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Rassegna alcol e guida del 14 giugno 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

IL SECOLO XIX
SALUTE E BENESSERE
La lettera
«Bere fa bene? Falso»
13 giugno 2011  Gianni Testino *
Riceviamo e più che volentieri pubblichiamo questa lettera:
Mi e’ stato segnalato da alcuni pazienti e colleghi un articolo online del Secolo XIX intitolato “Bere con moderazione fa bene alla salute”.
 Mi permetto di segnalare che il consumo di alcol e’ un comportamento a rischio e che l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ preferisce non utilizzare piu’ i termini uso e abuso, ma banalmente di consumo. All’interno di qualsiasi tipo di bevanda alcolica e’ presente una sostanza tossica che si chiama etanolo. L’etanolo viene poi trasformato dall’organismo in una sostanza che si chiama acetaldeide. L’acetaldeide e’ una sostanza tossica e cancerogena. Peraltro, e’ possibile trovare nelle bevande alcoliche acetaldeide libera.
E’ difficile, quindi, per un operatore della sanita’ identificare una dose moderata e responsabile di una bevanda alcolica al cui interno sono presenti due sostanze nocive per l’organismo umano.
Al di la’ delle varie valutazioni scientifiche relative al consumo di alcol in rapporto alle singole patologie, recentemente l’agenzia IARC (International Agency for Cancer Research - Organizzazione Mondiale della Sanita’) ha inserito il consumo di etanolo e acetaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni per alcuni settori del nostro organismo (cavita’ orale, faringe, laringe, esofago, fegato, intestino e mammella). Peraltro, molti Autori e molte agenzie del settore sostengono che non puo’ essere definito un dosaggio sicuro e che vi e’ una risposta dose dipendente.
Recentemente la stampa ha divulgato l’allarme dei telefonini: pensate che l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha inserito tale pericolo nel gruppo 2, quindi ad un livello inferiore rispetto ad etanolo e acetaldeide! L’obiettivo che si prefiggono gli operatori della salute non e’ ovviamente quello di proibire, ma quello di dare informazioni scientifiche, soprattutto nei confronti dei nostri giovani.
Alcol e salute e’ una scelta individuale: pero’, quando uno assume una bevanda alcolica deve essere consapevole che introduce nell’organismo etanolo e acetaldeide. Tali sostanze non sono certo l’elisir di lunga vita!
* Epatologo Resp.le Alcologia Osp. San Martino di Genova - Vice-Presidente Nazionale - Societa’ Italiana di Alcologia



Qui di seguito l’articolo a cui fa riferimento il dr. Gianni Testino

IL SECOLO XIX
Lo studio pubblicato da the lancet
Bere con moderazione fa bene alla salute
12 giugno 2011
SALUTE E BENESSERE
Genova - Chi beve `niente´ e chi beve troppo rischia di più, in termini di mortalità, di chi beve con moderazione, vino rosso in particolare.
 Un consumo ragionevole per due settimane può avere effetti inibitori del rischio-trombosi (nel 50% dei casi inibisce l’aggregazione piastrinica che causa il trombo) e, aumentando il `colesterolo buono´, contrasta l’ipertensione. E, secondo uno studio recentemente pubblicato su The Lancet da due italiani (Roberto Ferrari e Claudio Rapezzi) il consumatore di vino, se confrontato con chi predilige la birra quotidianamente, ha una dieta generalmente più salutare, che comprende pesce, olio e cereali, e segue i dettami della dieta mediterranea. La ricerca italiana promuove dunque il bere responsabile, secondo quanto emerso in due appuntamenti in terra toscana venerdì scorso.
A Firenze gli Stati generali del Chianti, dove il ricercatore Francesco Sofi ha ripercorso per `Chianti e salute´ le ricerche pro vino rosso a pasto dal 1972, anno in cui la letteratura scientifica sottolineò il `paradosso francese´ con il massimo consumo di vino rosso correlato ad una bassa incidenza delle malattie cardiovascolari, che in tutto il mondo è la prima causa di mortalità. Mentre 15 università, 6 enti di ricerca, 32 gruppi impegnati a livello internazionale negli studi sugli effetti del consumo moderato di alcol, hanno partecipato, nella Certosa di Pontignano a Siena il 10 e 11 giugno, a un seminario scientifico sul bere responsabile nella dieta mediterranea e nello stile di vita italiano.
Iniziativa frutto della collaborazione tra il gruppo `Umberto Pallotta Vino e Salute´ dell’Accademia italiana della vite e del vino, l’Accademia dei Georgofili, l’Università Cattolica di Campobasso e le Università di Ancona e Siena, col supporto di Enoteca Italiana e di Federvini, e il patrocinio dei ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e della Salute, oltre alla Società Italiana di Nutrizione Umana.
Tra i meccanismi attraverso cui le bevande alcoliche esplicano il loro benefico effetto, particolare interesse ha suscitato la teoria dell’ormesi presentata da Fulvio Urisini dell’università di Padova secondo la quale effetti apparentemente contrastanti possono essere osservati a dosi moderate o eccessive di sostanze nutrienti: ciò spiegherebbe l’effetto protettivo delle bevande alcoliche a dosi moderate e il loro effetto tossico a quantità più elevate. Promettenti, inoltre, gli studi sulla capacità del vino di modulare i sistemi molecolari che regolano i meccanismi di longevità delle cellule e di controllare l’attività di numerosi geni correlati all’infiammazione.
Annunciata poi la costituzione di un gruppo di contatto permanente tra i ricercatori e per iniziative volte a migliorare la ricerca e l’informazione sul tema alcol e salute. I risultati del seminario, che saranno pubblicati su un supplemento speciale della rivista scientifica European Journal of Nutrition, «ci aiuteranno a comunicare il messaggio che il nostro ente da quasi ottant’anni sta portando avanti: il bere moderato come parte integrante di una corretta alimentazione» ha detto il presidente di Enoteca Italiana Claudio Galletti.
«Da tempo siamo impegnati - ha concluso il presidente di Federvini Lamberto Vallarino Gancia - nella promozione di modelli di consumo moderato e responsabile attraverso il sostegno e la divulgazione dello stile mediterraneo. Ci fa quindi molto piacere che il mondo della ricerca scientifica crei occasioni di confronto di alto livello e ci coinvolga su un tema così importante quale quello del ruolo delle bevande alcoliche all’interno della dieta mediterranea».


