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Rassegna alcol e guida del 6 luglio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

NOTIZIE CHE NON SI VORREBBERO MAI LEGGERE
 
ASAPS

Tragedia fra maiali a cocaina: Tir sbanda e schiaccia un’auto, muore una mamma con la sua bimba di 9 anni
Quanti controlli antidrioga vengono fatti su strada ai conducenti? Con quali risultati?
Noi insistiamo con la raccolta di firme per la proposta di legge sull’Omicidio stradale
6.7.11 Mantova - Ecco ora andate a dirlo a quelli che: "Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna" Sono una vergogna anche quelle che puniscono chi guida drogato?
In provincia di Mantova una donna e la figlia di 9 anni sono rimaste uccise, schiacciate nella loro auto da un tir carico di maiali che, affrontando una curva sulla provinciale verso Gazoldo, nel Mantovano, è sbandato e si è rovesciato.
Le due vittime sono Ornella Galfredi, 45 anni, e la figlia Benedetta Sinico, 9 anni, di Piubega.  La donna aveva altri due figli, di 20 e 16 anni.
La donna e la bambina sono morte sul colpo. Il camionista, in stato confusionale, è stato trasferito in elicottero all’ospedale di Brescia. Una volta in ospedale, Adam Pellizzari, 32 anni, di Pralboino (Brescia), è stato sottoposto ad analisi. Il responso dei test è stato scioccante: il camionista è risultato positivo alla cocaina.  Per lui è subito scattato l’arresto e ora viene piantonato in ospedale. L’accusa è di duplice omicidio colposo.
Secondo la Gazzetta di Mantova era agghiacciante la scena che si è presentata ai soccorritori. L’auto è rimasta praticamente appiattita sotto il peso del camion. Molto difficoltosa, da parte dei vigili del fuoco, l’estrazione dei corpi dell’auto. L’autotrasportatore è stato ricoverato all’ospedale di Brescia, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
La provinciale è rimasta chiusa al traffico per ore in attesa che venissero recuperate le carcasse dei maiali morti e venissero catturati gli animali che, spaventati, si erano dispersi.
Qui per la verita ad essere spaventati non sono solo i maiali ma anche noi. Come è possibile che un camionista sia positivo alla cocaina e causi una tragedia del genere? Tragedia della quale non abbiamo sentito parola nei Tg  e Radio nazionali.
Alcune domande: come verrà catalogato questo incidente nel report Istat degli incidenti del 2011 visto che l’apposita voce incidenti causati da alcol o stupefacenti è stata eliminata? Sarà addebitato a un colpo di sonno? Alla velocità? All’indisciplina dei maiali?
E ancora quanti controlli antidrioga vengono fatti su strada ai conducenti? Con quali risultati?
Intanto, se permettete, nonostante quelli che parlano di leggi "fatte per fotterci" quelli che vogliono decidere delle loro libertà di sbronzarsi e guidare, noi insistiamo nella raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per l’Omicidio stradale.
Cliccate qui:
http://www.omicidiostradale.it/
L’associazione Lorenzo Guarnieri promotrice dell’iniziativa e l’Asaps vi sono veramente grati
Giordano Biserni


UN NUOVO APPELLO PER FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE PER L’OMICIDIO STRADALE
 
ASAPS

Omicidio stradale: superate le 20.000 firme certificate in 25 giorni
Prosegue ancora bene la sottoscrizione per la proposta di legge popolare dell’associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze sostenuta dal sindaco Matteo Renzi, dall’Asaps col suo portale con altre associazioni
(Asaps) Prosegue bene la raccolta di firme a favore della proposta di legge popolare sull’omicidio stradale fortemente voluta dall’associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze e dal sindaco della città gigliata Matteo Renzi ed energicamente sostenuta dall’Asaps, che per prima ha coniato questa nuova terminologia per fotografare una nuova fattispecie di omicidio.
In 25 giorni sono state raccolte più di 20.000 firme certificate www.omicidiostradale.it con tanto di indicazione del documento d’identità dei firmatari.
La proposta che è appoggiata anche dall’associazione Gabriele Borgogni e da altre associazioni a cui sta a cuore la sicurezza sulle strade, ha avuto molta visibilità grazie a Matteo Renzi, infatti molti portali di quotidiani e agenzie hanno rilanciato l’iniziativa sposata dal sindaco di Firenze a tamburo battente.
Chi vuole aiutarci in questa ambiziosa scommessa di giustizia a favore della sicurezza stradale può farlo firmando la proposta di legge sul portale www.omicidiostradale.it raggiungibile anche attraverso il portale www.asaps.it
Ci servono almeno 60.000 firme per certificare la sensibilità di tanta gente su questo argomento.
Siamo sicuri che la tenacia di Stefano Guarnieri e di Stafania, papà e mamma di Lorenzo, col sostegno del sindaco Renzi, con l’impegno dell’Asaps e delle altre associazioni impegnate sul versante della sicurezza sulle strade, potrà farci raggiungere questo auspicato e importante traguardo.
Facciamoci sentire, facciamoci ascoltare!
Giordano Biserni
Presidente Asaps
DOVREBBERO APPLICARE ANCHE QUI L’ERGASTOLO DELLA LICENZA
 
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

12enne in coma per troppo alcool
Chiuso il bar
CERIGNOLA (FOGGIA) – Beve un superalcolico e si sente male. È accaduto ad un ragazzino di appena 12 anni che ha accusato un malore ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove per alcuni minuti è rimasto in coma etilico prima di riprendersi grazie alle cure mediche. Una brutta avventura che poteva trasformarsi in tragedia e che ha visto quale vittima il dodicenne, il quale, insieme ad alcuni coetanei, era solito frequentare un bar in piazza Aldo Moro, a Cerignola, il cui gestore non si faceva scrupolo di servire superalcolici anche ai minorenni.
Dopo gli accertamenti eseguiti dagli agenti del locale commissariato, il titolare del locale è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver somministrato bevande alcoliche ai minorenni. Al commerciante è stato anche notificato un provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni. Il ragazzino, dopo aver superato la crisi, è stato dimesso dai medici dell’ospedale e riaffidato ai genitori.
TANTO STUDIARE PER DIRE CHE NON FA MALE MA E’ PERICOLOSO!!!
 
