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Rassegna alcol e guida del 29 giugno 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

MESSI IN DISCUSSIONE I DATI RIVELATI DA GIOVANARDI

LA SICILIA

Le comunità di accoglienza: «I dati
di Giovanardi non sono credibili»
Mercoledì 29 Giugno 2011monografica,pagina 20e-mailprint
Roma. Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) critica i dati del governo sul consumo di droga e chiede la convocazione di un tavolo per dare «risposte adeguate» ai problemi. «Anche quest’anno Giovanardi e il Dipartimento per le Politiche antidroga, con la Relazione annuale al Parlamento, ci hanno comunicato una fotografia "in-credibile", quella di un Paese in cui si riducono drasticamente i consumi di sostanze: un milione di consumatori in meno in due anni è un dato quasi impossibile da credere». Così Riccardo De Facci, responsabile Dipendenze del Cnca. «Peccato - continua - che tutti gli altri dati in nostro possesso, da quelli Onu a quelli dell’Osservatorio Europeo di Lisbona, come le valutazioni di tutti gli addetti ai lavori e, credo, di tutti i cittadini italiani, siano ben diversi. In verità, il consumo di sostanze appare stabile ormai da qualche anno e, al di là di qualsiasi speculazione politica, il numero dei tossicodipendenti in carcere resta insopportabile e abnorme». Per De Facci gli altri punti critici sono «le misure alternative nel complesso, il sistema d’intervento pubblico e del privato sociale ormai al collasso e con risorse del tutto inadeguate. In 5 o 6 regioni - sottolinea - le comunità chiudono, i progetti territoriali e di prevenzione sono decurtati per il pesante taglio al Fondo nazionale per le politiche sociali e i progetti di reinserimento sono ormai un lontano ricordo». De Facci punta il dito anche contro la legge Fini Giovanardi sulle droghe che «non ha raggiunto nessuno degli obiettivi per cui è stata approvata». Infine un auspicio: «La relazione sia un’occasione non tanto per uno sterile dibattito politico quanto per un confronto serio tra addetti ai lavori».
Anche secondo Andrea Muccioli, responsabile di San Patrignano, «i dati diffusi dal parlamento sul consumo di droga confliggono con quello che si osserva nella realtà». «I nostri centri - ha spiegato Muccioli -, diffusi su tutto il territorio nazionale, fronteggiano ogni giorno una diffusione del fenomeno esponenziale: ragazzi sempre più giovani, policonsumo di sostanze tra cui anche l’alcol, problemi di carattere psichiatrico e di dipendenza che riguardano padri, figli e addirittura nipoti».
Critiche alla Relazione di giovanardi sono venute anche dai Radicali. Per i senatori Marco Perduca e Donatella Poretti «la scientificità dei dati prodotti dal rapporto al Parlamento» va «conosciuta nel dettaglio» perché ogni anno Giovanardi «dà numeri come torna comodo alla propaganda del suo dipartimento, alla ricerca di inutili finanziamenti come quelli per la dozzina di siti web che gestisce».


LA SICILIA

La relazione del Parlamento.
Angela Abbrescia
Il sottosegretario Giovanardi sottolinea i successi della prevenzione e dei deterrenti. I teenager bevono meno alcolici e usano meno sostanze stupefacenti. E aumentano le richieste di cura
Roma
Mercoledì 29 Giugno 2011
Roma. In Italia continua la tendenza alla diminuzione dei consumi di sostanze stupefacenti: la Relazione al Parlamento del 2011, che già l’anno scorso aveva registrato un sostanzioso calo, quest’anno conferma focalizzandosi sui giovani, che oltre alle droghe ricorrono meno anche all’alcol.
Per la prima volta, invece, il rapporto del governo lancia un forte allarme sul gioco d’azzardo patologico.
«Il combinato disposto di varie azioni - ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla lotta alla droga, Carlo Giovanardi, presentando a Palazzo Chigi la Relazione - che vanno dall’aumento della prevenzione, anche nelle scuole, e degli interventi deterrenti, all’incremento delle terapie e alla crisi economica, continua a provocare un trend al ribasso dei consumi».
«L’inversione di tendenza c’è - ha detto il capo del Dipartimento politiche antidroga, Giovanni Serpelloni - e ora va consolidata».