L’ADIGE
Ragazzi contro l’alcol mancano le opportunità
STORO - «Esiste in valle un locale analcolico? No. Esiste in valle un luogo in cui i giovani possano trovare un’alternativa al bar del paese? No. È mai stata fatta in valle una festa analcolica? Per festa non intendo il party all’oratorio o nel piazzale delle medie, ma una manifestazione di un certo spessore, uguale a tutte le altre, solo senza alcol. C’è qualcuno che cerca di aiutare i giovani con la voglia di cambiare, pronti a metterci la faccia e a proporre? No».
Perentorie le domande di Kevin Cortella , vent’anni, storese, al nostro giornale nei giorni scorsi. Ci sono risposte? «Sono domande», commenta Nicola Lombardi , da un annetto responsabile del Piano Giovani della valle del Chiese, che comprende i comuni da Storo a Breguzzo, acui si può rispondere con progetti ambiziosi. Per capirci, se metti in piedi un locale analcolico, con quali soldi lo mantieni? Con il denaro pubblico? Al momento non vedo prospettive. Oh, sia chiaro, Kevin ha ragione: quello dell’alcol è uno dei problemi seri della nostra società. Ha ragione su un altro punto: le pubbliche amministrazioni di facciata sostengono che l’alcol è un’emergenza, ma di fatto... Chi si muove?» Fa una pausa Lombardi, poi lancia un invito a Cortella. «Visto che è così deciso, lo inviterò ad una riunione del Piano Giovani e a fare una proposta forte. Io credo che il Tavolo (l’istituzione che di anno in anno decide le attività da intraprendere) dovrà prenderla nella dovuta considerazione».


LA SICILIA
Associazione Iride. i pericoli della guida in stato di ebbrezza
«Se guido non bevo», tanti i partecipanti al progetto di sicurezza stradale
Siracusa. Martedì 14 Giugno 2011 - Si è conclusa con successo «Se guido non bevo», campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai giovani sui pericoli legati alla guida in stato di ebbrezza, organizzata dall’associazione «Iride» con il contributo della Provincia di Siracusa. «Durante le 30 serate svoltesi dal 23 ottobre 2010 al 7 maggio 2011 - riferisce il presidente dell’Iride, Gianluca Baffo - il progetto ha informato sui pericoli e sui danni derivanti dall’abuso di alcol nelle discoteche, promuovendo stili di vita responsabili, sani e liberi dall’alcolismo».
Progetto concretizzatosi, con iniziative tali da riuscire a favorire un processo culturale di cambiamento nell’approccio al consumo dell’alcol, usando il linguaggio dei giovani. Iride ha promosso la cultura della guida sicura, consapevole che la discoteca è uno dei luoghi più frequentati dai giovani. «L’iniziativa-afferma l’assessore provinciale alle politiche giovanili Nicky Paci - è stata utile per comunicare ai ragazzi i rischi della guida in stato di ebbrezza, e quanto sia importante tutelare "la vita", il dono più prezioso. Visti i risultati rinnovo l’impegno per far si che si possa continuare sulla strada della prevenzione per la sicurezza di tutti i giovani della nostra provincia».
«Alla fine della stagione - aggiunge Baffo - possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi prefissati: evitare che chi ha bevuto oltre il limite si metta alla guida; informare e sensibilizzare i giovani frequentanti i locali pubblici sui rischi dell’alcool e rendere più sicure le strade».
A. S.


