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Rassegna stampa alcol e guida del 16-17 luglio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

LA VOCE DI CHI HA SEMPRE SOSTENUTO CHE IL VINO, LA BIRRA E LE ALTRE BEVANDE ALCOLICHE SONO NOCIVE PER IL CORPO.

LA GAZZETTA DI MANTOVA

«Vino e birra sempre nocivi» Un weekend analcolico
15 luglio 2011 —   pagina 17   sezione: Nazionale
PIUBEGA Quelle della tragedia di Piubega sono solo le ultime di una lunga serie di vite spezzate. I volti dei ragazzi e delle ragazze morti sulle strade mantovane si aggiungono incidente dopo incidente, uno in fila all’altro. Ad unirli, oltre al destino, uno striscione: quello che sarà esposto domani e domenica al festival musicale analcolico, organizzato al Boschetto di Curtatone. A presentare l’iniziativa è Alessandro Sbarbada dell’Associazione Club Alcologici Territoriali di Mantova: «Promuovere il legame tra bevande alcoliche e divertimento è già un delitto. È per contrastare manifestazioni all’insegna dell’alcol che abbiamo pensato l’iniziativa del Boschetto». In particolare, la manifestazione a cui si fa riferimento, è “Casoni a tutta birra”, una tra le più importanti a livello nazionale. A lanciare l’allarme è anche il responsabile della psichiatria di Mantova, Enrico Baraldi. «L’alcol è purtroppo protagonista di radicati stereotipi positivi, ma allo stesso tempo sbagliati e dannosi. Solo una piccola dose di vino o birra è fortemente nociva per il corpo, e un solo bicchiere al giorno – spiega – aumenta del 170% il rischio di tumori alla bocca». Lo psichiatra sfata poi un altro luogo comune: «Non è vero che prima di mettersi alla guida un solo sorso di alcolico non crea alcun danno. Anzi – aggiunge – le performances psicomotorie sono alterate fin dal principio. La gran parte degli incidenti non è dovuta all’ubriacone di turno che alla macchina nemmeno ci arriva – dice – ma da tutti gli altri». È un messaggio preciso quello che farà da sfondo al festival analcolico, e che oggi verrà anticipato alle 20.30 a Montanara, nella sala Polivalente di via Roda, con il convegno “La salute e la strada: tutti responsabili di tutti”. Secondo Baraldi, a rientrare per buona parte in questi “tutti” sono le istituzioni che promuovono gli stessi eventi incriminati. Ma i primi a cui rivolgersi sono i ragazzi: «I Comuni continueranno a incoraggiare certe manifestazioni, per il guadagno che ricavano, andando oltre l’interesse per la salute dei cittadini. La strada da percorrere è quella dell’informazione, e sono i giovani la risorsa da cui partire». Elena Caracciolo


FORUM CORRIERE DELLA SERA

Venerdì, 15 Luglio 2011
L’ALCOL FA BENE SE PRESO MODERATAMENTE
http://www.vivereinarmonia.it/benessere/articolo/alcol-fa-bene-se-preso-moderatamente_140711125905.aspx
In questo articolo riportano una dichiarazione dell’Inran. Volevo chiedere se è autentica.
Cordiali saluti Guido Dellagiacoma

Risponde il dott.Andrea Ghiselli
Quando ho letto il post mi è preso un colpo e ho cominciato a sudare...cercando di immaginarmi tra me e me chi dell’INRAN avesse potuto dire una cosa del genere. Per fortuna poi ho potuto tirare un respiro di sollievo...non è una dichiarazione dell’INRAN quella che è riportata nell’articolo, ma un sunto, da parte del redattore dell’articolo, liberamente tratto dalla Linea 7 delle Linee Guida per una sana alimentazione dell’INRAN.
La Linea Guida è più che autentica.

LA CAMPAGNA DI ASSOUTENTI SOSTIENE CHE L’ALCOL PROVOCA IL CANCRO.

ADNKRONOS.COM

Alcol: provoca cancro, campagna Assoutenti per scritte su bottiglie
Milano, 14 lug. (Adnkronos Salute) - "L’alcol provoca il cancro, come il fumo di sigaretta. E’ inserito nel gruppo 1 delle sostanze ritenute cancerogene dall’Iarc (International agency for research on cancer), come le sigarette. E allora perché non è possibile segnalare il pericolo ai consumatori con le stesse scritte di avvertimento che troviamo oggi sui pacchetti di ’bionde’?". E’ la battaglia dell’associazione di consumatori Assoutenti che, affiancata da un team di esperti scientifici e legali, ha avviato una serie di azioni per far sentire la sua voce anche a livello europeo.
Fulcro della campagna presentata oggi a Milano è una segnalazione ufficiale redatta dagli avvocati Giuseppe Giacomini, Stefano Cresta e Sergio Maradei, e indirizzata all’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma, alla Commissione europea, all’Europarlamento e ai ministeri italiani della Salute e dello Sviluppo economico. Nelle venti pagine del documento si accendono i riflettori sugli studi scientifici che attestano le conseguenze dannose legate al consumo di alcol, e in particolare il legame con alcuni tipi di cancro, si segnala il quadro normativo di riferimento e sulla base di questo, si chiedono una serie di misure urgenti: "Non ci si riferisce necessariamente all’introduzione di obblighi legati all’etichettatura e all’indicazione degli ingredienti - si legge nel testo - ma certamente all’inderogabile esigenza che su tutte le confezioni vengano apposte idonee segnalazioni" sui rischi dell’alcol, "soprattutto con riferimento all’insorgenza di affezioni tumorali".
Una delle ipotesi suggerite è che "venga quanto meno promosso un accordo consensuale o obbligatorio, volto a imporre ai produttori e distributori specifiche condizioni informative per l’immissione sul mercato e l’uso delle bevande alcoliche". Per sostenere l’azione sulle Istituzioni, "Assoutenti si sta impegnando in una mobilitazione popolare con una raccolta di firme in Italia e in Europa", annuncia il vicepresidente dell’associazione dei consumatori, Furio Truzzi.
La sostanza responsabile dei danni alcol correlati è l’etanolo. La sua presenza ha portato l’Iarc, organismo dell’Organizzazione mondiale della sanità, a inserire le bevande alcoliche nello stesso gruppo in cui ritroviamo l’asbesto (amianto), l’arsenico, il benzene, il tabacco, le radiazioni. "Si continua a invitare le persone al consumo responsabile dell’alcol. Eppure nessuno inviterebbe mai a consumare moderatamente amianto", osserva Gianni Testino, epatologo direttore del Centro di alcologia dell’ospedale San Martino di Genova e vicepresidente della Società italiana di alcologia. "E per comprendere con precisione il livello di pericolosità dell’alcol, è giusto sapere che per contrarre la cirrosi epatica bisogna berne tanto, mentre per ammalarsi di tumore basta il cosiddetto consumo sociale", prosegue lo specialista.
Mediamente in una unità alcolica, che corrisponde a una lattina di birra o a un bicchiere piccolo di vino o a una dose da bar di superalcolico o aperitivo, "si trovano 12 grammi di etanolo - spiega Testino - che viene trasformato nel nostro organismo in acetaldeide, una sostanza altamente cancerogena. Da questa metabolizzazione si liberano anche i radicali liberi dell’ossigeno. L’acetaldeide si va a legare al nostro Dna modificandolo e tali alterazioni cromosomiche sono in grado di favorire lo sviluppo di cellule neoplastiche. Non solo: l’acetaldeide inibisce anche i meccanismi fisiologici di riparazione del Dna".
Nel 2010, continua l’epatolgo, "l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito un rapporto causale fra il consumo di bevande alcoliche e il cancro, in riferimento ad alcuni siti del nostro organismo: cavità orale, faringe, laringe, intestino, esofago e seno. E addirittura per il cancro al seno l’alcol è stato definito l’unico fattore di rischio che noi possiamo eliminare. Secondo le statistiche, circa il 4% di tutti i tumori è causalmente legato all’uso di bevande alcoliche, correlazione che raggiunge circa il 7% tra gli uomini".
Assoutenti vuole attirare l’attenzione delle autorità sanitarie europee, ma anche italiane. E oltre a raccogliere adesioni alla petizione attraverso il numero verde 800199633, sarà il 14 novembre a Roma sotto il ministero della Salute per la ’prima giornata europea senza alcol’.
"Noi speriamo che l’Unione europea vada al di là di alcuni interessi particolari - incalza Testino - Anche l’analisi dei costi ha dimostrato che spendiamo molto di più per gli effetti del consumo di alcolici, responsabili di almeno 60 patologie, rispetto a quanto incassano gli Stati con la fiscalità. L’Europa faccia un atto di coraggio e imponga ai produttori di bevande alcoliche di segnalare innanzitutto gli ingredienti in esse contenuti, in particolare la concentrazione di acetaldeide libera, e di informare la popolazione sul fatto che il consumo favorisce i tumori".
La Francia, ricorda l’epatologo, ha dato il buon esempio mettendo sulle bottiglie il simbolo della donna incinta sbarrato con una x, per far capire che l’uso di alcol è vietato in gravidanza. Sull’etichettatura degli ingredienti, "vogliamo che l’Europa esca dall’immobilismo - sottolinea Giuseppe Giacomini, l’avvocato che sta seguendo la ’crociata’ di Assoutenti - Per le bevande alcoliche, infatti, la Direttiva 2000/13/CE relativa all’etichettatura degli alimenti rinvia a una futura specifica regolamentazione che a tutt’oggi non risulta essere stata emanata".

