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Agenti
della Polizia russa, davanti al Cremlino |
(ASAPS)
MOSCA – Sono quelle russe le strade più pericolose del mondo. La
notizia viene dalla Banca Mondiale, che ha consegnato un rapporto
all’agenzia di stampa russa ITAR TASS. Secondo i dati raccolti, nel
paese di Putin ci sarebbero stati, nel solo 2004, ben 34mila vittime e
250mila feriti, molti dei quali rimasti invalidi. Un primato da
brivido, che appare ancor più devastante se sin considera che il
secondo posto nella black-parade è occupato dalla Corea del Sud, che
mostra un numero complessivo di incidenti più basso del 50%. C’è
ancora molto da lavorare, oltre gli Urali. Si pensi che secondo i dati
ufficiali del Servizio Federale Antinarcotici rielaborati dall’ANSA,
in quello stato si verificano ogni anno 3.500 overdosi mortali, ma le
vittime di abuso di droga raggiunge quota 70mila, con 4 milioni di
tossicodipendenti. Nell’ultimo periodo dell’URSS, certi problemi non
avevano questa portata, almeno per quello che si poteva sapere, ma
dalla metà degli anni 90, incidenti stradali, abuso di alcol e droghe,
nonché una progressiva radicalizzazione di fenomeni criminali (36mila
omicidi e 46mila suicidi nel solo 2004), hanno trasformato Mosca in
una capitale davvero difficile. (ASAPS)
![](http://s1.shinystat.it/cgi-bin/shinystat.cgi?USER=asaps&FRAME=yes&P=1&REFER=&COLOR=32&SIZE=1024&CK=Y&HR=http%3A//www.asaps.it/showpage.php%3Fid%3D3411&JV=Y&JS=Y)
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