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Rassegna stampa alcol e guida del 14 luglio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

WINENEWS

Parigi - 14 Luglio 2011
L’ALCOL PUÒ PROVOCARE IL CANCRO IN QUALSIASI DOSE VENGA ASSUNTO: LA DURA SENTENZA ARRIVA DAL FRENCH NATIONAL INSTITUTE FOR AGRICULTURAL RESEARCH: “I LIMITI PER L’ALCOL ADOTTATI DALLE AGENZIE SANITARIE NON TENGONO CONTO DEL RISCHIO DI TUMORE”
L’alcol fa male, in qualsiasi dose e i limiti per l’alcol adottati da quasi tutte le agenzie sanitarie non tengono conto del rischio di tumore, che aumenta con qualsiasi quantità introdotta. Lo afferma un articolo pubblicato dal Canadian Medical Association Journal, secondo cui in questo campo non esiste una dose minima che eviti i rischi.
L’editoriale dei ricercatori del French National Institute for Agricultural Research mette in luce i risultati di alcuni studi dell’International Agency for Cancer Research dell’Oms, secondo cui l’alcol è carcinogenico sia per l’uomo sia per gli animali per diversi tipi di tumore, da quelli della bocca a quelli dell’esofago. “Servono nuove linee guida internazionali - ha affermato l’articolo - che stabiliscano dei nuovi limiti incentrati sul rischio di tumore. Le istituzioni dovrebbero preoccuparsi perché anche dal punto di vista legale promuovere linee guida sul consumo di alcol senza tener conto che non c’è una dose priva totalmente di rischio è pericoloso”. (*)

(*) Nota: immaginiamo che la ricerca a cui si riferisce questo articolo non parli di alcolici, ma, ad esempio, di chinotto. Sarebbe una pietra tombale per il suo consumo. Qualsiasi altra sostanza per la quale non ci siano feste, sagre, rubriche sui mezzi di informazione ecc., verrebbe messa da parte senza rimpianti. Il vero problema della cultura alcolica non è il suo promuovere i consumi, ma il favorire la tolleranza ai problemi alcol correlati.


ASAPS

Perse moglie e due figli in uno scontro, poi si uccide: vado a raggiungerli
Noi a gennaio avevamo scritto al giovane ubriaco che aveva distrutto la famiglia del maresciallo Quinci: E ora guardali bene, fissati bene nella mente questa foto, dovrebbero costringerti e tenerla sul cruscotto quando ti ridaranno un giorno la patente (perché te la ridaranno!)
Il papà non gliel’ha fatta e si è tolto la vita. Un monito per quelli che: "Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna"

La famiglia Quinci al completo - foto da larepubblicapalermo.it

Lo ricordate cosa avevamo scritto nel gennaio scorso sul nostro portale e sul nostro blog in merito alla tragedia di Trapani, nella quale un 21enne ubriaco aveva ucciso una mamma e due bellissimi ragazzi, mentre il solo papà, maresciallo dell’aeronautica si era salvato? Ci eravamo rivolti a quel giovane Omicida stradale con le parole che vi riproponiamo:
E ora guardali bene, fissati bene nella mente questa foto, dovrebbero costringerti e tenerla sul cruscotto quando ti ridaranno un giorno la patente (perché te la ridaranno!)
Ora apprendiamo che Baldassarre Quinci maresciallo dell’Aeronautica in servizio all’aeroporto militare di Birgi, il papà dei due bambini Martina e Vito di 12 e 10 anni e marito della signora Lidia 37 anni, uccisi nello scontro, non gliel’ha fatta e si è tolto la vita.
Nell’incidente il maresciallo riportò lesioni al midollo spinale, dalle quali si stava lentamente riprendendo. In una lettera che i carabinieri gli hanno trovato addosso Quinci giustifica il suo gesto con il fatto che vuole raggiungere la moglie e i figli e si augura che alla controparte dell’incidente venga riconosciuta la colpa e inflitta la massima pena.
Ecco cosa è capace di fare la strada! Intanto il maresciallo Baldassarre Quinci si è inflitto da solo il massimo della pena umana.
Ecco questo episodio di una tragicità unica (anche se i suicidi post incidente sono sempre più frequenti) serva da monito.
E quanti affermano e condividono frasi del tipo:
"Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna" dovrebbero riflettere e con la coscienza al valore minimo sindacale, dovrebbero pentirsi e vergognarsi loro!
Ecco perché noi insistiamo nel sostenere la proposta di legge popolare sull’Omicidio stradale, perché guardiamo quella foto con quella splendida famiglia felice che ora non c’è più per colpa di chi ha esagerato con l’alcol.
Giordano Biserni


