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Rassegna alcol e guida del 24 giugno 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

ASAPS
Lettera a Vasco Rossi
Ti prego smentisci queste fregnacce che avresti detto "Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna" No il tema alcol e strada Non l’hai mica capito e non Hai ragione tu E’ gia! Altrimenti questa volta non canti solo tu, ma te le cantiamo anche noi!
Caro Vasco, leggiamo su Musica.Virgilio.it che la rivista Panorama di questa settimana ha rilanciato alcune tue recenti, inedite dichiarazioni prima del concerto a San Siro del 16 giugno scorso. In sostanza avresti tenuto un mezzo comizio sulla libertà: in particolare la libertà di ubriacarsi.
Secondo il settimanale, in quell’occasione tu Vasco ti saresti espresso assai criticamente nei confronti delle norme che prevedono sanzioni nei confronti di chi venga trovato ubriaco al volante: «Sono leggi sulle intenzioni» avresti detto. Di più. una «vergogna», una cosa fatta dallo Stato «per fotterci».
Abbiamo volutamente usato il condizionale Vasco, con la speranza che queste dichiarazioni siano state riportate in modo sbagliato.
Magari potresti dire anche tu, come i professionisti della politica, che sei stato frainteso, che la colpa è dei soliti giornalisti. Dai, dillo ti prego.
Siamo cresciuti insieme a te con titoli poco rassicuranti come Vado al massimo, Vita spericolata; Bollicine, Sballi ravvicinati del 3° tipo, Sensazioni forti, Sono ancora in coma, Valium, ma c’erano anche Vivere, Splendida giornata, Alba chiara che ci tranquillizzavano. E tu ora, alla soglia dei 60 anni, ti metti a sparare queste stro..te. ma dai! Dimmi che non è vero.
Capisco che sei stato protagonista di diversi concerti organizzati da produttori di birre e alcolici, ma questo è sicuramente uno scherzo. Una roba di troppo. Possibile che ti sia slittata la frizione fino a questo punto?
Io come coetaneo e conterraneo Emiliano Romagnolo ti chiedo per cortesia di smentire queste dichiarazioni, precisando che erano di un altro signor Rossi. Ti prego fallo perché tanti giovani ti ascoltano. Tu sei un’icona. Ora che le cose sulla strada vanno un po’ meglio vogliamo veramente tornare a stendere più spesso lenzuoli bianchi sull’asfalto per colpa di sbronzi alla guida?
Anche noi avremmo da farti sentire i testi di diverse "canzoni" ascoltate da genitori che hanno perso i loro ragazzi per colpa di un coglione ubriaco alla ricerca di sballo.
Così infatti si eliminano altri che non c’entrano niente.
No Vasco se le cose stanno così: Non l’Hai Mica Capito, non ti rendi conto che sulla strada Basta poco e non Siamo soli.
Dai Vasco smentisci perché altrimenti non ti dico che non comprerò più i tuoi CD, sarebbe troppo, però ti informo che questa volta non canteresti solo tu, ma te le canteremmo anche noi e potremmo cominciare col dirti che non stiamo parlando di Bolle di sapone.
E’ già Vasco, noi siamo ancora qua, e vorremmo restarci senza che un ubriaco alla guida decida di non farci più Vivere
No questa volta Vasco non Hai ragione tu.
Giordano Biserni - Presidente Asaps



ASAPS
Quattro Castella (RE)
“Controlli di polizia alcol-correlati”
Giornata di studio organizzata dal Comitato Tecnico Professionale di Coordinamento tra Corpi di Polizia Locale della Provincia di Reggio-Emilia il 29 giugno
24 giugno 2011 – Mercoledì 29 giugno nella Sala del Consiglio Comunale, in piazza Dante 1, si terrà un incontro di approfondimento sui controlli di polizia alcol-correlati. Relatori della giornata saranno appartenenti alla Polizia Municipale del Corpo Unico Intercomunale dell’Unione Colline Matildiche, rappresentanti della Confesercenti di zona e un delegato provinciale dell’Associazione Italiana Sommeliers.
L’incontro, organizzato dal Comitato Tecnico Professionale di Coordinamento tra Corpi di Polizia Locale della Provincia di Reggio-Emilia, è completamente gratuito. Le iscrizioni devono essere inviate entro lunedì 27 giugno. Per informazioni 0522 8855.