IL GAZZETTINO (Treviso)
SAN VENDEMIANO
Dan: «Serata analcolica contro chi beve troppo»
SAN VENDEMIANO. Martedì 14 Giugno 2011 - Contro le bevute libere, l’associazione Manuela sicurezza stradale annuncia battaglia e un picchetto in Comune. A far indignare il presidente Andrea Dan, l’ultima trovata di un locale dedicato ai giovani. «Per l’ultima serata prima della chiusura estiva, i ragazzi pagavano 20euro e bevevano fino alla fine delle scorte. Un puro incentivo al bere senza limite fino a raggiungere il coma etilico» tuona Dan. «Mi risulta che qualche effetto la serata l’abbia avuto fin da subito con una lite tra alcuni avventori sicuramente annebbiati dall’alcol» continua Dan. Per questo, l’associazione chiede una presa di posizione dell’amministrazione comunale: «Chiedo che il Comune organizzi una serata analcolica, per combattere la cultura del bere smodato e le stragi sulla strada - continua il presidente dell’associazione Manuela -. Oggi stesso contatterò la segreteria del sindaco per chiedere un incontro e se non otterremo risposta, venerdì saremo pronti con i picchetti fuori del Municipio. E ci resteremo tutto il fine settimana». Da parte del sindaco Sonia Brescacin, l’impegno ad approfondire la situazione: «Cercherò di capire cosa sia accaduto esattamente lo scorso fine settimana e quali sono i margini d’azione del Comune in questo frangente».
Erica Bet


ROMAGNA OGGI
Ravenna, al via “sicuramente al mare”: come divertirsi usando la testa
RAVENNA - Sicuramente al Mare, il progetto di prevenzione all’abuso delle sostanze psicoattive, in particolare dell’alcol, ripropone per il decimo anno, una serie di iniziative serali negli stabilimenti balneari. Mercoledì gli operatori saranno all’Hookipa per incontrare giovani che vogliono divertirsi usando la testa: provare l’etilometro, scoprire i nuovi gadget 2011, e  vivere pienamente e senza rischi la spiaggia, il mare e le offerte dei locali del nostro litorale.
Lo stesso programma verrà riproposto Sabato 18 al Sottomarino, martedì 21 al Tikoa, mercoledì 22 al Charlie, sabato 25 al Dolce Lucia, martedì
28 Hana-bi, Mercoledì 29 all’Hookipa.  "Sicuramente al mare" è un progetto partito nel  2001 a cura dell’U.O Dipendenze Patologiche (Ser.T.) di Ravenna, con l’importante collaborazione dell’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, alle Associazioni di Categoria (Ascom, Confesercenti,CNA, Confartigianato).
Le iniziative di quest’anno sono partite in aprile in occasione dell’inaugurazione degli stabilimenti balneari di Marina di Ravenna. Fin dalle prime uscite, al Bagno Toto, Boca Barranca di Marina Romea, Hana-bi, la nostra "new entry" Ghinea, gli operatori di Sicuramente al mare, hanno incontrato molti giovani che, complice il bel tempo e il desiderio di sole e mare, hanno affollato le spiagge e le feste organizzate nei diversi stabilimenti balneari.