LA RISPOSTA DEI PRODUTTORI DI VINO APPOGGIATA DA UN LORO NOTO SOSTENITORE NONCHE’ NUTRIZIONISTA

WINENEWS

“ALCOL COME SIGARETTE, IL SOLO CONSUMO, E NON L’ABUSO PUÒ FAVORIRE IL CANCRO. AVVERTENZE PER SALUTE IN ETICHETTA”. PARTE LA BATTAGLIA ANTIALCOL DI ASSOUTENTI. “MA È SBAGLIATO, SOLO L’ABUSO FA MALE”. COSÌ IL NUTRIZIONISTA CALABRESE
MILANO - 15 LUGLIO 2011, ORE 17:54
Mettere avvertenze dei rischi per la salute come nelle sigarette sulle etichette di tutti gli alcolici, perché l’alcol, in qualsiasi quantità, e non solo con l’abuso, può favorire i tumori, tanto che lo Iarc, l’Agenzia di Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, inserisce l’alcol nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene, con amianto, arsenico, benzene, tabacco e radiazioni.
Ecco, in sintesi, l’idea di Assoutenti (www.assoutenti.it), organizzazione dei consumatori che ha lanciato la campagna “L’alcol ti uccide, scegli la vita”, scrivendo la richiesta all’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma, alla Commissione e al Parlamento Ue, e ai Ministeri italiani di Salute e Sviluppo Economico. Un attacco duro e concreto, che arriva nei giorni in cui una donna alcolista di Genova, come si legge oggi su “Il Giornale”, ha deciso di fare causa ad un produttore di alcolici dopo essersi ammalata di tumore al seno, e che potrebbe rappresentare un precedente importante. “Si continua a invitare le persone al consumo responsabile dell’alcol. Eppure nessuno inviterebbe mai a consumare moderatamente amianto”, osserva Gianni Testino, epatologo direttore del Centro di alcologia dell’ospedale San Martino di Genova e vicepresidente della Società italiana di alcologia.
“E per comprendere con precisione il livello di pericolosità dell’alcol - sostiene - è giusto sapere che per contrarre la cirrosi epatica bisogna berne tanto, mentre per ammalarsi di tumore basta il cosiddetto consumo sociale. Mediamente in una unità alcolica, che corrisponde a una lattina di birra o a un bicchiere piccolo di vino o a una dose da bar di superalcolico o aperitivo, si trovano 12 grammi di etanolo - spiega Testino - che viene trasformato nel nostro organismo in acetaldeide, una sostanza altamente cancerogena. Da questa metabolizzazione si liberano anche i radicali liberi dell’ossigeno. L’acetaldeide si va a legare al nostro Dna modificandolo e tali alterazioni cromosomiche sono in grado di favorire lo sviluppo di cellule neoplastiche. Non solo: l’acetaldeide inibisce anche i meccanismi fisiologici di riparazione del Dna. Nel 2010 - continua - l’Oms ha definito un rapporto causale fra il consumo di bevande alcoliche e il cancro, in riferimento ad alcuni siti del nostro organismo: cavità orale, faringe, laringe, intestino, esofago e seno. E addirittura per il cancro al seno l’alcol e’ stato definito l’unico fattore di rischio che noi possiamo eliminare. Secondo le statistiche, circa il 4% di tutti i tumori e’ causalmente legato all’uso di bevande alcoliche, correlazione che raggiunge circa il 7% tra gli uomini”. Con queste argomentazioni, Assoutenti vuole attirare l’attenzione delle autorità sanitarie europee, ma anche italiane. E il 14 novembre a Roma sotto il ministero della Salute per la “prima giornata europea senza alcol”.
“Ma è sbagliato, tanti studi scientifici dimostrano che l’alcol, in certe quantità, non solo non fa male, ma può far bene” commenta il famoso nutrizionista e docente di alimentazione e nutrizione umana Giorgio Calabrese. “Il fatto che l’Iarc, organizzazione serissima, inserisca l’alcol in fascia 1 - aggiunge - è un’esasperazione per richiamare l’attenzione sul problema dell’abuso di alcoli, quello sì direttamente responsabile di patologie, anche tumorali. Ma la relazione tra consumo misurato di alcol e danni alla salute, ormai evidente per le sigarette, è tutta da dimostrare”. “Prima di demonizzare un settore che non è solo economia, ma cultura, tradizione e territorio, bisogna riflettere bene - ribatte il presidente di Federvini (www.federvini.it) Lamberto Vallarino Gancia - anche perché molti studi dimostrano che piccole quantità di alcol, e soprattutto di vino, possono fare bene. Noi ci battiamo da anni contro l’abuso, che è il problema, e per il bere moderato. Se Assoutenti andrà avanti, ci opporremo nei modi opportuni”.

 

LA QUESTURA BLOCCA UN RAVE PARTY A BASE DI BEVANDE ALCOLICHE E SOSTANZE STUPEFACENTI

IL TIRRENO

«La festa è pericolosa»: cancellata
Doveva tenersi venerdì in spiaggia a Marina, «migliaia pronti allo sballo»
In azione la task force contro i rave party Il questore: meglio prevenire che avere drammi come a Sorano
FEDERICO LAZZOTTI
VENERDÌ, 15 LUGLIO 2011
GROSSETO. A migliaia erano pronti da mezza Europa a raggiungere la spiaggia di Marina di Grosseto. L’appuntamento era già fissato per venerdì prossimo alle 22. Giovani e giovanissimi avrebbero ballato per tutta la notte musica elettronica, bevuto e - secondo la questura - assunto sostanze stupefacenti. Per questo l’evento è stato «cancellato».
Nelle parole del Questore di Grosseto Michele Laratta che entra nel dettaglio dell’operazione, si percepisce l’onda lunga dell’allarme rave party in Maremma scattato dopo l’aggressione di Pasquetta, quando due carabinieri vennero aggrediti a bastonate, calci e pugni da quattro ragazzini durante un normale controllo.

