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Rassegna alcol e guida del 20 giugno 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

TROPPE FESTE SONO INTRISE DI BEVANDE ALCOLICHE
 
IL TIRRENO

Movida per tutti In strada scoppia la festa tricolore
19 giugno 2011 —   pagina 12   sezione: Empoli
PONTEDERA. E’ la notte di chi arriva dalla costa e si stordisce a colpi di mojito e risate in piazza Martiri e nei bar più trendy. Taccatissime e con grandi fiori che sbocciano in testa le miss, un po’ dandy e spettinati i boy. E’ la movida di tutte quelle famiglie - insieme a parecchi giovani più parsimoniosi - che preferiscono le tavolate di zuppa e farro nelle vie laterali. E’ anche la festa della tribù delle adolescenti piovute da mezza Italia per godersi le note grintose - e gratuite - di Emma Marrone, giovane cantante lanciata da Amici. E pure il kebab diventa tricolore nella maratona notturna più lunga dell’anno della città della Piaggio. Che, per l’occasione, si rende accogliente e festaiola per decine di migliaia di persone. A fare da cerniera, tra casse che sparano decibel e allegria c’è lui, l’uomo dell’Unità d’Italia che armato di rossetto tricolore e fantasia tinge le facce di grandi e piccini. Non importa chi, neppure dove: si ferma, anzi lo fermano con il suo cappellino e la mantella risorgimentale e via. Una riga, due: la faccia è pronta per vivere fino all’alba la Notte Bianca (anche un po’ rossa e verde).
 Ore 19,30: le strade sono già gremite. Pulsa il centro, impazziscono le traverse compresse tra palloncini-Italia, tavolini addobbati allo stesso modo e facce incolonnate col bicchiere in mano. Fa il pieno di sangria chi passa dal bar l’Angolo: i “dosatori umani” hanno il tricolore stampato addosso e sul volto. Un bicchiere di plastica dopo l’altro: tre euro dopo l’altro. Un fiume di alcol, una cascata di monete. Giri l’angolo: l’assalto è servito sul bancone di Ivano il mangiasano. Bicchieri di vino, piatti rustici, l’artista di strada che incanta i bambini.
 Mixare. Festeggiare. Stordire di musica e odori. Magari ridere e non pensare: è il bello della festa pontederese. Di chi si ferma davanti alle casse del dj from Senegal di via Palestro, mentre davanti rosolano kebab e falafel. I ritmi stonano. Segui la musica: in viale Italia Spazialex racconta un videomusic-show per scatenarsi fino al mattino. C’è l’imbarazzo della scelta: l’importante è bere - senza esagerare - e lasciarsi guidare. Alessio della Caffetteria non smette di scaricare ghiaccio e sfornare rum e pera. I banconi sono buffet anche in piazza Martiri da Salsa e da Beat. Mangia e bevi: si ondeggia dagli otto ai nove euro. Il tempo passa. I fumi dell’alcol lievitano e pure tanti giovani ondeggiano. Dietro il sound di dj Biafra. E’ una maratona di musica, persino dal fornaio si fa karaoke. Buona Notte Bianca.  - Francesca Suggi


LA DIFFERENZA TRA IL BOTELLON E LE FESTE DI PIAZZA STA NEL GUADAGNO DEGLI ESERCIZI PUBBLICI.
CON IL BOTELLON I RAGAZZI SI PORTANO LE BEVANDE ALCOLICHE DA CASA E QUINDI GLI ESERCIZI PUBBLICI NON GUADAGNANO NULLA, CON LE FESTE DI PIAZZA E LE ORDINANZE CHE VIETANO IL CONSUMO AL DI FUORI DEGLI ESERCIZI PUBBLICI, IL GUADAGNO E’ ASSICURATO!
 
LA TRIBUNA DI TREVISO

No alcol in piazza, pronta la squadra «anti-botellòn»
19 giugno 2011 —   pagina 19   sezione: Cronaca
Forze dell’ordine pronte a scendere in piazza per stoppare il «botellòn». In città, ma non solo: anche se il raduno alcolico si farà in giro per la provincia. Il comitato per la sicurezza, riunito dal prefetto, ha deciso: il «botellòn», sorta di Ombralonga mordi e fuggi, non s’ha da fare. Le forze dell’ordine sono pronte a intervenire per togliere il bicchiere di mano a chi decidesse di trasformare qualche piazza in un bar a cielo aperto. Il tam-tam per organizzare il raduno alcolico era partito da Facebook, sulla scia dell’evento visto a Padova qualche settimana fa: dapprima l’idea era di fare il «botellòn» a Treviso, poi la resistenza di Comune e questura sembrava aver costretto i promotori a spostare il tiro, puntando sulla zona della Sinistra Piave (Conegliano o Vittorio Veneto). Le forze di polizia, però, sono pronte anche alla trasferta per evitare il flash-mob a base di vino e spritz.
Dopo il Comune di Treviso, era stata la questura a dichiarare guerra al raduno alcolico. «Se si farà - è la promessa del questore, che suona come una minaccia - denunceremo gli organizzatori e sanzioneremo i partecipanti. Non consentirò mai un raduno il cui scopo dichiarato è quello di ubriacarsi. Ci sono evidenti rischi per la sicurezza, sia durante, sia nel deflusso. Non consentirò mai un’iniziativa del genere. In caso contrario, denuncerò gli organizzatori e anche i partecipanti, in base al testo unico sulla pubblica sicurezza». (f.p.)

ANCHE LA MOVIDA E’ UN PROBLEMA DI TUTTE LE CITTA’ MA SAPPIAMO TUTTI CHE IL VERO PROBLEMA  E’ IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE!!!
 
