QUOTIDIANO.NET Il rovescio della medaglia di Lorenzo Sani 17.8.11 - GLI INCIDENTI mortali sono calati da un anno all’altro di quasi un quarto (-24%), mentre i sinistri, complessivamente, hanno perso quasi 10 punti in percentuale rispetto all’estate 2010. Cosa è accaduto di tanto miracoloso dall’agosto 2010 ai nostri giorni? Semplicemente è entrato in vigore il nuovo Codice della strada. Nonostante le critiche che gli sono piovute addosso da parte ad esempio del Codacons, che giudica insufficiente il dettato anti alcol e anti droghe e poco più di uno slogan la tanto sbandierata ‘tolleranza zero’, gli italiani sembrano diventati più prudenti, rispettosi delle regole, insomma, udite udite, più civili quando si mettono al volante. Secondo Viabilità Italia, che ha fornito questi dati, è in calo anche il numero delle vittime, che segna un -22,1% e la cosa non può che essere accolta positivamente. Sulle strade non si scherza e il bastone dà risultati più significativi della carota. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio e va tenuto presente pensando all’introduzione del reato di omicidio stradale. Non è difficile immaginare quale possa essere l’effetto collaterale del giro di vite da omicidio colposo, aggravato dall’omissione di soccorso, all’omicidio tout court, nella fattispecie stradale. Aumenteranno i pirati della strada. L’inasprimento delle sanzioni, da un anno a questa parte, ha già visto crescere i casi di pirateria stradale. C’era da aspettarselo. I pirati sono aumentati del 39%, le vittime del 44,7% e i feriti del 20,8% (dati Asaps). Un pirata su quattro, tra quelli identificati, non ha passato l’alcol test e il 17% è risultato positivo al narco test. Oggi si diventa pirati della strada sostanzialmente per un altro motivo, oltre a quello più diffuso che è la consapevolezza di non superare i test di alcol e droghe. NEL PAESE con la Rcauto più cara d’Europa, si registra l’aumento esponenziale di contrassegni assicurativi falsificati, di chi si mette alla guida senza la copertura obbligatoria, o scaduta. In caso di incidente questi signori, non pochi lo ribadiamo, soprattutto nel Sud Italia dove si gira ancora tranquillamente in moto senza casco, sono potenziali kamikaze. Se possono scappano in caso di incidente, come scappa chi sa di aver bevuto, assunto droghe. Ben vengano i giri di vite, l’inasprimento delle pene, la consapevolezza che automobile, camion o motocicletta possono essere armi improprie se non vengono utilizzate secondo le regole, ma si faccia qualcosa anche contro i signori delle compagnie assicurative e i loro cartelli se si vogliono meno pirati, perché è inspiegabile una così vistosa sperequazione tra l’Italia e il resto d’Europa.
“OMICIDIO STRADALE: E’ TEMPO DI GESTI CONCRETI E URGENTI”. L’ Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali (AICAT), che coordina in Italia le attività
svolte da circa duemila comunità multifamigliari di cittadini attivi nella promozione e protezione della salute nel campo dei problemi alcolcorrelati e complessi, ha inviato una lettera al Ministro dell’Interno Roberto Maroni e della Giustizia Nitto Palma, in cui, nel manifestare apprezzamento per l’intento del Governo italiano di introdurre il reato di omicidio stradale, esprime una forte sollecitazione,in sintonia con le associazioni e gli enti che da anni si spendono per tale giusta causa, perché esso sia introdotto anche nel nostro paese, come già accaduto all’estero,chiedendo in particolare che : 1) il provvedimento sia varato con la massima urgenza e che siano resi noti i tempi di promulgazione. 2) Contempli, qualora non previsto, l’equiparazione del reato in oggetto a quello compiuto da chi conduce imbarcazioni a motore e non, applicando per i trasporti in mare,nei laghi o sui corsi d’acqua la normativa che ci si appresta a varare in tema di sicurezza stradale. 3) non consenta deroghe alla certezza della pena ma che contempli anche la possibilità di offrire percorsi di cambiamento dello stile di vita dell’autore del reato e di riparazione sociale,da svolgere in collaborazione con realtà che operano nel campo dell’approccio ai problemi alcolcorrelati come ad esempio i programmi dei Club Alcologici Territoriali. 4) tale reato preveda contestualmente il ritiro a vita della patente ( “l’ergastolo della patente”), come evidenziato nella proposta di una legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus e sostenuta dall’AICAT con l’adesione alla campagna di raccolta di firme .
