Foto Coraggio – archivio Asaps
(Asaps) PRATOLA PELIGNA 15 GIUGNO 2011 – Quando con un tonfo sordo si e chiusa la porta della cella in cui è stato rinchiuso, A.S,, albanese di 38 anni, latitante dal 2004 per traffico internazionale dì stupefacenti, davvero non riusciva a crederci… infatti non è riuscito ancora a spiegarsi come mai, in così tanti anni di latitanza, tutto fosse andato liscio… Ma veniamo ai fatti. Una pattuglia della Sottosezione autostradale di Pratola Peligna durante lo svolgimento del normale turno di servizio decide di controllare un’automobile condotta da un individuo solo a bordo, mentre percorre la A/25 in direzione di Roma. Già a prima vista i centauri intuiscono che qualcosa non va… la patente di guida esibita proprio non convince gli stradalini mentre il conducente, uno straniero di origini albanesi, mostra il passaporto ed una carta d’identità… si decide allora di approfondire il controllo, e visto che la persona non risulta essere munita di permesso di soggiorno viene accompagnata per verificare la legittimità della permanenza sul Territorio Nazionale. Dalle risultanze dei riscontri dattiloscopici è emerso praticamente subito che la persona identificata non era quella di cui ai documenti d’identità e di guida esibiti che, a seguito di una serie di ulteriori accertamenti, sono risultati essere oggetto di contraffazione. Quindi lo straniero è stato identificato per A.S. 38enne albanese latitante da sette anni. Sono in corso indagini al fine di ricostruire la filiera che per così tanto tempo ha consentito la latitanza del trafficante che, indisturbato, circolava per la penisola con documenti falsi che, però, non hanno tratto in inganno gli uomini di Pratola Peligna. Condotto presso la casa circondariale A.S., oltre alla pena che sarà stabilita in ordine al possesso ed uso di documenti contraffatti, dovrà scontare dietro alle sbarre 3 anni, 8 mesi e 25 giorni di reclusione in base all’Ordinanza di Custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura Generale della Repubblica di Salerno in esecuzione alla Sentenza della Corte di Appello di Salerno, e di tempo ne avrà per riflettere su quanto accaduto! (Asaps)
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