RICEVIAMO DA ENNIO PALMESINO QUESTO CONTRIBUTO CHE PARLA DI UNA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE IN CUI…. In settembre di quest’anno si svolgerà a New York una conferenza delle Nazioni Unite sulle malattie non contagiose (non-communicable diseases), che coinvolgerà i Capi di Stato ed i rappresentanti dei Servizi Sanitari nazionali. All’interno di tali problemi si usa comprendere anche i danni alcolcorrelati. Nel processo preparatorio della conferenza, l’OMS, come già in passato, ha deciso di aprire una consultazione on-line per sentire in particolare i pareri della società civile. La “NGO Alliance for a Global Strategy on Alcohol”, organizzazione-ombrello che a livello globale si occupa delle politiche sull’alcol, con cui la WACAT collabora da qualche tempo, ha sollecitato un intervento da parte di tutti gli aderenti e simpatizzanti, per portare a livello di OMS e di Nazioni Unite la nozione che le bevande alcoliche provocano danni enormi, che questi danni non ricevono adeguata attenzione politica e scarso rilievo da parte dei media. La WACAT, ritenendo che questa sia un’opportunità per dar voce delle famiglie coinvolte nei problemi alcolcorrelati, facendo sì che la rete del mutuo aiuto e dei programmi di comunità, visti gli eccezionali risultati, abbia un minimo di spazio nel documento finale, ha deciso inserire sul sito dell’OMS un contributo (in lingua inglese), scritto sulla falsariga dei suggerimenti della “NGO Alliance for a Global Strategy on Alcohol” e aggiungendo l’aspetto particolare del mutuo-aiuto e dei programmi di comunità. Non è la prima volta che la WACAT offre un contributo ai processi di consultazione dell’OMS, e non sarà l’ultima, perchè le occasioni in cui i programmi di comunità sull’alcol riescono ad avere visibilità sono poche ed occorre sfruttarle puntualmente. Un contributo simile è stato inserito anche dalla Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Sociale di Udine e probabilmente lo sarà anche dall’EMNA (Rete Europea del Mutuo-aiuto per i problemi alcolcorrelati). Ennio Palmesino (Chairman WACAT)DA FACEBOOK UN ARTICOLO DI ERICA RABANSER DELL’ACAT TRENTO NORD Ai Vigili del Fuoco di Gardolo (TN) pubblicata da Alessandro Sbarbada il giorno venerdì 10 giugno 2011 alle ore 0.20 I pompieri di Gardolo (Trento) hanno invitato la cittadinanza lo scorso 8 maggio per festeggiare la nuova caserma con festa di bambini e la sera happy hour di birra.... I vigili del fuoco si trovano tutti i giorni a lottare contro situazioni create spesso da persone addormentate dall’alcool, lo dovrebbero saper bene... Io rispetto tutto quello che fate, guai se non ci fossero volontari come voi ...però avete ancora bisogno di capire tutte le conseguenze che derivano dal consumo di alcool, che si possono evitare tante tragedie restando sani e lucidi. Pensateci prima di offrire alcol alle vostre feste... anche perchè non date buon esempio: la gente ha bisogno di messaggi chiari e onesti. Grazie. Erica Rabanser acat trento nordINIZITIVE DI INFORMAZIONE E DI PREVENZIONE CATANZAROINFORMA Adolescenti a scuola di prevenzione dell’uso di alcool e droghe Si è concluso ieri mattina all’Itis Scalfaro il progetto di educazione promosso dal Club Rotary Catanzaro Tre Colli Venerdì, 10 Giugno 2011 00.35 Si è concluso ieri mattina all’Itis Scalfaro il progetto locale per la prevenzione dell’uso di alcool e droghe tra gli adolescenti, promosso dal Club Rotary Catanzaro Tre Colli, che ha visto la collaborazione dell’Associazione nazionale dei Carabinieri e dell’Unicef in un’attività di educazione e sensibilizzazione di oltre 600 ragazzi studenti di alcuni istituti scolastici del territorio provinciale: l’IC ’’Patari Rodari’ (in qualità di capofila), l’istituto Don Milani, il Casalinuovo, il Centro Storico e il Mater Domini. L’obiettivo del progetto è stato quello di aiutare i giovani a riconoscere le situazioni di rischio legate all’assunzione di droghe e alcool cercando di capirne le ragioni, spesso nascoste dietro uno stato di disagio sociale o familiare provocato anche dall’indifferenza dei genitori. Le attività sono state utili anche ad illustrare agli studenti i danni che possono derivare da una possibile situazione di tossicodipendenza in termini di salute psico-fisica con gravi complicanze per le capacità cognitive e relazionali del soggetto. A riassumere i contenuti di questa importante esperienza progettuale è stato il convegno conclusivo di ieri, aperto agli interventi degli studenti, che ha visto i saluti di Adelmo Lusi, comandante della Legione Carabinieri Calabria, e la relazione di Marina Pecoraro, presidente del Rotary Club Catanzaro Tre Colli. Niccolò Mirenna, generale di corpo d’armata e già vice comandante generale dell’arma dei Carabinieri, ha poi concentrato la propria attenzione sul tema ’’Droga tra prevenzione e repressione: il ruolo delle istituzioni e il ruolo dei genitori’, lasciando successivamente la parola a Massimo