I consumi
La rilevazione ha coinvolto circa 35 mila studenti tra i 15 e i 19 anni. La diminuzione riguarda tutti i tipi di droga, anche se in cima alle preferenze restano hashish e marijuana. I ragazzi che hanno consumato eroina almeno una volta negli ultimi 12 mesi sono lo 0,6%, contro lo 0,8% della precedente rilevazione; quelli che hanno usato cocaina il 2,1% (2,9%); cannabis 18,2% (18,5%); stimolanti - amfetamine - ecstasy 1,3% (1,7%); allucinogeni 2,3% (2,7%). Il 12,9% può essere considerato consumatore abituale di cannabis, avendola assunta negli ultimi 30 giorni; più basse le percentuali dei giovani consumatori abituali di altre sostanze: 0,5% per l’eroina, 1,3% cocaina, 0,8% stimolanti, 1,4% allucinogeni.

L’alcol
I ragazzi bevono meno: i dati della Relazione segnalano una diminuzione percentuale dell’assunzione di alcol negli ultimi 30 giorni, dal 2010 al 2011, del 12,7%. E sono diminuite del 5,4% anche le ubriacature (dal 37,2% al 35,2%). Restano comunque alte le percentuali dei ragazzi che hanno bevuto alcolici nell’ultimo anno: dall’82,3% del 2009 al 77,7% del 2010. Persiste, poi, l’associazione di alcol ad altre sostanze, soprattutto cannabis.

Le richieste di cura
Diminuiscono le persone che hanno bisogno di trattamento per la dipendenza, mentre aumentano le richieste di cura ai servizi pubblici o alle comunità. I tossicodipendenti con bisogno di trattamento sono circa 338.425, erano 393.490 nel 2009; di questi, 218.425 per eroina e circa 120.000 per cocaina. Solo il 55% è in cura, ma la richiesta è in aumento: le persone che hanno chiesto per la prima volta di curarsi sono state 35.597 nel 2010 (+4,7%). Le sostanze maggiormente utilizzate da chi vuole curarsi sono eroina (70,1%), cocaina (15,2%) e cannabis (9,2%), con un incremento degli utenti in trattamento per uso di eroina (+1,2%) e una diminuzione di quelli in trattamento per uso di cocaina (-0,3%).

Decessi e ricoveri
Continua la tendenza alla diminuzione dei decessi per overdose, diminuiti del 22,7% tra il 2009 e il 2010; la regione più critica continua ad essere l’Umbria, con un tasso medio di mortalità per droga 5 volte superiore alla media nazionale. In calo anche i ricoveri legati al consumo, -7,4%; da notare la diminuzione dei ricoveri per uso di cocaina (-21,2%) e di eroina (-14,4%) e l’aumento di quelli per uso di cannabis (+1,2%).

Carcere
Diminuiscono gli ingressi in carcere di persone con problemi di droga: 24.008 nel 2010 contro 25.180 nel 2009 (-4,7%). Il numero di persone che hanno beneficiato degli affidamenti in prova è aumentato del 24,9%, essendo passati dai 2.022 nel 2009 ai 2.526 del 2010.

Giochi d’azzardo
L’1% della popolazione ha una vera e propria dipendenza dal gioco d’azzardo e il 5% è a rischio di sviluppare questa patologia, il cosiddetto «gambling patologico». Ancora più preoccupanti i dati sulla popolazione giovanile: il 10% dei ragazzi ha problemi col gioco d’azzardo e il 5% ne ha una vera dipendenza.
L’effetto è devastante: tra il 2005 e il 2010 c’è stato un aumento del 165% delle richieste di accesso al fondo di solidarietà presentate dalle vittime di usura. Giovanardi ha chiesto uno stop della pubblicità sui giochi e ha richiamato l’attenzione del Parlamento sul fenomeno per attivare forme di prevenzione.