AGI

ALCOL: BERE POCO NON DA’ PROBLEMI A NASCITURO
(AGI) - Washington, 6 lug. - Una quantita’ moderata di alcol durante la gravidanza non mette a rischio la salute del nascituro. E’ quanto afferma uno studio che ha esaminato 36 ricerche precedenti pubblicato dalla rivista BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology.
Secondo gli esperti dell’Universita’ di Toronto la quantita’ ottimale e’ circa 10 grammi di alcol al giorno, corrispondenti a un paio di bicchieri di vino alla settimana.
Con 30 grammi al giorno il rischio di nascita prematura o di problemi nello sviluppo del feto sale di un quarto, mentre con quantita’ superiori la probabilita’ di avere problemi cresce esponenzialmente. "Le donne non dovrebbero bere nei primi tre mesi di gravidanza - hanno spiegato gli esperti - ma nel periodo successivo una modica quantita’ non e’ pericolosa per il bambino. Molto spesso pero’ e’ difficile calcolare le esatte quantita’ di alcol introdotte, quindi si preferisce consigliare l’astinenza totale dal bere".
GRAZIE ALLE POTENTI LOBBY, LE BEVANDE ALCOLICHE SONO RIMASTE ANCORA ESCLUSE!!!
 
ALTROCONSUMO

Approvata la nuova etichetta alimentare: si può fare di più
06-07-2011
Era davvero ora, ci sono voluti tre anni, ma alla fine è stata resa giustizia ai consumatori. Il nuovo regolamento sull’etichetta alimentare porta diverse novità positive per la tutela dei cittadini. Innanzitutto la presenza di maggiori informazioni sulla confezione, anche nutrizionali, poi maggiore visibilità agli allergeni, indicazioni più specifiche sul tipo di grassi utilizzati e, vera novità, il luogo di provenienza dell’alimento. Il Paese di origine per alcuni alimenti è già obbligatorio, ma adesso il Parlamento europeo ne ha esteso l’obbligo a praticamente tutte le varietà di carne. In futuro questa indicazione potrebbe riguardare altri alimenti. Un altro aspetto positivo è la grandezza del testo, ora più leggibile: smetteremo di strizzare gli occhi per capirci qualcosa.
Tutti obiettivi raggiunti anche grazie alla collaborazione di Altroconsumo con il Beuc, l’organizzazione che riunisce le principali associazioni di consumatori europee. Non illudiamoci, però; gli obiettivi non sono stati raggiunti tutti. Ci sono ancora diversi aspetti negativi. Innazitutto manca l’etichetta frontale, ovvero la possibilità di individuare immediatamente le caratteristiche nutrizionali del prodotto. Altro aspetto carente è che le bevande alcoliche sono ancora escluse da ogni vincolo di etichettatura. Inoltre non è obbligatorio dichiarare gli acidi grassi trans, particolarmente dannosi per la salute.
Lavoreremo ancora per ottenere presto maggiori informazioni a vantaggio dei consumatori, e ci auguriamo di vedere presto i risultati di questa nuova sugli scaffali.
SEMBRA SIA MERITO DI ASSOENOLOGI SE  IL CONSUMO DI alcolici E’ DIMINUITO!
 
MESSAGGERO VENETO

L’Assoenologi: adesso fra i giovani corre meno alcol
05 luglio 2011 —   pagina 07   sezione: Nazionale
ROMA «I dati relativi al calo di consumo dell’alcol tra i giovani mostrano i primi segnali del diffondersi di una cultura di consumo diversa, concentrata sul bere consapevole e di qualità, rispetto alla quantità che provoca ubriacature».(*) È quanto afferma il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli, commentando i contenuti della Relazione al Parlamento 2011 sull’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani. «Da anni - prosegue Martelli - sosteniamo che l’abuso di alcol da parte delle giovani generazioni non è collegato al consumo di vino ma all’assunzione di cocktail, spesso in policonsumo, con sostanze stupefacenti. Del resto dagli anni 70 a oggi i consumi interni di vino, dell’intera popolazione e quindi anche degli italiani delle fasce giovanili, sono scesi dai 120 litri pro capite agli attuali 43 litri e l’Italia figura negli ultimi posti in Europa nel rapporto tra alcol e incidenti stradali». «È anche compito nostro - sottolinea Martelli - educare ad un consumo consapevole e farlo a partire dai più giovani che saranno i consumatori di domani, ai quali abbiamo tutto da insegnare, a partire dal legame del vino con il suo territorio, il lavoro che c’è dietro una bottiglia e la giusta quantità da consumare per apprezzarlo senza rischi».(**) Il consumo del vino tra i giovani e le strategie di educazione a un consumo consapevole saranno anche al centro del dibattito del 66º Congresso annuale di Assoenologi, che quest’anno festeggia il suo centoventesimo anniversario, a Orvieto dal 9 al 12 luglio. Intanto, il vino italiano di qualità conquista sempre più consensi all’estero e riesce ad affermarsi anche in Francia, nostro primo concorrente in campo enologico. La tendenza è stata confermata a Bordeaux nell’ambito di Vinexpo, vetrina mondiale dell’eccellenza vitivinicola, dove il nostro Paese si è presentato con il padiglione organizzato dall’Ice. Nel 2010 quasi il 50% della produzione italiana è stata esportata all’estero e nel primo trimestre 2011 l’export ha registrato un aumento del 14% sia in quantità sia in valore. Le migliori performance si sono registrate in particolare verso in nuovi mercati: Cina (+119,4%), Russia (+91%) e Brasile (+26,4%) in testa. Oltralpe l’export complessivo ha subito una diminuzione, dovuta però alla riduzione di invio di prodotto sfuso. In crescita, al contrario, i vini italiani in bottiglia. Positivo il commento del dottor Martelli, che ha voluto ringraziare l’Istituto per il commercio estero per la sua costante attività promozionale.
 
