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Notizie dall’Ue 17/06/2011

Bruxelles - Rottamazione dei veicoli: l’UE mostra il cartellino rosso all’Italia e minaccia multe salate

Per la Commissione europea il nostro Paese viola tutte le norme europee in materia di rottamazione di veicoli

 

Foto di repertorio dalla rete

 

(ASAPS), 17 giugno 2011- Da Bruxelles arriva un forte monito all’Italia in tema di rottamazione delle auto. La Commissione europea infatti ha richiamato formalmente il nostro Paese per il mancato recepimento delle norme europee in materia di smaltimento dei veicoli e minaccia multe salate in caso di mancato adeguamento. Come spiega il commissario europeo all’Ambiente, Janez Potocnik "L’Italia ha due mesi per rispondere e in caso di mancato adempimento, la Commissione potrebbe decidere di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia europea e chiedere sanzioni finanziarie".
Nel 2000 fu infatti approvata a livello comunitario una direttiva che stabiliva le procedure per la raccolta, il trattamento e l’eventuale smaltimento degli autoveicoli e delle loro parti al termine del loro ciclo di vita. Il nostro Paese però, secondo Bruxelles,  non si è mai adeguato  pienamente a tali normative per questo alcuni anni fa fu attuata una prima procedura di infrazione che portò, nel 2007, ad una sentenza di condanna da parte della Corte europea di Giustizia. Da allora il Belpaese ha apportato diverse modifiche alle normative in materia di rottamazione, che però non hanno prodotto il risolversi di "alcune incoerenze” in particolare per quello che riguarda l’obbligo per le officine di riciclare la parti dei veicoli sostituite durante eventuali riparazioni.
Nel marzo del 2009, la Commissione aveva inviato una lettera di avviso motivato, aprendo di fatto la seconda fase della procedura, quella cioè che può portare al suo termine all’imposizione di sanzioni finanziarie per i paesi inadempienti. In virtù delle modifiche legislative che l’Italia ha apportato a seguito del richiamo del 2009, Bruxelles ha deciso di inviare una seconda lettera di avviso motivato invece di passare alla lettera di messa in mora che precede il deferimento alla Corte di Giustizia Ue. Tuttavia se questo procedimento dovesse tradursi in una nuova condanna della Corte Ue, per il nostro Paese potrebbe scattare un multa salata per ogni giorno di mancato adeguamento alla normativa. (ASAPS)

Venerdì, 17 Giugno 2011
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