Foto di repertorio dalla rete
(ASAPS), 21 giugno 2011– E’ scattato lo scorso 16 giugno l’obbligo del casco per i ciclisti svizzeri sotto i 14 anni. La nuova disposizione è contenuta nel pacchetto di misure promosso dalla Confederazione Elvetica e denominato “Via Sicura” che punta a migliorare la sicurezza degli utenti della strada e ridurre la sinistrosità. L’incidentalità stradale infatti, pur mantenendosi in costante calo negli ultimi anni, continua ad essere un problema non trascurabile per il Paese elvetico dove, solo nel 2009 hanno perso la vita 349 persone e 4.708 sono rimaste ferite gravemente a seguito di sinistri stradali. Per questo motivo il Consiglio Federale ha deciso di approvare un pacchetto di misure che nelle intenzioni, dovrebbe consentire ridurre di circa un quarto il numero delle vittime. Ad elaborarlo il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) che ha predisposto una serie di azioni volte a migliorare l’applicazione delle norme e degli standard attuali. L’azione del progetto si concentrerà su interventi di carattere preventivo, come il divieto tassativo di guida sotto l’effetto dell’alcol per determinati gruppi di conducenti e quello generale di circolazione con i fari accesi nelle ore diurne, l’approvazione di un’età minima fissata a sette anni per poter circolare in bicicletta e l’obbligo di portare il casco per i ciclisti fino a 14 anni. Misure repressive saranno invece quelle adottate davanti ai reati gravi come quelli commessi dai pirati della strada. Per chi si renderà responsabile di omissione di soccorso in caso di incidente scatterà la confisca del mezzo, l’installazione obbligatoria di apparecchi per la registrazione di dati come gli etilometri blocca-motore. Altre misure adottate saranno quelle volte al miglioramento delle infrastrutture e all’ottimizzazione dell’elaborazione delle statistiche sull’incidentalità. (ASAPS)
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