Fresta, docente al dipartimento di Scienze Farmacobiologiche della facoltà di Farmacia dell’università Magna Græia di Catanzaro, che ha discusso dei profili attinenti all’ informazione sugli effetti dell’uso di alcool e droghe. Teresa Rizzo, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Patari Rodari, ha quindi illustrato il percorso del progetto affrontato durante l’ultimo anno scolastico racconterà l’esperienza scolastica 2010-2011 nel progetto del Rotary. La serie di interventi - moderata da Oldani Mesoraca - ha visto in programma anche i contributi di Marilina Intrieri, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Gianfranco Aricò, ispettore regionale dell’associazione nazionale Carabinieri Calabria, e Annamaria Fonti Iembo, presidente del comitato provinciale dell’Unicef a Catanzaro, prima delle conclusioni finali di Michelangelo Ambrosio, governatore del Rotary International Distretto 2100.VERBANIANEWS Vco, uno su 7 guida alticcio Scritto da red. Venerdì 10 Giugno 2011 09:23 VERBANIA - Progetto della Provincia con altri enti e associazioni per la prevenzione tra i giovani della guida in stato d’ebbrezza Interventi in discoteca, incontri nelle scuole superiori della Provincia e un video realizzato da un team di giovani creativi. Ecco le azioni promosse dall’Assessorato Provinciale alle Politiche Giovanili, Prefettura, ASL VCO in collaborazione con l’Associazione Sportiva GSH Sempione 82 e il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile e riassunte nel progetto CERTE NOTTI, sostenuto dal Ministero della Gioventù e dall’Unione Province Piemontesi. (Nella foto da sinistra Angelo Petrulli, Stefano Folli, Chiara Crosa Lenz, Alberto Preioni e Stefano Barassi, ndr) “Partiamo subito con il proseguimento durante l’estate delle ‘uscite’ di Sicura la Notte, progetto che l’ASL VCO porta avanti da tempo. Si crea un contatto con i ragazzi in discoteca o in altri luoghi del divertimento notturno e anche attraverso simulazioni elettroniche si fa loro comprendere cosa comporta la guida in stato di ebbrezza. Con la ripresa dell’anno scolastico – fa sapere l’Assessore alle Politiche Giovani Alberto Preioni – si aggiungeranno incontri, a cura del GSH Sempione, con le classi 3°, 4° e 5° degli Istituti Superiori che aderiranno a questa proposta di informazione e sensibilizzazione sui rischi di incidenti connessi al consumo di alcolici. Al contempo un gruppo di ragazzi realizzerà una clip focalizzata a sintetizzare il messaggio che vogliamo trasmettere con questo progetto e dunque ‘sì al divertimento, ma usando la testa”. “Durante l’estate lavoreremo a questo video con alcuni ragazzi delle scuole superiori del territorio, già individuati per disponibilità, interesse a queste tematiche e capacità tecniche e creative. Sarà una mini-fiction di 5/10 minuti che in modo emozionale e non scontato parlerà ai ragazzi di quella prova di ‘maturità’ che è la responsabilità verso se stessi e gli altri quando si è al volante. Tutto questo cercando insieme di capire i significati dei comportamenti a rischio. Con il servizio di educazione alla salute dell’ASL abbiamo realizzato diversi video ma non ancora uno mirato su questo argomento. Lo avremo pronto per ottobre e a quel punto verrà utilizzato con gli incontri nelle scuole previsti da questo progetto così come in quelli promossi da ASL e Prefettura” spiega Mauro Vassura, coordinatore di questa fase progettuale denominata ‘Girati la Notte’. “Abbiamo già contattato diverse scuole e alcune hanno già risposto manifestando il loro interesse a questi interventi che attueremo in collaborazione con altri enti e istituzioni del territorio che si occupano di sicurezza stradale. Il nostro compito sarà rendere evidente quali possono essere le conseguenze irreparabili di un comportamento irresponsabile come guidare in uno stato alterato. Un messaggio crudo e forte che però riteniamo efficace” commenta Angelo Petrulli, Presidente dell’Associazione GSH Sempione 82. “Come Coordinamento Provinciale della Protezione Civile – aggiunge il suo referente Stefano Barassi – abbiamo messo a disposizione il simulatore di guida, una sorta di videogioco che rende in modo molto verosimile l’idea di cosa voglia dire guidare sotto l’effetto dell’alcol o di altre sostanze. Lo posizioniamo in un nostro gazebo per lo più all’ingresso-uscita di locali e sagre, in modo che sia molto visibile anche per la presenza di un mezzo della protezione civile. La postazione, con il personale dell’ASL e di peer-educator, offrirà anche la misurazione del grado alcolemico con l’etilometro, oltre a test per la misurazione dello stato dei riflessi e grado di reazione agli stimoli esterni. Naturalmente con la viva raccomandazione a non mettersi alla guida di nessun mezzo se si superano i parametri consentiti”. Questi i prossimi appuntamenti di ‘Certi Notti’: 10 giugno Discoteca Trocadero - Domodossola (ore 22.00- 4.00) 18 giugno P.za Stazione - Domodossola Estate Domese (ore 19.00-1.00) 25 giugno Festa del Brasileo - Stresa (ore 21.00-3.00) 2 luglio Discoteca O’Connor - Verbania (ore 21.00-3.00) 9 luglio Discoteca Kelly Green - Omegna (ore 21.00-3.00) 5 agosto Notte Bianca - Baveno (ore 21.00-3.00) 26/27 agosto Sagra della Patata - Montecrestese (ore 21.00-3.00) 10 settembre Festa del Boden - Ornavasso (ore 21.00-3.00) 24 settembre Discoteca Estabi - Ornavasso (ore 21.00-3.00) “Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte e di disabilità nella popolazione sotto i 40 anni. Il Piemonte è una delle Regioni a elevato indice di mortalità (n. di decessi ogni 100 incidenti in un anno); il valore di 2,67 è superiore al dato medio nazionale di 2,2 (ISTAT, 2007). Nella provincia del VCO – riporta la Dottoressa Chiara Crosa Lenz, responsabile dell’Equipe di Alcologia dell’ASL VCO – il fenomeno dell’incidentalità stradale risulta grave, ma non come in altre province piemontesi: nel 2007 gli incidenti sono stati 496, i morti 14 ed i feriti 664. Da indagini epidemiologiche locali (Progetto Sicurezza in festa AASSLL VC-BI-NO-VCO), risulta piuttosto diffusa la guida in stato di ebbrezza alcolica: su un campione di 1.747 soggetti sottoposti ad alcol test in occasione di sagre e feste organizzate localmente, alcolemie superiori a 0,8 gr/l sono risultate del 18% in soggetti tra 14 e 24 anni, del 20,5% nei soggetti di 25-34 anni e 35-49 anni e del 10,5% negli ultracinquantenni”. Il sistema di sorveglianza PASSI evidenzia che, nell’ASL VCO, il 14% della popolazione tra 18 e 69 anni ha guidato almeno una volta sotto l’effetto dell’alcol nell’ultimo mese, dato superiore a quello regionale (13%) “La relazione tra consumo di alcolici e incidenti stradali, responsabile del 30 % degli incidenti mortali, ha indotto l’ASL VCO ad attivare dal 2006 progetti specifici di prevenzione, tra i quali ‘Sicura la Notte’, ripreso da questo progetto compartecipato da più soggetti. ‘Sicura la Notte’ – evidenzia Crosa Lenz – è parte integrante del progetto nazionale “Guadagnare salute in adolescenza – prevenzione incidenti stradali, dal nome “Insieme x la Sicurezza “di cui siamo capofila, al quale partecipano 13 regioni italiane”. “Nel 2010 – continua la responsabile dell’Equipe di Algologia dell’ASL – abbiamo concluso la quinta edizione di questo progetto, coordinato dal Ser.T. e realizzato con il contributo delle associazioni Contorno Viola di Verbania, Alternativa A… di Domodossola e l’associazione Croce Verde di Gravellona Toce, il consorzio VCO Emergenza. Come detto si concretizza nell’ allestimento in orari notturni di apposite postazioni al di fuori dei locali e dei luoghi di ritrovo, l’effettuazione dei test in corrispondenza delle uscite e la compilazione di un breve questionario, dal quale si evince che, negli anni, aumenta il consumo alcolico, in modo particolare secondo la modalità del Binge Drinking (abbuffata alcolica). Inoltre nei giovani che accedono al progetto e si sottopongono ai test (misurazione dell’alcolemia e dei riflessi) aumenta la coerenza con la percezione del proprio stato di ebbrezza e delle proprie condizioni psicofisiche alterate. Nonostante questo il 21 % di coloro che si dichiarano consapevoli delle proprie condizioni alterate intendono guidare ugualmente. Dato comunque in miglioramento, nel 2007 erano il 58 %”. “Dai dati statistici raccolti ed elaborati dalla Prefettura facendo riferimento ai primi cinque mesi 2010 e 2011 – annota la dottoressa Cinzia Francesca L’Episcopo, viceprefetto aggiunto – si evince una diminuzione del 43% delle patenti nel VCO sospese per guida con tasso alcolico superiore a quanto previsto dalla legge. Nei primi cinque mesi del 2010 sono state sospese 178 patenti, mentre nell’anno in corso 102. Nel 2010 in totale sono state 369, pari al 94,14% delle 392 complessivamente sospese per violazione degli artt. 186 e 187 del C.d.S. (di cui 23 e cioè il 5,86% quelle per guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope). Lo scorso anno è stato maggio, con 44 patenti ritirate, il mese in cui più alto è stato il numero di sospensioni per guida con tasso di alcolemia superiore allo 0,50”.CORRIERE DI ROMAGNA SE GUIDI NON BEVI Torna il progetto “Notti sicure” Importante ruolo delle famiglie CESENATICO. “Se guidi non bevi” è lo slogan per il progetto “Notti Sicure”, iniziativa promossa dal Sert dell’Ausl di Cesena in collaborazione con Comune, Confcommercio, Confesercenti e gestori dei locali notturni. Propone da un lato comportamenti consapevoli da parte dei giovani e dall’altro l’adesione a un codice di autoregolamentazione da parte dei titolari di esercizi pubblici affinché nel divertimento by night l’alcol non scorra a fiumi. Sono già una trentina i locali che hanno aderito all’iniziativa. Michele Sanza, responsabile del servizio sanitario Sert, richiama le azioni messe in campo in tema di sensibilizzazione al tema del “bere consapevolmente” da parte dei giovani che vivono la notte. Annuncia