«Il maresciallo Antonio Santarelli - spiega Laratta - è ancora in coma in una clinica specializzata, la cosidetta “Casa del risveglio”. Quel giorno ad innescare la rabbia degli aggressori è stata una miscela di alcol e stupefacenti. La stessa che pensiamo potessero assumere anche i giovani e giovanissimi che venerdì prossimo avrebbero partecipato al beach party di Marina di Grosseto».
In direzione prevenzione va anche l’accordo firmato la settimana scorsa in Prefettura, al termine del quale è stata creata la task force che si occuperà di monitorare e come in questo caso bloccare feste che possano sfociare «in raduni incontrollabili pericolosi per l’ordine pubblico».
Ad organizzare il “Goaway volume 2” - si legge nell’opuscolo che circola nei siti specializzati - lo staff del Fuorirotta, uno dei locali più frequentati della costa. «Abbiamo l’immenso piacere - scrivono - di invitarvi al secondo appuntamento del riuscitissimo Goaway. Vi coccoleremo con la solita musica di qualità tra cui minimal electronic-progressive, psytrance e dark psytrance».
Il ritrovo era stato fissato per le 22 di venerdì prossimo e la festa in spiaggia si sarebbe conclusa all’alba della mattina seguente. «Dopo aver appreso dell’evento - prosegue il questore - abbiamo contattato i tre organizzatori, ragazzi tra i 30 e 40 anni, informandoli di quello a cui stavano andando incontro: contravvenzioni di migliaia di euro e soprattutto guai a livello penale».
Da quello che filtra dalle indagini, pare che fino alla settimana scorsa fossero già arrivate centinaia di adesioni. «Non avrebbero avuto problemi ad avere migliaia di ospiti», prosegue Laratta. Dalla pubblicità che gli organizzatori avevano fatto girare sul Web, pare che la festa fosse completamente gratuita e quindi maggiormente appetibile. «Il problema in questi casi è di ordine pubblico, di occupazione di suolo pubblico, di irregolarità nella somministrazione di cibi e bevande», spiegano.
Gli organizzatori alla fine hanno ceduto alle pressioni e rinunciato. Così accanto all’evento di Marina adesso lampeggia una scritta rossa: «cancellato». Ora sul web la crociata contro le feste in spiaggia ha fatto scoppiare la rabbia di chi ai rave party partecipa. «Non si può - scrivono - buttare la croce su migliaia di persone per quello che è successo a Sorano».


 

VEDETE IN QUESTO ARTICOLO QUANTA PAURA CHE L’ALCOL POSSA ROVINARE LA FESTA. CIO’ NONOSTANTE NESSUNO CI RINUNCIA!

CORRIERE ADRIATICO

Cene romane, controlli per l’alcol
Stasera eventi ludici a Lido e Sassonia, baristi responsabilizzati sulla vigilanza. Stop della festa alle 3
16.7.11 – Fano.- E’ un atto di fiducia nella maturità dei giovani fanesi e no, anche se contemperato da disposizioni particolarmente severe, specie nei confronti degli esercenti, perché tutto si svolga senza eccessi, la riproposizione di una festa nella zona balneare del Lido che risente ancora di quanto avvenuto durante la Notte Bianca.
L’assessore agli eventi e alle manifestazioni Alberto Santorelli è sicuro che i giovani sanno divertirsi anche senza ubriacarsi ed eccedere in intemperanze. Siamo ormai alla fase finale della Fano dei Cesari: oggi e domani si svolgono gli eventi più importanti, preceduti da una settimana ricca di appuntamenti culturali che hanno sollevato un grande interesse: annullato il Trimalcione, questa sera si svolgerà la cena dei Cesaroni al Lido e la cena dei Cesarini all’anfiteatro Rastatt in Sassonia: momenti cruciali, da cui dipenderà molto della continuazione di simili iniziative nella nostra città.
“Abbiano cercato – ha detto Santorelli – di responsabilizzare i baristi. Tutti coloro che organizzeranno un intrattenimento musicale, dovranno autocertificare un sistema di vigilanza privata. Gli eventi questa sera termineranno alle 3; ai gestori dei locali sarà data la possibilità di far defluire i clienti fino alle 4, orario in cui tutti i locali della città dovranno essere chiusi. I ristoratori potranno servire bevande in bicchieri di vetro fino alle 22, l’alcol potrà essere servito fino alle 3 e per tutti sarà vietato l’uso e il trasporto, nei luoghi della festa, di bicchieri e bottiglie di vetro, anche acquistate altrove. Sia questa sera che domani sera, quando dopo la corsa delle bighe si farà musica tanto in centro storico quanto in Sassonia, verranno svolte varie iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sulla pericolosità di un uso smodato di alcol. In proposito, l’amministrazione comunale ha attivato una campagna contro la tendenza dei giovani a ubriacarsi, predisponendo un piano di sicurezza e controlli amministrativi volti a garantire lo svolgimento della Fano dei Cesari, in piena sicurezza”.
Oggi il programma della manifestazione accentua di nuovo l’attenzione del pubblico sulla suggestiva ricostruzione storica di un accampamento romano allestito dalla associazione Colonia Iulia Fanestris nell’area antistante e all’interno della rocca malatestiana.
Dopo il bastione Sangallo, le mura romane, quest’anno la rocca è stata trasformata in un fortilizio di frontiera controllato dalla prima Coorte della II Legio Augusta.
Domani la parata delle fazioni prenderà il via alle 17 da via Cavour e dalla rocca ed entrerà nel circuito del Pincio attraverso l’arco di Augusto alle 17.30; alle 19.30 inizierà la corsa delle bighe; in seguito alle 21 in piazza Venti Settembre la festa terminerà con una iniziativa musicale.
Massimo Foghetti


CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
INCIDENTI

LA REPUBBLICA di Torino

Dopo serata ai Murazzi cade nel Po e annega
Le persone presenti nei locali hanno immediatamente dato l’allarme,il corpo  stato recuperato in mattinata dai vigili del fuoco
Un marocchino di 43 anni,probabilmente ubriaco dopo una serata passata nei locali dei Murazzi, è caduto per cause accidentali nel Po ed è morto annegato. L’uomo, che si trovava nel tratto i fiume sotto corso Cairoli, è stato visto cadere dalle persone presenti in quel momento lungo le sponde che hanno dato l’allarme. Immediate sono scattate le ricerche rese complicate dal buio. Il corpo è stato recuperato questa mattina dai vigili del fuoco.

IL TIRRENO

Paurosa carambola con l’auto Alla guida un quarantenne ubriaco
VENERDÌ, 15 LUGLIO 2011
PRATO. Poteva avere conseguenze tragiche l’incidente accaduto mercoledì sera intorno alle 21,30 in via Ciulli e che è costato 30 giorni di prognosi a un cittadino italiano, quarantenne. La carambola che lo ha visto protagonista poteva costare più caro a lui e a un altro automobilista di passaggio.
L’uomo stava percorrendo via Ciulli alla guida della propria auto quando ha tentato un sorpasso in direzione nord e per fare questo si è spostato completamente sulla sinistra della strada andando a toccare il marciapiede.
L’urto gli ha fatto perdere il controllo della macchina che in un primo momento si è messa di traverso e poi si è schiantata frontalmente contro uno degli alberi che fiancheggiano la strada prima di finire la propria corsa sul lato opposto dove ha urtato, seppure leggermente, un’auto che passava in quel momento.
L’automobilista, prontamente soccorso dal 118, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Prato dove è stato curato e giudicato guaribile appunto in trenta giorni.
L’uomo è stato sottoposto anche ad esame per verificare il tasso di alcool nel sangue che è risultato quasi tre volte superiore al limite consentito.
Per questo è stato deferito con l’aggravante di aver provocato un incidente stradale.

