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(Asaps) Invitiamo tutti quelli che sostengono che l’alcol però... basta che non mi metta alla guida, ecc. No non è così. Leggete questo articolo del Mattino di Padova e pensate per un attimo a cosa può avere passatao quella bimba di 2 anni che ora non parla neppure più, balbetta solo. Tutto questo per il consumo di alcol. Da vergognarsi!! (Asaps)
Una donna col volto tumefatto e sanguinante, seduta sul divano appoggiato alla porta per non far entrare nessuno. Vicino a lei la figlia di due anni sotto choc, che perdeva sangue dal naso e con evidenti morsi sulla pancia. La casa distrutta, ciocche di capelli a terra. E ancora: la porta della zona notte e quella della stanza della bambina letteralmente distrutte a spallate, un bavaglino sporco di sangue appoggiato su una sedia, schizzi di liquido ematico anche sui cuscini del letto della bimba, sul muro e sul letto matrimoniale. In centro al salotto, sul pavimento, due carabinieri riversi sopra un uomo corpulento, che tentava di divincolarsi, urlando e bestemmiando. Questa la scena che si sono trovati di fronte i primi soccorritori che sono riusciti ad entrare in un appartamento in una zona periferica della città, teatro la notte scorsa di una lite familiare che, probabilmente solo grazie al provvidenziale intervento di due carabinieri del Radiomobile di Padova (che sono riusciti ad entrare dalla finestra con una scala dei vigili del fuoco), non si è trasformata in una duplice tragedia. L’uomo a terra, 40 anni, operaio, convivente della donna, è stato immobilizzato e portato in ospedale. Successivamente è stato trasferito al Due Palazzi: sottoposto a una visita psichiatrica è stato valutato capace di intendere e volere. Solo l’etilometro ha evidenziato un tasso pari a 2,10 g/l di alcol nel sangue. Il pm Roberto D’Angelo ha deciso di contestargli il duplice omicidio (della moglie che ha tentato anche di strangolare e di un militare che voleva buttare giù dal terrazzo), i maltrattamenti in famiglia, le minacce, la violenza e la resistenza a pubblico ufficiale. La donna padovana, 45 anni, operaia, ieri mattina è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per suturargli le ferite sulle labbra, gli zigomi, la fronte. Ne avrà per una trentina di giorni. La bimba resta ricoverata in Pediatria. Dalle 2,30 della notte scorsa balbetta e basta. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi. La lite sarebbe scaturita da una frase che la bambina avrebbe detto al padre che invece di cenare in famiglia aveva trascorso la serata al bar. L’uomo ha accusato la convivente di aizzare la figlia contro di lui. Quando i vicini di casa hanno sentito le urla e gli oggetti rompersi verso le 2,30 di notte hanno chiamato il 112. Una volta sul posto i carabinieri si sono trovati di fronte una persona fuori di sé che ha minacciato di ucciderli, di uccidere la moglie e la figlia e di farsi saltare in aria con il gas. A quel punto i due militari hanno deciso di intervenire per non perdere tempo prezioso. Ieri nel palazzo pochi avevano voglia di parlare. Anche perché nessuno aveva mai sentito, né avuto sentore che la situazione in quella famiglia fosse così deteriorata.
di Paolo Baron ed Elvira Scigliano da Il Mattino di Padova
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