L’AICAT confida nel senso di responsabilità delle istituzioni ed esprime il forte auspicio che dalle parole si passi ai fatti concreti ,perché la strada delle buone intenzioni e delle dichiarazioni emotive è lastricata purtroppo dal sangue di migliaia vite immolate sul barbaro altare di un sacrificio inaccettabile per le nostre coscienze di cittadini.
Il Presidente Aniello Baselice
L’OMICIDIO STRADALE VISTO DALL’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ASAPS
Più che favorevoli alla proposta Maroni di Omicidio stradale per ubriachi e drogati alla guida Negli ultimi 3 anni sono oltre 300 le vittime di pirati, un terzo dei quali in rapporto confidenziale con alcol e droga. Il 70% identificati. Quasi nessuno sconta mai la pena!
La notizia che il Ministro dell’Interno Maroni insieme al ministro della Giustizia Nitto Palma, si propone di portare ad uno dei prossimi Consiglio dei Ministri l’approvazione di una legge che configuri con chiarezza la fattispecie di Omicidio stradale, non ci può che trovare molto d’accordo. Ricordiamo che l’Asaps già dal giugno scorso ha appoggiato con grande forza la raccolta di firme per una proposta di legge ad iniziativa popolare dell’associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze, che sul portale www.omicidiostradale.it ha già raccolto quasi 30.000 firme. Finalmente un provvedimento che introduca una specifica ipotesi di Omicidio stradale per chi ubriaco, con alcolemia superiore a 1,5 g/l o drogato, causa la morte di una o più persone, con pene più severe, ad iniziare da quella minima da fissare in 8 anni e la previsione dell’ergastolo della patente, non può che essere salutata dall’Asaps con grande favore. E’ ora di finirla di vedere ubriachi e drogati alla guida che per il loro disinvolto rapporto con alcol e droga possono emettere una sentenza di condanna a morte, immediatamente eseguita sul posto. inappellabile e a carico di uno o più innocenti, senza pagare di fatto il conto con la giustizia se non con pene irrisorie che rimangono solo un inchiostro sbiadito su un certificato penale. Basta con patteggiamenti e riti abbreviati che permettono sempre di non saldare il conto con la giustizia. Gli omicidi della strada alcol/narco correlati non sono reati nani rispetto agli altri. Dobbiamo capire che il disvalore e il rischio di una rapina fatta da un soggetto armato di cutter non possono essere considerati più allarmanti di un conducente che guida un veicolo da ubriaco o drogato. Uno aggredisce il patrimonio, l’altro direttamente il bene vita. Anche dopo un quadruplice mortale, consumate le violazioni massime della strada: cioè guida in stato di ebbrezza e contromano, l’elemento comunicativo è quello che comunque in galera non ci si va. Dal 2008 al 2010 sono morte quasi 300 persone per mano di pirati della strada. Almeno 100 erano i pirati ubriachi o drogati. Nel 1011 alla vigilia di ferragosto eravamo già a 74 morti e 560 feriti il 21% dei quali causati da ubriachi o drogati alla guida, considerando solo i pirati identificati nell’immediatezza del fatto, con una proiezione che ci porta sicuramente ad oltre il 40% di ubriachi sul totale. Ebbene di oltre il 70 % dei pirati degli ultimi 3 anni conosciamo l’elenco con il loro nome e cognome e quello delle loro vittime. Se dovessimo fare l’elenco dei pirati della strada che stanno scontando la loro giusta pena, credo che ci fermeremmo quasi a quota zero. Ben venga un provvedimento che parli chiaro in materia di violenza stradale, con la specifica previsione dell’Omicidio stradale, si tratta di un provvedimento che toglierebbe ogni ambiguità nel procedimento penale nello slalom fra omicidio colposo o omicidio con dolo eventuale. Una innovazione attesa da chi vuole il rispetto delle regole e la tutela della vita sulle strade. Forlì, 15 agosto 2011