CORRIERE ADRIATICO
Servizio di bus navetta per il party che chiude l’anno scolastico
Ragazzi sicuri in discoteca con il progetto Gibus
Ascoli. Torna Gimbus, il progetto che ha ottenuto lo scorso anno finanziamenti ministeriali per poter assicurare divertimento sano ai ragazzi del territorio. Il servizio, concepito dall’amministrazione provinciale con la Start e i comuni di Ascoli, Folignano, Castel Di Lama e Maltignano, dopo aver offerto in diverse occasioni del passato la corsa in bus e la presenza di giovani in grado di informare i loro coetanei circa i rischi legati ad alcol e droghe, sarà nuovamente presente domani nel corso della festa “Fast and Sugar”. (*)
Infatti, in occasione dell’apertura infrasettimanale della discoteca “Sugar Disco Club”, ubicata a Porto d’Ascoli, all’uscita della superstrada “Ascoli-Mare”, si terrà un party di chiusura dell’anno scolastico per il quale sarà predisposto un servizio di bus-navetta che partirà da via Trieste nella stessa sera alle ore 21.30 e si preoccuperà, su richiesta, di prelevare ragazzi dalle molteplici località della Vallata del Tronto.
“Lo spirito con cui diamo vita a questa iniziativa è sempre quello di assicurare ai ragazzi e alle loro famiglie una trasferta sicura” ha dichiarato l’assessore comunale alla gioventù Massimiliano Brugni alla conferenza di presentazione dell’evento, avvenuta ieri mattina a palazzo San Filippo alla presenza degli organizzatori, Alessandro Xiveref, in arte Asco dee jay e il proprietario dello “Sugar disco club”, Tomas Orsolini. “Prerogativa di questo appuntamento sarà di poter divulgare tra i ragazzi, con l’ausilio dell’ecotest e di materiale informativo, i danni che provocano gli abusi delle sostanze alteranti” ha aggiunto Xiveref, certo che il locale della costa sarà ancora a disposizione in futuro del progetto Gimbus. “Credo fermamente nella necessità di tutelare la salute dei giovani al punto che ho deciso di offrire bevande analcoliche a coloro che rivestono il ruolo di autista presso le comitive di amici che si muovono con la stessa auto” ha aggiunto Tomas Orsolini, annunciando che a breve partirà per conto dello Sugar Disco Club l’attivazione di un particolare bus che si muoverà a disposizione dei camping presenti nell’Abruzzo e delle Marche.
“Dopo aver attivato questo servizio in occasione del Carnevale, Gimbus sarà presente anche per la Notte Bianca prevista in centro il prossimo 10 agosto” ha concluso l’assessore Massimiliano Brugni, annunciando che il comune di Piacenza ha da poco presentato al Ministero della Gioventù un progetto che ricalca le modalità dei Gimbus, e per il quale ha scelto come partner proprio il Comune di Ascoli assieme a quello di Verona. Per prenotarsi alla serata di domani, che per ogni passeggero avrà un costo simbolico di 2 euro, è possibile informarsi attraverso il numero di telefono 328 9075867.
fi.fe

(*) Nota: l’obbiettivo principale e irrinunciabile di ogni prevenzione alcologica è la riduzione dei consumi. Da questo punto di vista è facile individuare le attività utili da quelle discutibili: le prime sono finalizzate a bere il meno possibile, le altre a bere il più possibile.


IL SOLE 24 ORE
Alcool e droga i maggiori responsabili degli infortuni
Riscuote sempre più consensi l’unità mobile del Centro Sanitario Polispecialistico SA.PR.A.
14 giugno 2011 - I due fattori che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori sono, primi fra tutti, alcool e droga, in particolare nel settore edilizio e dei trasporti (due fra i settori più a rischio di incidenti), dove un semplice calo d’attenzione può rivelarsi fatale. Gli ultimi dati Inail evidenziano come gli incidenti sui luoghi di lavoro siano in diminuzione rispetto allo scorso anno, ma non a sufficienza.
Le fonti infatti evidenziano che il fenomeno dell`uso di sostanze psicoattive nei luoghi di lavoro risulta essere un problema spesso sottovalutato e sottostimato: una percentuale compresa tra il 4 e il 20% di tutti gli incidenti che capitano sui luoghi di lavoro (940.000 ogni anno secondo le denunce presentate all`INAIL) risulta alcool correlata.
Ciò significa che dei 940.000 infortuni segnalati, 37.000-188.000 trovano la loro causa nell`uso e abuso di alcol. Il 51 % del totale degli infortuni avviene con modalità, mentre l`11% è rappresentato da incidenti stradali. Da un`indagine dell`associazione nazionale dei medici del Lavoro emerge che su 16.358 lavoratori visitati l`1,3% è risultato positivo al test sulla droga, e il 63,7% fa uso di cannabis.
Per cercare di ridurre questi dati drammatici e il loro impatto sulla società e sull’economia aziendale, i test alcolimetrici e i test tossicologici sono ormai resi necessari e obbligatori: la norma che vieta espressamente l’assunzione di alcol in professioni a rischio esiste dal 2001, ma è stata via via aggiornata e il divieto è stato esteso agli stupefacenti, con la facoltà del medico competente di stabilire sulla base di controlli a sorpresa l’idoneità o meno del lavoratore a svolgere le proprie mansioni.
Al fine di prevenire malattie legate alla professione svolta ed incidenti sul luogo di lavoro, la figura del medico competente svolge un ruolo di primaria importanza nella gestione delle problematiche di salute e sicurezza nelle aziende.
La regressione degli infortuni in ambito lavorativo si deve alla capillarità delle campagne di sensibilizzazione intraprese da aziende come SA.PR.A. Sanità che stanno interessando il mondo del lavoro, e alle normative che regolano il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: la tredicesima edizione di Ambiente Lavoro, Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ha visto un’affluenza sopra ogni aspettativa, dimostrazione del fatto che le Aziende in Italia seguono con minuziosità le nuove normative ed i nuovi strumenti  per assicurare il miglior tenore qualitativo del lavoro. Grandi i nomi delle aziende che hanno inviato i loro responsabili alla sicurezza, migliaia di Rspp, quasi 14.000 presenze con 8.000 partecipanti ai convegni e seminari organizzati.
Fiore all’occhiello della manifestazione si è rivelata l’unità mobile per la medicina del lavoro di Sa.Pr.a. Sanità, azienda tra le maggiori in Italia e sempre in crescita nell’ambito della sorveglianza sanitaria, che sta investendo risorse importanti nello sviluppo di questo settore.
L’Unità Mobile é un ambulatorio viaggiante a tutti gli effetti, costituito da due locali interni muniti di lettino al fine di eseguire visite, prelievi ematici ed accertamenti diagnostici. Il mezzo è equipaggiato inoltre di una cabina silente insonorizzata per lo svolgimento di esami audiometrici, e di un servizio igienico adibito a prelievi di campioni urinari e i doverosi accertamenti tossicologici prescritti dalle normative vigenti in materia. Grazie a questo nuovo strumento, il Centro Sanitario Polispecialistico SA.PR.A. mette a disposizione delle aziende un servizio completo di Sorveglianza Sanitaria in tutta Italia.
”A seguito del successo della manifestazione”, dichiara il Dott. Gabriele Tenti direttore della società, “stiamo già pensando di aumentare la flotta con nuove unità mobili: è fondamentale disporre dei mezzi più tecnologicamente avanzati accompagnati da personale specializzato e competente per soddisfare al meglio la grande richiesta di questo mercato”.