INFORMAZIONE.IT

Minorenni beoni: Stop non soltanto alla somministrazione ma anche alla vendita delle bevande alcoliche ai minori di anni 16
Lo ha chiarito il Ministero dell’interno con il parere prot. n. 14181 del 15.06.2011.
Lecce, 14/07/2011 (informazione.it - comunicati stampa) Molti cittadini e rappresentanti di associazioni per la tutela dei minori, ci hanno segnalato un annoso problema, da molti sottovalutato: la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche ai minori.
Una questione per la quale alcuni interventi regolamentari, in passato, hanno tentato di porre rimedio, ma che, ad oggi, appare purtroppo irrisolta, ma di non difficile soluzione se si prendessero i provvedimenti necessari ed in particolar modo attraverso la corretta vigilanza da parte delle autorità addette.
Il Ministero dell’Interno con il parere prot. n. 14181 del 15.06.2011, per frenare un fenomeno pericoloso relativo al consumo di alcol in Italia un’abitudine che si sta trasformando in un vero e proprio abuso, analizzando i preoccupanti dati, ha chiarito che è vietata non solo la somministrazione, ma anche la vendita ai minori delle bevande alcoliche. Infatti l’età media di chi inizia a bere si sta vertiginosamente abbassando: un giovanissimo su cinque, tra gli 11-15 anni, ha già "alzato il gomito" almeno una volta. Una percentuale che con l’età si alza al punto che tra i 16 e i 17 anni è un adolescente su due a consumare bevande alcoliche.
Gli esercenti da ora in poi saranno obbligati a controllare i dati anagrafici prima di servire alcolici per evitare di venderli a minorenni.
Per questi motivi, e in via immediata, Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, si fa portavoce di tutti quei genitori che chiedono ai rivenditori di alcolici una rigorosa verifica della età di tutti i ragazzi non accompagnati e chiede, proprio come nella campagna contro il fumo, nel locale pubblico di esporre cartelli o locandine in posizioni ben visibili, per rammentare alla clientela il divieto di vendita e somministrazione di alcool ai minori di sedici anni. (*)

(*) Nota: diversamente che per il divieto di fumare, il divieto di vendita di alcolici ai minori di sedici anni riguarda unicamente gli esercenti. Infatti nessuna sanzione e prescrizione sono previste per chi acquista. Se si mettono dei cartelli devono essere ben visibili a chi vende, non ai clienti.

ASCA

SICUREZZA STRADALE: ANIA, TORNA IN 4 ZONE D’ITALIA ’GUIDO CON PRUDENZA’
Roma, 14 lug - ’’Se bevo non guido, se guido non bevo’’. Riparte con questo motto ’’Guido con Prudenza’’, la manifestazione nata nel 2004 allo scopo di diffondere e promuovere in Italia la figura del ’’Bob’’, il guidatore designato, ovvero colui che, nelle serate in discoteca con gli amici si impegna a non bere per riportare a casa gli amici in totale sicurezza. Organizzata dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, in collaborazione con la Polizia Stradale e con l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo Silb-Fipe, l’ottava edizione di ’’Guido con Prudenza’’ prendera’ il via nel week end del 16 e 17 luglio e terminera’ dopo un mese coinvolgendo i locali notturni di 4 zone d’Italia: riviera romagnola, Versilia, litorale romano e litorale campano a sud di Napoli.
Lo scopo della manifestazione e’ quello di contrastare le cosiddette ’’stragi del sabato sera’’. Gli incidenti stradali sono, infatti, la prima causa di morte tra i giovani. Nel 2009 su 4.237 morti per incidente stradale, 950 avevano un’eta’ compresa tra 18 e 29 anni e il 42,9% di queste giovani vittime - 408 ragazzi - ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino (Fonte ACI-Istat). L’alcol e la droga sono tra le cause principali di questa strage: secondo una stima dell’Istituto Superiore di Sanita’, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga corrispondono al 30% del totale dei sinistri che avvengono nel nostro Paese.
La collaudata formula di ’’Guido con Prudenza’’ e’ basata proprio su un’attivita’ di sensibilizzazione contro la guida in stato d’ebbrezza accompagnata da un aumento dei controlli da parte della Polizia stradale. Una strategia che ha dato risultati importantissimi. Lo scorso anno durante i sei fine settimana di ’’Guido con Prudenza’’, la Polizia Stradale ha controllato lo stato alcolemico di 7.999 conducenti ritirando 438 patenti a guidatori in stato di ebbrezza e confiscando 37 veicoli a conducenti con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o risultati positivi al test antidroga. Anche per il 2011, come negli anni precedenti, i ragazzi che entreranno in discoteca troveranno un corner della sicurezza stradale dove hostess e steward della Fondazione ANIA li inviteranno a nominare il ’’Bob’’ della serata, ovvero colui che sceglie liberamente di non bere per riportare a casa gli amici in sicurezza. Al corner saranno distribuiti alcol test monouso in modo che tutti i ragazzi possano valutare il proprio stato alcolemico e capire se possono mettersi al volante in sicurezza.
com-map/mar/rob