LA SICILIA

Tornavano da una notte brava
Sabato 16 Luglio 2011Cronaca,pagina 47e-mailprint
Tornavano da una notte brava, avevano alzato il gomito un po’ troppo, ma questo non aveva impedito loro di mettersi al volante. Certo, a guidare era solo uno (anzi una) ma entrambi avevano fatto il pieno di alcol e non erano certo in grado di ritornare a casa in sicurezza, così come prevede il codice della strada.
Il sospetto? Procedevano a zig zag sull’autostrada A18 in direzione Messina-Catania. A fermarli ci hanno pensato gli agenti della Polstrada di Giardini Naxos (sottosezione del compartimento della Polizia stradale Sicilia orientale) che, su segnalazione di alcuni automobilisti, li hanno intercettati intorno alla mezzanotte dell’altroieri, nei pressi dello svincolo di acireale per sottoporli all’alcol test.
I due, entrambi catanesi rispettivamente di 31 (la guidatrice) e 37 anni, all’esito del controllo risultato abbondantemente sopra i valori consentiti di alcol nel sangue, si sono avventati contro i poliziotti prendendoli a calci e pugni. In particolare la donna, si è Risultato, dieci giorni di prognosi per gli agenti intervenuti e l’arresto per entrambi gli occupanti della macchina per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Inutile dire che alla signora è stata ritirata la patente e che l’auto è stata posta sotto sequestro.
L’operazione è avvenuta nell’ambito di un programma di prevenzione disposto dal Compartimento polizia stradale di Catania e diretto dal dirigente della sezione Polizia stradale di Messina, attuato con intensificazione dei servizi di vigilanza e dei controlli alcoltest allo scopo di aumentare la sicurezza stradale con l’incremento di traffico stagionale.

DENUNCE

IL TIRRENO

Ubriachi alla guida: 4 denunciati Passa col rosso e telefona: maxi multa
VENERDÌ, 15 LUGLIO 2011
MASSA. Al volante, con il telefonino incollato all’orecchio, attraversa l’incrocio mentre il semaforo è rosso. Piccolo record di infrazioni per un massese che, fermato da una volante della polizia, si è preso una multa da oltre 300 euro ela decurtazione di 11 punti dalla patente.
Durante una serie di controlli mirati compiuti in questi giorni, che si sono concentrati soprattutto alla prevenzione dell’abuso di bevande alcoliche da parte degli avventori dei numerosi locali presenti nel centro cittadino e lungo la fascia costiera apuana, gli uomini della questura hanno fermato e multato due cittadini (entrambi massesi) per “manifesta ubriachezza”. Altre due persone persone sono state deferite in stato di libertà alla procura della Repubblica per il reato di guida in stato di ebbrezza alcoolica. I servizi, annuncia la questura, proseguiranno serrati nei prossimi giorni.

ONTUSCIA

Marijuana, hashish e guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti: quattro denunce e due segnalazioni
venerdì 15 luglio 2011 - 16:43:40
RONCIGLIONE – (m) A Monte Romano i carabinieri della locale stazione, durante un controllo alla circolazione stradale, hanno fermato e controllato un’autovettura con a bordo un 28enne ed un 29enne, entrambi di Roma, ai quali gli è stata rinvenuta, ben occultata nel vano porta oggetti, della marijuana.
I due sono stati segnalati al competente Ufficio Territoriale del Governo di Viterbo mentre la sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro. A Capranica una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ronciglione ha controllato due 30enni romani ai quali è stata rinvenuta una certa quantità di hashish, precisamente un grammo, e un coltello a serramanico con lama lunga 8 centimetri.
I due giovani sono stati denunciati a piede libero e segnalati al competente Ufficio Territoriale del Governo, mentre il coltello e la sostanza stupefacente sono stati posti sotto sequestro. Infine a Caprarola e Ronciglione i carabinieri delle due stazioni, in un servizio congiunto, hanno denunciato a piede libero un 67enne, viterbese, poiché guidava la propria autovettura in evidente alterazione psico-fisica, in quanto una volta notato dai militari operanti guidare a zig-zag sulla carreggiata di marcia si è rifiutato rifiutava sottoporsi al test con l’apparecchio etilometro.
L’uomo si trovava in evidente stato di ebbrezza alcolica in quanto presentava scoordinamento motorio e alito vinoso. Denunciato anche un 28enne, pregiudicato, il quale guidava il proprio veicolo, risultato poi anche senza assicurazione, sotto effetto di sostanza stupefacente. Le autovetture sono state poste sotto sequestro e le rispettive patenti di guida immediatamente ritirate.

LA NUOVA VENEZIA

Al volante ubriaco rischia la strage sulla Romea
15 luglio 2011 —   pagina 21   sezione: Cronaca
MARGHERA. Un’auto guidata da un conducente ubriaco ha rischiato di provocare uno schianto frontale in Romea. È successo verso le 3 di ieri. L’auto, a bordo della quale c’era anche un passeggero, è stata vista zigzagare pericolosamente fino a sfiorare lo scontro frontale. Dopo la segnalazione da parte di un automobilista, sono intervenute una volante e una pattuglia della polizia stradale. L’auto, dopo un lungo inseguimento, è stata bloccata. Il conducente, un padovano di 66 anni, è stato sottoposto all’accertamento alcolemico: il tasso di alcol nel sangue rilevato al primo controllo è risultato di 1,33 grammi/litro; un livello salito a 1,38 al secondo test, quasi il triplo rispetto al limite consentito (0,50). L’automobilista è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. L’eccessiva alzata di gomito gli è costata anche il ritiro della patente. L’auto, di proprietà dell’uomo, è stata infine posta sotto sequestro.