Il programma della giornata: https://www.asaps.it/notizie/notizie_2011/giugno_2011/problemi_alcolcorrelati.pdf,


CORRIERE DELLA SERA (Firenze)
Il divieto
Stop alla vendita di alcol in vetro
Torna il provvedimento, atteso da oltre un anno, che limita la vendita di bevande, dalle 22 alle 6 nel centro storico
Da venerdì 24 giugno torna il divieto di vendita di alcol in vetro nel centro storico. A stabilirlo è stata la prefettura di Firenze, dopo oltre un anno di approfondimenti sulla competenza del provvedimento con Comune e Questura, a seguito dei cambiamenti del codice della strada. E lo stop alle vendite durerà fino al 30 settembre.
I commercianti del centro storico non potranno dunque vendere bevande alcoliche, di qualunque gradazione, dalle ore 22 alle 6. Una misura che mira a eliminare le vendite di alcolici soprattutto nei minimarket. Potranno continuare a vendere bevande alcoliche i locali che fanno semplice somministrazione, ma soltanto in bicchieri di plastica. E le bevande dovranno essere consumate in prossimità dei locali.


IL RESTO DEL CARLINO (Modena)
Stop a vendita alcolici dalle 20 alle 7 in zona Erre nord e parco XXII Aprile
Il decreto comunale sarà in vigore da sabato e fino al 31 ottobre.
Modena, 23 giugno 2011- Giro di vite del Comune di Modena sulla vendita di bevande alcoliche negli spazi e nelle aree pubbliche della zona Erre nord-parco XXII aprile. Lo prevede un’ordinanza ’’contingibile e urgente’’ in materia di sicurezza urbana che entrera’ in vigore sabato, sara’ valida fino al 31 ottobre e sara’ presto seguita da un analogo provvedimento per il centro storico.
Per oltre quattro mesi non si potranno dunque vendere bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle 20 alle 7 nell’area compresa tra le vie Fanti, Canaletto sud, Finzi, Albareto, Notantolana e tangenziale Carducci, ’’una zona - rileva in una nota l’Amministrazione comunale - in cui si registra, soprattutto in primavera e in estate, la presenza di persone che assumono alcolici in luoghi pubblici e provocano episodi di incivilta’ e degrado alimentando disagio e senso di insicurezza’’. Nei prossimi giorni il sindaco Giorgio Pighi firmera’ poi un provvedimento che vieta la vendita di alcolici dalle 20 alle 7 anche nel centro storico. Inoltre ’’si avvarra’ della facolta’, prevista dalla legge, di dare alla Polizia municipale la direttiva di informare i genitori dei minori di 16 anni che manifestano comportamenti a rischio legati all’abuso di alcol’’.
Le attivita’ commerciali in sede fissa e quelle alimentari su aree pubbliche non potranno vendere alcolici per asporto o per consumo sul posto, mentre circoli e associazioni private non potranno venderli a terzi, ma solo ai soci all’interno dei locali autorizzati. Alle attivita’ artigianali sara’ consentita la vendita di bevande alcoliche a bassa gradazione (comunque inferiore a ’6% vol’) dalle 20 alle 22, purche’ avvenga contestualmente alla vendita dei beni alimentari di produzione propria, mentre alle 22 scattera’ anche in questo caso il divieto. Per le violazioni sono previste sanzioni amministrative fino ad un massimo di 500 euro e, in caso di recidiva dell’ esercente, il sindaco può disporre la chiusura del negozio per tre giorni. Deroghe possono essere concesse dal Comune in occasione di manifestazioni autorizzate o di particolari eventi.
Il provvedimento - sottolinea il Comune - ’’viene firmato nella stessa settimana in cui il Consiglio ha approvato le modifiche al regolamento di Polizia urbana per la lotta all’accattonaggio, all’abuso di alcol e alla prostituzione, dopo che la sentenza della Corte Costituzione del 7 aprile consente ai sindaci di emettere ordinanze solo in condizioni ’di contingibilita’ e urgenza’. Il nuovo provvedimento rafforza quindi le modifiche al regolamento’’


