La Aifvs in rappresentanza delle vittime della strada è esterrefatta per la decisione del Governo di abbassare i risarcimenti Rc auto per le invalidità permanenti di circa il 50% rispetto a quanto stabilito dalle Tabelle del Tribunale di Milano, considerate congrue, nei valori espressi, dalla Cassazione, utilizzate dalla maggioranza dei Tribunali e condivise dalla stessa AIFVS. Le tabelle del danno biologico di legge riportano valori insufficienti a risarcire integralmente il danno subito rispetto al costo della vita nelle principali città italiane. Le tabelle approvate sono state elaborate da due diverse e distinte commissioni ministeriali nel 2005 ed andavano congruamente rivalutate ed aggiornate al 2011 anche in base alla evoluzione della medicina legale, della psicologia giuridica e della giurisprudenza sul danno alla persona che ha abbandonato il criterio risarcitorio basato sulle tre voci di danno (biologico, morale ed esistenziale) per definire il risarcimento con una unica voce di danno non patrimoniale omniacomnprensiva. Le tabelle di legge, se approvate, non faranno poi altro che aumentare il contenzioso giudiziario con aggravio di costi sociali, costringendo le vittime ad adire l’autorità giudiziaria per vedersi riconosciuto il maggior danno non patrimoniale subito, consentendo per legge alle imprese di assicurazioni di offrire somme minimali basate su una sola parte del danno alla persona, quella del danno biologico e basta. Non possiamo accettare che lo Stato anziché riconoscere il diritto delle vittime al congruo ed integrale risarcimento del danno, favorisca di fatto, riducendo i risarcimenti, i profitti economici ed imprenditoriali privati assicurativi a scapito delle esigenze di solidarietà sociale di rilievo costituzionale. Chiediamo, pertanto, che il Presidente non firmi l’iniquo DPR di modo che la tabella venga rielaborata da una nuova Commissione Ministeriale di cui facciano parte le vittime, perché sia adeguata alla attuale prassi liquidativa delle corti in modo da essere condivisa e compartecipata dagli operatori del diritto da tutte le parti in causa, le assicurazioni, le vittime, lo Stato ed aggiornata secondo scienza e giurisprudenza. L’abnorme provvedimento del Consiglio dei Ministri lede la dignità umana, non risponde alle esigenze di solidarietà consolatorie, riparatorie e satisfattive del danno da rc auto, è in palese contrasto con i principi ispiratori dell’aumento dei massimali di garanzia Rc auto europei a 5.000.000,00 di euro e con il principio costituzionale del risarcimento “integrale” del danno alla persona. Chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri competenti di ritirare l’impopolare provvedimento, accorgendosi della arretratezza dello stesso e dei problemi applicativi sociali che potrebbe causare. Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Presidente AIFVS
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