cinque iniziative da avviare. Parla di come il progetto “Notti Sicure” in zona abbia avuto maggiore sviluppo. La Regione lo individua tra le buone pratiche, capace di sensibilizzare i giovani al divertimento senza rischi e abusi, di coinvolgere i gestori dei locali delle notte. Il sindaco Roberto Buda, invita innanzitutto le famiglie e la scuola a farsi promotori ed educatori. «Sono stato testimone di famiglie che hanno perso i figli per le notti trascorse all’insegna del no limit. Tanti giovani chiedono e vogliono vivere il divertimento in modo sicuro e senza eccessi di sregolatezza. Altrimenti si allontanano, vanno a cercare luoghi dove lo sballo e tutto ciò che ne consegue non c’è». La 14ª edizione del progetto “Notti Sicure” si propone di accrescere la sicurezza del divertimento e dei momenti di aggregazione che caratterizzano la vita notturna della città, prevenendo fenomeni di abuso di sostanze e i rischi a essi correlati. Il progetto è formalizzato con la sigla della Carta di Notti Sicure 2011. Si tratta di 10 “norme comportamentali” che ogni pubblico esercizio dovrà rispettare. Per Giancarlo Andrini, Salvatore Nestola e Roberto Fantini di Confcommercio, così come per Fabrizio Albertini e Barbara Pesaresi di Confesercenti all’iniziativa si aderisce con convinzione ed entusiasmo, riconoscendo il ruolo svolto dai gestori dei locali notturno di Cesenatico e prima ancora quello che le famiglie dei ragazzi debbono mettere in atto. Antonio LombardiNOTIZIE INTERESSANTI YAHOO FINANZE Diminuisce negli Usa il consumo della birra venerdì, 10 giugno 2011 - 0:00 I bevitori di birra americani stanno diventando una minoranza, come i bianchi nei sempre più multietnici Stati Uniti? Sembrerebbe proprio di sì. Se infatti nel 1999 la birra rappresentava il 56% delle bevande alcoliche consumate, nel 2010 la sua parte di mercato è scesa al 49%. In compenso, gli americani consumano più vodka, cognac e altri superalcolici (33%). Il vino arriva in terza posizione, guadagnando il 2%. Dopo il caffè espresso, la classe media americana ha imparato ad apprezzare il vino e i cocktail esotici. Al contrario, il cognac è diventato il drink preferito dai rapper: quando il giamaicano di Brooklyn Busta Rhymes cantava Pass The Courvoisier, le vendite di questa marca sono esplose. Sebbene gli Usa non siano, secondo l’Oms, i più grandi consumatori di alcolici al mondo (sono ben lontani in classifica da Moldavia, Russia (EUREX: OMXR.EX - notizie) , Francia e Regno Unito, con consumi, rispettivamente, di 19,2, 15,7, 13,7 e 13,4 litri di alcol all’anno per abitante), i consumi americani aumentano costantemente del 2% all’anno. Grazie anche al fatto che sono sempre più numerosi (37 attualmente, ultima in ordine di tempo la Georgia) gli stati che rinunciano a proibire la vendita di alcolici la domenica: una norma imposta dai puritani nel XVII secolo. Ma il Proibizionismo è lungi dall’essere un ricordo in molte contee. Come quella di Bourbon (Stoccarda: 916954 - notizie) nel Kentucky: nella patria dell’omonimo whisky è possibile procurarsene una bottiglia soltanto nelle cantine. Intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, lo scorso maggio, durante la visita a Moneygall, la piccola cittadina irlandese dalla quale provengono i suoi antenati, ha trovato il tempo per fermarsi alla birreria di Ollie Hayes, uno dei due pub locali. Obama si è bevuto un bicchiere di Guinness, celeberrima birra scura o stout irlandese. Fino all’ultima goccia. Quale migliore pubblicità per far ripartire i consumi di birra negli Usa?(*) (*)Nota: ecco il buon esempio delle persone in vista.
COMUNE, SCUOLE E ASSESSORATO ORGANIZZANO LA FESTA DEGLI STUDENTI IN UN BAR. E CILIEGINA SULLA TORTA, HANNO PREVISTO ANCHE BRACCIALETTINI COLORATI PER DISTINGUERE GLI OVER 16. MAGARI DURANTE L’ANNO HANNO ANCHE CHIAMATO DEGLI ESPERTI PER DIRE AI RAGAZZI DI BERE RESPONSABILMENTE!!! BOLOGNA2000 Domenica al Temple Bar “Festa degli Studenti” delle Scuole Medie Superiori sassolesi 10 giu 11 Il Progetto Giovani del Comune di Sassuolo, in collaborazione con l’Assessorato alla Scuola e i rappresentanti di Istituto ha organizzato la “Festa degli Studenti” delle Scuole Medie Superiori sassolesi. La festa si terrà Domenica prossima, 12 Giugno al Temple Bar dalle ore 15 alle 2 circa, ad ingresso gratuito. L’organizzazione è di Francesca Buffagni, referente del Progetto Giovani, la quale sta lavorando a stretto contatto con i ragazzi da ormai diversi mesi. “Lavorare con gli studenti – afferma Francesca Buffagni – ad un progetto scaturito dal Forum tenutosi al Temple Bar a Febbraio è stato un vero piacere. Ho avuto modo di conoscere i rappresentanti di quasi tutti gli istituti sassolesi e sono rimasta piacevolmente impressionata dal loro entusiasmo e dalla loro intraprendenza. Abbiamo fatto diversi incontri per trovare accordi e creare deterrenti per situazioni spiacevoli che si potrebbero creare durante il corso della festa. Su richiesta