IL TEMPO
Sbronza collettiva ad Amburgo per dire addio all’alcol
Dopo il divieto deciso dalle autorità del Land di consumare alcolici sui mezzi pubblici, il popolo dei social network organizza il megaparty per un’ultima gioiosa ubriacatura. Appuntamento il 30 settembre.
Una sbronza collettiva per dire addio all’alcol sui mezzi pubblici di Amburgo: il popolo dei social network vuole rispondere così al divieto deciso dalle autorità del Land, che entrerà in vigore il primo ottobre prossimo su tutta la rete urbana.
L’appuntamento, organizzato attraverso Facebook, è fissato per la sera del 30 settembre, quando decine di migliaia di giovani invaderanno la metropolitana di Amburgo. Secondo il tabloid Bild, si presenteranno oltre 19 mila persone e già le autorità pensano a come limitare i danni. La società di gestione della rete sta seguendo da vicino la situazione e teme che possa ripetersi il caos scoppiato a Londra il 31 maggio 2008, cioè il giorno prima dello stop all’alcol sui mezzi pubblici della capitale britannica.
L’ultimo mega-party organizzato attraverso Facebook in Germania risale alla settimana scorsa: quando 800 giovani hanno festeggiato fino alle prime ore del mattino a Wuppertal, una cittadina del Nord Reno-Westfalia (Ovest), e la festa è finita con 16 feriti e 41 persone fermate, tre delle quali sono state denunciate per lesioni.


VESERENEWS
Varese
Alcol Prevention Year dà i numeri
500 ragazzi hanno chiesto informazioni sull’abuso di sostanze alcoliche, 127 quelli che hanno effettuato il test con il 70% sopra il limite. Premiati i bar che hanno partecipato al concorso
Alcol Prevention Year dà i numeri. Dopo una serata trascorsa tra informazione e divertimento, quella di venerdì 10 giugno, la manifestazione per la sensibilizzazione all’abuso di alcol racconta come è andata la settima edizione. Tre piazze della città occupate, oltre trenta artisti coinvolti per una serata che si è svolta delle 18 a tarda notte e che ha preso le sembianze di una "street parade" ma senza perdere di vista il suo obiettivo: informare i cittadini sui rischi dell’alcol.
Organizzato da Informagiovani e da Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, con la collaborazione di Ascom, Confesercenti e Slow Food l’evento ha visto concerti ed esibizioni di artisti di strada, punti di informazione, stand con simulatore di guida e distribuzione di alcol test monouso. Tre i punti dove si poteva effettuare l’alcol test. «Quest’anno abbiamo voluto puntare sopratutto su tre aspetti - ha spiegato Emanuela De Santi di Coop. Colce -. Sui neopatentati e sulle nuove norme stradali che li riguardano, molto spesso non risapute. Sulla formazione della giuria giovani, formata dai ragazzi del Cfp e per la quale è stato predisposto un percorso formativo che puntano a sviluppare un modo di bere sano. Inoltre, vogliamo che il nostro lavoro non si esaurisca in una giornata, quindi abbiamo distribuito materiale informativo e alcol test monouso ai bar del centro».
Fondamentale poi, durante la manifestazione è la raccolta dati svolta dalla Cooperativa e dalla Polizia Stradale. Ben 500 infatti, i ragazzi e le ragazze che si sono fermate agli stand dell’informagiovani dalle 18 alle 2. Centoventisette di questi hanno effettuato l’alcotest e 67 anche al questionario che indaga sulle abitudini e stili di consumi dei ragazzi rispetto all’alcol. Di questi il 70% è risultato sopra il limite legale, di cui il 18% neopatentati. La postazione della Polizia stradale ha riscontrato invece, su 50 persone sottoposte all’alcoltest, solo il 10% sotto il limite consentito dalla legge: «Sono ragazzi e ragazze- Per noi è stata una bella iniziativa - ha spiegato l’ass. Francesco Savino -. Al contrario di quanto accade di solito sono le persone che si sono avvicinate a noi e non viceversa». Fondamentale inoltre, è l’incidenza che l’alcotest ha sul comportamento delle persone: in molte, dopo aver riscontrato un limite fuori legge, decidono di non guidare.
Altro aspetto fondamentale per la manifestazione è l’organizzazione del concorso "Aperitivo al limite 0,5": ventisei i bar che hanno partecipato, sette quelli che questa mattina sono stati premiati. «Un iniziativa che si svolge in un contesto di divertimento ma con un buon fine - ha spiegato Leandro Ungaro di Ascom -. Speriamo continui perchè crea un buon coinvolgimento sia tra i bar che tra il pubblico». «Cocktail buoni e di qualità», come spiegato da Claudio Moroni di Slow Food che sono stati premiati da tre giurie.