WINENEWS

Rimini - 14 Luglio 2011
IN LOCALI E DISCOTECHE C’É “GUIDO CON PRUDENZA”: LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE ALL’ABUSO DI ALCOL DI FIPE-CONFCOMMERCIO E POLIZIA STRADALE, PER CONTRASTARE, DIALOGANDO PIÙ CHE VIETANDO, IL FENOMENO DELLE “STRAGI DEL SABATO SERA”
Per parlare ai giovani di consumo consapevole di alcol, bisogna andare dove i giovani vivono, si incontrano, si divertono. Ecco perché sono da accogliere con positività iniziative come quelle di Silb, l’Associazione delle imprese di intrattenimento da ballo della Fipe, che con la Polizia Stradale riporta nei locali la campagna “Guido con prudenza”: il 16 e 17 luglio nella riviera Romagnola, in Versilia e in altri luoghi affollati di giovani, nelle discoteche ci saranno corner informativi sulla guida alterata da alcol o droghe, alcol test monouso e così via.
E per chi sarà fermato dalla Polizia e trovato sobrio, ci saranno ingressi gratuiti nei locali per la volta successiva. Insomma, è incentivato e dialogando, più che vietando e proibendo, che si fa cultura del bere consapevole, senza penalizzare nessuno.
L’iniziativa nasce anche per promuovere in Italia la figura del “Bob”, il guidatore designato, ovvero colui che, nelle serate in discoteca con gli amici si impegna a non bere per riportare a casa gli amici in totale sicurezza, cercando di contrastare così le cosiddette “stragi del sabato sera”. Gli incidenti stradali sono, infatti, la prima causa di morte tra i giovani. Nel 2009 su 4.237 morti per incidente stradale, 950 avevano un’età compresa tra 18 e 29 anni e il 42,9% di queste giovani vittime - 408 ragazzi - ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino (Fonte Aci-Istat). L’alcol e la droga sono tra le cause principali di questa strage: secondo una stima dell’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga corrispondono al 30% del totale dei sinistri che avvengono nel nostro Paese.
“Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia contro gli abusi di alcol - ha dichiarato il Presidente del Silb-Fipe, Maurizio Pasca - soprattutto fra i giovanissimi e in qualsiasi contesto avvengano. Personalmente sarei favorevole ad innalzare il divieto di vendita e somministrazione di alcolici ai minori di anni diciotto. Il Silb è sempre stato sensibile a ogni forma di contrasto all’abuso di alcol, per questo continua ad aderire in maniera convinta a questa iniziativa. Considero un ottimo segnale sentir pronunciare sempre più spesso la formula magica “No grazie, non bevo perché devo guidare””.
“In questi anni abbiamo ottenuto concreti risultati agendo con grande passione e determinazione - ha dichiarato il Presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, Sandro Salvati - Ma come si può ignorare che sulle strade continuano a morire 18 giovani ogni settimana e molti altri restano invalidi per sempre. Sono cifre drammatiche e tutti dobbiamo fare di più, famiglie, forze dell’ordine e operatori. Dobbiamo imporre quella che io chiamo “la cultura delle regole”. Se guido la regola è che quella volta non bevo e riporto a casa sano e salvo chi è con me. Le regole al volante vanno rispettate. Sempre. Sennò si rischia di uccidere o di venire uccisi”.
“La prevenzione, l’informazione e i controlli nel campo della salute ci hanno regalato anni e qualità di vita. Lo stesso obiettivo perseguiamo come Polizia Stradale nel campo della sicurezza - a parlare è il Direttore del Servizio Polizia Stradale, Roberto Sgalla - L’attività svolta insieme alla Fondazione Ania e al Silb mira, infatti, a salvare vite umane e a diminuire invalidità permanenti, promuovendo tra i giovani la figura del guidatore designato e il sano divertimento”.

