ALGERIA,
QUARTO STATO AL MONDO PER MORTALITÀ SULLA STRADA. ALCOL, VELOCITÀ
E INFRASTRUTTURE DA RIVEDERE
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(ASAPS) ALGERI - Gli internauti più attenti, avranno notato che la redazione - ormai da qualche tempo - guarda sempre più spesso alla situazione estera, tanto che una sezione di questa, ormai, raccoglie notizie provenienti da paesi stranieri. Stavolta tocca all’Algeria, alle prese con una sinistrosità terrificante, che la pone al quarto posto nella graduatoria mondiale di questa tragica classifica. Proprio in questi giorni, si è tenuta la prima Giornata nazionale della sicurezza stradale, nata dalla riflessione che migliaia di persone muoiono in incidenti stradali. La riflessione è stata definita dai governanti una "verità nazionale" e nel recente passato il governo dello stato nordafricano ha cercato di porvi rimedio, senza però incidere in maniera determinante sulla contabilità. E dire che le forze preposte al controllo ed alla repressione, la Sureté Nazionale, la Gendarmeria, la Protezione Civile e la Direzione Centrale dei Trasporti, hanno ormai da tempo ricevuto la consegna della severità e dell’intransigenza, ma i risultati non sono arrivati. Ecco dunque che lo stato ha cominciato una radicale revisione della propria strategia di lotta contro quello che la stampa algerina ha definito senza mezzi termini, il "flagello stradale", adottando un giro di vite e imponendo la tolleranza zero "contro i recalcitranti e soprattutto contro i recidivi - come si legge in un quotidiano locale - veri pazzi del volante che violano sistematicamente il codice della strada e che diventano veri pericoli pubblici". Per dare un esempio della portata di questa violenza stradale nello stato nordafricano, abbiamo selezionato la provincia di Bouira, un centro agricolo, importante polo commerciale, situato al centro-nord del paese. La sua popolazione attuale è di quasi 642mila abitanti, ma secondo il locale comando della Gendarmeria, nel solo 2004 sono stati registrati 733 incidenti gravi, 163 dei quali hanno avuto esito letale, mentre i feriti accertati sono stati 1.733. Sono cifre terrificanti, che da sole sono più che sufficienti a fornire un quadro più che completo di un paese che conta poco meno di 32 milioni di abitanti. Secondo le forze di polizia, che hanno eseguito uno screaning delle cause, al primissimo posto regna la velocità eccessiva, seguita a ruota dalla guida in stato di ebbrezza, e il mancato rispetto delle norme di comportamento. (ASAPS). |