LA STAMPA RISPONDE

TRENTINO

I Club alcologici snobbati dai media
28 giugno 2011 —   pagina 41   sezione: Cronaca
ASSOCIAZIONI
Visto il proliferare di eventi pubblicizzati desidero far presente di uno non pubblicizzato ma tenutosi ugualmente. La presenza delle molte famiglie dei Club trentini, nonché di altri amici fuori provincia ha fatto da cornice al 29esimo Interclub provinciale dei Club Alcologici Territoriali (metodo Hudolin) tenutosi domenica 19 giugno a Borgo Valsugana dal tema “Parliamoci chiaro”. Come si può notare la terminologia è cambiata ed è più corrispondente al linguaggio odierno e questo significa che il mondo dei Club è un mondo dinamico, mai fermo. Un concetto emerso è la necessità che la comunità nella molteplicità delle sue componenti, venga gradualmente coinvolta in un processo di sensibilizzazione verso un cambiamento dei propri stili di vita sia rispetto al consumo di bevande alcoliche sia rispetto al pericolo di problemi che connotano sempre più frequentemente la complessità del disagio alcol correlato rappresentata dai mutamenti del contesto sociale. La manifestazione è riuscita in modo autorevole, portando alla luce le difficoltà che ogni giorno trovano nelle nostre comunità. Unico neo la totale mancanza dei mass media, tv e giornali all’evento: forse non lo si ritiene “importante”.
Remo Mengon presidente Apcat Trentino-Centro Studi

Risponde il direttore
Mi spiace per l’assordante silenzio della stampa. La prossima volta mi avverta direttamente, prima di organizzare un evento come questo. Perché non solo è importante seguirvi, ma è ancor più importante coinvolgere, attraverso il racconto delle vostre storie, le tante persone che nella nostra terra fanno i conti con questa vera e propria emergenza. Penso agli alcolisti, ma anche alle loro famiglie, a chi vive da vicino il loro dramma, a chi si vergogna d’ammettere d’essere entrato in un tunnel e non trova il coraggio di chiedere aiuto.

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

IL TIRRENO

“Condannati” a fare i volontari
28 giugno 2011 —   pagina 10   sezione: Empoli
MONSUMMANO. “Condannati” a fare volontariato dopo essere stati fermati un po’ alticci al volante. Lo ha deciso per due automobilisti il giudice del Tribunale di Monsummano, Patrizia Martucci accogliendo le richieste delle difese.
Il primo caso è stato quello di un dominicano di 32 anni residente a Lamporecchio. Il primo marzo 2010 venne controllato dalla polizia stradale e l’etilometro segnò 1,73 grammi di alcol per litro. Il patteggiamento a 6 mesi e 1.400 euro di ammenda si è trasformato in 62 settimane di volontariato alla Croce Verde di Lamporecchio dove dovrà prestare servizio tre volte (da due ore l’una) alla settimana. Il giudice gli ha sospeso la patente per un anno e mezzo e disposto la confisca della sua Punto.
L’altro automobilista obbligato a occuparsi degli altri è un 37enne di Scandicci che il 10 maggio 2009 risultò positivo all’etilometro con un valore di 0,85 g/l. Per 21 settimana, tre volte ogni sette giorni di due ore ciascuna, dovrà mettersi a disposizione della Misericordia di Prato.
Alla fine del periodo di volontariato e nel caso in cui gli automobilisti eseguano con scrupolo e correttezza le mansioni assegnate, il giudice dovrà fissare una nuova udienza per dichiarare estinto il reato commesso, disporre la riduzione della metà della sanzione di sospensione della patente e revocare la confisca del veicolo sequestrato che tornerà in possesso del legittimo proprietario. In caso invece di violazione degli obblighi connessi ai lavori di pubblica utilità, il giudice - sentito il pm oppure d’ufficio - può disporre la revoca della pena sostitutiva con il ripristino di quell’amministrativa, della sospensione della patente e della confisca dell’auto. L’applicazione della normativa sul lavoro di pubblica utilità può sostituire la pena detentiva o pecuniaria soltanto una volta e non può essere reiterata. Viene escluso chi provoca un incidente guidando ubriaco. P.B.

CORRIERE DEL VENETO

Picchia la moglie e il figlio di tre anni
I carabinieri arrestano un moldavo
I militari dell’Arma hanno fermato l’uomo, un 33enne con precedenti specifici, per aver picchiato la moglie e ferito al volto il piccolo di soli tre anni
29.6.11
VENEZIA - I carabinieri di Mira e Spinea hanno arrestato un moldavo, regolare in Italia, per lesioni, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti su segnalazione della centrale operativa, dove era giunto l’allarme da parte dei vicini, per una violenta colluttazione in un’abitazione di Spinea (Venezia). Giunti sul posto, hanno trovato una donna con due piccoli di 3 e di 2 anni che, per sfuggire all’ira del consorte ubriaco e totalmente fuori di sé, si era rifugiata all’interno di un’autoambulanza chiamata dai vicini. L’uomo, R.R., 33 anni, con precedenti specifici, aveva picchiato con violenza la donna e si era scagliato anche contro il figlio di 3 anni, procurandogli una ferita al volto, sotto l’occhio. In quel momento, stava inveendo contro il personale del 118 e cercava di salire sul mezzo, senza riuscirci. Alla vista dei militari, il moldavo li ha primi aggrediti verbalmente e poi fisicamente; è stato infine bloccato, non senza difficoltà, condotto in caserma e arrestato. La donna ed il bambino sono stati soccorsi e trasportati all’Ospedale di Dolo, dove i medici hanno medicato le ferite. (Ansa)