DEGRADO

LA NAZIONE

Alcol, bivacchi e rifiuti La notte offende Santa Croce
di EMANUELE BALDI
Un anno fa l’appello dei frati a difendere piazza e sagrato ma è cambiato poco. Anche Santo Spirito lancia l’Sos
Firenze, 16 luglio 2011 - C’È SANTO SPIRITO che è un frullatore di tamburi e birre, San Niccolò con le macchine parcheggiate anche fin dentro i tinelli delle case, San Lorenzo che è buio come la pece e sa di Medioevo. E poi c’è Santa Croce, principessa delle tenebre bellissima di giorno ma col vestito da sera sporco di Gin Lemon e vomito e con le orecchie che scoppiano. Firenze, centro storico, esterno notte. Sempre, inesorabilmente, la solita storia.
Cos’è cambiato rispetto a un anno fa? Poco o nulla, ci pare. C’è meno violenza, forse (anche grazie ai ripetuti controlli delle forze dell’ordine), meno pericoli immediati o forse una minore percezione degli stessi. Le scazzottate in via de’ Benci non si vedono da un pezzo anche perché i gestori dei locali danno un occhio in più alla strada. Ma il casino, quello con la c maiuscola, non lo ferma nessuno. E’ aumentato ancora anche se fino all’estate scorsa non sembrava cosa umanamente possibile. Il motivo è semplice: altri locali hanno aperto e ogni nuovo locale è una cannonata di decibel in più sparati in testa alla gente che dorme e vive ancora in questa fetta antica di città che è un incanto eppure ci vomitano sopra. L’Oltrarno è strozzato dalle macchine, la Ztl notturna serve più o meno come il due di picche quando briscola è fiori. Non si scorre da nessuna parte, i motorini sono ficcati dappertutto.
Piazza del Carmine è una distesa di metallo, Santo Spirito è invece una distesa di ragazzi che fino alle tre di notte non si schiodano e mandano nei pazzi i residenti. La scalinata della basilica è un ripostiglio di cartoni di vino e mozziconi di canne, di pezzi di pizza lasciati a macerare nel bollore di luglio. Ma anche di giorno — è accaduto per due volte pochi giorni fa — la piazza diventa terreno di liti e risse. La scalinata di Santa Croce è messa pure peggio e a poco è servito l’appello lanciato dai frati un anno fa, di cui si fece portavoce questo giornale. Ma l’autostrada dello “shot and go”, del “bevi e riparti” finchè non schianti in terra corre dal ponte alle Grazie a piazza Salvemini. Qui si urla. E dietro l’angolo si spaccia. Via dei Magliabechi non è più la centrale della droga perchè lì ci passa troppa Polizia. Ma il “giro” non è finito. Chi vende fumo e coca se ne sta negli anfratti intorno a via dei Neri, in piazza Peruzzi o nelle stradine intorno a via Ghibellina che è un’altra lavatrice alcolica mica da ridere. Spostandosi verso il Duomo la situazione si tranquillizza. Piazza della Repubblica con i suoi caffè e le canzoni dei Ricchi e Poveri suonate al piano bar è un fazzoletto anomalo, un’enclave un po’ demodè ma tranquilla e illuminata. Peggio, molto peggio, tutta l’area del mercato vecchio e di San Lorenzo.
Qui, nel buio, succede un po’ di tutto. Le ragazze straniere che rincasano affrettano il passo fin quasi a correre. Le facce in giro non sono belle per nulla. Qui chi finisce la birra in genere vola la bottiglia serenamente per terra e guai a dir qualcosa. Non ci sono tanti locali, è una terra di nessuno che nessuno controlla. Ultima tappa in via Palazzuolo, la strada del divertimento made in Santa Maria Novella. Anche qui ci sono caos e pozze di orina, grida improvvise. E in Santa Croce il sagrato resta ostaggio di bottiglie rotte, cartacce e lattine. Come un anno fa. Buonanotte Firenze, il Rinascimento è sempre più lontano.

INIZIATIVE DI PREVENZIONE ED INFORMAZIONE

IL TIRRENO

Niente alcol se stai al volante
Parte nelle discoteche la campagna contro le stragi del sabato sera
SABATO, 16 LUGLIO 2011
LUCCA. «Se bevo non guido, se guido non bevo». Riparte con il motto «Guido con prudenza» l’iniziativa nata nel 2004 allo scopo di diffondere e promuovere anche nella nostra provincia la figura del guidatore designato, ovvero colui che, nelle serate in discoteca con gli amici si impegna a non bere per riportare a casa gli amici in totale sicurezza. L’iniziativa è stata illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa nella caserma della polizia stradale dal comandante dottor Marco Tangorra e dall’ispettore Massimo Sodini in rappresentanza del questore.
Organizzata dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale in collaborazione con la polizia stradale e con l’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo silb-Fipe prenderà il via questa sera e domani sera l’ottava edizione di «Guido con prudenza» e terminerà tra un mese coinvolgendo i locali notturni di quattro zone d’Italia: Riviera Romagnola, Versilia, litorale romano e litorale campano a sud di Napoli.
Le discoteche della nostra provincia che hanno aderito all’iniziativa sono la Canniccia, la Capannina, il Twiga e lo Skylab dove i frequentatori troveranno il «corner della sicurezza stradale» dove hostess e steward della Fondazione Ania forniranno tutte le informazioni necessarie. Lo scopo è contrastare le cosiddette «stragi del sabato sera». Gli incidenti stradali sono infatti la prima causa di morte tra i giovani. Nel 2009 in Toscana si sono registrate 279 vittime da incidente stradale, il 17,9% (50 persone) aveva un’età compresa tra i 18 e 29 anni.
Nella provincia e nel comune di Lucca i morti sono stati 38, il 26,3% dei quali non avevano 30 anni. L’alcol e la droga sono tra le cause principali di questa strage.
D.T.

LUGONOTIZIE.IT

Una serata per confrontarsi sul tema dell’alcol tra gli adolescenti
venerdì 15 luglio 2011
Il Centro Per Le Famiglie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna continua a offrire opportunità educative ai genitori anche nel periodo estivo. All’interno del progetto Con i genitori, infatti, propone una serata, martedì 19 luglio, sul tema dell’alcol da affrontare con i genitori e i figli adolescenti, insieme, coadiuvati dalla presenza della dott.ssa Mirta Michelacci, coordinatrice del Centro Per Le Famiglie, dalla dott.ssa Chiara Lunardi, psicologa del Centro Ascolto Volo a Vela. Saranno inoltre presenti i genitori del gruppo di auto mutuo aiuto "I Pioneri" che porteranno la propria testimonianza.
Affronteremo i motivi che spingono gli adolescenti a iniziare a bere a partire dagli 11 anni, a ubriacarsi nelle uscite e soprattutto si cercherà di costruire un dialogo aperto con i genitori che potranno porre domande e considerazioni. Grazie alla collaborazione con il tavolo di coordinamento delle politiche giovanili e dell’associazione AGIS, l’iniziativa si svolgerà presso la Piscina di Rossetta, con ingresso gratuito dalle ore 18.00, buffet e a seguire discussione sull’alcol. Si invitano i ragazzi e i genitori a partecipare alla serata presso la piscina Rossetta (Via Traversa Rossetta 7).
È necessario iscriversi, telefonando al Centro Per Le Famiglie: 0545 38397 o 366 6156306 entro lunedì 18 luglio.

 

BUONE PRASSI SVIZZERE

NEWS ADMIN.CH

Alcol negli stadi: gli sforzi pagano
Berna, 15.07.2011 - Da due anni la Regìa federale degli alcool (RFA) collabora con i club calcistici e di disco su ghiaccio per migliorare la tutela della gioventù in merito all’accesso all’alcol. Un censimento delle prassi in ambito di vendita di alcol e l’esecuzione di test d’acquisto costituiscono il fulcro di questo progetto che rientra nell’ambito della tavola rotonda sulla sicurezza nello sport e del Programma nazionale alcol 2008–2012. Gli sforzi profusi cominciano a dare i loro frutti. In un anno la percentuale di vendita di alcol ai minori è passata dal 61,6 per cento al 34,4 per cento. La RFA continuerà il suo progetto nella stagione sportiva 2011–2012.