L’ARENA
ANZIANI
Vietare l’alcol
Vorrei portare all’evidenza un problema relativo alla maggior parte dei centri anziani ed in particolare a quello di Povegliano, ma potrebbe essere preso ad esempio qualsiasi altro paese della provincia.
Sottolineando l’egregia, direi indispensabile, funzione sociale che svolgono, per cui possibilmente andrebbe anche ampliato l’orario di apertura, v’è da rimarcare un problema non indifferente già risolto in alcuni, pochi, centri della provincia, relativo alla mescita di: alcolici - vino ed affini.
Considerando che nella maggior parte dei casi l’anziano medio è anche mediamente afflitto da qualche malattia e che l’alcol certamente non contribuisce né a migliorargli la situazione né a migliorarne la socializzazione, chiedo per quale motivo le Asl di competenza in accordo con le municipalità locali non vietino la distribuzione di tali bevande o quantomeno impongano un contingentamento responsabile alla mescita.
Così come sono vietati alcolici ai giovani sotto una certa età dovrebbero essere vietati anche ad anziani che talvolta non sono nella migliore delle condizioni psico-fisiche.
Inoltre sono disponibili bevande quali birra e vino de-alcolati o a bassa gradazione che potrebbero in ogni caso sopperire allo scopo.
La mancata somministrazione di alcolici non limita affatto l’uso di tali centri come qualcuno ha cercato di sottolineare. Anzi, ne migliora la fruibilità e la considerazione.
In vari Paesi esteri soprattutto nordici, è prassi comune che nei luoghi di aggregazione sociale frequentati da persone in qualche modo «sensibili» queste bevande non vengano distribuite.
Egisto Mantovani – VERONA


ASAPS
Roma
Due pirati della strada causano altrettante vittime in poche ore Ragazzo bosniaco travolto da un automobilista rumeno ubriaco Centauro rumeno investito da una vettura
Al 31 maggio l’Osservatorio il Centauro Asaps sulla Pirateria ha registrato 250 episodi che hanno causato 42 vittime e 297 feriti In 38 casi il pirata era ubriaco (*)
14 giugno 2011 – In poche ore, due gravi episodi di pirateria hanno insanguinato le strade della Capitale. Nel primo incidente, avvenuto alle porte di Roma, ha perso la vita un ragazzo di 29 anni di nazionalità bosniaca. La vittima si stava incamminando verso la fermata dell’autobus quando è stato travolto da una vettura condotta da un rumeno di circa 30 anni. Il giovane bosniaco è stato trasportato d’urgenza al policlinico di Tor Vergata in ambulanza, dove è deceduto nella notte a causa delle gravi lesioni riportate. L’investitore è invece fuggito abbandonando la vettura e ha proseguito la sua fuga a piedi. Il tragico incidente poteva avere conseguenze molto più gravi, visto che alla fermata del bus si trovavano anche un uomo nord africano con il figlio di 4 anni. Entrambi sono riusciti ad evitare l’auto impazzita gettandosi su una recinzione al lato della carreggiata. Il pirata della strada è stato rintracciato dai Carabinieri poco dopo il sinistro, sottoposto all’alcol test è emerso che era alla guida con un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello consentito dalla legge. L’investitore era già conosciuto alle forze dell’ordine per un caso analogo. Il secondo incidente mortale è avvenuto sulla via Tiburtina, in direzione Guidonia. Un operaio rumeno di 48 anni residente a Tivoli, a bordo di una Honda Sh 150, mentre sorpassava un autobus di linea è stato urtato da un’auto che procedeva in senso opposto. Il rumeno è stato sbalzato contro il parabrezza di un’altra vettura, condotta da un 77enne romano. L’investitore ha proseguito la sua marcia, dandosi alla fuga ed è ricercato, mentre l’anziano conducente si è fermato per prestare i primi soccorsi, rivelatisi inutili. Nei primi cinque mesi del 2011, l’Osservatorio il Centauro-Asaps sulla Pirateria stradale ha monitorato 250 episodi che hanno causato 42 vittime e 297 feriti. In 38 casi è stato accertato lo stato di ebbrezza del pirata. Dei 250 episodi 88 sono avvenuti di notte e 162 di giorno. 