LA REPUBBLICA.IT

Pioggia di proteste sulla movida il Comune: più vigili al Ticinese
Il piano per il centro: rispetto degli orari e pulizia durante la serata. D’Alfonso nuovo assessore
al Commercio. "L’ex giunta non ha predisposto piani. Niente coprifuoco sì ai divieti sul vetro"
di TERESA MONESTIROLI
L’estate accende la movida. E con lei la protesta dei comitati dei quartieri più caldi di Milano  Navigli, colonne di San Lorenzo, Arco della Pace e corso Como  che, assediati da giugno a settembre dal popolo della notte, non smettono di lamentarsi solo perché è cambiato il vento a Palazzo Marino. A loro la nuova giunta Pisapia vorrebbe dare risposte al più presto, per segnare un inversione di marcia nelle politiche cittadine anche su un tema delicato come quello della movida.
E così, per rendersi conto di persona della situazione, venerdì notte il neoassessore a Sicurezza e polizia locale Marco Granelli ha fatto un sopralluogo in corso di Porta Ticinese, tra le colonne di San Lorenzo e via Vetere. Ad accompagnarlo, in incognito, il futuro presidente di zona 1 Fabio Arrigoni e il consigliere Mattia Abdu, prossimo presidente della commissione commercio della stessa zona. "Vogliamo intervenire subito per tutelare questo quartiere preso d’assalto ogni sera da migliaia di persone - spiega Granelli -. Ho già avviato un tavolo tecnico con i vigili che prima affronterà il tema dell’isola pedonale sui Navigli, che dovrebbe partire fra una settimana, e poi si occuperà del Ticinese e degli altri quartieri con vita notturna. Bisogna dare risposte concrete ai cittadini, trovando il giusto equilibrio tra il diritto al divertimento e quello al riposo".
La materia è complicata e da anni è al centro di una spietata battaglia fra l’amministrazione e i comitati dei residenti. "Abbiamo iniziato ad affrontare il problema dei Navigli - commenta Franco D’Alfonso, assessore al Commercio - che sarà l’esperimento pilota di una movida più controllata. Poi ci occuperemo delle altre zone prendendo in considerazione le loro specifiche esigenze. Il problema è che non abbiamo trovato neanche un piano della precedente giunta, quindi dovremo partire da zero". E subito, visto che l’insediamento della nuova squadra coincide proprio con la riapertura della stagione estiva e, in contemporanea, con le lamentele dei comitati. "Il primo passo sarà aumentare il controllo da parte dei vigili in modo che venga rispettato il regolamento già in vigore" continua Granelli, pronto a riconfermare l’ordinanza che vieta la vendita dell’alcol in contenitori di vetro in tutto il Ticinese: "Una regola - dice - che serve a combattere il degrado del quartiere e il rumore, ma che non sempre viene rispettata". Niente rinnovo, invece, per le ordinanze sul coprifuoco inaugurate l’anno scorso in via Padova dall’ex vicesindaco Riccardo De Corato e scadute qualche mese fa.
Invece di spegnere le luci nei quartieri, aggiunge Arrigoni del consiglio di zona 1, "bisognerebbe controllare di più l’orario di chiusura dei locali. Non è possibile che ci siano bar che tirano giù le saracinesche alle 4 o alle 5 del mattino, anche in centro. Non vogliamo ordinanze che mettano il coprifuoco, ma vigili che facciamo rispettare il regolamento del Comune". In attesa, spiega il centrosinistra, di trovare un modo per decentrare il divertimento, oggi tutto concentrato in poche strade della città. "Il progetto a lungo termine deve essere quello di individuare luoghi alternativi dove distribuire la vita notturna, in modo da evitare aggregazioni troppo massicce come alle colonne di San Lorenzo" conclude Granelli. "Ma anche portando il divertimento in punti della città meno abitati o con strade meno strette rispetto a via Vetere" aggiunge Mattia Abdu, consigliere di zona 1. Che propone: "Ci vorrebbe un servizio di pulizia che tenga in ordine le strade della movida durante la serata. Sarebbe non solo una soluzione per evitare il degrado del giorno dopo, ma anche un disincentivo alla maleducazione di molta gente".

EMAIL A RIVIERA24

"Le notti di Sanremo stanno diventando sempre più un "salto nel buio"
Lunedì 20 Giugno 2011 | Ultimo aggiornamento 18:14
Sanremo - "E’ necessario che l’intrattenimento sia gradevole per tutti, ospiti e residenti e che non si riduca all’aggregazione di giovani e di gente che si sente ancora giovane, per i quali più che lo spirito giovanile vale lo spirito dei beveroni alcolici"
 
Spett. Redazione,
ancora una volta dobbiamo prendere atto che le notti di Sanremo stanno diventando sempre più un "salto nel buio" (permettetemi il calembour).
I fatti di Piazza Bresca, recenti e passati, sommati agli episodi di criminalità, alla prostituzione dilagante, allo spaccio diffuso, agli ubriachi al volante, dimostrano senza ombra di dubbio che la sera, a Sanremo, sarebbe prudente starsene a casa.
La nostra città una volta turistica non sa gestire il disagio diffuso dal  vuoto di proposte possibili e propone il baccano quale riempitivo di un niente che niente rimane.
La ormai triste parola "movida" ha perso, insieme al suo significato, anche qualunque credibilità: Piazza Bresca, eletta a centro della vita notturna cittadina, è da anni  un crogiolo di contestazioni, risse, denunce, confronti duri tra esercenti e tra questi e gli amministratori, ripicche e malumori di ogni genere, senza dimenticare l’attentato criminale (che a tutt’oggi non ha colpevoli) che, distruggendo un locale, provocò danni al fabbricato sovrastante e mise a repentaglio l’incolumità di cittadini già provati da interminabili serate di "musica" e "divertimento" (di altri ovviamente!).
Una musica che suona sempre più stonata e un divertimento che diverte sempre meno, o che forse, in realtà, non ha mai divertito!
Comprendo la preoccupazione di chi desidera animare le notti di una città di mare, vocata ad un turismo che offra qualche cosa di più che la frequentazione delle spiagge ma, e qui casca l’asino, è necessario che l’intrattenimento sia gradevole per tutti, ospiti e residenti e che non si riduca all’aggregazione di giovani e di gente che si sente ancora giovane, per i quali più che lo spirito giovanile vale lo spirito dei beveroni ad alta gradazione alcolica.
L’equivoco poi, che la musica debba essere ad altissimo volume per fare della notte, la notte della musica, ha dimostrato tutti i suoi limiti perché, anziché favorire la socializzazione, impedisce qualunque tipo di conversazione e manda di traverso qualunque cena, ottenendo soltanto un effetto rimbambimento che potrebbe anche giustificare il numero piuttosto elevato e preoccupante di storditi che circolano di giorno.
In conclusione: se le cose non le sappiamo fare, lasciamo stare e ripieghiamo su ciò che di meglio siamo in grado di proporre: serate a tema, con musiche di accompagnamento adeguate; cene tranquille con melodie in sottofondo; qualche piano bar e artisti che si esibiscano in repertori adatti  a rendere le serate uno spazio accessibile anche a coloro che giovani non sono più e, soprattutto, che non sentono il bisogno di fare i giovani a tutti i costi.
Potrebbe essere un segnale anche per i giovani veri che non sanno più divertirsi, da quando il ritrovarsi tra amici per trascorrere una bella serata in compagnia, ha assunto tutto un altro significato e deve per forza chiamarsi "movida"!
Teresa Barazzetti