La tavola rotonda sulla sicurezza nello sport presieduta dal consigliere federale Ueli Maurer si prefigge di ridurre la violenza nell’ambito delle manifestazioni sportive. L’alcol consumato in eccesso contribuisce ampiamente a scatenare l’aggressività negli stadi. Questa è la ragione per cui questo punto delicato rientra fra i temi principali della tavola rotonda. La RFA vi contribuisce collaborando con i Cantoni per controllare il commercio di alcol e badando al rispetto della tutela della gioventù. Nel 2009 la RFA ha iniziato un progetto di osservazione delle prassi di vendita di bevande alcoliche nei 22 stadi di calcio di super league e di disco su ghiaccio del massimo campionato (NLA). L’esecuzione di test d’acquisto è parte integrante di questo progetto.
Durante la stagione 2010–2011 sono stati effettuati 567 test d’acquisto. La media della percentuale di vendita a minori ammontava al 34,4 per cento (è stato venduto alcol a un giovane su tre). La differenza tra le leghe di calcio (34,6 %) e di disco su ghiaccio (34,2 %) appare insignificante. Questa percentuale di vendita è stata praticamente dimezzata rispetto a quella della stagione 2009–2010 (61,6 %). Malgrado questa forte diminuzione, la vendita di alcol ai minori all’interno degli stadi è superiore alla media svizzera dei punti vendita, che nel 2010 era pari al 26,8 per cento.
Oltre ai test d’acquisto, la RFA ha censito le prassi connesse all’alcol negli stadi. Sono state esaminate segnatamente la formazione del personale di vendita, la visibilità delle informazioni destinate alla tutela della gioventù (cartelli di divieto di vendita ai minori di 16/18 anni) o l’offerta di bevande analcoliche nei bar all’interno degli stadi. In questo modo la RFA ha potuto constatare che il principio dell’«articolo sullo sciroppo», secondo cui devono essere offerte bevande analcoliche a un prezzo inferiore a quello della bevanda alcolica meno cara, non è ancora applicato in tutti i punti vendita. Si nota d’altro canto che gli stadi iniziano a utilizzare i moduli di formazione standardizzati per il personale di vendita elaborati dalla RFA e dai suoi partner dell’economia.
In generale, i risultati intermedi del progetto indicano che i gestori degli stadi e i club sportivi «stanno al gioco». Nei confronti della problematica in questione è stata acquisita consapevolezza ed esiste volontà di agire. Nella maggior parte dei casi sono stati realizzati grandi sforzi e investimenti che portano a un rafforzamento significativo della tutela della gioventù all’interno degli stadi. Qua e là rimangono alcune difficoltà strutturali e l’attuazione di alcune misure richiede tempo.
I risultati della stagione 2010–2011 hanno confermato il successo del progetto intrapreso in collaborazione con i club. Essi hanno parimenti consentito d’identificare un potenziale di miglioramento a livello della formazione. Per questi motivi, la RFA proseguirà il suo progetto nella stagione 2011–2012 al fine di continuare a sostenere i club nei loro sforzi e di valutare i progressi raggiunti. Verificherà con particolare attenzione l’applicazione dell’«articolo sullo sciroppo» e la situazione esistente nelle aree limitrofe agli stadi.
Esempi di misure adottate negli stadi a tutela della gioventù (elenco non esaustivo)
Stade de Suisse, Berna
- utilizzo dei moduli di formazione della RFA per il personale di vendita;

- fissazione volontaria del limite d’età unico di 18 anni per la vendita di bevande alcoliche.

Hallenstadion, Zurigo

- utilizzo di documentazione specifica per la formazione del personale di vendita;
- prima di essere assunto il personale di vendita è sottoposto a un questionario di prova;
- controlli frequenti del personale di vendita mediante test d’acquisto interni;
- sanzioni pecuniarie ai venditori in caso di ripetute violazioni delle disposizioni volte alla tutela della gioventù.

Postfinance-Arena, Berna

- controlli a campione della cessione di alcol a minorenni;
- sollecitazione proattiva della polizia del commercio per l’esecuzione di test d’acquisto;
- fissazione volontaria del limite d’età unico di 18 anni per la vendita di bevande alcoliche;
- diffusione di informazioni concernenti il limite d’età sui monitor nell’area riservata al pubblico.


Rassegna alcol e guida del 17 luglio 2011

RACCOLTA DI FIRME PER L’OMICIDIO STRADALE

TRANIWEB

Pene più aspre per chi causa incidenti stradali mortali
Sulla rete un sito raccoglie le firme. Tante segnalazioni da Trani
domenica 17 luglio 2011
Diversi lettori del nostro portale, attraverso la pagina Facebook di TraniViva, ci hanno segnalato l’esistenza sulla rete di un sito web (http://www.omicidiostradale.it/) attraverso cui si raccolgono le firme per sostenere una proposta di legge predisposta, attraverso un lavoro comune, dall’associazione Lorenzo Guarnieri, dall’associazione Gabriele Borgogni, dell’associazione amici e sostenitori della polizia stradale, dal Comune di Firenze, dalla polizia municipale e dall’Aci del capoluogo toscano.
La proposta un inasprimento delle pene per chi ammazza delle persone al volante di un’auto. «Abbiamo bisogno del vostro aiuto – si legge nella home del sito - per una società più giusta dove chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (essendo drogato o in stato di ebrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile. Se rubi 100 euro dalla borsa di una signora e sei catturato da un agente di polizia entri in carcere immediatamente e sei processato subito. Lo stesso ti accade se rubi una bicicletta (processo per direttissima e condanna a 1 anno e 6 mesi). Se invece uccidi un ragazzo di 17 anni, invadendo la sua corsia e investendolo in pieno perché ti sei messo alla guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico che supera di 3 volte il limite di legge (significa aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino), non solo non vieni arrestato subito, ma in carcere non ci andrai mai. Una pena equa per il danno provocato e certa rappresenta un atto di prevenzione. Serve da deterrente e rende un minimo di giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che si è messo alla guida non essendo in condizione di farlo».
Sul sito trovate tutte le informazioni. Finora sono state raccolte circa 25mila firme. La proposta è stata anche presentata al presidente della commissione trasporti della Camera che si è dimostrato disponibile a discuterla con le altre associazioni che si occupano di sicurezza stradale.

QUESTO ARTICOLO E’ ANCORA DI IERI.
OGGI NON HO TROVATO NESSUN GIORNALE CHE RIPORTI QUESTA NOTIZIA!!!

CITTA’OGGIWEB

Alcol, scritte sulle bottiglie: “Nuoce gravemente alla salute”
La proposta, da parte dell’associazione Assoutenti
16 Luglio 2011
Dal Web Etichette sulle bottiglie di alcolici con la scritta “nuoce gravemente alla salute”, così come già avviene per i pacchetti di sigarette.
È questa la proposta dell’associazione di consumatori Assoutenti, in collaborazione con un team di esperti scientifici e legali, che è decisa a far sentire la propria voce ed ha annunciato una serie di azioni.
Tra queste c’è la decisione di sostenere la causa civile di una donna di 50 anni che vorrebbe portare sul banco degli imputati le aziende produttrici di alcolici, dopo aver contratto un tumore.
I medici “hanno escluso predisposizione genetica, non ha mai fumato ma è stata una bevitrice sostenuta – dichiarano i legali -. Se ha preso il cancro l’ha preso bevendo, ma nessuno l’aveva informata del rischio che correva".
Nel documento stilato dall’associazione – e indirizzato all’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma, alla Commissione europea, all’Europarlamento e ai ministeri italiani della Salute e dello Sviluppo economico - si parla dei numerosi studi scientifici che attestano le conseguenze dannose legate al consumo di alcol e, in particolare, il legame con alcuni tipi di cancro.
Per questo Assoutenti è fermamente decisa e richiedere che "su tutte le confezioni vengano apposte idonee segnalazioni" sui rischi dell’alcol, "soprattutto con riferimento all’insorgenza di affezioni tumorali".