(*) Nota: sembra sia merito di Assoenologi se c’è stato un calo nei consumi di alcol. In realtà non ho mai sentito nessuno dire che deve bere consapevolmente perché proposto da Assoenologi, ma ho sentito molte persone dire che non può bere altrimenti li ritirano la patente!
(**) Nota: come vedete loro insegnano a bere, ma mi raccomando solo vino buono e dei nostri territori!!!
UNA INTERESSANTE RICERCA
 
ITALIANEWS

Alcol: in estate il boom della sbornia tra i giovani
I fine settimana e le vacanze sono i periodi del boom dell’alcol per i giovani, tra i quali è sempre più diffuso il fenomeno del binge drinking, cioè il consumo di più bicchieri di bevande alcoliche nella stessa occasione per ubriacarsi il prima possibile. Si tratta di un comportamento rischioso, soprattutto se frequente e se assunto da persone che hanno problemi di obesità o di sindrome metabolica. Secondo uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pubblicato sulla rivista ’Alcohol and Alcoholism’, la ricerca dello sballo dell’alcol accorcia di anni l’aspettativa di vita dei giovani.
In particolare lo studio si è concentrato sui danni al fegato provocati da alcol ed obesità. In Italia, stando agli ultimi dati Iss, bevono alcol il 42% dei ragazzi ed il 21% delle ragazze minorenni, mentre 1 bambino su 3 ha problemi di sovrappeso ed obesità. Gli esperti lanciano l’allarme sul "costante aumento della presenza di problemi al fegato cronici e progressivi (infiammazione, steatosi, fibrosi) che compromettono la struttura dell’organo stesso fino alla perdita totale della sua funzione - come spiega Valerio Nobili, Responsabile Epatopatie metaboliche e autoimmuni dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - La risultante di questo processo sarà un impennarsi della spesa sanitaria per le cure richieste da questa patologia e un numero sempre più grande di adolescenti col fegato compromesso che saranno adulti malati e quindi ancor più bisognosi di cure mediche".
I PAESI CHE ADOTTANO SPOT PIU’ DURI SULLA SICUREZZA STRADALE OTTENGONO RISULTATI MIGLIORI
 
ASAPS

I messaggi “duri”, adottati da alcuni Paesi europei, tendono a ridurre il numero delle vittime della strada
FORLI’ – Il 90 per cento degli italiani patentati in questi giorni guadagnerà altri due punti di bonus e salirà a quota 28 punti. Ai distrattoni ripeteremo – sulla scorta dei dati riesumati dall’ Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (con l’acronimo Asaps; sede nazionale in Forlì, via Consolare, 1 - tel. 0543/704015; fax 0543/701411. sito www.asaps.it - e-mail sede@asaps.it) – che ai “bravi” patentati sono stati attribuiti i bonus nel luglio 2005, 2007, 2009. Nel 2013, i sullodati e soltanto loro, riceveranno il primo luglio l’ultimo bonus previsto al momento. Così, alla fine, il totale dei punti sulla patente ammonterà a 30.
Nell’edizione del 2 luglio scorso, abbiamo pubblicato la nota diramata dalla attenta Associazione, con il titolo: “Roma / Patente a punti: il 90 per cento degli automobilisti riceverà il 4. Bonus di 2 punti”.
All’attento titolista dobbiamo anche l’occhiello (proposizione comparsa sopra il titolo): “Fate i bravi sulla strada”. Esortazione che non va trascurata. Va ricordato – per la verità – che i “bonus” da un lato sono stati previsti ed erogati allo scopo di segnalare – appunto – i “bravi” patentati e dall’altro per stimolare tutti i patentati a comportarsi in modo talmente corretto da meritare il riconoscimento.
Anche se taluno lo considera una “pacca sulla spalla” ed invita nel contempo a distinguere quanti si siano nella realtà comportati nel senso previsto dal Codice della Strada dagli altri che hanno commesso infrazioni, ma non sono incappati nei controlli.
Ragione per cui, conviene non abbassare la guardia. Proprio in simbiosi con l’Asaps, il cui presidente, Giordano Biserni, ha firmato un opportuno provvedimento. Riguarda la pubblicizzazione di “alcuni spot per la sicurezza stradale utilizzati dagli altri Paesi”. Con l’avvertenza agli italiani afflitti da ipersensibilità: “si tratta di filmati duri”. Quindi pone a confronto la linea di pensiero italiana che “spara proiettili fatti di batuffoli di cotone” e la prassi adottata dai Paesi anche del centro e del nord Europa con spot “che sono una fucilata al bersaglio delle coscienze”.
La nota del presidente Biserni si arricchisce di alcune osservazioni profonde, a cominciare da due interrogativi che suonano così: “Qualcuno ci dirà: ma voi dell’Asaps come fate a sapere che questa sia la scelta più giusta? Come fate a dire che quegli spot così hard proiettati nelle televisioni e sale cinematografiche di tanti Paesi che si battono per la sicurezza stradale siano più efficaci di molti filmati soft adottati da noi?” Cui non manca la risposta appropriata che dovrebbe far riflettere su certe competenze, in quanto ricorda: “le scuole di pensiero degli specialisti della comunicazione sono divise. Quindi noi non sappiamo quale sia la scelta più giusta. Però sappiamo una cosa: gli spot più duri vengono proiettati in Paesi come il Portogallo, la Francia, la Spagna e l’Inghilterra, guarda caso quelli che dal 2000 in poi hanno ottenuto i migliori e più clamorosi risultati per la sicurezza stradale”.
Ed è ancora il presidente a rammentare che in quei Paesi “controlli frequenti, leggi severe applicate con fermezza con la certezza della sanzione e non, come da noi, con la certezza del ricorso” hanno confermato il proposito delle autorità di tallonare gli spot con segnali concreti anche repressivi.
Quale ultima riflessione, il presidente Biserni ha affermato, senza tentennamenti: “Quei Paesi intanto raggiungeranno il traguardo del calo del 50% degli incidenti e delle vittime entro il 2010, anche, forse, con il contributo di quegli spot”.
Intervento calibrato, si è avvalso – per la verità – dell’esperienza ventennale svolta dall’Associazione con l’intento di far entrare nel costume italico la correttezza al volante, la prudenza al volante, la cortesia al volante. E vanta, fin dal 1991, per iniziativa di un gruppo di appartenenti alla Specialità di Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza - si legge nella nota “storica” - oltre 25 mila associati tra tutte le forze di polizia ed i privati.
Merito del “Gruppo di Giacche blu”, professionisti del settore, i quali “riuscirono per la prima volta – in Italia – a parlare fuori dal coro, a dire le cose giuste al momento giusto, iniziando così un cammino di studio e di crescita culturale che in altri Stati era già lanciato da tempo. L’Asaps è oggi presente in tutti gli uffici ed i comandi della Polizia Stradale ed in molti della Polizia Locale, con una struttura di oltre 600 tra referenti provinciali e responsabili periferici, con un trend di crescita, anche fra i comuni cittadini, ormai stabilizzato tra i 2 ed i 3mila soci all’anno.
La forza di questa struttura è stata la propria capacità di divenire una vera e propria agenzia, paragonabile – per temi trattati e scientificità dell’approccio alle problematiche – agli uffici ministeriali sorti nel corso degli anni in gran parte dell’Europa e del mondo cosiddetto occidentale. Oggi, i suoi osservatori costituiscono una fonte preziosa di dati e considerazioni, sintesi dell’applicazione tra conoscenza pratica del “pianeta strada” e le profonde implicazioni sociologiche che stanno alla base stessa della società moderna, prima tra tutte la necessità di muoversi, per motivi economici o ludici”.
Insieme a Sicurstrada, l’Asaps ha avuto il merito di realizzare in questi anni numerosi testi destinati alla diffusione della conoscenza, come “Limiti di velocità? Ecco quelli reali”, “L’alcol e la droga alla guida”, “Non bere più del tuo motore” e “Gli utenti deboli della strada”, il “Punto sulla patente a punti”. Argomenti il cui linguaggio fresco, diverso è “fatto per essere compreso da tutti”.
da agoramagazine.it
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE
 