dei rappresentanti degli studenti stessi, i ragazzi si autofinanzieranno in parte l’evento come segno di compartecipazione e collaborazione con l’Amministrazione. All’interno di questo autofinanziamento è ricompreso l’acquisto di un bracciale identificativo che darà diritto allo sconto di 1€ (acqua esclusa) su tutte le bevande del Temple bar e ad un prezzo convenzionato per gnocco e tigelle per tutto il corso della festa”. Il bracciale sarà di due colori:verde per i ragazzi over 16 anni e rosso per gli under 16; una distinzione necessaria per la somministrazione di bevande alcoliche. Non saranno serviti superalcolici agli studenti e, naturalmente, verrà eseguito un attento controllo sulla somministrazione di bevande alcoliche, soprattutto per i minori. “Si e’ creata una rete con i giovani rappresentanti degli istituti (Baggi, Volta, Formiggini, Elsa Morante, Don Magnani) – commenta l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo Cristiana Nocetti – grazie alla supervisione e al coordinamento di Francesca Buffagni e alla collaborazione dell’Assessore alla Scuola Antonio Orienti. L’evento che si terrà domenica vedrà i giovani protagonisti in città con iniziative ludiche, sportive e musicali (interverranno sul palco tutti i gruppi musicali delle scuole) e anche con banchetti dedicati al tema del volontariato e del progetto I Need You. Si prevede la partecipazione di almeno 500 studenti e me lo auspico di cuore. Ci piace che i giovani possano trovarsi insieme in modo sano, esprimere la loro creatività ma, soprattutto, il nostro obiettivo è quello di dar loro gli strumenti per poter dar spazio alla loro creatività e a loro iniziative: questo è lo spirito che si prefigge il Progetto Giovani. Per questo ringrazio di nuovo tutte le forze umane scese in campo per questa iniziativa: studenti, docenti, Francesca Buffagni del Progetto Giovani e l’Assessore Orienti”. Dalle ore 15 cominceranno i concerti delle band dei diversi Istituti che si succederanno fino a sera, momento nel quale subentreranno i DJ. Il Progetto Giovani fornirà l’impianto audio – luce completo a tutti i partecipanti. “Su nostra proposta – aggiunge Francesca Buffagni – il Gruppo Martinelli ha deciso di regalare a tutti gli studenti un calcetto saponato che sarà gratuito e riservato solo ai ragazzi delle scuole superiori di Sassuolo. I minori dovranno venire muniti di autorizzazione scritta dai genitori per poter partecipare. La gestione dei tornei e delle squadre sarà gestita dall’associazione Pandora. Ho contattato le Associazioni giovanili sassolesi invitandole a partecipare all’evento con materiale informativo per sensibilizzare i ragazzi alla realtà associativa presente sul territorio: avranno la facoltà di tenere una sorta di banchetto ed interagire con i ragazzi. Alla festa saranno presenti anche banchetti per la raccolta fondi per Africa nel Cuore e per il Fondo di Solidarietà Città di Sassuolo. Saranno presenti inoltre i VOS, volontari della sicurezza di Sassuolo, e Il Tulipano di Formigine, i quali verranno a titolo gratuito per assicurare la buona riuscita dell’evento. In caso di maltempo la festa verrà rinviata presumibilmente nei giorni successivi. Ai ragazzi – conclude Francesca Buffagni – auguro di finire nel migliore dei modi la scuola e di godersi questa meritata festa, frutto di condivisione e collaborazione tra il Progetto Giovani e la realtà scolastica“.IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE PER FAVORIRE LA SALUTE DEI CITTADINI CORRIERE DELL’ ALTO ADIGE - ALTO ADIGE Si schianta in Maserati e poi prende un taxi Venerdì 10 Giugno, 2011 BOLZANO — Prima, ubriaco, ha distrutto la sua Maserati in un incidente avvenuto sull’autostrada del Brennero in Tirolo. Poi il proprietario altoatesino della vettura ha abbandonato la macchina sul posto, ha chiamato un taxi e se n’è tornato a casa. Il fatto si è verificato nella notte di mercoledì. L’uomo, 37 anni, residente in Alto Adige, è rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre stava viaggiando in compagnia di un collega sull’autostrada del Brennero in territorio austriaco. Il sinistro si è verificato nelle vicinanze di Natters. Secondo la ricostruzione della polizia locale, intervenuta per i rilievi di rito, la vettura sarebbe scivolata sull’asfalto umido e, a causa dell’impatto, ha perso la ruota anteriore sinistra. Il fatto si sarebbe verificato verso le due della mattina di ieri. A provocare l’incidente, oltre all’elevata velocità, sarebbero state le condizioni di umidità dell’asfalto, a causa della piggia che fino a poco prima era caduta in tutta la zona. L’uomo è rimasto illeso. Per accelerare i tempi di rientro rispetto all’arrivo del carroattrezzi ha quindi deciso di adottare una soluzione più sbrigativa. L’uomo è riuscito a parcheggiare la macchina sul lato destro dell’autostrada. I due passeggeri si sono quindi incamminati verso la più vicina stazione di servizio, dove hanno consegnato le chiavi della Maserati e chiesto al gestore di attendere al posto loro l’arrivo del carroattrezzi. Hanno chiamato un taxi e si sono fatti accompagnare a casa. La polizia aveva a quel punto già ricevuto l’allarme e si era messa alla ricerca dell’autista della Maserati. Raggiuntolo, l’hanno sottoposto a alcol test: l’uomo è risultato avere una concentrazione di alcol nel sangue pari a 0,84.CORRIERE ADRIATICO Ubriaco al volante in pieno pomeriggio I controlli della polizia in centro 10.6.11.