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Notizie brevi 29/06/2011

I viaggi a rischio dei bimbi (in auto)

Sei su dieci viaggiano senza seggiolino.
L’Aci: basta poco per evitare tragedie



MILANO - Il sessanta per cento dei bambini italiani viaggia in automobile senza essere stato messo sul seggiolino. Forse i genitori al volante non sanno che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia d’età fra i 5 e i 14 anni. Solo nel 2009, secondo gli ultimi dati Aci/Istat, in media è morto un bimbo di quell’età ogni cinque giorni. Per questo il nuovo Codice della strada (articolo 172) impone l’obbligo di utilizzarli ed è severo con gli indisciplinati. La multa, infatti, arriva sino a 306 euro e la sottrazione di cinque punti dalla patente. Non conviene fare i «pirati». Se si ricommette l’infrazione, entro due anni dalla prima, scatta la sospensione del permesso di guida fino a 2 mesi.

L’allarme sui seggiolini, ieri, è stato lanciato dall’Automobile club d’Italia che ha condotto test su trenta modelli in commercio. In negozio la scelta è davvero ampia: dalle cosiddette navicelle per trasportare i neonati in orizzontale a quelli che integrano seduta e schienale, fino ai cuscini-rialzi, per consentire alla cintura di passare all’altezza della clavicola. I risultati dell’indagine, visibili sul sito www.aci.it, sono confortanti. L’83% dei dispositivi ha superato l’esame: 1 con il massimo dei voti, 15 sono stati giudicati «buoni», 6 «soddisfacenti», 2 «appena sufficienti». Cinque i bocciati. Segno che l’industria ha compiuto passi da gigante in tema di sicurezza e comfort. Gli automobilisti quindi non hanno davvero scuse. L’Aci ha anche adottato fra i parametri di giudizio la presenza di sostanze pericolose per i bimbi. Sono 5 i modelli su cui è stato riscontrato un eccesso di materiali dannosi per la salute e in 2 una quantità di diottilftalato «Dehp» superiore ai limiti di legge per i giocattoli.

«I risultati evidenziano un miglioramento degli standard di protezione - spiega Enrico Gelpi, presidente dell’Aci - ma spesso istruzioni poco chiare per l’uso e il montaggio compromettono l’efficacia dei dispositivi. Serve quindi più informazione per far accrescere la consapevolezza». Per questo, l’Aci ha lanciato un programma di corsi rivolti ai genitori chiamato «Trasportaci Sicuri». Le lezioni avvengono in diverse sedi: Aci, Asl, ospedali e nelle scuole. «Troppi automobilisti però hanno una scarsa cultura della sicurezza - prosegue Gelpi - anche a scapito dei propri figli come ad esempio il fatto di non leggere bene le istruzioni». Un passaggio fondamentale perché non posizionare o non usare correttamente i seggiolini ne compromette l’efficacia. Le regole per far viaggiare sicuri i bambini sono semplici. Innanzitutto devono essere alloggiati in un seggiolino adatto al loro peso. Ci sono dei gruppi che vanno da 0 (sino a 10 kg) al 3 (sino a 36 kg). Quindi, in media, i seggiolini vanno utilizzati sino ai 12 anni. Le cinture di sicurezza e gli airbag sono, infatti, progettati per gli adulti e non offrono una protezione corretta ai bambini, risultando addirittura pericolosi per i più piccoli in caso di incidente. Per questo motivo va disattivato l’airbag del passeggero nel caso in cui si viaggi con il seggiolino ancorato sul sedile a destra del guidatore. In fase d’acquisto va controllato anche l’omologazione. Solo quelli con l’etichetta color arancio e la dicitura (ECE R44) sono in regola. La linguetta, solitamente, si trova sul retro o alla base. Se manca o è di colore diverso è meglio cambiare negozio.

«Non occorre essere "scienziati" per viaggiare sicuri con i bimbi - spiega Giordano Biserni, presidente dell’Associazione amici polizia stradale - ma basta informarsi. Per questo abbiamo regalato alla polizia municipale di Forlì un migliaio di copie di un manuale molto semplice che spiega come comprarli e come utilizzarli. Così, l’agente può illustrare agli automobilisti come non prendere più una multa e salvare una vita. Certo i seggiolini costano e per questo vorrei che il governo abbassasse o annullasse almeno l’aliquota Iva. Magari molti sarebbero invogliati all’acquisto e si salverebbero delle vite». Basti pensare che, per l’Organizzazione mondiale della sanità, il corretto utilizzo dei seggiolini riduce del 70% il rischio di decesso in caso di incidente.

 

 

Di Alessio Ribaudo
da corriere.it

 

Mercoledì, 29 Giugno 2011
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