(*) Nota: come già è stato rilevato dall’ASAPS, il dato che indica il15,2% la guida in stato di ebbrezza dei pirati della strada è sicuramente sottostimato, in quanto anche quando il guidatore viene rintracciato, l’accertamento non è più possibile o diventa inutile col trascorrere del tempo.


IL NUOVO MOLISE
Ubriaco molesta alcune ragazze e semina il panico
TERMOLI 14 giugno 2011 – Semina il caos in centro, intervengono i Carabinieri. Un episodio davvero singolare quello che è accaduto nella tarda serata di domenica. “Eravamo tutti insieme vicino la paninoteca ed abbiamo visto tutta la scena – commenta Antonella, 23enne termolese, presente al momento dell’assurda situazione – Intorno alle 23 è arrivato questo uomo, un po’ barcollando, forse ubriaco. Ha iniziato a dare fastidio a tutti. Prima ha iniziato a parlare da solo imprecando contro il cielo, poi si è avvicinato a due ragazze che stavano cenando. Non sappiamo cosa abbia detto loro, però le ha spaventate. Poi sempre barcollando si è diretto verso la pizzeria vicina. Ha attirato l’attenzione di tutti e sinceramente eravamo tutti abbastanza spaventati”. L’uomo di 55 anni, A.C. le sue iniziali, già noto alle forze dell’ordine ha davvero seminato il panico: “Ha notato altre ragazze sedute e subito le ha raggiunte. A quel punto il titolare della pizzeria è uscito per cercare di calmare la situazione, ma quell’uomo ha iniziato a strillare con tutta la voce che aveva. Era spaventoso. Poi non sappiamo cosa sia scattato nell’uomo ma è diventato aggressivo. Prima ha spinto un ragazzo presente, poi ha iniziato ad attaccar briga con il titolare della pizzeria. Nel frattempo hanno chiamato i carabinieri perché il suo stato era davvero preoccupante. Avevamo paura che potesse compiere qualche atto insano a se stesso o agli altri”. Antonella racconta gli attimi di tensione che il 55enne ha provocato, ma non è la prima volta. Infatti l’uomo è già stato fermato altre volte dai militari per motivi anche simili a quello accaduto domenica sera. “Poi ha iniziato a spingere quel ragazzo, come se lo volesse picchiare. Urlava, sbraitava sembrava davvero fuori di sé. Poi fortunatamente sono arrivati i Carabinieri che lo hanno fermato e portato in caserma”. Due gazzelle ed una volante dei carabinieri hanno raggiunto A.C. Da alcune ricostruzioni pare davvero che fosse fuori di sé tanto che i militari hanno impiegato diversi minuti prima di poterlo calmare. Il 55enne è stato portato in caserma.
S.F.