Giordano Biserni Presidente Asaps
ASAPS
Parla Stefano il papà di Lorenzo Guarnieri il ragazzo che ha dato il nome all’omonima associazione e che ha promosso la raccolta di firme La politica non si divida su una proposta importante e condivisa dall’opinione pubblica Lorenzo Guarnieri Si sta parlando in questi giorni dell’introduzione del reato di “omicidio stradale” nel nostro codice penale per chi, sotto l’effetto di alcol e/o droga, uccide una persona guidando un mezzo. Non mi stupisce che circa l’85% degli Italiani siano favorevoli. La faccenda è semplice. Oggi se uccidi qualcuno guidando con un mezzo meccanico, anche se prima di guidare ti sei scolato tre bottiglie di vino e fatto due canne o una striscia di coca, praticamente non ti succede niente. Non ti fai un giorno di carcere. Neache se ne ammazzi quattro, neanche se fai omissione di soccorso e non ti fermi. Tutto questo a tanti cittadini ovviamente non sembra giusto. Qualcuno sostiene: “le regole ci sono già, basta applicarle”. Sarà anche così ma nella pratica, quella che conta, non succede. A Firenze negli ultimi 10 anni ci sono stati 260 scontri mortali; la pena massima inflitta è stata di 2 anni e 8 mesi (la massima teorica è 10), che da un punto di vista pratico significa nessuna punizione. I dati Asaps ci dicono che dal 2008 ad oggi ci sono stati 374 morti per pirateria stradale. Almeno 120 di questi causati da ubriachi e/o drogati alla guida. Chi dice che le regole ci sono già mi faccia sapere quanti di questi sono ad oggi in carcere. Probabilmente nessuno o forse qualche extracomunitario che non ha i soldi per pagarsi un avvocato. Come spesso accade in Italia ho iniziato a vedere lo schieramento ideologico/politico prendere posizioni, non sul contenuto, ma sul contenitore (chi porta avanti la proposta). E allora mi sono chiesto: la violenza stradale è un problema di destra o di sinistra ? Partiamo dalle vittime. La strada è altamente democratica. Generalmente la vittima viene scelta a caso. Muoiono Italiani e stranieri, cattolici e musulmani, poveri - ceto medio - ricchi, uomini e donne , più giovani che vecchi, (in una società come la nostra che invecchia anche questo dovrebbe far riflettere sull’urgenza di agire). Non riesco a trovare la fede politica come discriminante. Alcuni di questi ragazzi erano talmente giovani che ancora se la dovevano fare un’idea. Ma allora forse c’è un colore politico dominante fra chi uccide ? Non ci sono dati, forse sarebbe utile, quando si rilevano gli scontri mortali annotare il colore politico, l’ideologia di chi lo ha causato. Ovviamente è una provocazione. Non serve. La criminalità stradale non ha un colore politico, uno stato, una religione. Chi ha ucciso i 4 ragazzi francesi è Albanese; chi ha ucciso mio figlio è di Scandicci. Il criminale stradale ha però un sesso dominante. Quello maschile. Nell’analisi fatta a Firenze negli ultimi 10 anni l’80% degli scontri mortali è stato causato da persone dai 30 ai 65 anni e 80% di questi erano maschi. Come diceva Martin Luther King “ho un sogno”. Che la politica la smetta per una volta di dare contro per partito preso e che si unisca alla nostra battaglia civile che ha anche un valore simbolico. Passi in avanti ne sono stati fatti. Quindi grazie a tutti quei politici, di sinistra, di centro e di destra, che stanno collaborando in questa battaglia civile. Invito gli scettici, se vogliono approfondire, a leggere il contenuto www.omicidiostradale.it e non fermarsi al contenitore. Io sono a disposizione per ogni approfondimento. Speriamo che mia figlia Valentina possa un giorno vivere in un paese più civile, mio figlio Lorenzo non può più farlo (e non per colpa sua o per malattia).