IL SANNIO QUOTIDIANO

Movida a Montesarchio. Controlli, denunce e multe ai locali notturni
20 GIUGNO 2011 15:39 Condividi
MONTESARCHIO - Centinaia di persone e mezzi controllati al pari di esercizi commerciali ed automobilisti. Sono stati una ventina i carabinieri della Compagnia di Montesarchio che nella notte tra sabato e domenica hanno effettuato un servizio sia nella cittadina caudina che nei paesi limitrofi, tutti al centro della movida del week end. Posti di blocco sono stati effettuati nel centro storico di Montesarchio (piazza Carlo Poerio, piazza La Garde, piazza Tagliatelle, via Fiume, via Roma, via Vitulanese, piazza Croce, Corso Caudino, piazza Umberto I - via IV Novembre, via Conte, via Amendola, via Cervinara). Durante le verifiche, un 27enne è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, mentre un 19enne di Benevento è stato fermato alla guida di un’auto nonostante non avesse mai preso la patente. Un 31enne della provincia di Napoli è stato invece segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda i locali notturni, attenzione puntata sulle licenze, sulle prescrizioni imposte dall’Autorità di Pubblica sicurezza, sulle norme igienico sanitarie, sulla regolare occupazione del suolo pubblico e sulla verifica degli orari di chiusura. Per tre gestori è scattata la sanzione per l’inosservanza dell’orario di chiusura.

LA SICILIA

Antipasto di risse d’estate San Leone.
Botte da orbi tra giovani, polizia e carabinieri riportano la calma
Lunedì 20 Giugno 2011Agrigento,pagina 37e-mailprint
Fare a botte davanti a centinaia di persone intente a trascorrere con spensieratezza il sabato sera nella località balenare di San Leone.
Un copione triste, che si ripete tutti gli anni, come una tradizione, che si rispetti. Doveva essere la serata che apriva ufficialmente la stagione estiva, invece, al piazzale Aster, due gruppi di giovanissimi hanno preferito scatenare una rissa, scoppiata per futili motivi. Prima le urla e le offese, poi le due comitive di giovani sono passati dalle parole ai fatti, con diversi ragazzi che si sono presi a botte, sotto lo sguardo incredulo dei passanti.
Nella zona si è radunata una folla di curiosi attirata dalla baruffa generale. La gente ha invaso la strada, nella rotatoria, che unisce il viale dei Pini, con il viale dei Giardini. In pochi attimi si è scatenato il caos. Traffico completamente in tilt e lunghe file di auto. Malgrado tutto, la zuffa tra i due gruppi è stata «tutta fumo».
Nessuno dei partecipanti è rimasto ferito. Le pattuglie dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile e della sezione Volanti, sono, infatti, intervenute in tempo, prima che la situazione degenerasse, riuscendo a sedare la contesa, con i partecipanti, che, in pochi attimi, si sono dispersi tra la confusione generale, permettendo, che la serata rientrasse nei ranghi e alle persone di godersi la serata di sabato in santa pace. I rissanti, alcuni dei quali sarebbero minorenni, avevano assunto alcolici. Gli investigatori hanno avviato le indagini e stanno vagliando alcune segnalazioni per identificare gli autori, motivo per cui, nelle prossime ore sono possibili sviluppi.
Da anni la zona del piazzale Aster è diventata centro di grande aggregazione di comitive di giovani, per via dei numerosi locali presenti. Come succede ogni anno per il periodo estivo centinaia e centinaia di giovani, anche provenienti dai comuni vicini, si riversano nella frazione balneare. Succede che qualcuno per l’eccessivo consumo di alcol, finisce per fare a botte. Il timore è che qualcuno si faccia male.
Antonino Ravanà

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
 
IL GAZZETTINO

Travolti sulle strisce. Da un ubriaco.
Bruno Cera
Lunedì 20 Giugno 2011,
Tragedia sfiorata - ma dei due feriti uno è grave - sabato sera, in città, alla testata est del ponte Nuovo. Erano le 23.30, due conoscenti, Ernesto Lavarda, 49 anni, di Cartigliano, e Jovica Zatica, 28 anni, serba, residente a Bassano, avevano parcheggiato la loro auto e hanno iniziato ad attraversare viale Diaz, come detto sulle linee zebrate. Volevano entrare al pub Tetley’s per bere qualcosa, ma non ci sono arrivati.
Da piazzale Cadorna, a velocità piuttosto sostenuta, è sopraggiunta la Fiat "Punto" di R.B., 32 anni, di Cismon del Grappa, che li ha letteralmente falciati. Il Lavarda ha subìto un colpo durissimo: è volato per diversi metri ed ha perso i sensi. Una volta trasportato in ospedale, è stato sottoposto a lunghi esami che hanno evidenziato numerose lesioni, tra le quali rotture al bacino e all’acetabolo e al malleolo destri e alcune microfratture al colonna vertebrale; soprattutto queste ultime destano preoccupazione. L’uomo è stato ricoverato in Ortopedia in prognosi riservata; ieri per fortuna ha mostrato segni di miglioramento. La Zatica ha riportato traumi al capo e al torace; dovrebbe cavarsela in una decina di giorni. Illeso R.B.
Sul posto s’è radunata gente. Oltre ai sanitari, sono intervenuti carabinieri e agenti di Polizia locale. Questi ultimi hanno effettuato i rilievi, scoprendo che il 32enne aveva bevuto: il test ha fatto registare valori superiori ai 150 mg./dl. Il guidatore avrebbe riferito di non aver visto i due pedoni; data la dinamica del sinistro, rischia sanzioni molto pesanti.