CORRIERE DEL VENETO

Romeno precipita dal secondo piano
I carabinieri arrestano un connazionale
I due, secondo le ricostruzioni, avrebbero avuto una lite dopo aver bevuto superalcolici.
I militari dell’Arma hanno fermato Catalin Asandei con l’accusa di tentato omicidio

29.6.11  VERONA - I carabinieri della hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio in concorso un romeno, titolare dell’appartamento dalla cui finestra al secondo piano domenica scorsa è precipitato un connazionale rimasto gravemente ferito. L’arrestato è Catalin Asandei, 28 anni, operaio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, era presente al momento della caduta di Costin Padelescu, 34 anni, suo ospite, da qualche giorno in Italia. La presenza di Asandei, che ha invece sostenuto di non essere stato in casa al momento del fatto, è avvalorata da alcuni testimoni che lo hanno visto affacciarsi alla finestra ed allontanarsi poi assieme ad altri due uomini, al momento sconosciuti. Nell’appartamento sono state trovate tracce di un’abbondante bevuta di superalcolici. L’ipotesi accusatoria è che Padelescu abbia subito un’aggressione, mentre era egli stesso in preda ai fumi dell’alcol, e che questo sia in relazione con la caduta. L’uomo, che ha riportato la frattura degli arti superiori e inferiori e del bacino, è ora ricoverato nel reparto ortopedia dell’ospedale di Verona, con la memoria ancora confusa. Le indagini proseguono per individuare le altre due persone che si trovavano nell’appartamento.

LA NUOVA VENEZIA

E’ sempre gravissimo il ventenne di Dolo
28 giugno 2011 —   pagina 25   sezione: Provincia
MIRANO. Restano gravi le condizioni di C.R., il 20enne di Dolo rimasto ferito in modo grave nell’incidente di sabato dove ha perso la vita. Il giovane si trova in Rianimazione a Mestre con una frattura al femore e lesioni polmonari.
Nell’impatto con l’albero, C.R., che sedeva nel sedile posteriore, è stato sbalzato fuori dalla Golf. I sanitari di Mirano, vista la gravità della situazione, hanno subito deciso di trasferirlo all’Angelo.
Il conducente della macchina, M.C. 22 anni di Mirano, invece, si trova a Dolo ma non corre pericolo di vita. Quest’ultimo è stato trovato positivo al controllo alcol-test effettuato dai carabinieri intervenuti sul posto. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, sembra che i tre, reduci da una serata a Mirano, stessero guardando un filmato sul telefonino al momento dell’incidente.
Una distrazione fatale, che è costata cara. La Golf, che viaggiava da Mirano in direzione centro di Scaltenigo, prima è finita sul marciapiede, poi ha urtato un tiglio e ha concluso la sua corsa in mezzo a via Scaltenigo. Dal botto, il motore della macchina si è staccato ed è finito dentro al fosso. Frammenti di vetro e pezzi di carrozzeria, sono finiti nei giardini delle case vicine. (a. rag.)

LA PROVINCIA PAVESE

Incidente a causa dell’alcol
28 giugno 2011 —   pagina 30   sezione: Voghera
FORTUNAGO Il 29 maggio scorso erano rimasti coinvolti in un incidente stradale alla guida dei rispettivi veicoli. Ora i carabinieri hanno la prova che si erano messi al volante dopo avere assunto una quantità eccessiva di alcol. Così, nei confronti di E.D.P., una donna di 32 anni residente a Fortunago, è scattato il ritiro della patente, il sequestro del mezzo e la denuncia per guida in stato di abbrezza. Il guidatore dell’altra auto, invece, ha avuto una contravvenzione in quanto il suo livello di alcol nel sangue era di 0,65 grammi per litro. L’episodio si era verificato il 29 maggio intorno alle 15. I carabinieri che avevano rilevato il sinistro stradale erano rimasti abbastanza insospettiti per la dinamica. Così avevano chiesto ai due conducenti di sottoporsi a un prelievo di sangue per accertare la presenza di alcol. Il referto dell’analisi è arrivato in questi giorni alla compagnia di Voghera, confermando i sospetti della pattuglia intervenuta a Fortunago.