Stefano Guarnieri (Associazione Lorenzo Guarnieri info@lorenzoguarnieri.com )
OMICIDIO STRADALE NEL MONDO OCCIDENTALE
ASAPS
Ecco come i vari ordinamenti giuridici considerano (e giudicano) “la colpa” di chi uccide al volante di Lorenzo Borselli https://www.asaps.it/indexpage_n.php?id=33401&categoria=Articoli&sottocategoria=&pubblicazione=17.08.2011
MOVIDA MOLESTA E COMMERCIO ABUSIVO: LA RABBIA DEI GESTORI CORRIERE ROMA Ostia, allarme ambulanti: troppo alcol dai camion bar vicini alle discoteche(*) I vigili: invasione di chioschi sul litorale; dalle 22 alle 5, distribuiscono birra ai giovani. Inutili le multe ROMA – Stazionano spesso senza licenza nei luoghi commercialmente più ambiti del lungomare di Ostia: rotonda, pontile, il «curvone» di piazzale Magellano dove, verso le 22, si radunano le comitive che vengono da Roma prima di raggiungere le discoteche. Dal venerdì alla domenica, quando i locali notturni in spiaggia aprono, i camion-bar si moltiplicano. E forniscono birra e alcol per i molesti «bottellon» non autorizzati che tanto fanno infuriare chi vive nei pressi della spiaggia e per le bevute rumorose delle cinque di mattina, a beach party terminato. APPELLO AL VICE SINDACO - Un problema pesante, tanto che il comandante dei vigili urbani del XIII gruppo Angelo Moretti, durante un incontro con il vice-sindaco Sveva Belviso, ha detto senza mezzi termini che «quest’anno siamo invasi dai camion-bar. Ultimamente c’è stato un incremento di camion-paninoteche che - è stato il resoconto del vigile - vendono bevande e generi alimentari anche fuori orario. Stazionano sul lungomare, dove non potrebbero stare e dobbiamo sanzionarli continuamente».
Provvedimenti che evidentemente non servono. Le multe vengono impugnate e i titolari delle attività commerciali sulle quattro ruote hanno buon gioco nel tirare fuori cavilli e permessi vari che consentono loro quanto meno di posticipare il pagamento della sanzione. «CONCORRENZA SCORRETTA» - Il tutto tra la rabbia dei gestori di lidi e discoteche. Franco Petrini, titolare della «Nuova Pineta-Pinetina» che d’estate ospita alcuni tra i locali più trendy come Open Bar e Eisha, sbotta: «Lavorare in questo modo è impossibile. Equivale a cancellare le regole. Noi paghiamo le tasse, nonostante quel che dica il Fisco - attacca -, e loro neanche consegnano gli scontrini. Noi versiamo salatissimi balzelli (che vanno dalla quota Ama alle concessioni commerciali) e loro nemmeno versano l’occupazione di suolo pubblico». DANNO DI IMMAGINE - Ma le lamentele riguardano anche altro, dalla stessa immagine di Ostia all’ordine pubblico. Lo dice Ruggero Barbadoro, titolare del «Venezia» di Castelfusano e presidente della Fiba balneari: «Il proliferare di camion-bar rappresenta davvero un pessimo segnale in vista di quello che dovrebbe diventare il waterfront della Capitale. Stiamo ragionando su come ideare passeggiate pedonali e giardini verdi davanti ai lidi, ma non siamo neanche in grado di dare un minimo di regolamentazione al commercio ambulante. Assurdo…». SI BEVE PRIMA DI ANDARE IN PISTA - Non solo. La presenza dei camion bar è in qualche modo collegata a certe situazioni problematiche che costringono le forze dell’ordine ad un continuo impegno. Ne ha parlato il comandante dei vigili al vicesindaco Belviso. «Il venerdì e il sabato notte facciamo 10-12 ore di servizio continuato e fronteggiamo le situazioni più diverse: dalle risse in poi, non ci manca nulla. Di notte la prostituzione ad Ostia – sottolinea il responsabile della municipale sul litorale - è quasi scomparsa grazie alla vigilanza continua». Rimane però il problema dell’uso smodato di lattine e bottiglie di alcolici e birra.
