Foto Coraggio - archivio Asaps
(ASAPS), 14 giugno 2011- L’automobilista che circola a velocità ridotta senza motivo e intralciando il traffico, può fare scattare un concorso di colpa in caso di incidente. A stabilirlo con una sentenza emessa il 1 giugno del 2011, la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna ridotta da concorso di colpa nei confronti del conducente di un autocarro, reo di aver tamponato e ucciso un motociclista che circolava troppo lentamente lungo l’autostrada. La Corte d’Appello di Firenze, con rito abbreviato, aveva infatti ridotto la pena al proprietario del camion il quale aveva causato il sinistro mentre superava il centauro che procedeva ad un’andatura ingiustificatamente ridotta. La decisione è stata quindi confermata anche dai supremi giudici che hanno evidenziato che “del tutto corretta ed acuta sia sotto il profilo ricostruttivo che logico s’appalesa le sentenza impugnata che, pur riconoscendo il concorso colposo della vittima nella produzione dell’evento a causa dell’eccessiva lentezza, ha comunque escluso l’interruzione del nesso causale tra l’evento e la condotta di guida dell’imputato che non tenne in alcuna considerazione le peculiari condizioni della strada e non si avvide del ciclomotore, dal momento che la condotta del ciclomotorista non fu tale da ritenersi imprevedibile, improvvida ed imperita”. (ASAPS)
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