Il ministro Roberto Maroni e il governatore Roberto Formigoni
Dal prossimo primo gennaio in Lombardia ci sarà un numero unico per tutte le emergenze: il 112. Addio quindi al 113, al 118 per chiamare un’ambulanza, al 115 per i vigili de fuoco e anche al numero dei vigili urbani. Dopo un anno di sperimentazione in provincia di Varese e in alcune cittadine vicine, ora il nuovo servizio - previsto dalle direttive europee - si estende a tutta la Lombardia con la possibilità di introdurlo entro la fine dell’anno in altre regioni. Della fattibilità è convinto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che ha firmato un accordo sul numero unico con il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni.
La Regione metterà a disposizione il personale del call center, il Viminale le tre sedi del nuovo numero unico (una a Milano, una a Varese che servirà l’area pedemontana e una a Brescia con competenza anche sulle province lungo il Po). Immediatamente partirà un gruppo di lavoro per dare operatività all’accordo. "E’ una sperimentazione in attuazione delle direttive europee - ha spiegato il ministro - per definire un modello per l’Italia da esportare in tutte le regioni".
Nel primo anno al numero unico sono arrivate 430mila chiamate. "Il lavoro di filtro del call center laico - ha rimarcato Formigoni - ha scremato il 50 per cento degli interventi". Il risultato è che negli altri casi l’intervento è stato "rapido ed efficace - ha aggiunto - con un sensibile miglioramento". A questo vantaggio, poi, si aggiunge quello del risparmio. "In Lombardia c’era una centrale di polizia, carabinieri e vigili del fuoco in ogni provincia - ha osservato Maroni - questo fa 33 centrali, senza contare quelle del 118. Così invece si passerà a tre".
da repubblica.it
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