove erano attesi all’imbarco di una crociera. Dopo aver sfondato un esile guardrail – che dalle immagini televisive ci è sembrato essere costituito da una sola lama a doppia onda – si è capottato più volte, lungo un pendio di una sessantina di metri, fino a quando ha trovato il vuoto. In tutto 150 metri, che si concludono nel letto di un torrente.
L’incidente è stato scoperto da un cantoniere, che stava perlustrando il tratto di strada per verificarne le condizioni di percorribilità: ha notato lo squarcio nella barriera ed ha immediatamente dato l’allarme.
Dalle centrali di soccorso cantonali, sono stati immediatamente mobilitati oltre 200 soccorritori, trovatisi alle prese con condizioni climatiche estremamente avverse e con una topografia così complessa da rendere l’intervento come una delle maggiori macroemergenze che si ricordano in Europa dopo la strage del Monte Bianco o del Gottardo. Per raggiungere il relitto, i tecnici del soccorso hanno dovuto coordinare una gigantesca cordata di sanitari ed agenti della Polizia Cantonale. I tentativi di raggiungere la zona in elicottero sono stati vanificati dal progressivo peggioramento meteo, e nemmeno i coraggiosi uomini della Rega (il soccorso alpino aereo elvetico) hanno potuto aver ragione della bufera.
L’autobus apparteneva all’agenzia di viaggi Marti, di Berna, ed era stato immatricolato nel secondo semestre del 2004, e dalla sua messa in strada aveva percorso meno di 50mila chilometri.
Nel terribile volo, la maggior parte degli occupanti è stata sbalzata fuori dal veicolo, ma alcuni passeggeri sono rimasti intrappolati fra le lamiere. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Martigny e di Sion e i corpi delle vittime a Sion, per l’identificazione formale. Proprio nel capoluogo vallesano sarà allestita la camera ardente. Dei 27 passeggeri, tre facevano parte dell’equipaggio (2 autisti ed un’hostess).
12, come già anticipato, sono decedute nella serie di impatti, tra cui un bambino di 15 anni: altre 15 persone sono state recuperate e ricoverate, 4 delle quali sono in fin di vita. Sulle cause, la Polizia Cantonale – che ha già ricevuto la delega d’indagini da parte del Ministero Pubblico vallese – non c’è ancora chiarezza.
Comando della Polizia Cantonale di Martigny

Se infatti è vero che la strada era interessata da una tormenta, è anche vero che i rilevamenti effettuati indicano che il piano viabile non era imbiancato, e inoltre il veicolo procedeva in salita. Di sicuro, e quello lo abbiamo visto tutti nelle immagini tv, il veicolo ha sfondato il guardrail: un guardrail che in effetti – come in molte strade di montagna, in tutta Europa – era costituito da una sola lama a doppia onda.
C’è dunque all’esame anche la possibilità per un malore del conducente, ma non è ancora il momento di sbilanciarsi in ipotesi. C’è da augurarsi che i sopravvissuti possano fornire indicazioni utili agli inquirenti. Dal Giappone, dove si trova in visita ufficiale, il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ha ringraziato i soccorritori. (ASAPS)


Lunedì, 18 Aprile 2005
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