LA GAZZETTA DI MANTOVA

Lettera al giornale
IL CASO
Associazioni AEFVS e APCAT La comunità mantovana è scossa dal sangue che sta scorrendo sulle nostre strade, da giorni oltre al dolore emergono rabbia e senso di impotenza. Esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, ma è nostro dovere non fermarci a questo, occorre che non resti poi tutto uguale fino alla prossima croce sull’asfalto. Le nostre associazioni si appellano a tutti i cittadini, invitandoli a confrontarsi su questo tema con alcuni importanti esperti in materia, il prossimo venerdì 15 luglio - ore 20,30, presso la Sala Polivalente in Via Roda 29 a Montanara, ad un incontro sul tema "La salute e la strada: tutti responsabili di tutti”. Veniteci a trovare anche nelle successive sere di sabato 16 e domenica 17, al "Festival Musicale Analcolico" organizzato presso l’Area Feste del Boschetto, con ingresso libero. Musicisti prestigiosi, come Mariella Nava, Pippo Pollina e numerosi altri, si esibiranno per sostenere il nostro impegno, su un palco sotto il quale verrà esposto uno striscione raffigurante i volti di ragazzi e ragazze morti sulle nostre strade.Tutta questa sofferenza non è un tributo che dobbiamo necessariamente pagare alla nostra esigenza di muoverci e spostarci: certe disgrazie sono evitabili, in particolare c’è ben poca casualità nella morte provocata da chi guida sotto l’effetto di sostanze, legali o meno che siano.
Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada Associazione Provinciale Club Alcologici Territoriali

RADIO BASE

La provocazione: invitato anche Vasco
Nel weekend il Festival Musicale Analcolico 2011
Al Boschetto grande musica e specialità "idrogastronomiche"
14/07/2011 - Sabato 16 e domenica 17 luglio, presso "Il Boschetto" a Eremo di Curtatone (MN), si svolgerà un festival molto particolare, che unisce la musica, lo svago e il divertimento, come è giusto che sia in un momento di festa, a importanti spunti di riflessione e di informazione su un tema troppo spesso al centro delle cronache.
Ci stiamo riferendo al "Festival Musicale Analcolico 2011", organizzato dalla locale Associazione dei Club Alcologici Territoriali e dall’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada.
Sabato 16 e domenica 17 luglio, a partire dalle ore 18.30 e fino alle 24, presso "Il Boschetto" a Eremo di Curtatone (MN) si svolgerà il "Festival Musicale Analcolico 2011".
L’evento, ad ingresso libero, prevede la presenza sul palco di musicisti prestigiosi, che hanno generosamente accettato di partecipare all’originale manifestazione.
Sabato salirà sul palco Mariella Nava, donna ed artista di grandissima sensibilità, che ha accolto con grande entusiasmo l’invito a partecipare rivoltole dagli organizzatori.
Faranno parte del cast anche Fabio Zuffanti, musicista dei "Finisterre" e "Maschera di Cera", che presenterà alcuni brani del suo album solista "La foce del ladrone", Manuel Malò, Paola Di Capua, Sweetestrings, D.A. Trio.
Domenica ci sarà il ritorno in terra virgiliana di Pippo Pollina, artista in grande prestigio che raccoglie consensi in mezza Europa, che presenterà lo spettacolo "Abitare il sogno", accompagnato sul palco dal sax di Gaspare Palazzolo.
Sul palco saliranno anche alcuni tra i più autorevoli rappresentanti della giovane musica d’autore italiana: Luigi Mariano, Andrea Papetti e Fabrizio Frabetti.
Per tutta la durata della manifestazione sarà attivo uno stand gastronomico che offrirà ai presenti i migliori piatti della tradizione mantovana, annaffiati da acqua e bevande analcoliche.
Il Festival Musicale Analcolico, giunto alla decima edizione, è organizzato dall’Associazione Provinciale dei Club Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin), in collaborazione con l’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada, il Comune di Curtatone, il Servizio Sicurezza Stradale e dall’Assessorato alle Politiche di Coesione Sociale e Pari Opportunità della Provincia di Mantova, il Volontariato della città di Curtatone.
Il Festival sarà preceduto venerdì 15 luglio da una tavola Rotonda sul tema "La salute e la strada: tutti responsabili di tutti".
L’incontro, rivolto a tutta la popolazione, si svolgerà a partire dalle 20.30 presso la sala Polivalente, in via Roda 29 a Montanara.

