Foto blaco - archivio Asaps VICENZA - «Ho bevuto solo un drink poco prima di uscire dal locale ed ero lucido. Non mi sono accorto di aver sbagliato la direzione della tangenziale, è stato tutto rapidissimo». Mirko Vendramin, padovano di Carmignano del Brenta, martedì mattina ha spiegato così davanti al gip quello che è accaduto la notte del del 2 giugno scorso lungo la tangenziale che collega Vicenza Est a Torri di Quartesolo dove la sua auto che viaggiava in contromano e quella del 24enne Alex Di Stefano si sono scontrate in un incidente costato la vita al vicentino. Nel sangue di Vendramin la polizia ha trovato un tasso alcoolico di 1,60 (il limite è di 0,50) oltre ad alcune tracce di droga. «Sono sconvolto per quello che è accaduto non mi do pace, ma non ricordo nulla dell’incidente, solo che ero lucido quando mi sono messo alla guida». Una tragedia 24 ore dopo era diventata ancor più grande perché dopo la morte del ragazzo la madre di quest’ultimo Carla Tessari si è tolta la vita a causa del dolore provocato dalla scomparsa del figlio. Vendramin dopo 20 giorni di ricovero in ospedale ora è agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Per le lui le accuse sono di omicidio colposo aggravato dalla guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. (*)
da il CORRIERE DEL VENETO (Vicenza)
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