(ASAPS)
TORONTO – La vicenda ha già vari precedenti all’estero,
tra cui l’ultimo più eclatante in Francia, e tutto
nasce dal quesito relativo alla responsabilità degli organizzatori
di un party alcolico in ordine ai comportamenti degli invitati.
In Francia, il processo si concluse con un non luogo a procedere,
ma ora anche la Corte Suprema del Canada dovrà esprimere
un proprio giudizio su una vicenda particolare: nel 1999, Zoe
Childs e il suo fidanzato furono investiti da un uomo che stava
guidando ubriaco. La donna riportò gravi lesioni alla spina
dorsale, che la inchiodarono su una sedia a rotella, mentre il
fidanzato morì sul colpo. L’automobilista che aveva provocato
l’incidente era appena uscito da un party. La donna decise di
intentare un’azione legale contro la coppia che aveva organizzato
quella festa. Iniziò tutta la trafila giudiziaria, prima
attraverso un corte provinciale nel 2002, poi nella Corte d’Appello
dell’Ontario nel 2004. Qui la sentenza stabilì che la coppia
che aveva organizzato la festa aveva in parte delle responsabilità
per aver lasciato guidare un uomo palesemente ubriaco, ma allo
stesso tempo questa colpa non aveva di fatto rilevanza penale.
Secondo i legali di Childs invece, la coppia sarebbe stata negligente
e avrebbe messo in pericolo l’incolumità altrui lasciando
che l’uomo si mettesse al volante in quelle condizioni. Il caso
verrà affrontato nei prossimi mesi dalla Corte Suprema.
(ASAPS).
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