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE SOSTANZE
COMA ETILICO

LA REPUBBLICA di Genova

Dramma al rave party
venticinquenne in coma
Una ragazza napoletana in fin di vita per un mix di alcol e droga durante l’happening di Rovegno
di LUCIA MARCHIO’
(17 luglio 2011)
Un mix di droga e alcol, e una ragazza napoletana di 25 anni finisce in coma al San Martino. Il dramma durante il rave che, per il terzo anno consecutivo, ha per teatro l’ex colonia di Rovegno, e che ha portato in Valtrebbia oltre tremila persone. L’allarme è scattato alle prime ore del mattino, quando la ragazza si è accasciata, priva di sensi. L’ambulanza, bloccata dal caos, ha impiegato oltre un’ora per riuscire a raggiungere il luogo del raduno.
L’happening, già negli anni scorsi, aveva scatenato furiose polemiche con corollario di denunce per occupazione abusiva. Il sindaco di Rovegno, Giuseppe Isola, non ci sta: "Abbiamo denunciato la situazione molte volte, ma nessuno ha fatto nulla. Questa notte, con una folla del genere, c’erano solo due macchine dei carabinieri. Tutto questo è inaccettabile"

INCIDENTI

IL GAZZETTINO

Schianto in auto Muore a 19 anni
Domenica 17 Luglio 2011,
Stava tornando a casa insieme a quattro amici dopo una serata spensierata trascorsa alla festa della birra di Pezzoli. Johnny Mori, 19 anni, di Valliera, militare volontario in addestramento, era in licenza e guidava sabato notte l’Audi A3 del padre, la «macchina grande». Arrivato all’altezza di una curva, in via Don Minzoni, sulla strada tra Pezzoli e Baricetta, poco dopo le 2, ha perso il controllo dell’auto che è finita in un campo di mais. Un volo di decine di metri con l’Audi che si è capovolta più volte su sè stessa. Johnny e l’amico che gli sedeva accanto, Giacomo B, 19 anni, di Adria, nell’urto violento sono stati sbalzati lontano, fuori dall’abitacolo. Quando vengono ritrovati dai soccorritori, alla luce delle pile, i due ragazzi sono gravi. Johnny morirà tre ore dopo nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Rovigo, nonostante i disperati tentativi dei medici per salvarlo. Giacomo lotta ora per la vita dopo un intervento d’urgenza in neurochirurgia. Feriti in modo meno grave anche gli altri tre amici, che erano sul sedile posteriore: Andrea F, 19 anni, di Gavello, Elisa C, 24 anni, di Cà Emo, e la sua sorellina sedicenne.
La dinamica dell’incidente presenta ancora punti oscuri. Johnny percorreva la strada per tornare a Baricetta, dove doveva lasciare alcuni degli amici, sembra, a velocità sostenuta. Nell’affrontare una curva verso sinistra ha tirato dritto ed è volato fuori strada sulla destra. Ci sono circa venti metri tra il punto di uscita e quello dove l’Audi si è infine fermata. Sulla strada non sembrano esserci segni di frenata, come se il ragazzo non abbia fatto in tempo a reagire e a riprendersi dalla manovra sbagliata. Quando arrivano i soccorsi, allertati da un automobilista di passaggio, appare subito chiaro che gli effetti dello schianto sono stati devastanti: la macchina è distrutta e di Johnny e Giacomo non c’è traccia.
Nel buio fitto gli agenti della polizia stradale di Adria e i sanitari del 118 di Adria e Rovigo li cercano. Gli altri ragazzi sono vicini all’auto e vorrebbero partecipare alle ricerche. Vengono fermati. Quando i due amici vengono trovati i sanitari si accorgono che Johnny è in condizione disperate. Gli altri vengono trasportati all’ospedale di Adria. Per Giacomo l’aggravamento e il trasferimento a Rovigo verso le 6 del mattino. E a quell’ora in rianimazione Johnny cessa di vivere.

IL GAZZETTINO

La festa della birra non si ferma(*)
Domenica 17 Luglio 2011,
«Li avevo lasciati mezz’ora prima alla festa della birra di Pezzoli. Ero in bar a Baricetta con altri amici quando abbiamo sentito le sirene delle ambulanze. Quasi avessimo un presentimento siamo subito andati a vedere cosa era successo». Giulia ha 18 anni e vive a Valliera, la stessa frazione di Adria dove è nato e cresciuto Johnny. «Lo conoscevo bene, abbiamo frequentato la stessa compagnia. Era un ragazzo serio e tranquillo. La sua idea era di andare militare e stavo realizzando il suo sogno».
Adesso Giulia continua a ricordare i momenti terribili in cui ha visto gli amici feriti e Andrea che urlava e che voleva andare nel campo a vedere dove fossero finiti Johnny e Giacomo. Lei ha rincorso un poliziotto per chiedere: «La prego me lo dica: sono tutti vivi?». «Mi ha risposto di sì - continua la ragazza - e a quell’ora era vero». Poi nella notte continuano gli sms con le ragazze ricoverate in ospedale, una ha una clavicola e una costola fratturate, e arriva la notizia terribile. Adesso Giulia ricorda le ultime chiacchiere fatte alla festa di Pezzoli, interrotte per andare a ballare. Se il tempo si fosse fermato. Ma non si torna indietro. Non si ferma neppure la festa della birra, un evento che dal 15 al 26 luglio richiama tanti giovani della provincia. «Vogliamo esprimere solidarietà ai familiari del ragazzo - dice in una nota il comitato fiera -. La manifestazione continuerà secondo programma. Saremo vicini alla famiglia Mori in altri modi e luoghi».

(*)Nota: pensate: una sostanza che ti fa guadagnare soldi è più importante della vita umana!!!

IL MATTINO

Tranciata di netto una gamba.
Francesco Gravetti Striano. L’auto gli è piombata addosso senza dargli il tempo di accorgersi di quanto stava accadendo: era intento a parlare al telefonino seduto sulla moto ferma. Il colpo gli ha tranciato di netto la gamba sinistra. È iniziato così, la notte scorsa, il dramma di Salvatore Frizzi, 34enne elettricista di Striano, tuttora in prognosi riservata. A investirlo, il 45enne Ernesto Leone, residente a Striano ma originario di Castellammare di Stabia: i carabinieri lo hanno arrestato nella mattinata di ieri. Leone era in evidente stato di ebbrezza. Dopo l’impatto è uscito dalla sua vettura rimasta infortunata ed è tornato a casa a piadi come nulla fosse avvenuto e senza prestare soccorso al giovane elettricista. Il fatto è avvenuto in via Palma, nella notte tra venerdì e ieri, intorno alle due. Salvatore aveva appena accompagnato la fidanzata a casa e, con la sua motocicletta, si era fermato qualche metro più avanti, ai margini della strada, per fare una telefonata. Era seduto sulla moto quando una Renault Clio, proveniente da Poggiomarino lo ha investito: il giovane è stato preso alla gamba, che si è staccata dal resto del corpo ed è volata lontano. Lui ha perso subito conoscenza: soccorso dai residenti della zona e dalla stessa fidanzata, è stato portato al vicino ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno, dove è ora ricoverato. Ha perso molto sangue, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita, anche se i medici hanno dovuto suturare le ferite provocate dall’amputazione dell’arto. Il conducente della vettura, invece, è uscito dall’abitacolo ammaccato ma non ferito in maniera grave. La Clio si è ribaltata ed Ernesto Leone si è recato a casa a piedi. Giunto nella sua abitazione, ha deciso di chiamare un’ambulanza per farsi portare in ospedale e farsi curare le varie escoriazioni. Da qui i medici hanno avvisato le forze dell’ordine. I carabinieri diretti dal maresciallo Antonio Botta hanno avviato le indagini e sono risaliti rapidamente a Leone. L’uomo fa il barman presso un locale di via provinciale Palma, a Poggiomarino. Aveva terminato il suo turno di lavoro e stava tornando a casa ma, stando ai rilievi effettuati dai militari, guidava in evidente stato di ebbrezza. Inoltre la velocità con la quale procedeva era sicuramente eccessiva, sia perché l’incidente è avvenuto nel pieno centro abitato, sia perché è ciò che emerge dalla dinamica dell’impatto, ricostruita dalle forze dell’ordine. Il fatto che abbia scelto di tornare a casa, lasciando il luogo dell’incidente ed evitando, di fatto, di soccorrere il 34enne, ha aggravato ancora di più la sua situazione. Per questo motivo il pm di turno della procura di Torre Annunziata, Antonella Lauri, ha chiesto ed ottenuto l’arresto dell’uomo. Intanto, intorno a Salvatore Frizzi si sono stretti tutti gli amici e i familiari. Sulla sua bacheca di facebook sono decine i messaggi di sostegno e solidarietà: «Salvatore tieni duro, non mollare mai, tu sei forte», così gli amici gli stanno manifestando il loro appoggio, oltre a stargli vicino nell’ospedale dove è ricoverato