IL GAZZETTINO (Treviso)
GORGO Due mesi di arresto e mille euro di ammenda
Nonnina ebbra al volante: condanna e niente lavori sociali
Martedì 14 Giugno 2011 - Niente lavori socialmente utili per la nonnina di Gorgo pescata al volante a Oderzo con un tasso alcolico quasi 5 volte superiore al massimo consentito dalla legge. A impedirlo la burocrazia. Il Comune di Ponte di Piave, che si era dichiarato disposto a farla lavorare gratis per scontare la pena, non è ancora accreditato in Tribunale. L’avvocato Cristina Polesel non ha così potuto presentare la documentazione richiesta al giudice Luisa Napolitano che ha così pronunciato sentenza di condanna. Alla 63enne Rosa Marchese, di Gorgo al Monticano, ha così inflitto due mesi di arresto e mille euro di ammenda, con i doppi benefici, abbassando da 15 a 12 i mesi di sospensione della patente (alleggerendo di poco il decreto penale di condanna da 15mila euro di ammenda). L’imputata era chiamata a rispondere dell’ipotesi d’accusa di guida in stato d’ebbrezza in seguito all’opposizione al decreto penale di condanna. «Ci sono motivi per l’appello - ha spiegato l’avvocato Polesel - dove potremo beneficiare dei lavori socialmente utili. Il giallo? Resta da capire perché la cliente, che si era sentita male al bar, sia stata fatta salire in auto per spostarla. A quel punto la denuncia per guida in stato d’ebbrezza». Il 19 maggio 2010, in un parcheggio di Oderzo, la 63enne venne controllata dai tutori dell’Ordine che, vedendola insicura sulle gambe e incerta nel rispondere alle domande, la sottoposero ad alcoltest. La donna - è emerso in aula - risultò avere una percentuale di alcol nel sangue elevata: 2,32 grammi per litro che, dopo i dieci minuti canonici per il secondo rilevamento, scese a 2,25 g/l. Inevitabili scattarono la denuncia il stato di libertà e il ritiro della patente, con sequestro per la confisca del mezzo.


WINENEWS
Siena - 14 Giugno 2011 
LA RICERCA ITALIANA PROMUOVE IL BERE RESPONSABILE COME PARTE INTEGRANTE DELLA DIETA MEDITERRANEA: ECCO COSA ACCOMUNA GLI STUDI ITALIANI SUL BERE MODERATO (CONDOTTI PER LO PIU’ DA GIOVANI) PRESENTATI A SIENA DA ACCADEMIA VITE E VINO E ENOTECA ITALIANA
Il mondo del vino italiano non riguarda solo la produzione di grandi etichette fine a se stessa, come ben si sa visto che prima di tutto quello che conta è ciò che sta dietro alla bottiglia, e che si traduce nel promuovere il vino come cultura. E la diffusione della cultura enologica passa anche dalla ricerca, ed in particolare dai tanti studi che in Italia ma non solo, si occupano di mettere in luce l’importanza del bere moderato perché questo fa parte di una corretta alimentazione, molti dei quali condotti per lo più da giovani ricercatori delle più importanti Università italiane. Per fare il punto sullo stato dell’arte di questi studi, 15 Università, 6 enti di ricerca, 32 gruppi impegnati a livello internazionale negli studi sugli effetti del consumo moderato di alcol si sono dati appuntamento (10-11 giugno) alla Certosa di Pontignano a Siena, al seminario scientifico sul bere responsabile nella Dieta Mediterranea e nello stile di vita italiano, promosso dal gruppo “Umberto Pallotta Vino e Salute” dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Accademia dei Georgofili, Università Cattolica di Campobasso e le Università di Ancona e Siena, con Enoteca Italiana e Federvini, ed il patrocinio dei Ministeri di Agricoltura e Salute e Società Italiana di Nutrizione Umana (info: www.enoteca-italiana.it).
 Tra i relatori si sono alternati molti giovani ricercatori che operano a livello internazionale e che contribuiscono in maniera importante a mantenere alta la qualità della ricerca scientifica italiana sul binomio alcol e salute, e, a partire da questo seminario, sarà costituito un gruppo di contatto permanente per un continuo scambio informatico tra i ricercatori sull’attualità scientifica e per iniziative volte a migliorare la ricerca e l’informazione sul tema alcol e salute. Il professor Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, ha evidenziato la qualità delle 23 ricerche scientifiche presentate e si è mostrato particolarmente ottimista per il futuro, considerando da un lato la qualità dei lavori e dall’altro la giovane età media dei team di ricerca. “Studi italiani di popolazione - ha sottolineato - hanno confermato la ben nota riduzione da parte dell’alcol a dosi moderate dell’incidenza di malattie cardiovascolari. Inoltre, per la prima volta, anche la mortalità cardiovascolare e quella associata all’insieme di tutte le malattie sono risultate significativamente diminuite dall’assunzione moderata di bevande alcoliche. Tra i meccanismi attraverso cui le bevande alcoliche esplicano il loro benefico effetto, particolare interesse ha suscitato la teoria dell’ormesi presentata dal professor Fulvio Urisini dell’Università di Padova secondo la quale effetti apparentemente contrastanti possono essere osservati a dosi moderate o eccessive di sostanze nutrienti: ciò spiegherebbe l’effetto protettivo delle bevande alcoliche a dosi moderate e il loro effetto tossico a quantità più elevate. Promettenti, tra gli altri, gli studi sulla capacità del vino di modulare i sistemi molecolari che regolano i meccanismi di longevità delle cellule e di controllare l’attività di numerosi geni correlati all’infiammazione”.
“Nonostante la congiuntura economica non favorevole abbia delle ripercussioni anche sul mondo della ricerca, l’Italia resta comunque ai vertici degli studi sull’alcol e sulla Dieta Mediterranea - ha commentato il professor Francesco Orlandi dell’Università di Ancona, tra i promotori del seminario scientifico - tuttavia è incoraggiante constatare che il mondo della produzione e quello della ricerca si siano trovati intorno a un tavolo all’insegna della scienza e dell’interdisciplinarità. Anche per questo voglio ringraziare pubblicamente tutti i ricercatori intervenuti così come gli enti che hanno reso possibile la realizzazione di questo importante convegno”.
Per Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, “da tempo siamo impegnati nella promozione di modelli di consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche attraverso il sostegno e la divulgazione dello stile mediterraneo. Ci fa quindi molto piacere che il mondo della ricerca scientifica crei occasioni di confronto di alto livello e ci coinvolga su un tema così importante quale quello del ruolo delle bevande alcoliche all’interno della dieta mediterranea. Si tratta infatti di iniziative che hanno una forte valenza positiva sia per il dibattito che stimolano sia per le opportunità di divulgazione e di sensibilizzazione allargata che offrono al pubblico. La Federazione e i settori tutti, da essa rappresentati, auspicano che queste occasioni di confronto possano crescere e consolidarsi così da favorire la promozione di modelli e informazioni improntati a senso di moderazione e responsabilità nel consumo delle bevande alcoliche nel solco delle migliori tradizioni del nostro Paese”.
Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Angelo Riccaboni, che ha ospitato l’iniziativa alla Certosa di Pontignano, ha sottolineato l’importanza dello stile di vita italiano anche per la sua capacità di attrarre le migliori intelligenze internazionali: “chi dall’estero viene a studiare in Italia lo fa non solo per la qualità dei nostri atenei ma anche per il nostro stile di vita, fatto di cultura, tradizioni ed enogastronomia unici al mondo”. Per Claudio Galletti, presidente di Enoteca Italiana, “i risultati del seminario ci aiuteranno a comunicare il messaggio che il nostro ente da quasi ottant’anni sta portando avanti: il bere moderato come parte integrante di una corretta alimentazione. Siamo nati nel 1933 ma particolarmente vicini ai ragazzi con il progetto “Vino e Giovani”. La sua mission è quella di trasmettere un messaggio positivo sul consumo consapevole e moderato di una bevanda dalla cultura secolare come il vino e viene proposto ai giovani in sedi come le università che attraverso convegni, degustazioni libere e guidate, momenti di intrattenimento con un testimonial scelto tra i personaggi del mondo della musica e dello spettacolo, propongono le loro idee e si confrontano”.