ANSA
Sanita’: Usl Vda-CM Grand Combin insieme contro abuso alcol
Iniziativa prevede cinque appuntamenti con camper itinerante
AOSTA - Esce dai confini territoriali la sesta edizione del progetto messo in campo dalla Comunita’ Grand Combin per prevenire l’abuso di alcol. Presentata oggi dall’Usl Valle d’Aosta e da Riccardo Farcoz, presidente della Comunita’ montana, l’iniziativa prevede al momento cinque appuntamenti: quattro nel territorio della comunita’ e uno a Donnas, in occasione della Festa dell’Uva in programma il primo ottobre. Il progetto ’Premia Grand Combin’ iniziera’ quest’anno il 9 luglio, in occasione della Sagra del Jambon de Bosses, proseguira’ il 23 luglio a Valpelline, in occasione della Seupa a la Vapelenentse, si trasferira’ poi a Gignod il 19 agosto per la festa di Teteun, e approdera’ quindi ad Allein il 27 agosto per la Feta di Trifolle. In tali occasioni un camper fornira’ informazioni sulle conseguenze dell’uso dell’alcol.


LA NAZIONE
IL DIBATTITO
Pene più severe a chi beve e poi uccide alla guida
LIVORNO. «A chi guida sotto effetto di droghe e di alcol, e uccide una persona, a chi quindi altera il suo stato psicofisico di proposito, accettando il rischio di uccidere qualcuno, può essere contestato l’omicidio volontario, con il dolo eventuale, (specialmente se recidivo)».
A sollevare il dibattito è Francesco Zerilli, dirigente dell’Anticrimine della questura, esperto in questioni giuridiche. Il dirigente di polizia affronta il tema, all’indomani della terribile tragedia che ha colpito Davide, investito mortalmente sabato notte a Colle. «Non entro nel merito del caso, poiché è in corso un’indagine, ma in generale posso dire che in Italia sono frequenti casi di persone ubriache e sotto effetto di droghe che si mettono alla guida, dimostrando così un disprezzo per la vita altrui. Certo va valutato l’insieme delle circostanze oggettive e soggettive caso per caso». Il dolo eventuale, per definizione, si ha quando una persona commette un reato doloso, senza volere l’evento finale, ma accettando il rischio che si verifichi. Caso emblematico quello di Marta Russo: il dolo eventuale fu inizialmente supposto dai pm per gli imputati Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro il 9 maggio 1997. Ma il dibattito è aperto anche sugli incidenti stradali: la Cassazione si è pronunciata con un recente sentenza di marzo.
Quanto alla legge per inasprimere le pene, Zerilli si dice d’accordo. Sono già state raccolte 20mila firme e si dovrà arrivare a 50mila.
(l.l.)


LA REPUBBLICA
La sicurezza stradale passa anche lontano dai riflettori
Sono tante le iniziative, seppure piccole e a livello locale, che cercano di dare il proprio contributo alla riduzione delle vittime e degli incidenti sulle nostre strade
di MAURILIO RIGO
La via per la sicurezza stradale passa anche lontano dalla luce dei riflettori. Sono tante le iniziative, seppure piccole e a livello locale, che cercano di dare il proprio contributo alla riduzione delle vittime e degli incidenti sulle nostre strade. Anche se soltanto le più grandi conquistano gli "onori delle cronache" una moltitudine di proposte viene messa in campo quotidianamente e spesso per puro spirito volontaristico e senza nessun sostegno economico da parte delle Istituzioni.
Impossibile censirle tutte ma, fortunatamente, ci sono e svolgono egregiamente la loro parte pur restando sempre nell’ombra.
Ma la sicurezza stradale è un argomento troppo importante sul quale c’è bisogno del contributo, anche piccolo, di tutti, motivo per cui ogni tanto lanciamo qualche provocazione per sollecitare una risposta delle autorità competenti e non solo.
Così capita che chi è stato fatto provocatoriamente "bersaglio" di un nostro attacco mostri il proprio giusto risentimento rivelando situazioni altrimenti difficili da conoscere. Così a seguito di uno dei nostri precedenti articoli siamo venuti a conoscenza, grazie alle vostre segnalazioni, dell’attività dell’Università Cattolica di Milano che da tre anni ha avviato un’Unità di ricerca in psicologia del traffico (www4.unicatt.it/psicotraffico/), autrice di varie iniziative tra cui il recente workshop internazionale "In-sicurezza sulla strada: Psicologia del traffico e sinergie interdisciplinari".
C’è anche chi, come Manuela Bellelli, a titolo personale e per pura passione, gratuitamente e nel tempo libero, realizza un sito web no profit di educazione stradale, senza sponsor, per il desiderio di diffondere sia a italiani che a stranieri, la conoscenza delle regole ed il rispetto delle norme per una civile convivenza e che a pieno titolo ci segnala una sua interpretazione sul tema della sicurezza stradale:
"Io penso che il problema sia un altro: che in Italia se ne parli poco di prevenzione ed educazione alla sicurezza stradale, se non con il paraocchi della velocità e guida in stato di ebbrezza, come se non esistessero altri campi di ricerca e analisi delle situazioni che creano incidenti, come la distrazione, la stanchezza, la deprivazione di sonno, la non percezione di un pericolo o l’inadeguata reazione ad esso. Non c’è sinergia di collaborazioni.
Vengono notate solo le cose grandiose e presentate in pompa magna. Si dà importanza a qualcosa solo se viene propagandata da un personaggio famoso, altrimenti il problema non esiste o si fa finta che non esista".
Sul sito www.italy-ontheroad.it, realizzato da volontari, sono contenute una serie di indicazioni utili a chi guida: la sezione principale dà informazioni circa le regole di educazione stradale, del codice stradale, della patente di guida, altri documenti per guidare l’auto in Italia, circolazione in bicicletta, sicurezza nel traffico, salute, etc.. e le informazioni, oltre all’italiano, sono disponibili in ben venti altre lingue.
Insomma, queste nostre poche righe, anche se hanno un soggetto preciso, sono dedicate a tutte quelle associazioni e persone che svolgono il loro lavoro volontariamente con passione e dedizione, lontano dalla luce dei riflettori, nel campo della sicurezza stradale. Un piccolo ringraziamento a nome nostro e di tutta la comunità per il loro importante contributo prestato gratuitamente e senza nessun ritorno.