«C’è l’ordinanza anti-alcol ma ci sono tanti escamotage per aggirarla: si beve prima ancora di andare in discoteca, appunto servendosi ai camion bar per arrivare già sballati - precisa il rapporto di Moretti - o ci si portano bottiglie da fuori e si beve nascosti o in mezzo alla folla. A volte troviamo persone positive all’alcoltest ancor prima di arrivare in discoteca e cerchiamo di arginare il problema, per quanto possibile». SEL: «SEQUESTRARE I MEZZI» - Al comandante dei vigili di Ostia risponde il coordinatore di Sel (Sinistra ecologia e libertà) nel XIII Municipio, Sandro Lorenzatti. Che suggerisce: «Per cominciare, si potrebbe passare al sequestro dei mezzi. Poi si potrebbero mettere anche ostacoli dove di solito si piazzano i camion bar: i materiali non mancano alla municipale. Si potrebbero anche inviare ispettori della Asl per verificare se è tutto in ordine. Infine si potrebbero far chiudere le discoteche ad un’ora decente. E forse i camion bar sparirebbero».
Alessandro Fulloni (*)Nota: da questo articolo sembrerebbe che la causa di tutti i guai siano i camion ambulanti e non le discoteche!
MOLTE PROTESTE AVEVANO ACCOMPAGNATO LA DECISIONE DI LASCIARLO IN LIBERTÀ
ASAPS Arrestato l’uomo del Suv in contromano Ubriaco, aveva imboccato nel senso sbagliato l’A26 e causato la morte di 4 giovani francesi
MILANO - E’ stato arrestato il conducente del Suv che, guidando contromano e ubriaco sulla A26 Voltri-Sempione, sabato scorso ha ucciso quattro giovani turisti francesi, in viaggio verso la Slovenia. Lo ha confermato la Questura di Alessandria. Fino a oggi Ilir Beti, 35 anni, albanese, imprenditore edile residente ad Alessandria, era indagato in stato di libertà per omicidio colposo, lesioni colpose e guide in stato di ebbrezza. Proprio il fatto che fosse rimasto libero aveva suscitato forte indignazione, specie tra i parenti delle vittime. Il provvedimento verrà motivato nel corso di una conferenza stampa convocata per il pomeriggio. da corriere.it
LE STELLE NEI CALICI REPUBBLICA Depardieu, quante ne fai? L’ultima bravata in aereo(*) L’attore francese, famoso per i suoi scatti impulsivi, bloccato da uno steward durante la fase di decollo. Ma lui disobbedisce e...
di RITA CELI
(17 agosto 2011) I PASSEGGERI del volo Parigi-Dublino hanno pensato di trovarsi sul set di un film: Gérard Depardieu ha urinato nel corridoio dell’aereo. È nota la passione dell’attore francese per la buona tavola e per il buon vino, ma è stato proprio per un bicchiere di troppo che non è riuscito a tenersi e, non potendo andare alla toilette, bloccata perché in fase di decollo, l’ha fatta davanti a tutti, senza poter passare inosservato. Ma è solo l’ultima follia della star, famosa anche per i suoi scatti d’ira che in passato lo hanno portato a prendere a calci e pugni un’automobile vicino casa perché era parcheggiata male e, a Firenze, a tirare una testata in fronte a un fotoreporter che lo stava riprendendo in compagnia di una giovane donna. Reazioni esagerate dovute anche all’abuso di alcool, problema che lo ha a lungo tormentato: nel ’90 gli fu ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. Dieci anni dopo, l’infarto, provocato da stress e troppo vino, che lo costrinse a un intervento a cuore aperto. Depardieu - che tornerà a vestire i panni di Obelix nel nuovo film Asterix e i bretoni - ultimamente preferisce parlare di cinema e cibo, come ha fatto di recente a Locarno, ma non riesce a evitare che si parli delle sue intemperanze. Dopo un’indiscrezione di Radio Europe 1, che aveva raccolto le testimonianze di alcuni passeggeri, un portavoce della Klm ha confermato l’episodio avvenuto ieri sera su un volo della Cityjet con 12 passeggeri. "Voglio fare pipì, voglio fare pipì", avrebbe urlato alzandosi mentre erano tutti seduti con le cinture di sicurezza allacciate. "Era visibilmente inebriato, voleva alzarsi per andare alla toilette durante la fase di decollo, ma quando uno steward gli ha detto di aspettare un quarto d’ora che l’aereo fosse in volo, ha detto di non poter aspettare e l’ha fatta sul pavimento", ha raccontato una donna. "Si vedeva che aveva bevuto, l’equipaggio era imbarazzato, ma tutto si è svolto in un contesto di grande cortesia, non una parola fuori posto, nessuno si è lamentato",(**) ha detto ancora. Il portavoce ha detto che non sa se la compagnia intende prendere provvedimenti nei confronti di Depardieu. "Dopo il suo gesto si è messo a sedere e l’aereo è tornato nell’area di parcheggio per consentire al personale di ripulire il pavimento", ha aggiunto. Il volo è poi partito e ha raggiunto la destinazione con un’ora e quaranta minuti di ritardo.
