I progressi compiuto nell’assistenza alla guida sui veicoli del gruppo Bmw sono tanti e in continua evoluzione. La casa tedesca ha poi trasferito tutto il suo know-how nella gamma di motocicli e fin dagli anni ’70 ha dedicato un grande impegno nella ricerca della sicurezza sulle due ruote. Così nel 1988 sviluppa il primo Abs al mondo per le moto mentre nel 2005 arrivano i sistemi elettronici per il monitoraggio della pressione dei pneumatici, di controllo elettronico antislittamento e il primo impianto luci allo xeno. Sua anche la paternità del "Neck Brace System", presentato nel 2007, il "collare" poi riconosciuto standard di sicurezza nell’off-road anche agonistico. E sempre in tema di competizioni i progettisti tedeschi hanno dotato la sportivissima S 1000 RR del sistema "Race ABS" che tiene conto delle esigenze dei piloti più sportivi. E poi ancora nel 2009 ha fatto la sua comparsa il Dynamic Traction Control System, evoluzione del sistema Automatic Stability Control, che per la prima volta nella produzione di serie, acquisisce ed elabora un parametro supplementare, ovvero l’inclinazione della moto. Gli ausili elettronici alla sicurezza trovano la loro massima espressione sulle ammiraglie da turismo la K 1600 GT e la K 1600 GTL Oltre all’ABS le moto sono equipaggiate con una tripla mappatura del motore, "Rain", "Road" e "Dynamic" che, in sinergia con il Dynamic Traction Control, offrono divertimento di guida e sicurezza. Il sistema ESA II, per la regolazione elettronica delle sospensioni, ottimizza invece la risposta della ciclistica a differenti condizioni di carico e della strada, mentre l’ammiraglia è la prima moto al mondo a offrire l’Adaptive Light Control (optional), in grado di illuminare efficacemente la strada in ogni condizione di guida. Nel malaugurato caso di incedente invece, si rivela fondamentale, per un rapido intervento, il dispositivo "eCall" con sistema salvavita "riconoscimento automatico di caduta ACN". Questo sistema di sicurezza, già applicato con successo nel mondo dell’auto, potrebbe venire introdotto nella produzione motociclistica di serie tra non molto. Se per esempio il pilota raggiunge con la sua moto, equipaggiata con il BMW Motorrad eCall, un luogo in cui ha avuto luogo un infortunio, premendo il tasto eCall può attivare la chiamata di emergenza anche manualmente. Di sicuro interesse anche l’altro progetto di ricerca che prevede un adattamento motociclistico del sistema d’informazione e di assistenza del guidatore basato su telecamera che anche in questo caso potrebbe essere ultimato a breve. Un dispositivo innovativo che sfrutta una telecamera, in grado di leggere i segnali stradali, e di trasferire l’informazione al pilota, informandolo, per esempio, sulla velocità massima consentita (Speed Limit Info) attraverso il riconoscimento della segnaletica e la sua visualizzazione grafica sulla strumentazione combinata. La telecamera è, inoltre, in grado di riconoscere automaticamente degli oggetti , ad esempio la presenza di ostacoli sulla strada, emettendo un segnale acustico acuto, oppure con un segnale ottico per rendere più visibile l’oggetto al motociclista o attivare la predisposizione del sistema frenante. Ma la ricerca del Gruppo tedesco va anche oltre e prevede la possibilità di applicare nuove importanti misure di sicurezza come sottolineato dalla casa: "La sicurezza della motocicletta è un campo di studio con una prospettiva a lungo termine: questo lo dimostrano anche i temi di ricerca nel settore della comunicazione tra i singoli veicoli. ConnectedRide, un progetto di ricerca promosso da Bmw Motorrad e dal reparto di ricerca e tecnica del Bmw group, prevede numerosi sviluppi futuri in quest’ambito. I sistemi di assistenza basati sulla comunicazione da veicolo a veicolo rendono la guida di una moto sicuramente più sicura. Per questo motivo ne è prevista l’introduzione futura nelle motociclette Bmw di serie. Nell’ambito dei lavori di ricerca siamo l’unica casa produttrice di motociclette che partecipa con cinque moto a grandi prove sul campo. Già nel giugno del 2009, Bmw Motorrad presentò al Salone internazionale della sicurezza dei veicoli di Stoccarda, "International Technical Conference on the Enhanced Safety of Vehicles", sei elementi del programma "ConnectedRide". Oltre all’ausilio per il riconoscimento del traffico trasversale e le fasi del semaforo, i nostri ingegneri avevano sviluppato tre sistemi di avvertimento dedicati esclusivamente ai motociclisti: la segnalazione di maltempo e di ostacoli, così come la segnalazione dell’approssimarsi di vetture di soccorso. Il quarto sistema presentato era una luce di stop con maggior intensità in caso di frenata di panico eseguita nel traffico in colonna, così da segnalarla rapidamente e autonomamente alle vetture che seguono. Nel maggio del 2011 è stato presentato un altro sistema di assistenza: l’assistente di svolta a sinistra. In questo momento, l’ultimo livello di questo sviluppo di sistemi è l’assistente di sorpasso". Insomma nei prossimi anni potremo assistere a un forte incremento della presenza dei dispositivi elettronici in grado di rendere più sicuro l’uso delle due ruote e magari accessibili a tutti e non solo riservati alle ammiraglie. (m. r.)
da repubblica.it/motori
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