ALTO ADIGE

Ubriaco investe donna e scappa
19 giugno 2011 —   pagina 18   sezione: Cronaca
BOLZANO. Stava sorpassando un’altra macchina quando ha travolto una donna all’altezza di piazza Mazzini. Ma invece di fermarsi ha proseguito la sua folle corsa. Grazie ai testimoni oculari la polizia è riuscita ad identificare e arrestare l’uomo. Si tratta di Mauro Albarello, 41 anni. Dalle analisi risulta che era ubriaco.
Erano quasi le due di notte quando. Diverse le persone che a quell’ora - dopo avere salutato gli amici nei bar di Corso Libertà - stavano tornando a casa. All’improvviso un tonfo sordo, il corpo di una donna bionda ricoperto di sangue sull’asfalto e i fari di una Renault blu in fuga verso piazza Gries.
Immediatamente sono giunti sul posto i soccorritori della Croce bianca e il medico d’urgenza che hanno intubato sul posto la donna. Si tratta di una cittadina albanese di 36 anni. Stava attraversando la strada all’altezza di piazza Mazzini quando è stata travolta da una macchina blu che a folle velocità sorpassava un’altra vettura.
Ma invece di fermarsi Mauro Albarello - questa la ricostruzione degli agenti di polizia arrivati sul posto per i primi rilievi di legge - sarebbe fuggito. La polizia ha dunque raccolto le testimonianze delle persone che hanno assistito all’incidente, riuscendo in poche ore ad identificarlo. Una volta arrivati a casa dell’uomo, gli agenti hanno controllato la sua Renault. Ed infatti: il parabrezza era sfondato e gli esperti della scientifica hanno trovato alcuni capelli biondi incastrati tra i vetri.
Albarello è stato quindi sottoposto all’alcoltest, risultato positivo. Dalle analisi è stato appurato che aveva 1,88 grammi di alcol per litro di sangue. Il 41enne bolzanino è stato dunque arrestato per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Nei prossimi giorni verrà sentito dal giudice delle indagini preliminari. Il veicolo è stato posto sotto sequestro su ordine del sostituto procuratore di turno, Axel Bisignano. La donna fortunatamente non è in pericolo di vita, ma la prognosi è di quaranta giorni di ospedale e di una lunga reabilitazione alle gambe. Susanna Petrone

IL GAZZETTINO

ARRESTATO La violenta aggressione davanti ai figli di due e cinque anni. La più grande chiede aiuto ai vicini
Picchia la moglie con un bastone di ferro
L’uomo poi è andato al bar. I maltrattamenti sarebbero cominciati subito dopo il matrimonio nel 2005
Lunedì 20 Giugno 2011,
Ha colpito la moglie alla nuca ripetutamente con un bastone di ferro fino a farle perdere i sensi sotto gli occhi terrorizzati dei due figlioletti di due e cinque anni. Poi, come nulla fosse, un trentacinquenne straniero che vive a Rovigo con la famiglia, è uscito da casa per tornare al bar a continuare a ubriacarsi. La bambina più grande, di cinque anni, vedendo la mamma a terra come morta ha chiamato aiuto. È stata lei a rivolgersi alle vicine. È successo in un condominio del centro cittadino sabato pomeriggio, poco dopo le 16. Le persone che vivono a pochi metri dalla coppia straniera avevano già sentito le urla e le grida della giovane donna e si erano allarmate.
Alla richiesta d’aiuto della bimba sono accorsi nell’appartamento vicino, hanno cercato di fare alzare la donna e l’hanno portata al sicuro a casa loro insieme ai due piccolini. L’hanno fatta adagiare su un divano e hanno chiesto l’intervento del 118. Intanto avevano avvertito il 113 ed erano arrivate a tutta velocità due volanti della questura. Mentre la giovane ferita veniva trasportata al pronto soccorso, i poliziotti hanno cominciato a ricostruire quanto era accaduto. Nel frattempo i vicini si sono offerti di accudire i due bambini, finché la madre non fosse stata dimessa. Mentre gli agenti delle volanti ascoltavano le testimonianze delle due donne, la piccola di cinque anni ha descritto l’arma con cui il padre aveva colpito la madre alla nuca: un tubo in metallo con un manico in plastica di colore giallo. E poco dopo i poliziotti nell’appartamento hanno ritrovato il bastone. «È quello» ha detto la bambina.
Ma non c’era solo quell’arma, forse un pezzo di passeggino smontato, in casa. Gli agenti hanno trovato anche tre imitazioni di armi tipo "katana" giapponese, senza lama ma con puntale acuminato che sono state sequestrate insieme al tubo di ferro con cui l’uomo aveva aggredito la moglie. A questo punto i poliziotti hanno raggiunto la donna ferita al pronto soccorso. A fatica la giovane ha raccontato che quella violenza non era certo la prima: sin dall’inizio della loro convivenza matrimoniale, nel 2005, la sua vita era stata un inferno. Il marito la picchiava, a mani nude o con qualunque oggetto gli capitasse a tiro, la costringeva a rimanere in casa e la faceva vivere nel continuo terrore. Completamente sola in Italia, senza appoggi, i parenti lontani in quel paese dei Balcani, era come prigioniera e in balia del marito. La terrorizzava, ha detto agli agenti, tanto che mai aveva trovato il coraggio di denunciarlo. A questo punto, per il trentacinquenne è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. A consigliarlo la gravità dell’aggressione e la pericolosità dell’uomo, di indole violenta e dedito all’alcol. Il provvedimento servirà anche a salvaguardare l’incolumità della moglie e dei bambini, in attesa che possa essere avviato un procedimento di assistenza sociale e familiare. L’uomo, verso le 19.30, è stato condotto nel carcere di Rovigo a disposizione del magistrato di turno, Manuela Fasolato.
LA GAZZETTA DI PARMA

Tenta di uccidere la coinquilina: romeno arrestato a Reggio Emilia
La Polizia ha arrestato a Reggio Emilia un uomo di 43 anni, Nicolae Cecan, nato in Moldavia e cittadino romeno, che, ubriaco, ha tentato di uccidere la coinquilina, una russa di 50 anni.
Questa mattina verso le 11.50, la Polizia è intervenuta in via Regina Elena, dove una donna ferita aveva chiesto aiuto agli avventori di un bar riferendo di essere stata aggredita violentemente. È stato chiamato il 113. Gli agenti, una volta arrivati, viste le condizioni critiche della donna, hanno chiesto l’intervento di un’autoambulanza del «118». La donna agli agenti ha raccontato che un uomo, in un appartamento della vicina via Ampere, l’aveva ripetutamente colpita con un coltello e cercato di strangolarla e soffocarla.
I poliziotti sono andati nell’appartamento: Cecan è apparso vistosamente alterato per l’abbondante assunzione di alcol, manifestando anche ostilità nei loro confronti. Gli agenti pur con difficoltà sono riusciti a bloccarlo. L’appartamento era a soqquadro, con molte tracce di sangue che proseguivano pure lungo le scale del condominio. A originare l’aggressione una lite scaturita per futili motivi.  La donna è stata ferita in modo profondo alla mano destra con un coltello, dal quale ha cercato di proteggersi, e ha riportato danni alla laringe e ai bulbi oculari. In ospedale è stata giudicata in prognosi riservata. Vista anche la manifesta volontà omicida, Cecan è stato arrestato per tentato omicidio aggravato e accompagnato in carcere.
IL CORRIERE ADRIATICO