DENUNCE

L’ECO DI BERGAMO

Alcol, sette patenti ritirate: 4 denunciati, sequestrate 2 auto
16 luglio 2011 Cronaca
Sette patenti ritirate, con 4 automobilisti che sono anche stati denunciati. E per due di loro è scattato pure il sequestro del veicolo. Colpa, nemmeno a dirlo, dell’alcol. Alzare il gomito è costato caro a chi è passato da Treviglio nella notte fra venerdì e sabato.
La polizia stradale della Bassa ha messo in campo per i controlli tre pattuglie, affiancate da una di Bergamo e da una della polizia locale di Treviglio. I posti di blocco sono stati messi sull’ex statale 472 Bergamina nella zona industriale della città.
Qui, fra le 22,30 e le 7 del mattino, sono state fermate 294 auto: controllate 305 persone fra i 23 e i 32 anni. Il bilancio è pesante, con addirittura 100 punti tolti dalle patenti, non solo per guida in stato di ebbrezza.
Dei sette ubriachi al volante, tre avevano un tasso di alcol fra 0,5 e 0,8, due sopra lo 0,8 e due addirittura oltre 1,5, tasso vicino al rischio di coma etilico. Per i quattro casi più gravi è scattata la denuncia, e per gli ultimi due anche il sequestro del veicolo.

CORRIERE ADRIATICO

Controlli del sabato, patenti ritirate
17.7.11 - Riviera del Conero - Cinque patenti ritirate per guida in stato d’ebbrezza. È il bilancio dell’operazione dell’altra notte della compagnia dei carabinieri di Osimo e della stazione di Numana per prevenire e reprimere il fenomeno delle stragi del sabato sera.
In tutto sono state accertate ben 25 effrazioni del codice della strada, ma alla fine a guidare ubriachi erano in cinque. Per controllare le strade sono stati impegnati quattordici militari, con l’utilizzo di apparati etilometrici e ben sette autoradio. Si tratta di un “servizio coordinato di controllo straordinario del territorio - spiegano i carabinieri di Osimo in una nota - finalizzato alla prevenzione e alla repressione del fenomeno delle stragi del sabato sera”.
Per la fine del mese di luglio e soprattutto per tutto il mese di agosto, i servizi di vigilanza verranno ulteriormente incrementati con obiettivo la Riviera e in particolare i Comuni di Sirolo e Numana. Per questo la locale stazione dei carabinieri di Numana verrà rinforzata con altri sei militari messi a disposizione dal comando generale dell’Arma. Un toccasana per controllare meglio il territorio in questo periodo estivo di feste e iniziative lungo tutta la Riviera. La sera, specie nel fine settimana, infatti, è un via vai continuo di auto e la movida della costa preoccupa non poco le forze dell’ordine che devono sorvegliare anche di notte il litorale. Parola d’ordine: prevenzione. Con lo scopo di evitare possibili incidenti stradali, soprattutto a causa della guida in stato di ebbrezza. Molti giovani infatti escono da feste e discoteche ubriachi e si mettono in macchina rischiando per sè e per gli altri.

VIOLENZA

RIVIERA24

24enne peruviana accoltella il marito ubriaco e violento
Domenica 17 Luglio 2011 | Ultimo aggiornamento 18:11
Ospedaletti - Sono stati alcuni vicini a dare l’allarme al 112, quando hanno sentito del trambusto dentro la casa della coppia peruviana regolarmente residente in Italia.
Una badante peruviana di 24 anni, Leslie Ciavez Ciunga, è stata arrestata dai carabinieri della locale Stazione con l’accusa di tentato omicidio per aver sferrato più coltellate nei confronti del marito, anch’egli badante: Espinoza Coronado Jesus Eriberto, di 36 anni.
I fatti sono avvenuti, in tarda mattinata, in un’abitazione situata al civico 156 di Corso Regina Margherita ad Ospedaletti. Sono stati alcuni vicini a dare l’allarme al 112, quando hanno sentito del trambusto dentro la casa della coppia peruviana regolarmente residente in Italia.
Stando ad una prima ricostruzione, al culmine dell’ennesimo litigio, la donna avrebbe afferrato un coltello da cucina di 30 cm scagliandosi contro il marito al quale ha inferto una decina di coltellate, per parare le quali è rimasto ferito alla spalla destra e sinistra e al braccio destro. Portato in ospedale è stato medicato e giudicato guaribile in 15 giorni. Nel giustificarsi con i Carabinieri, la giovane ha affermato di averlo accoltellato perché stufa del marito ubriaco che la picchiava. di Fabrizio Tenerelli

CORRIERE DEL VENETO – TREVISO

Si ferma all’alt e aggredisce gli agenti
In carcere un 45enne del Comelico, necessari i rinforzi per bloccarlo
Domenica 17 Luglio, 2011 PONTE NELLE ALPI— Guidava ubriaco per le strade interne di Ponte nelle Alpi e all’alt della polizia ha dato su tutte le furie, rifiutando dapprima di sottoporsi all’alcol test e arrivando poco dopo a mettere le mani addosso agli agenti della questura di Belluno. Ha passato la notte in cella a smaltire i fumi dell’alcol un 45enne del Comelico, L. G. G., che dopo essere stato sorpreso l’altra sera alla guida della sua auto in evidente stato di ebbrezza ha aggredito dapprima verbalmente e poi anche fisicamente gli agenti che lo avevano fermato nei pressi del bar Simpaty, Ponte nelle Alpi. Il fatto è successo attorno alle 20: alcuni automobilisti hanno segnalato la presenza dell’auto con alla guida una persona ubriaca e l’intervento della polizia, con una pattuglia di passaggio a pochi chilometri, è stato rapido. Gli agenti hanno raggiunto l’auto all’altezza dell’Expert di Ponte nelle Alpi e dopo averla bloccata si sono avvicinati per il controllo. Senza dare loro il tempo di raggiungere il finestrino l’uomo è sceso dall’auto barcollante, iniziando ad inveire contro i poliziotti e urlando più volte che si sarebbe rifiutato di sottoporsi all’alcol test. Nel frattempo in rinforzo è sopraggiunta un’altra pattuglia della questura di Belluno ma il tentativo degli agenti di spiegare al 45 enne che il mancato sottoporsi all’alcoltest avrebbe avuto conseguenze peggiori rispetto alla fattispecie di reato per la guida in stato di ebbrezza non ha sortito effetto e poco dopo gli animi si sono nuovamente riscaldati: l’uomo è passato dalle parole ai fatti e ha tentato di impossessarsi dell’arma di uno degli agenti. Mancato il bersaglio è poi passato all’aggressione fisica, con calci, spinte e pugni contro i poliziotti che fortunatam
Lunedì, 18 Luglio 2011
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