MESSAGGERO VENETO

Prefettura e Comune contro alcol e droga
05 luglio 2011 —   pagina 15   sezione: Pordenone
Comune al fianco della Prefettura e della Provincia nella prevenzione contro la diffusione di alcol e droga tra i minori. Nel primo incontro istituzionale con il prefetto Pierfrancesco Galante, il sindaco Claudio Pedrotti ha dato piena disponibilità a partecipare al progetto “Rideremo tra vent’anni”, nato proprio per contrastare l’assunzione di sostanze tra giovani e giovanissimi, partendo tra le scuole. «Non possiamo rassegnarci all’idea che i nostri adolescenti adottino comportamenti, specialmente con l’alcol, paragonabilia a quelli dei Paesi del Nord Europa – dice Pedrotti –. Si tratta di aumentare l’interesse e le azioni per contrastare questo fenomeno coinvolgendo anche le famiglie e magari partendo da un monitoraggio serio che a oggi, come emerge anche dagli esperti del settore, nel nostro territorio sembra mancare».(*) Il progetto della Prefettura, che prevede la formazione di gruppi di lavoro nell’ambito delle classi, quest’anno porterà alla realizzazione di video sui complessi temi dell’alcol e della droga. Nel primo incontro istituzionale tra il prefetto e il sindaco, si è discusso anche del trasferimento dell’ufficio del governo da Largo Sant’Antonio alla sede di piazza del Popolo (l’ex comando dell’Ariete già sede della Questura). Nei prossimi giorni il Comune e la Prefettura valuteranno tutti gli aspetti tecnici (legati all’adeguamento degli impianti) e fisseranno le tappe per arrivare al trasloco. «Sulla destinazione dello stabile non ci sono cambi di programma – assicura il sindaco – ora ci occupiamo degli aspetti tecnici».(m.mi.)
 
(*) Nota: sembra che manchi il coinvolgimento degli esercenti e rivenditori di vino, birra ed altre bevande alcoliche! Anche loro hanno bisogno di qualche lezione!
IL PICCOLO

Overnight, un vertice per rilanciare il progetto
05 luglio 2011 —   pagina 19   sezione: Nazionale
Una delle novità che potrebbero uscire dal vertice di questa mattina a palazzo Galatti con all’ordine del giorno il progetto Overnight è quella del nome dello spazio “alcol free” dedicato ai minorenni. Una soluzione azzeccata, infatti, andrebbe a contribuire ulteriormente alla promozione di questa nuova possibilità fra i giovani: «Un’ipotesi potrebbe essere quella di chiamare l’area OvernighTeen», spiega Roberta Balestra, responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell’Azienda sanitaria. La soluzione OvernighTeen unirebbe al nome di tutto il progetto la fascia d’età di riferimento dell’area in questione, ovvero quella dei teenager. Attraverso una lettera, la “t”, le due parole ne diventerebbero una sola. (m.u.) di Matteo Unterweger Un vertice per fare il punto sulla “prima” di Overnight versione estate 2011. E individuare così rapidamente eventuali migliorie e integrazioni da apportare al progetto fin dal prossimo weekend. È in programma questa mattina alle 9.30 in Provincia infatti un confronto fra i vari attori coinvolti nell’organizzazione dell’iniziativa. All’ordine del giorno, naturalmente, anche la questione del punto “alcol free” destinato ai minorenni: «Lo stiamo promuovendo - spiega Roberta Balestra, responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell’Azienda sanitaria -. Molti ragazzi ci hanno chiesto perché è stato attivato, non sapevano delle limitazioni al Cantera. I commenti? Qualcuno non ha capito, altri ci hanno detto “fate bene”. Poi, purtroppo chi si prepara le scorte di alcolici da bere prima ci sarà sempre ma noi siamo lì proprio per quello. Su questo punto - aggiunge - la gente sottovaluta i rischi, si tratta di un fenomeno dilagante ma non solo fra i giovani. Dobbiamo continuare a promuovere e spiegare». Come fare, dunque, a far funzionare l’area “alcol free”, quella sul versante Castelreggio destinata agli under 18 dove si consumano solo bevande non alcoliche? «Ragioneremo con Etnoblog e Provincia - prosegue la dirigente dell’Azienda sanitaria - per coinvolgere magari dei gruppi musicali, affinché quello diventi un polo di proposta per il divertimento partecipato». Di bilanci comunque, dopo il via della serata-nottata di sabato scorso al collegamento che accompagna dal centro città alla Baia di Sistiana (e ritorno) i giovani, è presto per parlare. Anche perché, come ricorda ancora Balestra, «in realtà, in assoluto, pochissima gente ha raggiunto la Baia lo scorso sabato». A determinare un afflusso «inferiore rispetto a quanto accadeva di solito in passato», una serie di concause: «A Sistiana faceva freddino e in centro a Trieste c’erano una serie di proposte di richiamo (con la serata targata Costa Favolosa, ndr)». Segnali già confortanti, in ogni caso, ce ne sono: «È stata riscontrata una forte risposta dei ragazzi nei confronti degli educatori», sottolinea Silvia Pallaver, coordinatrice operativa del Progetto Overnight. Non solo, perché, prosegue Pallaver, «anche molti adulti si sono presentati a Sistiana a fare il test dell’etilometro all’uscita dal Cantera. Bilanci? Potremo farli magari dopo il terzo weekend. Quanto alla risposta dei minorenni rispetto allo spazio “alcol free”, per loro si tratta di un posto nuovo, più defilato. Bisogna far sì - conclude - che lo sentano più loro». «Per eventuali ipotesi su modifiche e novità è presto - dice dal canto suo Roberta Tarlao, assessore provinciale alle Politiche sociali -. In effetti i pullman non erano pieni sabato, dobbiamo capire in primis quanti minorenni hanno utilizzato il servizio».
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE
 