Ubriaco provoca un incidente
Scontro sulla Statale, feriti lievi. Altro schianto sulla Faleriense
20.6.11 - Porto Sant’Elpidio Alcol e velocità sulle strade elpidiensi hanno causato due seri incidenti nella serata di sabato, per fortuna senza gravi feriti. Intorno alle 22, sulla statale adriatica, nella zona sud di Porto Sant’Elpidio, ad impattare sono state una Fiat Punto ed una Suzuki, all’altezza dell’imbocco di via Marsala. Sulla ricostruzione della dinamica sono gli uomini della polizia locale, intervenuti sul posto, a lavorare, ma a causare il sinistro sarebbe stata una mancata precedenza. Il guidatore di una delle vetture incidentate, all’alcol test effettuato dagli agenti, è risultato positivo, con un tasso di alcol nel sangue circa 4 volte superiore al massimo consentuto per legge. Immediati quindi il ritiro della patente e la confisca del veicolo. Entrambi i guidatori viaggiavano soli ed hanno riportato lesioni non gravi. Non fanno preoccupare nemmeno le condizioni dei conducenti di altri due veicoli che si sono scontrati sempre sabato sera lungo la strada Faleriense. L’impatto è avvenuto nel tratto tra la chiesetta di legno e la frazione Luce. I veicoli si sarebbero scontrati in un tratto curvilineo a causa dell’eccessivo allargamento delle traiettorie. Sul posto sono intervenuti i volontari della Croce Azzurra, mentre i rilievi sono stati affidati alla polizia stradale. La Faleriense, per circa due ore è rimasta bloccata per consentire di rimuovere vetture e detriti.
IL CORRIERE ADRIATICO

Rissa in via Mattei, arrivano i carabinieri
Senigallia Rissa fuori dalla discoteca Mamamia all’alba di domenica, iniziata sulla strada e proseguita anche sull’autobus.
Erano le 5.30 quando alcuni ragazzi ubriachi hanno iniziato ad insultarsi sul ciglio della strada in via Mattei. Alcuni di loro sono poi entrati nell’autobus e la lite è proseguita. Ad un tratto un giovane che si trovava a terra ha lanciato una bottiglia contro il finestrino del pullman. Gesto che ha scatenato il putiferio. Immediatamente sono stati chiamati i carabinieri e di supporto la polizia municipale. Il mezzo è stato trattenuto e per riportare a casa gli altri ragazzi sul posto è arrivato un altro autobus.
Un vecchio copione con la variante che sul pullman ancora i clienti ubriachi della discoteca non si erano picchiati prima di ieri.
A riportare la calma sono stati i carabinieri, subito intervenuti dopo che a chiamarli sono stati altri giovani, spettatori timorosi di ciò che stava avvenendo davanti ai loro occhi. Chi cercava di intervenire veniva infatti coinvolto e, fino all’arrivo dei militari, nessuno se l’è più sentita di separare i due gruppi di ubriachi arrivati alle mani. Battibecchi sarebbero iniziati all’interno della discoteca per motivi apparentemente futili. A scaldare gli animi l’alcol assunto in grandi quantità e forse non solo quello.
Al loro arrivo i carabinieri si sono infatti trovati di fronte giovani talmente sbronzi da non riuscire nemmeno a reggersi in piedi ed altri, ugualmente alticci, ma ancora sufficientemente in forze per accanirsi contro i rivali. Un episodio che per gli uomini dell’Arma rientra nella routine. Non è infatti la prima volta che in via Mattei si scatenino risse. Nell’ultimo caso non essendoci ferite gravi, i militari sono limitati a prendere le generalità delle persone arrivate alle mani.
Riferiscono infatti che non sono scattati né arresti e al momento, ma non è escluso che possa avvenire oggi, nessuno sarebbe stato denunciato. Fermo restando che i diritti interessati, se lo riterranno opportuno, potranno presentare una querela di parte, compresa la ditta dei trasporti rimasta coinvolta nel parapiglia. Vista la situazione degenerata, i carabinieri hanno richiesto l’intervento della polizia municipale. La pattuglia della notte dei vigili urbani li ha affiancati nell’impresa di riportare la calma tra i ragazzi che non ne volevano sapere.
IL GAZZETTINO

«Che hai da guardare?»
Biker preso a calci e pugni
Lunedì 20 Giugno 2011,
TREVISO - Attimi di tensione nella notte tra sabato e domenica al locale «Crazy lake» di via dei Vegri,2 a Treviso. Un biker di circa 50 anni è stato malmenato a calci e pugni, sembra per futilissimi motivi da un gruppetto di giovani ubriachi. Gli aggressori sono riusciti a scappare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine ma la polizia ha già a disposizione la lista dei responsabili. Tutti erano infatti soci del circolo. «Saranno espulsi - ha dichiarato perentoria Silvia Ruffato, la presidentessa dell’Oasi club che gestisce il locale - non li voglio più vedere». L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte: nel locale erano decine gli avventori di quello che fu il "Fresco d’estate", proprio di fronte al lago Antille. Tra questi un gruppo di giovani, una dozzina circa, tra i 25 ed i 30 anni, tutti trevigiani: erano lì a cena per un compleanno e avevano certamente alzato un pò troppo il gomito, come testimoniano alcuni dei presenti. Uno dei giovani, in preda ai fumi dell’alcool prende di mira il biker, lo provoca e la situazione degenera. «Cos’hai da guardare»: sarebbero queste le parole con cui uno dei giovani si è rivolto all’uomo. Dal nulla è nata prima una discussione dai toni accessi poi i contendenti sono arrivati alle mani. Ad avere la peggio il 50enne, rimasto ferito dalle botte ricevute dal giovane, spalleggiato dagli amici: l’uomo, tramortito dai colpi, è svenuto cadendo a terra. Il picchiatore, compresa forse la gravità della situazione, si dilegua scappando a piedi verso il parcheggio. Dietro a lui tutti i partecipanti alla festa. Una sgommata e via, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e dei conseguenti guai. Sul posto è giunta un’ambulanza del Suem118 che ha medicato il 50enne: l’uomo se l’è cavata con un lieve trauma cranico ed alcune ecchimosi su tutto il corpo e si è rifiutato di seguire i sanitari al pronto soccorso del Cà Foncello. Sul posto è giunta anche una volante della polizia che ha raccolto la testimonianza del biker, degli avventori. L’episodio, inquietante soprattutto per la futilità delle motivazioni che hanno portato all’aggressione, sarà ora oggetto di indagine.
Nicola Cendron
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
 