AGI

STALKING: PERSEGUITA EX COMPAGNA, ARRESTO CONVALIDATO
(AGI) - Genova, 29 giu. - Per mesi, dall’ottobre dello scorso anno e, nonostante le molte denunce, fino a lunedi’ sera, un 36enne genovese ha perseguitato la sua ex fidanzata con appostamenti, improvvisate sotto casa e al lavoro, messaggi e telefonate. Poi, lunedi’ notte, sotto l’abitazione della donna nel quartiere di San Fruttuoso, l’uomo, ubriaco, ha preso a chiamarla ad alta voce e a telefonare insistentemente a casa.
Fino a quando, poco dopo l’una, sono intervenuti gli agenti di una volante dell’Ufficio prevenzione generale della questura.
L’uomo ha apostrofato anche gli agenti, fino a quando e’ stato ammanettato e portato in questura e arrestato per stalking.
Stamani il gip Ferdinando Baldini lo ha interrogato ed ha convalidato il fermo e lo ha scarcerato dandogli il divieto di avvicinarsi all’abitazione della donna. L’uomo durante l’interrogatorio si e’ scusato per il suo comportamento.(AGI) Ge1/Sep

IL TIRRENO

Nei guai tre conducenti
MERCOLEDÌ, 29 GIUGNO 2011
PISA. Un professionista, un operaio, un disoccupato. Persone diverse ma che, stando ai controlli dei carabinieri della stazione di Pisa principale, una cosa in comune ce l’hanno. Tutti e tre si sono fatti sorprendere alla guida ubriachi o drogati e sono stati denunciati. Il professionista pisano è un trentenne, fermato in via Verdi, in motorino, ubriaco. Il disoccupato, 47 anni, e l’operaio, 27, sono stati fermati in via Niccolini: uno in motorino, l’altro in auto erano sotto l’effetto di stupefacenti.

IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE

LA GAZZETTA DI MANTOVA

Alcol, sospese 5 patenti
28 giugno 2011 —   pagina 12   sezione: Nazionale
Ancora controlli con l’etilometro. E ancora patenti ritirate e automobilisti nei guai per guida in stato di ebbrezza. Tra sabato e domenica la Polizia stradale dei comando di piazza Virgiliana e Ostiglia hanno sorpreso cinque persone, tutti tra i trenta e i quarant’anni, che avevano bevuto prima di mettersi alla guida. Per loro è scattata la sospensione della patente di guida e per quattro anche la denuncia penale. Il primo, un 36enne, è stato fermato a Ostiglia. Se l’è cavata con una multa di 500 euro e la patente sospesa da tre a sei mesi. Avevano bevuto di più tre automobilisti fermati ai posti di controllo a Goito, a Cittadella e a Ostiglia. Trentadue, trentatre e trentanove anni, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, dovranno pagare un’ammenda tra gli 800 e i 3.200 euro e rinunciare alla patente per un periodo tra i sei mesi e l’anno. Decisamente ubriaco è risultato un 34enne fermato domenica a Curtatone. Per lui denuncia, multa fino a seimila euro e patente sospesa fino a due anni.

