L’agente scelto Angelo Bonvino con uno dei due cani salvati (ASAPS), 2 agosto 2011 – Una “tranquilla” domenica di esodo estivo. Sul raccordo RA13, cioè l’autostrada che dalla A/4 porta verso Trieste e la Slovenia, sono migliaia i veicoli in coda per raggiungere le mete turistiche, quelle sulle coste della Slovenia e della Croazia. Proprio in previsione dell’intenso traffico, e dei problemi che si possono verificare in queste giornate “calde” non solo dal punto di vista delle temperature, la Sezione della Polizia Stradale ha deciso di “mettere in campo”, oltre alla normale pattuglia, anche un’altra in moto. Verso le 8.30 del mattino arriva la segnalazione di due cani randagi che corrono tra le carreggiate mettendo a repentaglio la loro sicurezza e quella degli automobilisti. Le pattuglie rispondono alla chiamata e si dirigono verso il luogo in cui sono stati visti i due animali. Giunti sul posto i poliziotti trovano i colleghi della Polizia di Frontiera sulla corsia opposta, che gli indicano il punto esatto dove si nascondono gli animali. Uno è di taglia grande ed è immobile, terrorizzato sotto il guard-rai, l’altro, invece, è più piccolo, e scorazza da una corsia all’altra abbaiando contro i veicoli. L’autostrada viene chiusa in entrambi i sensi di marcia, per recuperare le due bestie ed evitare incidenti. Il cane più grande viene tratto in salvo subito, mentre il più piccolo non si riesce a bloccare. Gli agenti cercano di fermarlo, me è impossibile, lui scappa dappertutto. Alla fine uno degli agenti in moto, ingegnandosi con i mezzi a sua disposizione, riesce a bloccarlo usando la cordella metrica, quella solitamente usata per le misurazioni negli incidenti, come guinzaglio di fortuna. Per una volta la cordella è servita per salvare una vita, anche se di un cagnolino impaurito abbandonato sull’autostrada.
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