TUSCIAWEB

Viterbo - Ieri notte il servizio congiunto della Polstrada e dei sanitari di Villa Rosa
Alcol test, ritirate otto patenti
19.6.11 - Cinque pattuglie della Polstrada e un’ambulanza messa a disposizione da Villa Rosa con a bordo due infermieri e un medico. Questa la formazione che ieri notte ha svolto un servizio capillare a Viterbo.
La stretta collaborazione tra gli agenti e il personale sanitario, ha permesso un controllo approfondito delle auto e dei rispettivi conducenti, riscontrando ottimi risultati di prevenzione.
In tutto sono stati controllati circa 250 veicoli e, grazie ai sanitari di Villa Rosa, sono stati effettuati anche 25 controlli per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.
Nessuno è stato sopreso sotto l’effetto di droga, mentre sono risultati positive all’alcol test otto persone, alle quali è stata ritirata la patente.
Di questi otto, tutti giovani, due erano neopatentati.
Il servizio considerato molto utile per la sicurezza stradale del capoluogo, in particolare di sabato sera, sarà replicato anche in futuro dagli uomini della Polstrada in collaborazione con il personale medico di Villa Rosa.
IL MATTINO DI PADOVA

Girandola di ubriachi sulle strade dell’Alta
19 giugno 2011 —   pagina 33   sezione: Provincia
CITTADELLA. Raffica di denunce: A.L.R., 23 anni, di Cittadella, dovrà rispondere del furto di un ciclomotore a un ragazzo di Castelfranco; I.P., 43 anni, di Fontaniva, si è visto ritirare la patente per eccesso d’alcol; M.B. e D.A., entrambi 26enni, sono stati fermati a San Pietro in Gu con arnesi da scasso in auto; un 33enne, a Camposampiero, dormiva in auto con 3,64 di alcol; auto sequestrata a W.M., 34 anni, di Tombolo: ubriaco, ha rifiutato il test R.A., 24 anni, di San Martino di Lupari, a Galliera è finito contro un cancello con 1,10 di alcol in corpo. (s.b.)
LECCEPRIMA.IT

Weekend nero per gli automobilisti, ritirate 22 patenti
Tra i denunciati c’è anche chi è stato sorpreso al volante senza mai avere conseguito la patente. Come è stato per una casalinga di Maglie, un pescatore di Giurdignano, un pregiudicato di Corigliano
20.6.11 - MAGLIE – Ventidue patenti ritirate per droga e alcol durante questo week end dai carabinieri della compagnia di Maglie nel corso dei controlli sulle strade del sud Salento.
Ma tra i denunciati c’è anche chi è stato sorpreso al volante senza mai avere conseguito la patente. Come è stato per una casalinga di Maglie, un pescatore di Giurdignano, un pregiudicato di Corigliano d’Otranto, quest’ultimo sorpreso alla guida senza patente perché revocata con una ordinanza della Prefettura di Treviso.
Ce ne è per tutte l’età tra gli altri automobilisti a cui i carabinieri hanno ritirato la patente perché avevano alzato troppo il gomito prima di salire in auto, o perché qualcuno aveva assunto droghe. Tutti con i mestieri più disparati, agricoltori, muratori, studenti, imprenditori.
IL CORRIERE ADRIATICO

Travolge in moto un pedone e scappa Rintracciato e denunciato dai vigili
20.6.11 - Pesaro Ha travolto un pedone poi si è dato alla fuga, ma per il pirata non c’è stato scampo. I vigili urbani, l’altra notte sono intervenuti intorno alle 2.20 in via Nazario Sauro per rilevare l’incidente. La persona investita era già stata trasportato al pronto soccorso, mentre il conducente del motociclo Honda Sh, autore dell’investimento, non c’era più. I vigili raccolte le informazioni dai testimoni hanno rintracciato il pirata che era tornato a casa. Il motociclista, G.A. di 32 anni all’arrivo della pattuglia non è stato in grado di fornire spiegazioni in quanto chiaramente ubriaco. Eseguiti tutti gli accertamenti di rito, il valore del tasso alcolico è risultato oltre tre volte superiore al consentito. Al motociclista è stata così ritirata la patente di guida, sequestrata la moto mentre per lui è scattata anche la denuncia. G.A. rischia la revoca della patente oltre che pesanti sanzioni di natura penale. Il pedone ferito ha riportato lievi lesioni. Nel corso della notte anche un litigio nei pressi dei bagni Gelsi, protagonisti alcuni ragazzi, ubriachi, due interventi in via Bormini e in via Vincenzo Rossi per liti in famiglia, qualche bicicletta rubata, qualche malore risolto sul posto dal personale del 118, due piccoli incidenti sulla statale 16.
IL GAZZETTINO

