(Asaps) Come tutte le cose c’è un inizio e una fine. Ma fosse stato per lei - Emanuela Falcetti - sarebbe rimasta ancora abbracciata al suo microfono che da oltre 20 anni la costringe ad alzatacce in ore impossibili per condurre dalle 6 alle 7, in diretta su Rai Radio 1 la sua storica Istruzioni per l’uso, alla quale si è aggiunta, da un anno a questa parte, l’altra trasmissione più specifica per la circolazione e la mobilità Falcetti on the road dalle 8 alle 9 su Isoradio 103.3. Emanuela mi intercettò verso la fine degli anni ’90 come "esperto" e commentatore dei temi legati alla sicurezza sulle strade e sulle modifiche al codice della strada. Da allora non mi ha mollato più. Insieme a me per le specifiche attività di competenza della Polizia Locale interveniva alternativamente il presidente dell’ANVU Luciano Mattarelli. Devo solo essere grato a questa giornalista grintosa (e fedele) come un docile pitbull e puntuale come un orologio svizzero, per avere sdoganato per prima, con una frequenza quasi quotidiana, i temi legati alla sicurezza stradale. Quante battaglie abbiamo affrontato insieme sulle onde, spesso mosse o molto mosse, di Rai Radio 1, come quelle sul casco, sulla Patente a punti, sul contrasto alla guida in stato di ebbrezza, sulla pirateria stradale, sugli incidenti ai bambini, solo per citarne alcune. Emanuela, a volte secca come una schioppettata a volte dolcissima, quasi materna, specie dietro le quinte quando si occupa dei problemi familiari di tutti i suoi ospiti in una sorta di condivisione in rete delle difficoltà di ognuno, col tempo aveva trasformato un rapporto di lavoro (il nostro ovviamente non retribuito) in una amicizia fatta di scambi di pensieri, di condivisione dei problemi ma anche delle soddisfazioni che non sono mancate, certificate dagli ascolti altissimi e dalle mail che noi stessi, ospiti "esperti" riceviamo dagli ascoltatori. Emanuela Falcetti è stata una sorta di musa ispiratrice della nostra associazione, quando ancora il brand Asaps non aveva il peso che ha oggi e se oggi l’Asaps è una sigla affermata, lo dobbiamo anche a questa giornalista dal piglio forte e sbrigativo, ma di una tenacia gladiatoria e di una onestà intellettuale che non ci è stato dato di incrociare troppo spesso. Ecco per questo noi oggi siamo amareggiati e delusi, perché una voce così liberà così attenta ai problemi quotidiani della società civile non si può spegnere in un due e due quattro solo perché la conduttrice ha aperto una vertenza con la Rai per mettere chiarezza, secondo la normativa vigente, alla sua condizione di giornalista precaria di lungo corso. Siamo oggi preoccupati innanzi tutto come cittadini, come utenti RAI e anche come professionisti della sicurezza stradale. Questa voce che si spegne (sulla RAI...) lascia un vuoto che non creerà certamente utili all’azienda, ma sicuramente creerà una sorta di spaesamento in quanti come noi si sono occupati seriamente di sicurezza sulle strade in questi anni. Da te Manu personalmente ho imparato molto, soprattutto ho imparato i tempi radiofonici (per forza, altrimenti come dici tu: mi segavi i nervi, ma prima te li avevo segati io...), ho imparato quali erano le cose importanti da dire in poco tempo. Attraverso te siamo arrivati a portare la nostra voce periferica nelle stanze che contano, dove ci hanno sentito e devo dire, onestamente, anche apprezzato. Per cui Manu oggi mentre il coro dell’Asaps intona il suo Grazie a te regina della comunicazione di servizio, voglio anche dirti forza! Chiusa una pagina se ne aprono altre, vedrai! Non eri tu che dicevi sempre: E non mollate!! Ora te lo diciamo noi Manu, non mollare!! Buona strada amica mia.
Giordano Biserni
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