ASAPS)
VIETNAM – Si chiama “Têt” e in Vietnam è
una festa – che cade il 22 gennaio – che le autorità
locali hanno sempre lasciato festeggiare in piena libertà.
Le
ultime carneficine consumatesi sulla strada, però, hanno
indotto i responsabili della sicurezza vietnamita a prendere in
seria considerazione il problema, e in questi giorni di grandi
festeggiamenti tutti gli agenti incaricati della viabilità
sono stati dispiegati sul territorio, con precise e severissime
istruzioni.
La polizia municipale di Hanoi, per esempio, ha tenuto fede alle
consegne, impedendo di fatto i tradizionali rodei di moto, che
lo scorso anno costarono la vita a decine di persone, ma intervenendo
anche contro i parcheggi selvaggi di auto e camion, lasciati fermi
anche in mezzo alla strada, ove la capacità di guidare
dei rispettivi conducenti era venuta meno.
|
|
Le
gare clandestine di motociclette, che rappresentano il principale
mezzo di locomozione in quello stato, sono una vera e propria
piaga. Nel solo 2004 sono decedute sulla strada oltre 12mila
persone, molte delle quali sotto i 15 anni di età. Praticamente,
ogni trasgressore non ha dovuto pagare solo una salatissima
multa, ma i veicoli utilizzati nelle infrazioni sono stati sequestrati
preventivamente e saranno restituiti solo a festeggiamenti conclusi.
Nella sola Hanoi, inoltre, sono stati fatti confluire 500 agenti
della Polizia Stradale Nazionale, che dispone in quello stato
di veri e propri reparti mobili da utilizzare ove sia più
necessario. Questo ha consentito di poter impiegare gli agenti
locali sugli incroci più esposti al rischio traffico,
in prossimità delle stazioni ferroviarie e dei bus, molto
utilizzati per gli spostamenti a breve e medio raggio, coordinati
da una nuova centrale operativa che controlla, con un sistema
di videosorveglianza, i punti neri della viabilità locale.
Al primo accenno di rodeo da parte degli esagitati, un nucleo
speciale è stato messo in grado di intervenire e riportare
la situazione alla normalità. Per
non lasciare scappare nessuno degli astanti, gli agenti hanno
ricevuto in dotazione una speciale pistola in grado di sparare
una palla di vernice fluorescente e indelebile sui veicoli o
sui centauri impegnati nelle corse, mentre altre unità
destinate alla contestazione delle violazioni ed al sequestro
dei mezzi utilizzati nelle scorrerie attendevano all’esterno
dei perimetri segnalati. Ad Ho Chi Min, invece, la piaga resta
la guida in stato di ebbrezza: qui tutte le forze di polizia
hanno ricevuto una robusta dotazione di alcotest, sistemati
in uffici mobili dislocati nei 5 distretti operanti all’ingresso
della metropoli. Ognuno di questi uffici è stato collegato
via fibra ottica alla centrale operativa della polizia nazionale,
alla quale sono stati fatti affluire anche i fotogrammi di molte
postazioni fisse per la rilevazione della velocità, entrate
in azione in maniera tradizionale nel novembre dello scorso
anno. Nel giro di soli due mesi, oltre un migliaio di auto sono
state confiscate e la polizia ha dovuto creare nuovi depositi
giudiziari in attesa delle aste. E anche in questa città
gli agenti hanno portato con sé le pistole spara vernice.
(ASAPS)
|
|