IL TIRRENO

A 110 all’ora in via Chelini a Tassignano
28 giugno 2011 —   pagina 08   sezione: Lucca
CAPANNORI. Una denuncia per guida in stato di ebbrezza con ritiro immediato della patente. E’ questo il risultato più importante dei controlli su strada effettuati dalla polizia municipale nello scorso fine settimana.
Il nuovo servizio quest’anno, si protrae fino alle ore 7 del mattino.
L’automobilista indisciplinato è stato fermato dai vigili urbani nella notte tra venerdì e sabato. Dopo l’esito positivo del precursore alcool-test, dispositivo utilizzato per stabilire se un guidatore ha alzato il gomito, gli agenti hanno poi sottoposto la persona alla prova dell’etilometro per misurare la concentrazione di alcool nel suo sangue.
Il risultato è stato superiore a 0,80 grammi per litro. Nei suoi confronti sono, quindi, scattate le misure previste dalla legge.
Nella stessa notte, la polizia municipale ha anche accertato 20 violazioni per eccesso di velocità in via Domenico Chelini a Tassignano dove, vista la presenza di un centro abitato, vige il limite massimo di 50 chilometri orari. Le auto “pizzicate” viaggiavano a una velocità compresa tra 80 e 110 chilometri orari. Alta velocità anche sulla via Pesciatina: nella notte tra giovedì e venerdì gli agenti hanno riscontrato tre violazioni.
Nella notte tra sabato e domenica, invece, l’attività della polizia municipale è stata incentrata sulle verifiche nei pubblici esercizi a seguito delle segnalazioni da parte dei cittadini in merito a schiamazzi e a musica ad alto volume.
«Centri abitati, incroci pericolosi, strade più transitate. E’ in questi punti che la nostra attività si sofferma in modo particolare perché, statistiche alla mano, sono i posti dove è più alta la probabilità di incidenti», dichiara l’assessore alla polizia municipale, Pierangelo Paoli.

IL TIRRENO

Supercontrolli notturni contro l’alcol alla guida
MERCOLEDÌ, 29 GIUGNO 2011
PIOMBINO. Continuano i controlli dei carabinieri per prevenire e reprimere il fenomeno delle guide in stato di ebbrezza.
Solo nel corso dell’ultimo weekend, nella notte sono stati sottoposti all’alcoltest una trentina di automobilisti: uno tra loro è stato trovato positivo.
L’uomo, uno straniero di 45 anni, è stato fermato dai carabinieri per un controllo appena fuori da Campiglia. L’auto di grossa cilindrata procedeva a zig zag e così i militari l’hanno fermata.
Ai carabinieri appena l’uomo ha iniziato a parlare è stato chiaro che aveva alzato il gomito.
Gli accertamenti hanno confermato la sensazione: l’alcoltest infatti ha dato esito positivo, segnalando un tasso alcolemico di 1,77 grammi per litro.
Di conseguenza è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, il ritiro della patente di guida, oltre alle sanzioni amministrative collegate.

LA SICILIA

Alcoltest, raffica di denunce nello scorso fine settimana
Mercoledì 29 Giugno 2011Ragusa,pagina 30e-mailprint
(m.f.) Sedici denunce della Polstrada, nel fine settimana, per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche. In particolare, a Marina di Ragusa, nella mattinata di domenica è stato trovato alla guida di una vettura un libico di 31 anni con un tasso di 1,12, una ragusana di 25 anni con un tasso di 0,92. A Pozzallo, un ragusano di 23 ed uno di 33 anni sono risultati positivi con 0,96 e 1,65, mentre altri due giovani, alla vista degli agenti si sono dati alla fuga e dopo un inseguimento per le vie cittadine, sono stati bloccati. Ma minacciavano i poliziotti ed uno di loro è stato denunciato anche per minacce. A Santa Croce, un comisano di 45 anni è stato trovato con un tasso di 1,05. A tutti i denunciati per guida in stato di ebbrezza è stata ritirata la patente. Sono state elevate 3 sanzioni amministrative per superamento del tasso alcolemico nei confronti di un ragusano, una modicana e di un vittoriese.

GOMARCHE.IT

Ancona: evade dai domiciliari e va a sbattere contro un muretto, arrestato un 49enne
Mercoledì 29 Giugno 2011
Evade dagli arresti domiciliari, si mette alla guida di un furgone in evidente stato di ubriachezza e senza patente, va a sbattere contro un muretto di arredo urbano di corso Alberto e tenta la fuga.
Pertanto gli Agenti della Volante della Questura di Ancona, allertati dai passanti ed intervenuti sul posto, hanno tratto in arresto G.R., pregiudicato anconetano di 49 anni.
L’uomo, sottoposto fino al 27 agosto 2012 agli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale di Ancona per i reati di danneggiamento, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale è stato quindi arrestato per evasione dagli arresti domiciliari ma denunciato anche, dalla Polizia stradale successivamente intervenuta sul posto, per i reati di guida in stato di ebbrezza e privo di patente. Sudani Scarpini

