Sono stati 143 i controlli con l’etilometro effettuati dai carabinieri di Cesena nella notte fra venerdì e sabato scorsi sulla Cervese e le altre principali strade del mare. Positivi al test? Nessuno. Già questa sarebbe una notizia, ma per contestualizzarla dobbiamo allargare i dati di riferimento. Innanzi tutto stiamo parlando delle notti del fine settimana. Ricordo che secondo i dati Istat nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 delle domenica, si conta il 43,2% del totale degli incidenti notturni e il 42,1% e 45,6% dei morti e dei feriti. Insomma due notti da sole costano in sinistrosità quasi quanto le altre 5 messe insieme. Ma questo dato fa il paio con quelli della Polizia Stradale e della Polizia Municipale. Per esempio vale la pena ricordare che fino al 2006 si effettuavano circa 200.000 controlli con l’etilometro sulle strade. Nel 2011 arriveremo a circa 2.000.000. Il numero delle sanzioni negli anni non è però cresciuto di pari passo con i controlli, ma si è stabilizzato. Oggi con i precursori (quegli strumenti che permettono uno screening preliminare di positività) il sistema di verifica si è molto velocizzato. Infatti in questo modo vengono poi passati all’etilometro solo i positivi al precursore. Come sono cambiate le cose da quando negli anni ’70 noi operatori della Polizia Stradale non sapevamo neppure cosa fosse un etilometro (uno strumento utilizzato dagli enologi?) e di fronte ad ubriaco alla guida, che imperterrito continuava a guidare dopo un paio di alt, ci vedevamo costretti (oggi lo posso dire perché l’eventuale reato è prescritto e posso invocare lo stato di necessità) a nascondergli le chiavi nell’auto così lo costringevamo a farsi una dormita fuori strada. Le possibilità di incappare in un controllo antialcol sono passate da una ogni 170 anni di patente, a una ogni 17 anni. (35 milioni di patenti diviso 2 milioni di controlli). Ma per chi viaggia nelle zone a rischio e nelle notti del fine settimana le probabilità aumentano di molto e si vede. In tanti hanno capito che la ricreazione sulla strada è finita. Le leggi si sono fatte severissime, fino alla confisca dell’auto e il metodo (una battaglia dell’Asaps): patente libretto e soffio si sta imponendo. I risultati si vedono eccome. Fateci caso come sono calate le stragi del sabato sera in Emilia Romagna, proprio nelle strade del mare. Non se ne contano da settimane. Certo se i controlli fossero così fitti anche negli altri giorni e nelle altre strade, qualche sorpresa la troveremmo ancora… Insomma per dirla con la nostra tradizionale campagna per la sicurezza dei nostri ragazzi e non solo: “E’ meglio che torni a casa un figlio senza patente, che una patente senza figlio!!
Giordano Biserni Presidente Asaps
Articolo pubblicato su il QN (Il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno) del 2 agosto 2011
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