VIOLENZA
 
LA GAZZETTA DI REGGIO

San Polo: rapina un’amica, denunciato
05 luglio 2011 —   pagina 19   sezione: Nazionale
SAN POLO Stavano andando insieme al bar, quando all’improvviso lui ha perso la testa e l’ha aggredita, facendosi consegnare i duemila euro che lei nascondeva nel reggiseno. Per quella rapina è stato denunciato il 35enne B.S., commerciante marocchino di Montechiarugolo (Parma), che una sera della scorsa settimana si trovava in compagnia della connazionale 29enne S.N., di professione cameriera. Era circa mezzanotte quando i due amici avevano deciso di andare in un bar a chiudere la serata, dopo aver già “alzato il gomito” in precedenza. Come meta avevano scelto il bar Montecito, e si trovavano ormai a pochi metri dal locale pubblico. A un tratto l’uomo (forse in seguito a un diverbio tra i due, ma più probabilmente a causa dell’alcol bevuto nel corso della serata) ha iniziato a minacciare la donna, intimandole di consegnargli la somma che nascondeva nel reggiseno. Dalle minacce alle botte il passo è stato breve, tanto che il 35enne ha alzato le mani nei confronti dell’amica, procurandole lesioni di vario tipo. Con la donna a terra, il malvivente è quindi riuscito a fuggire, con in tasca i soldi. Nonostante le botte, la 29enne si è poi ripresa e ha trovato il coraggio di recarsi alla caserma dei carabinieri di San Polo, dove ha denunciato l’accaduto e fornito ai militari una descrizione dettagliata del suo aggressore. L’uomo è stato così identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per rapina.
IL TIRRENO

Ubriaco tenta di strangolare la madre
05 luglio 2011 —   pagina 09   sezione: Piombino
MONTESPERTOLI. Completamente ubriaco ha afferrato la madre al collo e ha tentato di strangolarla con le sue mani. È intervenuto il fratello, che pur rimediando testate, pugni e calci è riuscito a liberare la donna, che è fuggita e ha chiamato il 112. E per il quarantenne di Montespertoli, in preda a un raptus di follia, sono scattate le manette.
Alcune decine di minuti di terrore tra le mura domestiche di una famiglia da tempo alle prese coi problemi di uno dei figli, disoccupato con vari precedenti penali alle spalle, troppo spesso prigioniero di alcol e droga. Un mix che finisce per far esplodere la sua violenza.
Com’è accaduto domenica sera. L’uomo era in casa insieme agli anziani genitori e al fratello. L’inferno sarebbe iniziato per una discussione causata da futili motivi, complice l’elevato tasso alcolico dell’uomo.
IL CENTRO

Rissa coi bastoni nell’area di risulta
05 luglio 2011 —   pagina 03   sezione: Pescara
PESCARA. Due gruppi di rumeni si sono affrontati, armati di bastoni, nell’area di risulta della stazione ferroviaria. Qualcuno li ha visti, nel primo pomeriggio di domenica e ha segnalato il fatto al 113. All’arrivo dell’auto della polizia c’è stato un fuggi fuggi generale e tre stranieri sono riusciti a dileguarsi mentre gli altri tre sono stati bloccati e arrestati dal personale della squadra Volante, diretto da Alessandro Di Blasio.
L’accusa è di rissa aggravata per tutti e gli arrestati hanno un’età tra i 22 e i 40 anni. A quanto pare la discussione è stata determinata da motivi non gravi, anzi decisamente futili, e l’abuso di alcol potrebbe aver avuto un effetto determinante sui sei, che si sono lasciati andare alla violenza.
Il fatto di avere a portata di mano dei bastoni, poi, potrebbe essere servito ai due gruppi per dimostrare la propria forza e se non fossero arrivati gli agenti la situazione si sarebbe forse aggravata di lì a poco. La polizia sta cercando di rintracciare gli altri tre protagonisti della scazzottata.
Sempre il personale della squadra Volante della polizia diretta da Di Blasio ha arrestato un 21enne che si è allontanato da una comunità terapeutica per tossicodipendenti dove stava scontando gli arresti domiciliari. Il ragazzo è stato fermato sul lungomare e arrestato per evasione. (f.b.)
IL TIRRENO

Picchia i volontari sull’ambulanza
L’uomo era stato soccorso perché ubriaco. È stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale
Bloccato dai vigili urbani e portato al comando, strappa la carta d’identità
Uno degli addetti della Croce Rossa è rimasto ferito
DONATELLA LASCAR
MARTEDÌ, 05 LUGLIO 2011
TIRRENIA. Volontari della Croce Rossa sono stati aggrediti domenica da un uomo ubriaco mentre lo stavano trasportando all’ospedale in ambulanza. Sono rimasti coinvolti tre volontari - compreso l’autista - e uno di loro ha riportato lesioni giudicate guaribili in tre giorni.
L’uomo, in stato di ebbrezza, dava fastidio ai passanti nella piazza centrale di Tirrenia. Qualcuno ha pensato che avesse bisogno di aiuto e ha chiamato il 118 che è intervenuto subito con un’ambulanza della Palp e il medico a bordo. Ma il dottore ha ritenuto sufficiente farlo trasportare in ospedale da un’ambulanza ordinaria e ha chiamato la Croce Rossa.
Secondo la ricostruzione dell’episodio fatta dalla polizia municipale, una volta che l’uomo, 58 anni, romano, del quale non è stato fornito il nome, si è trovato sull’ambulanza, mentre questa ha imboccato la Pisorno, ha cominciato a dare in escandescenze e a menar le mani. L’autista ha fermato il mezzo ed è andato in soccorso dei colleghi. In quel momento passava una pattuglia della polizia municipale del litorale che è intervenuta calmando l’ubriaco e portandolo al distaccamento di Marina. Quando l’uomo si è trovato negli uffici della polizia municipale, si è comportato in modo tranquillo, ma non voleva fornire le sue generalità, tanto da strappare la carta d’identità. I vigili l’hanno pazientemente ricomposta per procedere all’identificazione.
«Si vedeva che era uno che sapeva come comportarsi in situazioni del genere - racconta uno degli agenti della polizia municipale che ha seguito la vicenda -. Una volta visto il nome, abbiamo telefonato al magistrato e abbiamo saputo che l’uomo era uscito da alcuni giorni dal carcere Don Bosco di Pisa. Lo abbiamo denunciato a piede libero per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale».
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
 