L’ANGOLO DELLA SCIENZA

Pubblicato il 28/06/2011 in SALUTE & BENESSERE
Giovani e alcol: binge drinking pericoloso per il cervello degli adolescenti
Binge-drinking ancora sotto accusa: possibili danni al cervello per le persone, soprattutto i giovani, che seguono la sempre più diffusa pratica del bere alcolici velocemente e in gran quantità con il solo obiettivo di ubriacarsi il prima possibile.
Un nuovo studio americano, realizzato presso l’Università di Cincinnati, ha rivelato che il binge-drinking può causare gravi problemi al cervello, ancora in fase di sviluppo, degli adolescenti e dei giovani adulti.
Presentato da Tim McQueeny al congresso della Research Society on Alcoholism, riunita ad Atlanta, lo studio ha preso in esame un campione di 29 binge-drinkers del weekend, tutti di età compresa tra 18 e 25 anni. Attraverso la scansione ad alta risoluzione del loro cervello, gli studiosi hanno evidenziato che un consumo di 4 o più drink a serata per le donne e cinque o più per gli uomini può portare ad una riduzione dello spessore corticale nella corteccia prefrontale del cervello, l’area legata a funzioni “esecutive” come l’attenzione, pianificare e prendere decisioni, elaborare le emozioni e controllare gli impulsi che potrebbero portare a comportamenti irrazionali.
“Abbiamo osservato le prove che il binge-drinking è associato ad una ridotta integrità della materia bianca – ha spiegato Tim McQueeny -, le autostrade del cervello in cui vengono comunicati messaggi dei neuroni, ma l’alcol può influenzare anche la materia grigia in modo diverso dalla materia bianca”.

ASCA

SALUTE: ENERGY DRINK, NEI MUSICISTI RELAZIONE CON ABUSO ALCOL E FARMACI
- Roma, 29 giu - Nei musicisti l’uso frequente di energy drink e’ associato all’abuso di alcol e farmaci. A dirlo e’ uno studio del Research Institute on Addictions dell’Universita’ di Buffalo (Stati Uniti), pubblicato sul Journal of Caffeine Research, da cui e’ emerso che il 57% dei musicisti e’ un consumatore abituale di energy drink. Fra questi, l’abitudine alle sbronze e’ maggiore (76% rispetto al 59% di chi non consuma bevande energetiche), cosi’ come l’abuso di farmaci (31% contro 13% dei non utilizzatori). I rischi per la salute non sono finiti: l’elevato contenuto di caffeina contenuto in queste bibite espone infatti a una probabilita’ di intossicazione doppia rispetto ad altri prodotti e aumenta gli episodi di ansia, irritabilita’, insonnia e i problemi cardiocircolatori.  noe/mau/rob

L’ANGOLO DELLA GIUSTIZIA UMANA

LA REPUBBLICA.IT

Ubriaco investì e uccise uno studente
bocciata la richiesta di patteggiamento
29.6.11  L’accordo tra accusa e difesa era stato raggiunto su una pena di un anno e cinque mesi, ma il gup ha deciso che quella condanna non sarebbe stata sufficiente per la gravità del fatto
La pena di un anno e 5 mesi di reclusione non è congrua alla gravità del fatto. Con questa motivazione il giudice per l’udienza preliminare Maria Vicidomini ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata dai difensori di un automobilista che, poco più di un anno fa, ubriaco al volante, ha investito e ucciso un 28enne che si stava per laureare alla Bocconi.
L’investimento risale alla sera del 29 aprile 2010. La vittima, Marco Martiniello, originario di Avellino, è stato investito da Francesco Bossi mentre stava attraversando le strisce pedonali tra le Colonne di San Lorenzo e corso di Porta Ticinese. L’amica che era con lui è rimasta illesa, ma il 28enne è stato travolto. Trasportato al Policlinico in condizioni disperate, è morto dopo due giorni. Gli inquirenti hanno poi appurato che Bossi stava guidando con un tasso di alcol nel sangue tre volte superiore al limite e che stava viaggiando a 90 chilometri orari in pieno centro.
Dopo l’accordo per una pena di un anno e 5 mesi tra i difensori e il pm Nicola Balice, il legale dei genitori della vittima, che si sono costituiti parte civile nel procedimento, ha depositato al gup una serie di memorie nelle quali chiedeva di non concedere il patteggiamento. E il giudice Vicidomini ha rigettato il patteggiamento e fissato una nuova udienza per il 14 luglio, quando la difesa potrebbe chiedere il giudizio abbreviato.

I GIOVANI IMPRENDITORI STANNO STUDIANDO PER CONQUISTARE I MERCATI DEL VINO E NOI COME POSSIAMO RISPONDERE?