- Pesaro Lo hanno pizzicato in pieno pomeriggio in piazza Carducci, mentre transitava contromano in auto e parlava al telefono cellulare senza usare il vivavoce. Abbastanza per procurarsi una multa salatissima, alla quale poi si sono aggiunte la denuncia all’autorità giudiziaria e il ritiro immediato della patente per guida in stato d’ebbrezza. Protagonista un uomo di 51 anni, che alle 17,30 è stato individuato da una pattuglia della Polizia Stradale. L’uomo è stato fermato e sottoposto all’esame dell’etilometro che ha registrato un tasso alcolico nel sangue di 1,72 grammi per litro, cioè tre volte superiore al massimo ammesso dal Codice della strada. Altri controlli della polizia sono stati effettuati contro l’abusivismo commerciale e l’accattonaggio, in particolare nelle zone intorno all’ospedale, alla stazione ferroviaria e nel centro storico. Fermati e identificati numerosi cittadini extracomunitari, in prevalenza di nazionalità nigeriana, con regolare permesso di soggiorno e licenza di vendita per il commercio itinerante. Solo uno dei fermati, un senegalese di 45 anni, è stato multato perchè vendeva mercanzia di vario genere, senza l’apposita licenza.A COMO SI ACCENDE IL DIBATTITO IL CORRIERE DI COMO Mascetti: «Ronde di cittadini in centro. E stop agli alcolici bevuti nelle strade» VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 L’assessore Scopelliti: «Sì al divieto, no ai pattugliamenti dei residenti» Ronde di cittadini per presidiare il centro storico e divieto di consumare alcolici sulle strade. Il presidente della Circoscrizione del centro storico, Massimo Mascetti, invoca la linea dura dopo i recenti episodi di violenza registrati in via Diaz e in piazza Gobetti. «Se le forze dell’ordine non possono garantire una maggiore presenza – attacca Mascetti – allora vorrà dire che i cittadini si organizzeranno diversamente. Beninteso, non si tratta affatto di farsi giustizia da sé. La mia idea è semplicemente di organizzare gruppi di persone che, senza alcuna divisa né altro, vadano in giro nelle zone più “calde” del centro segnalando prontamente eventuali criticità». Il presidente della Circoscrizione 7 sarebbe pronto a partecipare in prima persona. «Sono innanzitutto un cittadino di Como e amo la mia città – sottolinea Mascetti – La mia proposta è solo un servizio per il bene della città. Del resto, abbiamo chiesto più volte alle forze dell’ordine un presidio più costante del centro per garantire maggiore sicurezza. Se non è possibile assicurarlo perché mancano uomini e risorse, allora faremo quello che possiamo in prima persona». Linea dura anche sugli orari di chiusura dei locali e, addirittura, sul consumo di alcolici. «Nelle zone residenziali la chiusura non può essere oltre l’una di notte – dice Mascetti – Per il resto, credo che si debba combattere seriamente la piaga dell’abuso di alcol. Come avviene in altri Paesi, auspico un provvedimento che vieti il consumo di alcolici sulle strade. Credo che già questo sarebbe un ottimo deterrente. Purtroppo, vista la mancanza di buon senso e di educazione, diventa indispensabile procedere anche con provvedimenti drastici. Naturalmente, è fondamentale che le regole vengano fatte rispettare. E per ottenerlo sarebbe necessario potenziare i controlli, cosa che gioverebbe a tutti». Francesco Scopelliti, assessore alla Sicurezza del Comune di Como, appoggia l’idea di un’ordinanza che vieti il consumo di alcolici in strada, ma boccia senza appello le ronde. «L’abuso di alcol è un grosso problema e sperimentare misure di contenimento può essere solo positivo – dice l’esponente della giunta di Palazzo Cernezzi – Certo, si tratta di valutare a livello normativo come sia possibile procedere, ma senza dubbio la proposta è interessante. Significherebbe dare un segnale forte, un’indicazione chiara. Se ci fosse un’ordinanza, si potrebbero fare le multe e quindi sono certo che i risultati sarebbero positivi». No secco, invece, alle ronde. «Capisco Mascetti, che vorrebbe poter risolvere finalmente i problemi – afferma Scopelliti – ma sono assolutamente contrario alle ronde, che non porterebbero da nessuna parte. Esistono le forze dell’ordine e, per quanto riguarda i gruppi organizzati, ci sono già associazioni quali i City Angels che svolgono egregiamente un servizio di supporto. I normali cittadini rischierebbero solo di cacciarsi in brutte situazioni e nient’altro». «L’attuale stato di degrado dimostra chiaramente che non si riesce più a