(*) Nota di Roberto Argenta: qualche giorno fa, per un identico episodio, un atleta della nazionale statunitense di sci acrobatico è stato radiato dalla sua federazione, ponendo fine alla sua carriera agonistica. Forse non si può radiare Depardieu come attore, ma cercare di interrompere la sua carriera di bevitore si. Per lo meno cercare di non esaltare la sua passione per il vino tutte le volte che mette piede nel nostro Paese. (**)Nota: il lato ironico dell’articolista! Sottolinea che nonostante l’avesse fatta sul pavimento davanti a tutti, almeno le parole sono rimaste al loro posto!
VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI POTREBBERO ESSERE PERICOLOSI PER LA SICUREZZA DEL VOLO
ADNKRONOS Turismo: Skyscanner, su compagnie aeree low cost i vini bianchi migliori Roma, 17 ago. (Adnkonos) - Il miglior vino ad alta quota? Un interrogativo a cui ha risposto una indagine di Skyscanner che ha fatto una comparazione delle maggiori compagnie aeree. Dieci giudici hanno valutato il menù enologico a disposizione in volo.
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
NEWSRIMINI Vendita alcol fuori orario. 20mila € di multa per tre locali
Sette prostitute e altrettanti clienti denunciati, sanzioni per quasi 20.000 euro per la vendita d’alcol fuori orario e due auto di merce contraffatta sequestrate. È il bilancio del Ferragosto della polizia municipale di Rimini. RIMINI | 16 agosto 2011 Tre i locali sanzionati per il mancato rispetto delle norme sulla vendita di alcolici: un kebab di viale Regina Margherita, un posteggio su area pubblica ed un bar di viale Vespucci. E’ stato un week end di Ferragosto intenso per gli agenti della Polizia municipale di Rimini. Oltre che sulle attività più consuete, come quelle legate al controllo della viabilità sulla statale per l’esodo o nel rilevamento degli incidenti stradali, estremamente impegnative in questo periodo dell’anno, gli agenti sono stati impegnati su altri fronti delicati come il controllo della vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche in orari o modalità non consentite, nel contrasto alla prostituzione, nel contrasto all’abusivismo commerciale. Sul fronte della vendita dell’alcol tre sono stati i pubblici esercizi sanzionati: un kebab di viale Regina Margherita, sanzionato per la vendita di alcolici dopo le ore 24 (6.666 euro) nonchè per vendita di alcolici in bottiglie di vetro dopo le 23 (1.032 euro); un posteggio su area pubblica sanzionato per vendita di alcolici su area pubblica dopo le 24 (4.000 euro); un esercizio di vicinato di viale Vespucci, sanzionato per vendita di alcolici dopo le 24 (6.666 euro), nonché per la vendita di alcolici in bottiglia di vetro dopo le 23 (1.032 euro).
Il totale delle sanzioni pecuniarie applicate è stato di 19.397 euro. Una delle tre attività controllate, poi, è risultata recidiva e rischia la sospensione dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività per un periodo da 7 a 30 giorni….
