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Belgio, la Polizia tenta di sensibilizzare gli automobilisti più distratti : « La cintura, si porta meglio!».

Belgio, la Polizia tenta di sensibilizzare gli automobilisti più distratti :
« La cintura, si porta meglio!».

(ASAPS) BRUXELLES – Due passeggeri su tre , in Belgio, hanno indossato le loro cinture nel 2004. Un buon risultato, rispetto alle percentuali più scarse degli anni precedenti, ma le autorità considerano i progressi ancora insufficienti. Così, nei giorni scorsi, ha debuttato in Belgio una nuova campagna, destinata soprattutto ai bambini.
L’iniziativa è stata presa dopo un monitoraggio effettuato dalla polizia federale in prossimità degli incroci nel corso del 2004.

L’analisi del traffico ha infatti consentito di accertare che 2 belgi su 3 la indossano, migliorando il dato degli anni precedenti, nei quali solo uno su due era in regola con la legge e con la propria sicurezza.
Siamo comunque su stime percentuali considerate apprezzabili per il miglioramento rilevato, ma completamente insufficienti se paragonate ai dati di paesi come l’Australia, dove la cintura viene regolarmente indossata dal 95% dei passeggeri. Gli esperti ritengono che questa strana mancanza da parte degli utenti, sia imputabile al fatto che il 27% dei belgi pensano che guidando in maniera prudente, il ricorso ai dispositivi di ritenuta sia del tutto superfluo.
Siamo comunque su stime percentuali considerate apprezzabili per il miglioramento rilevato, ma completamente insufficienti se paragonate ai dati di paesi come l’Australia, dove la cintura viene regolarmente indossata dal 95% dei passeggeri. Gli esperti ritengono che questa strana mancanza da parte degli utenti, sia imputabile al fatto che il 27% dei belgi pensano che guidando in maniera prudente, il ricorso ai dispositivi di ritenuta sia del tutto superfluo. Un’opinione pericolosa, soprattutto in uno stato che ha reso obbligatorio l’uso delle cinture nel 1975. Ecco dunque che è stata rilanciata, in quel paese, una vera e propria campagna di informazione, che spiega quali sono i rischi derivanti da un comportamento così irresponsabile. Noi di Asaps, ve la proponiamo così, come l’abbiamo ricevuta.

Rischio: la cintura impedisce agli occupanti di urtare il parabrezza del veicolo o di essere espulsi all’esterno dell’abitacolo. La proiezione di un corpo all’esterno, significa essere sottoposti ad un rischio mortale moltiplicato per cinque. Essere assicurati alle cinture di sicurezza, invece, permette di ridurre della metà il rischio di rimanere uccisi o feriti.
Velocità: un impatto a cento chilometri all’ora, se non si indossano le cinture di sicurezza, comporta un rischio mortale pari al 98% circa. Indossarle, significa averne qualcuna in più. Pensate, che già a 20 km/h, gli impatti hanno avuto esiti mortali. Indossare la cintura, dunque, è la cosa migliore da fare,anche per i piccoli spostamenti cittadini ed anche a bassa velocità.
Sedili posteriori: indossare la cintura quando si è seduti dietro, non è inutile. Quando avviene un impatto, infatti, i passeggeri dei sedili posteriori vengono proiettati in avanti con tale forza, da spezzare gli schienali dei sedili anteriori, sui quali le persone sedute possono riportare lesioni letali o comunque molto gravi. Secondo uno studio giapponese, l’80% dei decessi dei passeggeri davanti potrebbe essere evitabile se quelli dietro indossassero le cinture.
Airbag. Paradosso: tutti, oggi, mostrano particolare sensibilità al fatto che la propria auto disponga di airbags, quei cuscini che si aprono in caso di choc. Molti ignorano, però, che senza cinture gli airbags sono praticamente inutili, perché si aprono in una fase secondaria all’impatto. Troppo tardi, per proteggervi dal primo choc. Combinati all’uso delle cinture, invece, migliorano la sopravvivenza fino all’8%.
Secondo una proiezione del ministero della Mobilità, se il 90% dei passeggeri anteriori ed il 70% di quelli seduti dietro, indossassero le cinture, sarebbero risparmiate in Belgio almeno 200 vite ogni anno. Il ministro Renaat Landuyt, ha spiegato che i controlli sulle cinture di sicurezza saranno effettuati con lo stesso sistema già applicato all’accertamento dello stato di ebbrezza, con una forte azione preventiva alla quale si risponderà con la repressione. Oltre ad una simpatica campagna destinata ai bambini, 173 comandi di polizia hanno già diramato una direttiva a tutte le proprie unità, che impone la tolleranza zero. Chi non avrà la cintura pagherà 50 euro di multa, ma è in fase di approvazione del governo una variazione degli importi, che saranno aumentato di 3 volte. (ASAPS).



Venerdì, 18 Marzo 2005
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