IL TIRRENO

Alcol, nuova strage di patenti
Ritirati in una notte dieci documenti. Sequestrate due auto e un motorino. E sei giovani nei guai per uso di droga
MARTEDÌ, 05 LUGLIO 2011
CECINA. Dieci patenti ritirate, due macchine e un motorino sotto sequestro, sei giovani segnalati alla Prefettura per uso di stupefacenti. È questo il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri di Cecina nell’ultimo fine settimana. Controlli scattati soprattutto nella notte tra sabato e domenica. Un bilancio che non si verificava da tempo e che per certi versi è allarmante visto che l’estate è appena iniziata.
Durante il servizio eseguito dai militari sono state controllate 140 pesone, 80 mezzi in transito e ispezionati 4 locali pubblici. Entrando nel dettaglio delle sanzioni, il caso più eclatante riguarda un rosignanese di 30 anni: è stato sorpreso alla guida con un tasso alcolemico di ben 4 volte superiore ai limiti di legge, ovvero di 2,05 grammi/litro. A questo giovane costerà molto caro avere alzato troppo il gomito e poi essersi messo alla guida. Singolare, poi, la condotta di un neopatentato alla guida di un motorino: tasso alcolico di 1,50 grammi/litro. Per lui mezzo sequestrato e meno 20 punti dalla patente.
 Durante lo stesso servizio, poi, sei giovani sono stati pizzicati in quanto in possesso di piccole quantità di droga. Due ragazze, ad esempio, avevano nascosto circa 3 grammi di hashish nella tasca dei pantaloni e della felpa. Al termine del servizio, poi, i carabinieri hanno notato un’auto ferma in un parcheggio ormai deserto di una discoteca. All’interno 4 ragazzi della provincia di Pisa. Perquisita la vettura, in un contenitore porta-sigarette in metallo, è stato rinvenuto circa un grammo di eroina. Inoltre, addosso ad uno dei giovani è stata trovata un’altra dose da 0,2 grammi. Lo stupefacente è stato messo sotto sequestro e i sei sono stati segnalati alla Prefettura.
IL TIRRENO

Con il gomito alzato al volante via la patente per due anni
05 luglio 2011 —   pagina 05   sezione: Grosseto
GROSSETO. Si erano messi al volante delle loro auto dopo aver alzato un po’ il gomito. Per questo il giudice Puliatti li ha condannati.
Anton Baranov, un lituano di 33 anni, era finito con la sua Toyota Celica contro una Volkswagen Golf.
L’incidente era avvenuto alle 19 del 4 marzo di tre anni fa all’incrocio tra viale Giusti e via Settembrini. Baranov era stato trovato positivo all’alcoltest: 2,80 il suo limite di alcol nel sangue.
L’uomo è stato condannato a tre mesi di arresto e 1.500 euro di ammenda, con sospensione e non menzione e il ritiro della patente per un anno.
È andata peggio a Stefano Gallina Toschi, 20 anni di Monte Argentario.
Il ragazzo era finito fuori strada sull’Aurelia e all’alcoltest era risultato positivo con 1,6 grammi di alcol per litro di sangue. Rimasto lievemente ferito, era stato accompagnato in ospedale dalla stradale.
Puliatti lo ha condannato a 4 mesi e a 3mila 500 euro di multa (pena ssopsesa e non menzione). ma, essendo neo-patentato, ha dovuto dire addio alla sua patente di guida per due anni.
IL CENTRO

Guida in stato di ebbrezza Due denunce
05 luglio 2011 —   pagina 07   sezione: L’Aquila
TAGLIACOZZO. Guida ubriaco, senza patente e senza permesso di soggiorno. Si tratta di un albanese che è stato scoperto durante un’operazione dei carabinieri contro il fenomeno della guida in stato di ebbrezza e contro gli incidenti stradali del sabato sera. I militari della compagnia di Tagliacozzo, la notte scorsa, hanno controllato diverse auto e al termine del servizio due persone sono state denunciate in stato di libertà alla procura della Repubblica di Avezzano. Le pattuglie del nucleo operativo radiomobile hanno bloccato E.C., 31 anni, di Tagliacozzo, che è stato sottoposto all’etilometro.
Aveva un tasso alcolemico nel sangue di 1,77 grammi per litro. Nei guai anche N.N., 24 anni, albanese, con un tasso leggermente più basso di 1,38 grammi di alcol per litro di sangue.
Per l’albanese è stata anche avviata la procedura di espulsione dal territorio nazionale perché era sprovvisto dei documenti di soggiorno.
È scattata quindi anche la denuncia per il reato di guida senza patente.
Infatti, oltre a essere un clandestino non aveva neanche il permesso di guidare in Italia.
IL GAZZETTINO