WINENEWS

DAL FARE MARKETING AL FARE MERCATO, CON L’IMPERATIVO DI COSTRUIRE RELAZIONI PIÙ DIRETTE E “AFFETTIVE” CON IL CONSUMATORE: ECCO LA STRADA PER CONQUISTARE I MERCATI SECONDO L’AGIVI, L’ASSOCIAZIONE DEI GIOVANI IMPRENDITORI DEL VINO
VERONA - 29 GIUGNO 2011, ORE 17:11
Non più solo marketing, ma fare mercato con l’imperativo di costruire relazioni con il consumatore: ecco il futuro del vino. A dirlo l’Agivi, l’associazione dei giovani imprenditori del vino italiano. Le parole della presidente Carlotta Pasqua
Non più solo marketing, ma fare mercato, con l’imperativo di costruire relazioni più dirette e “affettive” con il consumatore: ecco la strada per conquistare i mercati secondo l’Agivi, l’associazione dei giovani imprenditori del vino. Un obiettivo difficile, visto che il vino italiano è sempre più orientato all’export, e quindi a consumatori di mercati lontani.
“Ma è una via imprescindibile - spiega a WineNews.tv la presidente Carlotta Pasqua - soprattutto per conquistare i giovani, che della relazione ad ogni costo stanno facendo il loro stile di vita, come testimonia il successo dei social network”. Il modo di fare mercato è cambiato. Se prima si poteva puntare su prodotto, prezzo, punto vendita e promozione (le 4P del marketing), oggi “siamo passati alle “4A, awarness, la costruzione (e diffusione) del marchio con valori condivisi dal consumatore; accession, l’accessibilità del prodotto, anche da un punto di vista della distribuzione; appeal della marca; affection, ossia la costruzione di una relazione quasi affettiva con il consumatore, da trovare anche con l’accoglienza, con l’educazione alla conoscenza del vino, ma anche (o soprattutto) con i social network e i new media, che permettono di fare grandi cose anche con budget limitati, ma di cui dobbiamo capire ancora il potenziale, vederli come una piattaforma di individui che si aggregano e diventano nuovi target, gruppi di acquisto e di opinione”.

 

BOTELLON A BRINDISI PER DIVERTIRSI “CONSAPEVOLMENTE”!!! VEDREMO COME ANDRA’ A FINIRE.

SENZACOLONNE.IT

Santa Teresa, bevuta libera
MERCOLEDÌ 29 GIUGNO 2011 09:01
BRINDISI - Sbarca questa sera a Brindisi, in Piazza Santa Teresa e per la prima volta, il “Botellòn” un evento che mira a coinvolgere centinaia di giovani che con l’intento di stare in compagnia si danno appuntamento in una piazza della città per bere, cantare e ballare. Regola fondamentale quella di portare ognuno per se bevande alcoliche o analcoliche. Gli organizzatori rassicurano: “Faremo in modo di tenere tutto sotto controllo e di essere civili e responsabili tutti quanti”. Chi non è un habitué di Facebook difficilmente è riuscito a sapere dell’appuntamento che conta già quasi ottocento partecipanti confermati. L’evento infatti è nato sulla piattaforma virtuale qualche settimana fa dall’idea di due giovanissimi brindisini, Daniele Gianniello, commesso, e Fabrizio Gioia, studente universitario.  L’intento è quello di ridare vita alla propria città, di divertirsi consapevolmente e di stare insieme, con quanta più gente possibile. In loro, secondo quanto raccontano, vi è solo la buona volontà di far qualcosa che vada, seppur limitatamente, oltre regole.
Anche se può sembrare un paradosso e una contraddizione in loro non c’è alcuna voglia di creare situazioni spiacevoli o incresciose. “L’idea è nata da uno di quei discorsi che in tanti si ritrovano a fare di tanto in tanto circa la mancanza di appuntamenti che riescano a coinvolgere i giovani in città, settimanalmente. - spiega Fabrizio Gioia - Nello specifico l’idea nasce da un’esperienza che qualche mese fa ho vissuto personalmente a Valencia dove il Botellòn è un appuntamento settimanale che raccoglie ogni volta l’adesione di migliaia di giovani universitari nella varie piazze della città. Leggi l’articolo completo sull’edizione di Senzacolonne oggi in edicola

 

 

 

Giovedì, 30 Giugno 2011
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