far valere un discorso educativo – aggiunge l’assessore - Non possiamo inventarci gruppi di cittadini che si fanno giustizia da soli. Ricordo che, alcuni anni fa, quando ho promosso la nascita del nucleo sicurezza della polizia locale, con l’impiego di agenti in borghese, ho ricevuto forti opposizioni, a partire dagli stessi genitori dei ragazzini controllati e fermati. Piuttosto, auspico un coordinamento tra le forze deputate a garantire l’ordine pubblico. E come supporto potrebbe essere utile ricorrere all’aiuto di uomini preparati come i carabinieri in congedo o gli appartenenti ad altre associazioni simili». Anna CampanielloCORRIERE DI COMO «Troppi limiti ai ragazzi, così Como diventa un ospizio» VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 Esercenti contrari a nuove ordinanze I baristi si sentono vessati dalle restrizioni. «Proibizioni che non servono a nulla» «Basta con i divieti. Si sta cercando di trasformare Como da città turistica in città ospizio. Consumare alcol in strada è normale, si può fare ovunque e non vedo perché Como dovrebbe fare eccezione. Peraltro, si tratterebbe di una proibizione che non risolverebbe alcun problema». Fabio Airoldi, barista del “Caffè dei viaggiatori” è uno dei più decisi nel bocciare l’ipotesi di vietare il consumo di alcol sul suolo pubblico. «A Como non fanno altro che imporre limiti ai giovani – attacca – senza mai creare alcuna alternativa per loro. In tutte le città i ragazzi hanno spazi dedicati in cui stare senza dar fastidio a nessuno. Qui non si fa altro che vietare, senza mai fare proposte diverse. Così non si risolve nulla». Boccia il divieto di bere sulla strada anche Giovanna Caminiti, del bar “Diaz”. «Il vero problema sono gli abusi di alcol – dice – Vediamo abitualmente arrivare ragazzini con gli zaini pieni di bevande alcoliche di ogni genere. Noi esercenti siamo tenuti a somministrare le bevande in bicchieri di plastica ma le persone arrivano in centro già rifornite di bottiglie. Credo che con i divieti si risolva poco. Per quanto riguarda le ronde, penso che siano necessarie, ma solo se effettuate dalle forze dell’ordine e non dai cittadini». «Mettere ulteriori divieti farebbe solo aumentare la voglia di provocare e di trasgredire – afferma Davide Intermite, del “Sunshine” – Gli esercenti devono poter fare il loro lavoro e basta, senza essere continuamente vessati da una restrizione via l’altra. Mi chiedo perché non siamo capaci di importare esempi positivi da altre città. All’estero, ma anche in Italia, sono numerosi gli esempi di perfetta convivenza tra le esigenze dei residenti, dei turisti e dei giovani che vogliono divertirsi. Qui sembra che siano capaci di imporre solo limiti». Enzo Papa, gestore del bar “Carducci”, propone locali aperti a oltranza solo nelle zone che siano davvero di rilevanza turistica. «Un conto è piazza Duomo o viale Geno, un altro strade residenziali, seppure inserite nel contesto della città murata – spiega – Dove ci sono molti residenti, a mezzanotte al massimo il caos deve finire. È giusto che visitatori e turisti possano trovare un locale aperto quando lo desiderano, ma nelle zone adatte. Per quanto riguarda i controlli, devono essere garantiti dalle forze dell’ordine». Anna CampanielloIL CORRIERE DI COMO Gli adulti chiedono più controlli ma i giovani bocciano le proposte VENERDÌ 10 GIUGNO 2011 Le opinioni dei comaschi Maggiore sorveglianza, ma garantita dalle forze dell’ordine preposte a tutelare la sicurezza. I cittadini si mostrano scettici, se non del tutto contrari, all’ipotesi delle ronde in centro storico contro vandali e teppisti. «Sicuramente servirebbero più controlli – dice Anna Ballerini – ma non credo che se ne possano occupare i cittadini, sarebbe pericoloso. Le persone che provocano danni o disturbano sono sempre in gruppo e bisogna essere preparati per affrontare bene le varie situazioni. Sono invece favorevole all’idea di vietare il consumo di alcolici nelle strade, sarebbe un modo per arginare la piaga dell’abuso di alcol o, almeno, costituirebbe un deterrente». «C’è bisogno di lavorare sull’educazione e sul senso civico – aggiunge Paola Ballerini – Purtroppo sembra che manchi del tutto il rispetto e questo si vede chiaramente dal grado di sporcizia della città. Prima di pensare alle ronde, ci si dovrebbe occupare di tenere belle e pulite le strade, che sono il primo biglietto da visita». Decisamente contrari i giovani. «Mi sembra assurdo che ci sia qualcuno disposto a passare la serata controllando gli altri – afferma Beatrice Zocchi – Mi chiedo poi in base a cosa. Non si può pensare di militarizzare il centro. I vandali o i teppisti danno fastidio prima di tutto a noi ragazzi, siamo i primi a volere che siano isolati, ma non ha senso pensare di limitare in generale la libertà dei giovani a causa di pochi maleducati». «Non ha senso neppure il divieto di bere alcolici in strada – le fa eco Susanna Moretti – Prendere una birra e berla