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Vietnam - Vietnam, gli incidenti stradali sono una piaga nazionale. I rimedi del Governo

Vietnam, gli incidenti stradali sono una piaga nazionale.
I rimedi del Governo


Un camion vietnamita “fatto in casa”…

(ASAPS) HANOI (VIETNAM) – I giganteschi ingorghi di qualche anno fa, sono meno frequenti, ma nonostante le aspre azioni repressive della severa polizia locale, le infrazioni al codice della strada continuano ad essere una costante, con conseguenze spesso tragiche.
Incoscienza e la continua negligenza di molti conducenti sono tra i fattori principali, almeno secondo il Comitato Nazionale della Sicurezza della Circolazione (CNSC), dell’ultima escalation di sangue. L’occasione è stata data da una conferenza stampa presso l’agenzia vietnamita d’informazione. Dal 12 al 18 marzo, 355 incidenti si sono verificati sul territorio dello stato di Hanoi, 87 in più rispetto alla settimana precedente.
Nel corso dei 7 giorni in questione, la polizia ha contestato 60.478 infrazione, che hanno portato nelle casse dell’erario oltre 7 milliardi di dongs, la valuta locale (1 euro = 19mila dongs).Gli agenti hanno poi ritirato 1.916 patenti di guida, mentre 323 autovetture, 12.429 motocicli e 2.047 tra risciò, motocarrozzette ed altri veicoli di vario genere sono stati confiscati. Secondo il responsabile del Comitato, Pham Công Hà, questa recrudescenza è dovuta soprattutto al cattivo rapporto che i vietnamiti hanno con le regole stradali, oltre che all’eterogeneità del traffico dello stato, al boom dei mezzi di trasporto individuali (2 milioni in più tra il 2003 e il 2002) ed all’assenza di uno sviluppo del trasporto pubblico che possa dirsi accettabile. Inoltre, secondo Công Hà, il coordinamento delle forze di polizia e i controlli tecnici dei veicoli lascerebbero ancora a desiderare, come carente è lo stato della segnaletica.

“Per tentare di ridurre il numero di incidenti – ha detto Pham Công Hà – dovremo prendere misure drastiche sulla repressione, ma anche sensibilizzare i conducenti al rispetto del codice della strada, attraverso i media, e magari con il contributo di provati, come i fabbricanti di moto giapponesi, che qui hanno un grande mercato”. Sembra inoltre che la Banca Mondiale abbia appena erogato un prestito di 25 milioni di dollari per portare a termine i progetti di securizzazione entro la fine di quest’anno.
Per cercare di alleggerire la pressione sul traffico cittadino, inoltre, saranno rinforzati anche i trasporti pubblici fluviali. Ma la situazione viaria in Vietnam è così terribile? Per farsi un’idea del livello di incidentalità, è sufficiente dare un’occhiata alle statistiche: ogni giorno, qui, 37 persone muoiono in incidenti stradali e il perché, ce lo dice l’ambasciatore italiano ad Hanoi, Alfredo Matacotta Cordella, autore della splendida foto che pubblichiamo e delle notizie utili sul sito della nostra rappresentanza diplomatica.
“Le ragioni di tale fenomeno – si legge – sono da riscontrare nelle cattive condizioni della rete stradale, nell’alta densità del traffico di veicoli, nell’ignoranza o non osservanza delle basilari regole di condotta alla guida e nella carenza di manutenzione dei mezzi circolanti. La guida durante le ore notturne è da considerarsi particolarmente pericolosa stante la carenza di illuminazione stradale, l’abitudine di mantenere gli abbaglianti anche quando si incrociano altri veicoli e la non osservanza delle regole specie in corrispondenza di incroci anche regolati da impianti semaforici.
Si consiglia pertanto l’uso di taxi o di autisti privati. Al di fuori dei centri urbani vige l’obbligo (scarsamente rispettato) di indossare il casco. E’ opportuno, ma non ancora obbligatorio, indossare le cinture di sicurezza a bordo degli autoveicoli. Anche come pedoni, occorre prestare la massima attenzione: il modo migliore per attraversare la strada è mantenendo un passo costante e senza accelerazioni improvvise”. (ASAPS).

 

 

Giovedì, 31 Marzo 2005
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