IGN
Musica: Amy Winehouse, concerto a sorpresa a Londra prima del tour analcolico
Londra, 14 giu. - (Adnkronos) - Un miniconcerto a sorpresa per familiari, amici e pochi fortunati fan che si sono trovati al Club 100 di Londra, in vista del debutto del tour europeo previsto sabato prossimo in Serbia. Amy Winehouse ha incantato domenica sera la platea del piccolo club londinese con con un set di sette canzoni, tra cui le sue hit ’Valerie’ e ’Rehab’. E a proposito di ’rehab’, di disintossicazione da droghe ed alcol, la Winehouse, che e’ appena uscita dall’ennesimo periodo di cura affrontato nella clinica The Priory, promette un tour ’analcolico’. Tutto il suo entourage -come ha riportato il ’Sun’- e’ impegnato affinche’ la cantante non entri in contatto con bevande alcoliche e non possa qundi cadere in tentazione durante il tour e possa dunque portare a termine tutti gli impegni contrattuali previsti. Secondo quanto riferito da alcune fonti ai giornali britannici la disintossicazione di Amy non e’ ancora una realta’ consolidata e pochi giorni dopo l’uscita dalla clinica la cantante sarebbe stata sopresa a bere di nuovo. Cosi’ il suo staff ha ordinato il divieto assoluto di alcol nei frigobar delle stanze degli hotel dove Amy e la sua band alloggerranno durante le 12 tappe del tour (che in Italia include il Summer festival di Lucca) con l’ordine tassativo rivolto anche al personale degli hotel coinvolti di non servire alcolici alla star nemmeno se venissero ordinati dalla camera.

IL MASSAGGERO (Rieti)
Voleva bere a ogni costo, nonostante fosse già ubriaco e nonostante il barista gli avesse detto...

LA PROVINCIA DI LECCO
Gli alcolisti «Insieme per vincere l’alcol»


 

Mercoledì, 15 Giugno 2011
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