POLIZIA STRADALE
Controlli nella notte di sabato sulla Statale 16 e sulle strade delle zone balneari
Guida in stato di ebbrezza, multate tredici persone
Lunedì 20 Giugno 2011,
ROVIGO - «Non sono ubriaco: ho bevuto solo sue birre». Questa la sconcertante dichiarazione di un giovane trovato da una pattuglia della Stradale con un tasso alcolemico di 1,7 grammi per litro, oltre tre volte il consentito. Violazioni per cui è prevista un’ammenda da 1500 a 6000 euro, l’arresto da sei mesi ad un anno e la sospensione da 1 a 2 anni della patente. Ma il ragazzo, purtroppo, è in buona compagnia. Nella notte tra sabato e domenica sono tredici gli automobilisti trovati dagli agenti alla guida in stato di ebbrezza o che avevano commesso infrazioni al codice della strada. Il servizio mirato della polizia stradale di Rovigo, insieme gli uomini del distaccamenti di Adria e Badia, è volto proprio a contrastare il fenomeno dell’abuso di alcol o stupefacenti alla guida e si intensifica nei weekend e nelle ore serali sulle direttrici verso i luoghi di divertimento. Nello specifico l’altra notte le sorvegliate "speciali" erano la Statale 16 e le zone balneari della provincia. In totale sono stati controllate 117 persone, 84 uomini e 33 donne, di età compresa tra 18 ed i 35 anni, tra le due e le sei del mattino. Gli uomini della Stradale, diretti da Agostino Licari, hanno individuato e sanzionato, come detto, tredici persone. In particolare, otto avevano un tasso alcolemico tra lo 0,5 e lo 0,8. Per loro una sanzione di 500 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi. Ben più gravi le conseguenze per tre persone con un tasso tra lo 0,80 e 1,50. Nei loro confronti la denuncia penale, col rischio di una condanna da 800 a 3200 euro di ammenda, l’arresto fino a sei mesi, nonché la sospensione della patente da sei mesi ad un anno. Anche un neopatentato è stato trovato con presenza di alcol nel sangue, cosa non tollerata in alcun modo per questa tipologia di conducenti. Per lui la sanzione di 500 euro aumentata di un terzo perché elevata nella fascia oraria tra le 22 e le sette. La pattuglia ha sequestrato anche un’auto che circolava senza assicurazione. «L’attività di controllo - spiega il comandante Licari - ha una funzione non solo repressiva ma anche preventiva ed educativa. Ci conforta che tra i giovani si stia facendo strada una certa consapevolezza: chi sa di non essere nelle condizioni di guidare cede il posto di guida all’amico sobrio o alla propria ragazza».
CORRIERE ADRIATICO

Ritirata la patente a un ragazzo ubriaco
20.6.11- Senigallia - Ritirata la patente ad un ventenne risultato poi ubriaco, fermato sabato notte verso le 2.30 dai vigili urbani davanti al sottopasso della Libertà. Il ragazzo, dopo la serata trascorsa con gli amici, stava lasciando il lungomare Alighieri e proprio a due passi dalla Rotonda è stato fermato. Tasso alcolemico troppo alto e patente ritirata. Se avesse proseguito a guidare, con il livello riscontrato, avrebbe costituito un pericolo per sé e per gli altri. Nella giornata di ieri, intanto, sulla spiaggia di Cesano sono tornati i nudisti dopo lo spiacevole episodio che li ha visti protagonisti sabato, quando sono stati insultati e derisi dai passanti tanto da dover chiamare i carabinieri. L’arrivo dei militari ha riportato la tranquillità Uno spazio conquistato con grande fatica, quello dell’oasi di Cesano, che i naturisti difendono nonostante quanti vorrebbero cacciarli. “E’ incredibile come ancora, ma per fortuna sono solo alcuni, ci inseriscono nelle categorie di dubbio o basso profilo - si sfoga Alessandro Nagni, consigliere Aner e frequentatore della spiaggia di Cesano - catalogandoci nella classifica dei problemi sociali, insieme ai drogati e agli scambisti. Ce n’è di strada per far capire o convincere che il naturismo è familiare e un sanissimo stile di vita. Dimostriamo il nostro proverbiale senso di ospitalità e pacifismo”.
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
 
LA NUOVA FERRARA

«Sulla strada c’è meno rispetto delle regole»
19 giugno 2011 —   pagina 10   sezione: Nazionale
Da anni la Polizia municipale s’impegna in una campagna di educazione stradale nelle scuole, e anche nel 2010/11 il nucleo speciale guidato da Flaviano Contra ha collezionato numero di tutto rispetto: 188 ore di lezione in 97 classi, per un totale di 1.958 studenti di elementari e medi contattati. Incontri che servono anche a far emergere fenomeni dei quali non c’è una percezione chiara: approfondendo le tantissime domande che gli studenti medi stavano facendo sulle sanzioni per chi guida il motorino sotto l’effetto dell’alcol, infatti, i vigili hanno scoperto che a 12-13 anni il consumo di alcolici non è una rarità, tutt’altro. Quest’anno, oltre agli otto istituti comprensivi pubblici, sono stati coinvolti nel progetto anche la San Vincenzo e lo Smiling. In via Bologna si sono accorti anche che le scuole non bastano: «Negli ultimi anni abbiamo notato negli adulti un’insofferenza crescente nel sottostare alle regole, bisogna riportare molti nella carreggiata del senso del dovere» è la convinzione del comandante Trentini. Di qui l’idea degli incontri in circoscrizione, ne sono stati svolti 4, per rinverdire in particolare le norme sull’uso della bicicletta, la serata affollata alla Contrada di San Giorgio e i contatti con le badanti ucraine, che girano spesso in bici. «Vogliamo ribadire in questo modo lo spirito del corpo, che non è repressivo ma di avvicinamento ai cittadini, per educare al buon vivere civile» ha sottolineato l’assessore Sapigni. Non sempre è facile coinvolgere gli adulti, come si è visto nel tentativo di ampliare l’esperienza del pedibus, attualmente praticato in due sole scuole, la Bombonati e il Don Milani (90 partecipanti su 220 alunni in quest’ultimo plesso).
VICENZAPIU’

Campagna anti-alcool, Martini: uomini sandwich contro spriz selvaggio
Di Redazione VicenzaPiù | oggi alle 13:06 | 0 commenti
Morena Martini, Provincia di Vicenza - Uomini sandwich contro spriz selvaggio. Nessuna sfida titanica, sebbene l’attrezzatura indossata dai promotori di quest’originale ed innovativa forma di comunicazione, sia un’armatura di 9 chilogrammi composta di zaino, casse acustiche e due televisorini. L’idea nasce da lontano e si proietta nel futuro pubblicitario ma ad attualizzarla ci pensa ora la Provincia di Vicenza, con una campagna anti-alcool che partirà nelle prossime settimana, al sabato sera e nei principali luoghi di aggregazione giovanile di Vicenza, Bassano del Grappa e Schio.
 Spiega l’Assessore Provinciale Morena Martini: "L’operatore indossa questo kit e mostra nei televisori portatili lo spot spiegandone con poche parole senso ed obiettivo. L’effetto passaparola fa il resto. L’iniziativa è a costo zero per l’Ente e siamo sicuri che comunque farà breccia un po’ per la creatività molto per il linguaggio che, senza bacchettare, mette in evidenza ciò che nella sostanza è la motivazione più forte vale a dire l’abuso inteso come modo di darsi coraggio".
Girato dall’operatore Manuele Bressan la scenetta mostra due belle ragazze sedersi al tavolo di un bar di piazza dei Signori con due coetanei maschi, uno dei quali già brillo. Questi, dopo un paio di minuti, rimarrà da solo e sconfortato, in compagnia dei suoi bicchierini, vuoti ed ancor più inutili. Morale, restando nello slang dei ragazzi, eccedere nel bere non rende interessanti ma sfigati.
Magari non cambieranno il mondo, di sicuro però i "4 amici al bar" che hanno dato corpo a questa intuizione trasformandola un anno fa in una vera e propria società chiamata Hap, in questo modo stanno già rappresentando una novità. La conferma da Edoardo Tommasetto e Giacomo Lorenzin: "Stupore, curiosità interesse: sono state queste le direttive lungo le quali ci siamo mossi. Il sistema è semplice ma nello stesso tempo di impatto e consente di raggiungere con un messaggio immediatamente fruibile i destinatari finali di ogni campagna. Abbiamo già cominciato collaborazioni con grandi aziende, alla Provincia di Vicenza abbiamo voluto offrire una modalità operativa nuova per mantenere alta l’attenzione su una delle problematiche più evidenti nel nostro territorio".
Concorda anche l’Assessore Provinciale Nereo Galvanin: "L’uso eccessivo delle bevande alcooliche come delle droghe abbruttisce i ragazzi e purtroppo costringe spesso i genitori a penosi e talora drammatici recuperi dei loro loro figli".
ECCO LE CONSEGUENZE DI UNA BRAVATA DI DUE QUINDICENNI
 
