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(ASAPS), 21 luglio 2011- La stretta promossa dal governo cinese per far fronte al crescente numero di incidenti mortali causati dall’alcol, starebbe dando i primi frutti. L’esecutivo del paese della Grande Muraglia ha infatti approvato un pacchetto di leggi contro la guida in stato d’ebbrezza che prevede fino a 6 mesi di carcere e 5 anni di sospensione della patente, per gli automobilisti che vengono sorpresi al volante con un limite superiore agli 80 grammi per litro. In precedenza, per lo stesso reato erano previsti un massimo 15 giorni di carcere e 6 mesi di sospensione della licenza di guida. Solo nel 2010 sono stati circa 526mila gli automobilisti sorpresi a viaggiare alticci, il 68% in più rispetto all’anno precedente e le statistiche confermano che l’alcol è responsabile del 50% dei sinistri mortali che si verificano in Cina. Ad indurre l’esecutivo a questa decisione c’è anche l’aumento delle vendita di auto nel Paese che sono triplicate negli ultimi 5 anni (le previsioni parlano di 150 milioni di mezzi sulle strade cinesi entro il 2015). Stando ai dati diffusi dal governo, l’adozione delle norme contro la guida in stato d’ebbrezza sta già dando importanti risultati. Nel mese di maggio, i posti di blocco della Polizia di Pechino e Shangai hanno registrato l’81% di casi in meno rispetto al mese precedente. mentre le società di noleggio prevedono che, per effetto della normativa, le richieste per il l’affitto di auto con conducente aumenteranno del 60%. (ASAPS)
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