(ASAPS), 1 luglio 2011- Se il guardrail non è posizionato in modo corretto, l’Anas deve risarcire il motociclista dei danni subiti nell’incidente stradale anche se viaggiava oltre i limiti di velocità consentiti. Il gestore della strada è infatti obbligato a garantire la sicurezza tanto che l’imprudenza del conducente non lo esime dalla responsabilità. A stabilirlo un’importante sentenza emessa dai giudici della Terza sezione civile della Cassazione che si sono espressi sul caso di un motociclista che perse un braccio a seguito dello scontro con un paletto del guardrail che sporgevano sull’asfalto. Per gli ermellini infatti anche se il centauro ha tenuto una guida impropria rispetto alla situazione di pericolo che gli prospettava la strada da percorrere, ” la dolorosa, e del tutto particolare, mutilazione che il giovane ha dovuto subire prova il contributo causale offerto dal gestore dell’infrastruttura”. “Con tutta probabilità”-prosegue la Corte-“se il guardrail fosse stato collocato in maniera corretta il ragazzo non sarebbe un invalido e quindi si evidenzia che la condotta di guida imprudente del conducente della moto non cancella la violazione posta in essere dall’ente responsabile della strada, in questo caso l’Anas, che è comunque tenuto a garantire la sicurezza e risponde del danno ingiusto ex articolo 2043 Cc. che viene condannata anche al pagamento delle spese di lite”. (ASAPS)
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