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Articoli 28/06/2004

Intervista a Silvio Lovetti, direttore dell’ UCI.

Consigli per gli automobilisti e per i controllori…

Intervista a Silvio Lovetti,
direttore dell’ UCI.
Consigli per gli automobilisti e per i controllori…

Del sistema “Carta Verde” e delle procedure da adottare per il risarcimento dei danni causati da vicoli esteri ne abbiamo parlato con Silvio Lovetti, direttore dell’U.C.I., l’Ufficio Centrale Italiano. Nato a Milano nel giugno del 1941, ha lavorato per venticinque anni presso le Assicurazioni Generali ricoprendo vari incarichi nel ramo rc-auto, sia nel settore liquidazione sinistri che nel settore assunzioni. Dal 1° maggio del 1990 è passato alle dipendenze dell’U.C.I. dove dal 1997 ne è diventato il direttore.
Dottor Lovetti, ci descriva brevemente cosa è l’U.C.I. “Si tratta di una società consortile, che vede riunite tutte le compagnie di assicurazione, autorizzate ad esercitare in Italia il ramo rc-auto. In questo senso l’Uci svolge una duplice funzione: da un lato quella di garantire il risarcimento dei danni provocati in Italia da un veicolo immatricolato all’estero, dall’altra di risarcire i danni provocati all’estero, in uno dei Paesi che fanno parte del sistema Carta Verde, da veicoli immatricolati in Italia.”
Dunque vi occupate direttamente del risarcimento? “Non sempre. Normalmente gli assicuratori esteri, per i sinistri provocati dai propri assicurati in Italia, nominano un corrispondente che provvede all’istruzione e alla liquidazione delle pratiche di risarcimento. Quando noi riceviamo una richiesta di risarcimento, pertanto, poniamo subito in contatto il danneggiato con il corrispondente dell’assicurazione estera. Soltanto una minima parte dei sinistri, quantificabile attorno al dieci per cento, è trattata direttamente dall’Uci: sono i casi in cui l’assicurazione estera non ha nominato un proprio corrispondente in Italia.”
Questo succede quando il veicolo estero è assicurato. Ma se così non è…?
“Allora siamo noi che provvediamo a risarcire direttamente il danneggiato, purché il veicolo antagonista provenga da uno degli Stati dello spazio economico europeo o ad essi assimilato e risulti regolarmente immatricolato. Qualora così non fosse, allora si seguono le regole previste per i danni causati dai veicoli non assicurati, che comprendono limiti e franchigie purtroppo poco favorevoli per il danneggiato.”
Sempre per quanto concerne la liquidazione del danno, esistono analoghi criteri di valutazione fra gli Stati aderenti al sistema Carta Verde?
“Purtroppo no! Occorre infatti specificare che il risarcimento del danno avverrà secondo la legislazione ed i criteri liquidativi in vigore nel Paese dove è avvenuto il sinistro e non sempre vi è omogeneità. Talvolta la quantificazione del danno avviene secondo parametri molto diversi da quelli applicati in Italia, soprattutto per quanto riguarda le lesioni e le invalidità permanenti alle persone.”
Quali sono le pecche di questo sistema?
“Più che altro vi sono limiti di carattere temporale,perché non sempre gli assicuratori esteri confermano tempestivamente la copertura assicurativa ai propri corrispondenti e questo può determinare dei ritardi nel risarcimento dei danni.
Nei Paesi dello Spazio Economico europeo hanno da poco cominciato a funzionare i Centri di informazione previsti dalla Quarta Direttiva Auto, che raccolgono i dati di tutti i veicoli e dei contratti di assicurazione, e si spera che in futuro possano aiutare a risolvere anche il problema della verifica delle coperture assicurative per gli incidenti che ricadono nel" sistema della carta verde".

Dia un consiglio agli utenti ed uno agli operatori di polizia incaricati di rilevare i sinistri stradali…
“Agli automobilisti consiglio, specialmente per gli incidenti con lesioni alle persone, di farsi assistere sempre da un organo di vigilanza stradale, che potrà così redigere un apposito verbale. Agli operatori delle forze dell’ordine, invece, suggerisco di annotare il numero esatto della Carta Verde eventualmente posseduta dall’automobilista straniero, che per noi è molto più preziosa dei dati identificativi della normale polizza assicurativa. Non a caso, i dati contenuti sulla Carta Verde ci permettono di snellire la richiesta di risarcimento all’assicuratore estero, così come risulta importante specificare accuratamente la nazionalità dell’auto e le generalità complete del proprietario che si evincono sulla carta di circolazione.”
Materialmente cosa fare per chiedere un risarcimento attraverso l’Uci?
“Basta scrivere una raccomandata con ricevuta di ritorno a questo indirizzo: Uci, Ufficio Centrale Italiano, Corso Sempione 39, 20145 Milano.”
Richiesta di risarcimento che l’U.C.I. rimborsa
4.663
Richieste di risarcimento che l’U.C.I. ha “girato”
alle imprese Italiane corrispondenti
di quelle estere
33.780
Tot. richieste risarcimento
38.443
Lunedì, 28 Giugno 2004
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