Supermulta, maxidecurtazione e a piedi per i prossimi 6 mesi
Follia di un neopatentato finito nella rete dei vigili urbani in strada ovest
Mercoledì 6 Luglio 2011,
Una multa salatissima, la decurtazione di 32 punti patente in un colpo solo e il ritiro per almeno sei mesi della licenza di guida: una vera e propria stangata quella in arrivo per lo studente trevigiano di 20 anni che sabato scorso è incappato in uno dei pattuglioni della polizia locale di Treviso. Il giovane è stato pizzicato a tarda notte lungo viale della Repubblica mentre sfrecciava al volante della sua Volkswagen Golf a una velocità superiore ai 110 km/h (quasi un record per la «pista» della strada ovest). Impietoso dunque il responso del telelaser che, fissato a 50 km/h, è stato letteralmente doppiato. Ad aggravare la posizione del 20enne, il cui destino era già segnato da questa singola infrazione, ci ha pensato l’alcoltest.
Sì, perchè quando piove tende a diluviare e anche per lui è scattata questa legge non scritta ma inesorabile. Alla prova dell’etilometro, cui si è timidamente accostato, il suo tasso alcolemico era parecchio superiore ai 0.5 gr/l prescritti dal codice come limite invalicabile. Il giovane tornava forse da un’allegra bevuta in compagnia di amici, ma la notte di bagordi gli è stata fatale. Non che avesse scampo, in realtà, perchè il tasso di tolleranza per i neopatentati, è fissato a 0 gr/l. Lo studente, dopo aver apposto la sua firma sul verbale, ha poi dovuto attendere che qualcuno più sobrio di lui portasse a casa l’auto. Per qualche tempo dovrà accontentarsi di fare il passeggero, di utilizzare i mezzi pubblici o le proprie gambe.
Il piede schiacciato con troppa leggerezza sull’acceleratore ha messo nei guai anche altri automobilisti trevigiani durante il weekend: sono stati ben otto quelli multati dalla polizia locale. I pattuglioni dei vigili urbani che hanno preso avvio con l’inizio della bella stagione proseguiranno anche nei prossimi fine settimana. Finora sono state svariate decine le persone che hanno subito le conseguenze di una guida disinvolta all’eccesso. Ma per imparare la lezione c’è sempre tempo.
IL TIRRENO

Prima positivo all’alcol-test, poi incendia cassonetti
Notte movimentata, nei guai un giovane fermato a bordo di una moto
MARTEDÌ, 05 LUGLIO 2011
SARZANA. Notte “brava” di trentottenne di Mulazzo, nullafacente, già noto ale forze dell’ordine. Prima è stato fermato a bordo di una moto e all’alcol-test è risultato avere un tasso alcolemico superiore di tre volte quello consentito dlala legge; poi ha incendiato un cassonetto e le fiamme di sono propagate ad altri quattro. Risultato: è stato arrestato dai carabieniri con l’accusa di danneggiamenti e seguito di incendio.
E’ accaduto nella notte fra sbato e domenica scorsi. L’uomo, Clando Lombardi, è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri mentre a bordo di una moto Yamaha, viaggiava verso Ponzano Magra: i carabinieri hanno notato che procedeva sbandando, per cui hanno proceduto a un controllo. Hanno accertato che la moto non era coperta da assicurazione, e che non era stata fatta la revizione prevista epr legge, per cui il mezzo è stato confiscato.
Inoltre il motociclista è stato sottoposto alla verifica dellì’etilometro: aveva un tasso alcolemico pari a 1,63 mentre il limite di legge è 0,50.
I carabinieri verso le 2,40 hanno lasciato appiedato l’uomo (perché in quelle condizioni non poteva essergli consentita la guida) dopo avergli fatto le contestazioni di legge.
Ma passata un’ora hanno di nuovo avuto a che fare con lui. Infatti alle 3,40 circa, la stessa pattuglia dell’Arma da via Muccini ha visto un bagliore provenire da cassonetti in via Ronzano. Si è avvicinata e ha visto Lombardi che con un accendino in mano rovesciava un cassonetto contenente la carta.
Le fiamme si sono propagate danneggiando complessivamente, due cassonetti per la carta, uno per i rifiuti organici e due per rifiuti generici. Lievi danni anche a una campana per la raccolta del vetro.
A MILANO E’ SCADUTA L’ORDINANZA COMUNALE E L’OPPOSIZIONE PENSA GIA’ AL CAOS
 
IL GIORNALE

Alcol e vetri, sarà movida selvaggia
di Chiara Campo
Sicurezza, estate senza ordinanze. I divieti restano in vigore solo ai Navigli. De Corato: «Pisapia cosa intende fare?»
La fortuna del Comune è che per ora se ne sono accorti in pochi. Clienti e soprattutto commercianti. Ma non durerà a lungo l’ambiguità sulle ordinanze anti-degrado. Decadute, dopo l’alt della Corte costituzionale tre mesi fa, il giorno 21 aprile quando l’ex sindaco Letizia Moratti inviò la comunicazione del cessate al fuoco ai vigili con le multe (fino a 500 euro) contro accattonaggio molesto, writer, prostituzione, droga, alcol under 16, ma anche alle misure anti-movida studiate per luoghi come il Ticinese, Arco della Pace, la zona intorno alla stazione Centrale. Divieto serale di vendere bevande in bottiglie di vetro. Al momento, l’unica area dove la misura è regolarmente in vigore sono i Navigli. Nelle altre piazze «della notte», i vigili non possono multare nè chi compra nè chi vende, e il rischio è che non appena sarà chiaro a tutti che non si rischia più la sanzione si torni allo scenario dei bottiglie abbandonate che aveva spinto Letizia Moratti a prendere provvedimenti. Ma l’ex sindaco aveva anche garantito che, in caso di rielezione, avrebbe studiato la formula anti-ricorsi per applicare di nuovo la linea dura. «La contestazione è sul tempo indeterminato dei provvedimenti - spiega l’ex vicesindaco e ora consigliere del Pdl Riccardo De Corato che delle ordinanze antidegrado è stato il paladino -, ma si possono firmare provvedimenti limitati a qualche mese, ad esempio per contrastare l’abuso di alcol nei parchi e nelle zone della movida d’estate e per obbligare a distribuire le bevande solo in contenitori di plastica». Ma ricorda bene che «nel suo programma elettorale Giuliano Pisapia aveva scritto chiaramente che intendeva togliere le ordinanze, quindi aspetto di vedere quali soluzioni alternative ha in mente per contrastare questi fenomeni». Strumenti invece «anche l’ex e l’attuale questore hanno definito efficaci. I reati in città sono scesi del 48%, penso a quelle contro la prostituzione che ci hanno fatto liberare le strade, via Cenisio e il Monumentale hanno cambiato volto la sera. Adesso si rischia di ripartire da capo». Dopo le contestazioni della Consulta, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ripresenterà un nuovo testo del decreto per dare poteri di ordinanza ai sindaci ma «Pisapia ne farà uso? Capiremo il vento già dai problemi dell’estate, alcol e movida. Non conta il numero delle multe ma il divieto serve da deterrente».
É preoccupato anche il consigliere della Lega Alessandro Morelli, «staremo a vedere ora cosa diranno i residenti che vivono in via Vetere, alle Colonne, all’Arco della pace, calpesteranno i cocci di vetro quando scendono la mattina sotto casa. Vediamo quali alternative alle ordinanze ha in mente Pisapia». Altrettanto preoccupate sono invece quelle famiglie che nelle scorse settimane hanno scoperto i figli tra i partecipanti a una caccia al tesoro alcolica tra i locali della città. Una moda che gira da qualche anno dal nord al sud. Su Facebook gli organizzatori nei giorni elettorali giocando sul marchio della birra sognavano «+ Moretti e - Moratti». Accontentati.
POTREBBERO INSERIRE QUALCOSA DI SIMILE ANCHE NELLA NOSTRA FINANZIARIA
 