I giudici faranno controllare le famiglie dai servizi sociali
Ragazzini ubriachi nel parco Il caso al Tribunale dei minori
20.6.11 - Ancona I ragazzini, appena passata la sbornia, hanno avuto la loro robusta razione di rimproveri dai genitori, chiamati l’altra mattina al pronto soccorso dalla polizia per recuperare quei due figli così ubriachi da rasentare il coma etilico. Adesso rischia grosso chi gli ha venduto la bottiglia di vodka scolata in pieno giorno su una panchina del parco di Villa Beer. Perché i due quindicenni, semistorditi dal troppo alcol, dopo una flebo al pronto soccorso hanno raccontato agli agenti delle Volanti di aver acquistato il liquore in un negozio, senza però ricordare il nome o il luogo preciso. Adesso la polizia cercherà di risalire all’esercizio commerciale che avrebbe venduto ai minori il superalcolico, violando i divieti previsti dalla legge e dall’ordinanza sindacale in vigore da oltre un anno. Il titolare del negozio, se davvero ha venduto vodka a due ragazzini, rischia multe pesanti e anche la sospensione della licenza.
Ma anche per le famiglie dei due quindicenni la vicenda non sarà indolore. Oggi la dirigente delle Volanti della questura, dottoressa Cinzia Nicolini, invierà una relazione sull’accaduto alla Procura dei minori, a cui spetta l’iniziativa di avviare pratiche a tutela dei minori in caso di condotte omissive da parte dei genitori. Una procedura che può portare, con provvedimenti urgenti dei giudici, a una qualche limitazione della potestà genitoriale. In casi come questo, non dei più gravi, i giudici possono coinvolgere i servizi sociali per far seguire la famiglia nel percorso di educazione.
E dire che i ragazzini trovati ubriachi nel parco non erano segnalati come casi difficili, né le loro famiglie - che abitano in via Pesaro e in via Crivelli ad Ancona - presentano situazioni di disagio sociale. “Gente normale, che lavora”, dicono i poliziotti interventi sabato all’ora di pranzo a Villa Beer. “Abbiamo fatto una bravata”, è l’unica spiegazione che hanno dato i due quindicenni, tornati a casa dopo una tappa al pronto soccorso.
La diffusione di alcol tra giovani e giovanissimi è purtroppo un problema serio anche ad Ancona. La campagna anti-alcol svolta nel biennio 2008-2010 dall’Informabus del comune aveva dato risultati allarmanti. Su un campione di 836 ragazzi che si erano sottoposti all’etilometro, il 48,64% dei maschi e il 51,72% delle femmine avevano valori superiori al limite di 0,5 g/l. Il sindaco Gramillano, nel maggio dell’anno scorso, aveva cercato di rimediare con un’ordinanza: il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni nei bar, già previsto dal codice penale, era stato esteso anche nei supermercati e nei distributori automatici, con multe dai 25 fino ai 500 euro.  Lorenzo Sconocchini,
CHISSA’ PERCHE’ QUANDO SENTO PARLARE DI RESVERATROLO MI VIENE DA RIDERE!
FORSE PERCHE’ ORMAI TUTTI LO SANNO (O QUASI TUTTI) CHE NEL VINO IL RESVERATROLO E’ PRESENTE IN PICCOLISSIME QUANTITA’, E PERCHE’ FACCIA EFFETTO BISOGNEREBBE BERE ENORMI QUANTITA’ DI VINO AL GIORNO, COSA CHE NON FAREBBE CERTAMENTE BENE ALLA SALUTE!!!
 
NOTIZIARIO ITALIANO

Bere vino rosso con moderazione è un toccasana per la salute?
20/06/11 10:39 Luisa Odierno
Coloro che bevono nulla e coloro che bevono troppo rischiano di più, riguardo a stroke cardiaco e cerebrale, di chi beve con moderazione, vino rosso in particolare?
’Dipende’ sottolinea il dottor Rosario Porzio (in foto). ‘Dipende dalla tolleranza soggettiva, dallo stato del fegato e via dicendo, ma bere troppo alcol fa male a tutti mentre bere con moderazione puo’ far male soltanto a chi magari ha problemi gastrointestinali anche lievi e a chi ha problemi epatici, a partire dalla steatosi (fegato grasso).
Certo e’ che un po’ di vino rosso al giorno offre grandi potenzialita’ anti-stroke grazie all’attivita’ anticoagulante dell’alcol e ai principi antiossidanti, in primis il resveratrolo, Bere in eccesso invece ha l’effetto opposto, con lo sviluppo di tanti radicali liberi e la propensione ad uno stato infiammatorio cronico’.
Un consumo moderato di vino rosso per due settimane può mostrare un effetto anti-trombosi con un miglioramento dell’HDL `il colesterolo buono´ ed un abbassamento della pressione.
Uno studio pubblicato su ‘The Lancet’ da due studiosi italiani, Roberto Ferrari e Claudio Rapezzi, mostra che chi beve vino moderatamente segue anche una dieta generalmente vicina a quella dieta mediterranea, con olio d’oliva, cereali, formaggi freschi, legumi e pesce.
 

 

 

Martedì, 21 Giugno 2011
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