LECCEPRIMA
Campeggi e locali battuti a tappeto dai carabinieri
La compagnia di Gallipoli e i militari di Alezio e Sannicola, con il supporto del nucleo cinofilo, hanno segnalato oltre 40 giovani per uso di droga. Un napoletano fermato con tasso alcolemico di 2,2
mercoledì 17 agosto 2011 GALLIPOLI – Anche dopo il Ferragosto la presenza di vacanzieri sulla costa ionica rimane considerevole e le prenotazioni lasciano pensare che si andrà avanti con il tutto esaurito o quasi, per almeno un’altra settimana. Serrati proseguono dunque le attività di pattugliamento delle forze dell’ordine, con un occhio di riguardo per i luoghi più frequentati dai turisti, sia di giorno che di notte. Ieri, i carabinieri della compagnia di Gallipoli – in collaborazione col nucleo cinofili dei carabinieri di Bari-Modugno, sono stati impegnati dalle prime ore del mattino, in una operazione di controllo di due campeggi in territorio gallipolino al termine della quale sono state segnalati 15 giovani, di età compresa tra i 17 e i 23 anni, perché trovati in possesso di marijuana (35 grammi), hashish (6 grammi) e cocaina (1 grammo). Nelle stesso ore i militari delle stazioni di Alezio e Sannicola hanno battuto le pinete della zona, in alcune delle quali erano state posizionate delle tende nonostante i divieti. L’esito delle perquisizioni, anche in questo caso con l’ausilio del nucleo cinofili, è sintetizzabile in 12 grammi di marijuana e 9 di hashish. I controlli sono ripresi nella tarda serata e continuati per tutta la notte presso i locali della Baia Verde e ad un concerto, questa volta con l’intervento di 20 militari in borghese. Per uso non terapeutico di droga sono stati segnalati all’autorità prefettizia 28 giovani, provenienti da diverse regioni: dal Piemonte, dal Veneto, dalla Campania, dalla Toscana. Sono state ritirate tre patenti per guida in stato di ebbrezza che sono diventate quattro alle 7 di questa mattina, quando è stato fermato un odontotecnico di Napoli, trovato con un tasso alcolemico oltre quattro volte superiore al consentito. Per lui anche il sequestro preventivo ai fini della confisca, che diventerà esecutiva al momento della condanna, essendo stato automaticamente denunciato in sede penale. La pena prevista può andare dall’arresto da 6 mesi ad un anno, la sospensione della patente da 1 a due anni, oltre ad una ammenda tra i mille e 500 e i 6 mila euro.
IL GIORNALE DI VICENZA
Weekend alcolico sulle strade Via undici patenti
ACCERTAMENTI. I giorni di festa hanno invitato ad alzare il gomito. I carabinieri hanno controllato 120 persone alla guida e il 10% è risultato positivo all’alcoltest Ritirate 3 carte di circolazione
17/08/2011 Sono stati 120 gli automobilisti controllati nel weekend. Il dieci per cento degli automobilisti controllati nel fine settimana di Ferragosto guidava alticcio. Almeno questo dice il bilancio dei controlli effettuati dalla compagnia dei Carabinieri di Thiene, nel territorio di sua competenza. Vuoi perchè il 15 di agosto è uno dei giorni in cui non si può non fare festa, vuoi perchè anche chi non è in vacanza comunque trova lo stesso un buon motivo per cenare fuori casa, bere una birra in più la sera, esagerare con gli aperitivi, fatto sta che, nonostante l’inasprimento delle sanzioni legate alla guida in stato di ebbrezza, ancora molti sono coloro che superano i limiti consentiti.
Dallo scorso venerdì, gli uomini coordinati dal capitano Sabatino Piscitello sono stati impegnati in 37 servizi per un totale di 74 carabinieri impegnati: sono stati predisposti posti di blocco soprattutto nelle ore serali e vicino ai locali più gettonati per la festa nel fine settimana. Sono stati controllati 120 auto e 230 persone in tutto. Undici automobilisti sono stati trovati a guidare in stato di ebbrezza, anche se con varie soglie di positività. Per loro il ritiro della patente è stato immediato, come anche la decurtazione di dieci punti e la sanzione pecuniaria. Per alcuni è scattata anche la confisca del veicolo perchè il tasso alcolemico superava l’1,5 grammi per litro. Adesso alcuni di questi automobilisti trovati positivi all’alcoltest dovranno recarsi al Sert dell’Ulss n.4, dove verrà eseguita una vera e propria "perizia". Se l’etilometro ha dato un valore maggiore di 1,5, ed in questo fine settimana i carabinieri di Thiene hanno trovato un automobilista che aveva anche 1,76, oppure maggiore di 1 se non è la prima volta, la persona denunciata dovrà eseguire una visita, con domande psicologiche e sullo stato generale di salute, un controllo alcologico ed eseguire periodicamente degli esami del sangue. Durante gli accertamenti dei carabinieri sono state ritirate anche tre carte di circolazione, una per eccesso di velocità, le altre due per documenti scaduti.