AGRICOLUTURAONWEB

Vino, ’Discriminatori i dazi della Russia sull’import dall’Italia’
Il raddoppio della tassazione per vini italiani importati da Mosca favorisce Francia e Spagna, non sottoposte alle stesse imposizioni
6 luglio 2011 - 15:56
Il servizio Doganale federale della Russia ha fissato per i vini italiani il livello del custom profile a 3 dollari per litro
"Una decisione arbitraria e ingiustificata, che di certo farà perdere ai nostri vini importanti quote di mercato in un  Paese, la Russia, in cui le nostre etichette sono leader assolute con un import che ha raggiunto l’80% e un trend ancora in decisa crescita".
Così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei presidenti Giovanni Luppi di Legacoop Agroalimentare e Giampaolo Buonfiglio di Agci Agrital, commenta le disposizioni del servizio Doganale federale della Russia (Fts) che, a partire dallo scorso 4 luglio, ha fissato per i vini italiani il livello del custom profile a 3 dollari per litro, quindi circa 1,60 euro per le bottiglie da 0,75 litri e 2,12 euro per quella da 1 litro, mentre allo stesso tempo per i vini francesi e spagnoli i livelli fissati sono di 1,22 euro al litro e 0,80 euro per la bottiglia da 0,75 litri.
Secondo il presidente è evidente che con questo provvedimento i nostri vini subiranno un aumento dell’imposizione fiscale che determinerà di conseguenza un incremento pari al 30% dei prezzi al consumo. Facile immaginare le risultanze negative su distribuzione,  importazione e vendita, oltre che sulla concorrenza con i maggiori importatori europei, Francia e Spagna, favorite dal momento che queste ultime non sono sottoposte alle stesse imposizioni.
"In Russia - continua Gardini - il vino made in Italy ha trovato, già da diversi anni, uno sbocco felice e le nostre imprese cooperative vitivinicole hanno rafforzato nel tempo gli sforzi di penetrazione, concentrando molte risorse tra cui quelle della promozione previste dall’Ocm Vino".
Gardini conclude chiedendo al ministero delle Politiche agricole e a quello degli Affari esteri di attivarsi presso tutte le autorità competenti, affinchè il problema venga risolto al più presto.
Fonte: Confcooperative
UN CAMPIONE DELLO SCI ALPINO DISTRUTTO DALL’ALCOL
 
LA GAZZETTA DELLO SPORT

Addio al finnico Myllyla Campione poi rovinato dal doping e dall’alcol (s. a.)
Mercoledì 6 Luglio, 2011 Addio a Myka Myllyla, olimpionico finnico del fondo, finito nel baratro del doping. La Polizia lo ha trovato morto nella sua casa di Kokkola, nel nord-ovest della Finlandia, senza aggiungere particolari sulle ragioni del decesso ma non aprendo alcun fascicolo investigativo sul campione che aveva 41 anni, e si era separato nel 2007 dalla moglie Suvi da cui aveva avuto tre figli. «Siamo molti tristi per la perdita di uno dei nostri più grandi campioni» ha commentato il ministro degli Esteri Alexander Stubb. Un personaggio controverso, campione amato finchè nel 2001, ai Mondiali in casa, a Lahti, fu coinvolto nel doping di squadra (con altri cinque compagni positivi all’epo) che azzerò e coprì di vergogna la nazionale di casa. Fu squalificato per due anni, tentò inutilmente un rientro nel 2005 e sparì definitivamente nel nulla, eroe solitario e disperato, diventato nel frattempo alcolizzato. La sua vita fu sempre più tempestosa per colpa dell’alcol al punto da essere condannato a 3 mesi e 10 giorni con sospensione della pena, oltre al ritiro della patente per otto mesi nel 2008, e due anni dopo per aggressione. Si pentiva, come sempre sincero. Myka, prima del polverone doping era considerato come erede dei mitici Eero Mantyranta e Kalevi Oikarainen: tra la fine degli anni 80 e 90 eccelleva anche in Coppa del Mondo con 10 vittorie. Lui aveva vinto l’oro (il primo dei 4) a Trondheim 1997, ed era stato eroico ai Mondiali di Ramsau 1999, conquistando 3 titoli tra cui la 50 km — la sua specialità preferita — e un argento dopo la 30 km olimpica di Nagano 1998. Ai Giochi di Lillehammer 1994 s’era fermato all’argento nella 50 km e aveva totalizzato anche 4 bronzi in 2 edizioni dei Giochi. «Ai miei occhi era un grande fondista, e lo sarebbe stato anche senza doparsi» , lo ricorda il norvegese Jevne. Partito da Haapajarvi (al confine con la Svezia) anche se nato a Oulu, Myllyla amava confondere i curiosi seminando incertezze continue. Era un solitario, un pensatore, uno che viveva la fatica come calvario interiore. In casa teneva una camera ipobarica, e sperimentava metodi di allenamenti diversi. Quando fu trovato positivo nella staffetta ai Mondiali 2001, non esitò ad ammettere che aveva usato l’epo. L’altra vera condanna fu l’alcol. Campione unico, dalla vita turbolenta e disperata più che maledetta. Spentosi nel mistero, senza voler dire più nulla.

 

 

 

Giovedì, 07 Luglio 2011
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