ANSA
Sudan: alcol al metanolo, decine di morti
Le vittime accertate sono 32, ma bilancio potrebbe arrivare a 60
KHARTOUM, 23 GIU - Decine di senzatetto sono morti in tre giorni a Khartoum e nella città gemella di Omdurman dopo aver bevuto alcol adulterato col metanolo e altre sostanze tossiche. Le vittime accertate sono finora 32, altre 36 persone sono in ospedale. Secondo fonti di polizia che hanno richiesto l’anonimato, i morti sono una sessantina. La polizia ha arrestato sei sospetti membri di una banda che forniva tali sostanze. Consumare alcol è vietato nel nord del Sudan, dove vige la legge islamica. (*)

(*) Nota: se in Sudan l’alcol fosse legale farebbe molti più morti e nessuno ne parlerebbe.

INFORMAZIONE.IT
Lindsay Lohan di nuovo positiva all’alcol test
Niente da fare, Lindsay Lohan non intende demordere: l’alcol è la sua passione e avrà pure abbandonato le droghe, ma quello proprio no.
Dopo un bel barbecue in casa, LiLo è stata sottoposta al test anti-doping ed ovviamente è risultata positiva, si vede che la carne non le ha permesso di resistere alla tentazione di abbinarla ad un po’ di alcol, che ormai è diventato il suo grande problema.
Sebbene per il momento Lindsay Lohan possa avere la comodità di lavorare anche da casa, la cosa non potrà durare in eterno, i registi di certo non potranno allestire i set in casa dell’attrice, che continua a mantenere la sua carriera in bilico.
Lindsay Lohan sta ancora scontando i domiciliari nella sua casa di Venice Beach, ma non le manca nulla, ha perfino una spiaggia privata, ma a quanto pare tutti questi comfort non sono sufficienti per distrarla dalla bottiglia ed impedirle di alzare il gomito.
Così l’attrice di “Machete” è stata richiamata per l’ennesima volta in tribunale ed il giudice proprio oggi dovrà decidere se mantenere Lindsay ancora ai domiciliari o farle trascorrere qualche settimana in un istituto penitenziario. Forse stare dietro le sbarre potrebbe risultare un metodo più convincente, visto che finora non ha funzionato niente.
Infatti Lindsay Lohan aveva dichiarato di voler cambiare definitivamente il suo stile di vita ed ha trascorso qualche mese al Betty Ford Center ma con scarsi risultati. Una volta fuori, non solo ha alzato il gomito, ma si è data pure al furto, motivo per cui adesso si ritrova a scontare gli arresti domiciliari. Ma le cose potrebbero mettersi male e Lindsay potrebbe ritrovarsi a coltivare il suo amore per la pittura direttamente dalla cella di un carcere, in attesa di rimettere la testa a posto e di convincersi che l’alcol continua a devastarle non solo il presente, ma anche il futuro
.


© asaps.it
Sabato, 25 Giugno 2011
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