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Notizie brevi 19/07/2011

Cesena - Protesta dei motociclisti contro il guardrail ghigliottina

Un centinaio di centauri ha sensibilizzato le autorità responsabili, sul problema della sicurezza durante il Motoraduno tenutosi a Bertinoro
Protesta anche per il viadotto Gatto a Salerno
La solidarietà dell’Asaps

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Foto da Romagnanoi.it

(Asaps) Conosciamo bene i dati della mortalità nazionale e locale dei motociclisti. Nella sola provincia di Forlì- Cesena da inizio anno su 23 decessi per incidenti stradali ben 11 sono i centauri che hanno perso la vita. In alcuni casi è stato fatale l’impatto con i pali di sostegno dei guard-rail. Un problema quello delle barriere di protezione (protezione???) che non sembra trovare una soluzione per il solito pianto sulla mancanza di fondi invocato dagli enti proprietari della strada. Fra i moticliclisti serpeggia un crescente malcontento che sta sfociando in raccolte di firme e anche più eclatanmti manfestazioni come quella organizzata dal Motoclub di Capocolle di Bertinoro, durante la 8^ edizione del Motoraduno de Mont Spachè, 7^ Memorial Nivola, svoltosi domenica mattina a Capocolle, con la quale il Motoclub ha voluto sensibilizzare gli enti priprietari delle strade contro il "guard-rail ghigliottina", organizzando una protesta che ha visto partecipare molti motociclisti. Un centinaio di centauri, contraddistinti da un nastro rosso al braccio, hanno fatto tappa al guard-rail di via Cellaimo e hanno posato per le macchine fotografiche.
Anche a Salerno le associazioni dei motociclisti protestano per la pericolosità del del viadotto Gatto un vero incubo per i centauri.
Non si capisce bene come mai lo Stato e gli enti locali riescano a sfilare miliardi di euro l’anno (oltre 60) fra tasse, imposte, accise e contravvenzioni mentre per la messa in sicurezza della strada manchino sempre i quattrini. Questo è uno scandalo! Anche l’Asaps che non ha mai mancato di fare sentire la sua voce, a volte censurando severamente i comportamenti di alcuni bikers, ora dice basta! Ognuno si assuma le proprie responsabilità, non lo si può chiedere solo ai motociclisti! (Asaps)

 


Guard rail "assassini". E’ il viadotto Gatto l’incubo dei motociclisti
Barriere di protezione pericolose in cittá per le due ruote. Battaglia delle associazioni per la loro sostituzione. In cittá pericoli anche in via Bosco e agli svincoli della tangenziale. Viadotto Gatto e tangenziale punti critici
SALERNO 10.07.2011 - E’ una vera e propria battaglia, quella che i motociclisti salernitani - e non solo - intendono portare avanti, e vincere, contro i guard rail "assassini". Sono anni ormai che gli appassionati delle due ruote premono sulle istituzioni - e principalmente sull’Anas - affinché i dispositivi chiamati, molto eufemisticamente, "di sicurezza" presenti ora sulle strade a scorrimento veloce vengano sostituiti con effettivi impianti "salvavita". Non poche a Salerno le "zone rosse" nella quali continuano a imperversare guard rail obsoleti e pericolosamente affilati. E’ Gerardo Postiglione, presidente dell’associazione "Strade sicure" onlus a fare la mappa delle strade più a rischio: prima fra tutte la tangenziale, nei pressi delle uscite Sala Abbagnano e San Leonardo. Sotto accusa, però, anche alcune strade di competenza comunale quali via Bosco, a Giovi Piegolelle, dove da tre anni, in seguito a un incidente, il guard rail è ridotto a un groviglio di lamiere, e il viadotto Gatto, l’arteria più pericolosa di Salerno. Consultando siti specializzati, forum e piazze virtuali frequentate per lo più da centauri non si riesce a trovare uno solo di loro che riconosca l’utilitá e la reale sicurezza dell’attuale impiantistica presente su autostrade, tangenziali e strade provinciali, quelle insomma dove la velocitá di andatura è più elevata e i rischi di incidenti, dalle nefaste conseguenze a volte, sono decisamente più alti. A maggior ragione se ai lati della strada che si percorre ci sono pannelli taglienti come lame. Per definizione il guard rail è una sbarra in lamiera ondulata, nervata e scatolata ai bordi, sorretta da sostegni elastici, posta lungo i bordi della carreggiata al fine di impedire l’uscita di autoveicoli in seguito a sbandamenti. Ma il dispositivo in questione - come denunciano i membri dell’associazione "Salerno in moto", "Bikers Salerno" e "Strade sicure" - nasconde molte insidie. E il web è pieno di denunce, con tanto di foto drammatiche che raffigurano come i guard rail, invece di salvare vite, le abbiano stroncate. Nel caso in cui ci vada a sbattere contro un’autovettura, il rischio più grande è che si manifesti l’effetto "ariete" se il guard rail, nella sua parte finale, non è sotterrato: il dispositivo, praticamente, lacera la carrozzeria ed entra nell’a bitacolo. Per i motociclisti, invece, il pericolo più grande è rappresentato dal paletto di sostegno dell’impianto che, risultando un ostacolo fisso e molto sottile, può creare un effetto "ghigliottina". Insomma non si scherza. Ma in Italia, e soprattutto a Sud, continuano a rimanere lì dove sono i dispositivi non a norma che le associazioni chiedono che vengano eliminati a favore di apparecchiature molto più sicure presenti sul mercato.

da lacittadisalerno.gelocal.it

 

 

 

Martedì, 19 Luglio 2011
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