passeggiando con gli amici non può certo essere visto come qualcosa di negativo, non dà fastidio a nessuno. È ovvio che poi ciascuno deve preoccuparsi di evitare di lasciare in giro bottiglie o bicchieri, ma questo sta alla civiltà e all’educazione di ciascuno. Vietare in assoluto e in generale non serve proprio a nulla e non risolve alcun problema». Anna Campaniello MI SEMBRA PERO’ CHE GLI ORGANIZZATORI DI QUESTA FESTA ABBIANO DIMENTICATO CHE IL VINO CONTIENE UNA SOSTANZA CHIAMATA ALCOL CHE IN ITALIA E’ AUTORE DI BEN 30.000 OMICIDI ALL’ANNO. BELLA IDEA PER FAR “RIVIVERE” UN QUARTIERE!!! GAZZETTA DI PARMA Domenica festa del vino in via Bixio Domenica 12 giugno la regina delle bevande scende dalla tavola e si riversa nelle strade dell’Oltretorrente, o meglio, nei bicchieri di curiosi e intenditori che passeggeranno tra stand e bancarelle, sulle note degli stornelli e delle canzoni popolari legate all’arte antica del “nettare degli dei”. La Festa del Vino, che animerà dalle 10 fino alle 23 strada Bixio e le vie limitrofe, è uno degli eventi innovativi nati dalla collaborazione fra commercianti e istituzioni nell’ambito del progetto dei Centri Commerciali Naturali, per il sostegno della rete commerciale del centro storico. L’iniziativa è sostenuta dal Consorzio Parma Centro - Comparto di strada Bixio, promossa dalle Associazioni di categoria Ascom Confcommercio e Confesercenti, con il supporto del Consorzio Gestione Centro Città, e si avvale del patrocinio del Comune di Parma e della Camera di Commercio. L’organizzazione dell’iniziativa è affidata a Edicta Eventi con il supporto di Cingi e Campari (main sponsor) e la sponsorizzazione tecnica di Vetro Paini. Protagonisti di una giornata all’insegna della riscoperta di antichi mestieri ed aromi saranno gli stand di oltre 20 cantine provenienti da tutta Italia, che proporranno una selezione dei loro migliori prodotti, tutti da degustare. Per facilitare il “lavoro” degli assaggiatori, sarà possibile acquistare il bicchiere dell’evento, munito di una comoda tasca da appendere al collo. Chi comprerà il bicchiere presso gli infopoint della festa potrà inoltre partecipare alla pesca dei tappi sponsorizzata da Cantine Ceci: in palio assaggi, intere bottiglie e persino un bottiglione magnum. Gli stand enogastronomici saranno intervallati da bancarelle di hobbisti, artigianato artistico e dai banchi dei negozianti della via che hanno deciso di aderire alla Festa. A far da cornice, l’atmosfera tipica delle feste di paese con concerti di musiche folk e canti popolari, trampolieri e giullari che distribuiranno mestolate di vino, attori e animatori vestiti con abiti ispirati al mondo contadino; la musica di Mariposa Dischi, l’esibizione delle scuole di ballo Parma Danza e Terra di Danza, lo stand di Unicef. Sarà inoltre presente un angolo dedicato al gioco, con il tennis tavolo, allestito dal Centro Tennis Tavolo Conad Campus oltre allo spazio degli scacchi a cura del circolo O. Stocchi – Il Cervo. “Questo è il terzo appuntamento con le Feste innovative organizzate nell’ambito del progetto dei Centri Commerciali Naturali. Il nome “Feste innovative” non è un vezzo, ma rende in modo preciso il loro significato: si tratta, infatti, di un banco di prova importante, su cui misuriamo la capacità degli operatori di agire congiuntamente, di produrre nuove idee per la promozione del commercio urbano. Perché il centro non sia solo un insieme di negozi, ma un soggetto in grado di condividere un obiettivo e di lavorare per raggiungerlo”, ha detto l’assessore al commercio del Comune Paolo Zoni. “Iniziative come questa, se si consolideranno nel tempo, potranno contribuire a consolidare la funzione commerciale valorizzando sia lo specifico comparto ma, complessivamente, anche l’attrattività di Parma - ha continuato il Town manager comunale Ivano Roscelli. La differenziazione di iniziative innovative, ma caratterizzate per singolo Centro Commerciale Naturale, potrà avere come risultato un’attrattività complessiva di tutto il centro urbano. La differenziazione, per non sovrapporre, ma caratterizzare Parma come luogo sempre vivace”. E Gianluca Zoni, referente del Centro Commerciale Naturale Strada Bixio: “La Festa del Vino è l’occasione per mettere alla prova la nuova organizzazione che ci siamo dati attraverso il Centro Commerciale Naturale: un progetto a cui crediamo molto, visto che è ormai chiaro che solo uniti riusciremo a risolvere le problematiche della nostra zona. Dopo questo evento stiamo già ragionando a molti altri appuntamenti attraverso cui far ‘riaffezionare’ i parmigiani a questo quartiere, che nell’ultimo periodo ha avuto molte difficoltà. L’autenticità della sua gente e il suo carattere multiculturale, fa si che rimanga sempre e comunque il simbolo della fusione tra il nuovo e la parmigianità, senza però dimenticare le tradizioni e l’innovazione”. Sabato, 11 Giugno 2011email
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