(Asaps) Certamente il mese di maggio è andato particolarmente bene per gli incidenti sulle autostrade italiane. Secondo i dati ufficiali la Polizia Stradale sono state 17 le vittime sui 6.500 km dell’intera rete. Sempre tante, ma costituiscono un record positivo per il 2011, superato solo nell’aprile 2010 con appena 13 vittime. Nello stesso mese di maggio le morti verdi per incidenti con trattori agricoli sono state 22, quasi il 30% in più rispetto alle vittime degli incidenti in autostrada. Incidenti che ovviamente sono stati molto più numerosi, ben 2.610 rispetto ai 51 eventi con feriti o vittime che si sono contati nei campi o nelle loro vicinanze. Per altro già ad aprile i morti sulle autostrade furono 26 e quelli con trattori agricoli 25, a dimostrazione che quella di maggio non è stata una tendenza del tutto occasionale. E’ sorprendente e molto positivo constatare che dove circolano milioni di vetture e centinaia di migliaia di veicoli pesanti al giorno, il numero dei lenzuoli bianchi stesi, in alcuni mesi è inferiore al numero delle vittime che si contano sui campi. Il merito va sicuramente ad una maggiore disciplina, ai controlli di polizia, al Tutor, a una maggiore informazione, a un miglioramento delle strutture. Questo dato generale rende però oggettivamente imbarazzante il confronto con i dati, invece drammatici, degli incidenti sui campi e delle morti verdi. Nel quinto mese dell’anno sono stati monitorati 51 incidenti col coinvolgimento di trattori agricoli, 16 (31,4%) sono avvenuti su strade prossime ai campi, mentre 35 (68,6%) hanno visto come teatro i campi, i boschi, i frutteti, in sostanza l’ambiente classico del lavoro degli agricoltori. Nei 51 sinistri, secondo i dati dell’osservatorio il Centauro - Asaps, hanno perso la vita 22 persone, ad aprile le vittime furono 25, a maggio 2010 furono 18. Delle persone decedute 17 erano i conducenti del mezzo agricolo, e 5 terzi coinvolti. Quattro eventi sono avvenuti di notte e 47 di giorno. In 18 casi (35,3%) il conducente era un anziano over 65. In tre incidenti sono stati coinvolti cittadini stranieri. Insomma il dato generale ci detta l’esigenza di mirati e specifici interventi per la sicurezza anche sui campi nei quali i nostri agricoltori pagano un prezzo veramente drammatico. In mancanza di un tutor dei campi servono formazione e informazione e regole rigide per la sicurezza passiva.
Forlì, lì 10 giugno 2011
Giordano Biserni Presidente Asaps
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