Nel seguente link l’intervista radiofonica ad Alessandro Sbarbada
http://www.radiobase.eu/mnch/site/index.asp?v=v_news_detail&itm_id=20110714_114614_0795_33,

CORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS

Ancora troppi incidenti stradali: servono pene certe
Gent. sig. Beppe, so che il problema Le sta a cuore e Le propongo di pubblicare l’invito, che di seguito riporto integralmente, tratto dal sito: www.omicidiostradale.it. Si tratta di raccogliere 50.000 firme (per ora sono 23.000) destinate a una proposta di legge, compiutamente illustrata nel testo. All’iniziativa, oltre al Comune di Firenze, hanno aderito decine di associazioni che operano nel volontariato, nel sociale e non solo. Grazie per quanto potrà fare.
"Abbiamo bisogno del vostro aiuto per una società più giusta dove chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (essendo drogato e/o in stato di ebrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile. Se rubi 100 € dalla borsa di una signora e sei catturato da un agente di polizia entri in carcere immediatamente e sei processato subito. Lo stesso ti accade se rubi una bicicletta (processo per direttissima e condanna a 1 anno e 6 mesi). Se invece uccidi un ragazzo di 17 anni, invadendo la sua corsia e investendolo in pieno perché ti sei messo alla guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico che supera di 3 volte il limite di legge (significa aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino), non solo non vieni arrestato subito, ma in carcere non ci andrai mai.
Una pena “equa” per il danno provocato e “certa” rappresenta un atto di “prevenzione”. Serve da deterrente e rende un minimo di giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che si è messo alla guida non essendo in condizione di farlo. La legge che proponiamo ci aiuterà a salvare vite umane nelle nostre strade e a rendere giustizia a chi sarà colpito ingiustamente. Visita il sito per saperne di più, leggi la proposta di legge e aderisci alla nostra iniziativa. Diventa un cittadino attivo che richiede a chi ci governa una società più sicura e civile".
Roberto Pellicciari, errepi949@hotmail.it

Risposta di Beppe Severgnini
Approvo.

CORRIERE DELLA SERA – FORUM NUTRIZIONE

Mercoledì, 13 Luglio 2011
mischiare vino e birra
Gentile dott. Ghiselli. Ho sempre sentito dire che può far molto male bere la stessa sera vino e birra. A lei risulta? e mischiare al vino e alla birra amari e superalcolici? Grazie e cordiali saluti
giovanni

Risponde Andrea Ghiselli
E certo che può fare male...perché aumenta la quantità di alcol (cancerogeno) consumato. Se poi oltre a vino e birra si mischiano anche superlacolici la quantità di alcol (cancerogeno) aumenta ancora di più. Non bere alcuna bevanda alcolica è il comportamento migliore. In deroga meglio bere la bevanda alcolica a più bassa gradazione alcolica nella quantità più bassa possibile.

CITTAOGGI

Accoltella un 16enne, fermato 20enne peruviano per tentato omicidio
Pero 14 Luglio 2011 - Al termine di indagini durate meno di 24 ore, i Carabinieri della Tenenza di Pero sono riusciti a rintracciare e sottoporre a fermo, con l’accusa di tentato omicidio, H.H.J, 20enne peruviano, da tempo residente in quel centro, operaio.
Il ragazzo, la notte scorsa, nel corso di una lite per futili motivi, aveva accoltellato alla schiena, utilizzando un cacciavite, un 16enne ecuadoregno residente a Milano.
L’abuso di alcol alla base dell’aggressione.
I due si trovavano nei giardini pubblici di Pero, in compagnia di altri sudamericani, intenti a bere birra. Qualche battuta pesante, quindi le ingiurie ed infine insulti all’onorabilità delle rispettive madri. Un affronto che il 20enne ha evidentemente considerato insopportabile. Preso un cacciavite, ha vibrato alcuni fendenti contro il 16enne, colpendolo alla schiena, lasciandolo a terra e dandosi quindi alla fuga.
Gli amici hanno accompagnato il ferito all’ospedale Sacco di Milano, il cui personale ha subito informato le Forze dell’Ordine. I primi accertamenti hanno consentito di individuare il luogo dell’aggressione. Sentendo le persone che abitualmente frequentavano la zona, i militari della Tenenza di Pero sono riusciti a tracciare un identikit dell’aggressore, le cui foto sono state quindi poste in visione a vittima e testimoni.
Il riconoscimento ha fornito la prova decisiva e l’autore del reato, dopo ricerche durate alcune ore, è stato rintracciato nel seminterrato di un condominio alla periferia perese. Inevitabile il fermo e l’accusa di tentato omicidio. E’ stato condotto nel carcere di San Vittore.

CORRIERE DEL VENETO (Ed. Verona)

Guidò trattore ubriaco Lavorerà per il Comune

LA LIBERTA’

Kit misura-alcol ai giovani e controlli anche di sera

© asaps.it
Venerdì, 15 Luglio 2011
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