Non è mancato nemmeno un deferimento; un cittadino albanese, A.G., è stato segnalato per il furto di una bicicletta all’interno di un cortile privato.
Marita Dalla Via
CORRIERE VENETO
Ferie, strade blindate oltre duecento multati Zaia: «Ubriachi, reato di omicidio stradale» 17.8.11 - TREVISO — Ponte di Ferragosto blindato nella Marca con strade presidiate da pattuglie di carabinieri, polizia e guardia di finanza. E il risultato dei controlli è stato il fioccare di oltre 240 multe, delle quali 10 per guida in stato di ebbrezza. Tra queste spicca la denuncia rimediata da un 50enne disoccupato di Maserada, fermato dai carabinieri intorno alle 2 di sabato notte a bordo della sua Peugeot 206, mentre procedeva a zig zag. L’uomo aveva nel sangue 3.60 grammi litro di alcol. Cinque le sanzioni per guida in stato di ebbrezza comminate dai carabinieri, altre cinque quelle emesse dalla polizia. In totale, nel weekend di festa su oltre duemila persone controllate, sono stati 200 gli automobilisti multati invece per guida pericolosa, eccesso di velocità, guida con telefonino o senza cinture di sicurezza. «Abbiamo messo in campo un surplus di forze in tutta la provincia - spiega Gianfranco Lusito comandante provinciale dell’Arma -, anche con l’ausilio dell’elicottero per presidiare soprattutto le arterie che conducono ai luoghi di villeggiatura». Dati che mostrano anche una positiva tendenza in calo per la guida in stato di ebbrezza: «Nel periodo dal 1 luglio al 15 agosto di quest’anno abbiamo sottoposto all’etilometro 1.720 persone - precisa Maria Faloppa, comandante Polstrada di Treviso, che enumera i risultati dei controlli voluti dal questore Carmine Damiano -, scoprendone 56 al di fuori dei limiti di legge. Lo scorso anno, nello stesso periodo ne avevamo invece sanzionate 69. Lieve aumento, invece, di automobilisti che guidano sotto effetto di droghe, dai 23 del 2010 siamo saliti a 24». Infine, giovani nel mirino anche delle fiamme gialle che durante il ponte, grazie al fiuto di due pastori tedeschi addestrati, hanno individuato 5 ragazzi in possesso di alcuni grammi di hashish. E proprio ieri è arrivata la proposta di Luca Zaia, governatore del Veneto: «Sarebbe necessario introdurre il reato specifico di omicidio stradale, perchè non si tratta di reato colposo, ma c’è un’ assunzione totale di responsabilità da parte di chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe». Milvana Citter Angela Pederiva
LA NAVIGAZIONE MARITTIMA NON PREVEDE LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA!
LA REPUBBLICA di Napoli
Salerno: collisione in mare, pilota gommone positivo all’alcol Salerno, 16 ago. - (Adnkronos) - Il pilota del gommone che e’ entrato in collisione con una barca di 12 metri e’ risultato positivo all’alcol test e’ stato sottoposto dai militari della capitaneria di porto di Salerno. L’attivita’ investigativa della guardia costiera e’ coordinata dal pm della Procura di Salerno Cardillo. Negativo invece il test sugli stupefacenti cui e’ stato sottoposto lo stesso pilota del gommone. Fonti investigative rivelano che il giovane che si trovava alla guida del gommone aveva nel sangue 1,60 di alcol. Per quanto riguarda la navigazione marittima non esistono tabelle che impongano dei limiti sull’assunzione di alcol come avviene per la circolazione stradale dove il limite massimo e’ di 0,50.
FORSE GLI ESERCENTI DOVREBBERO RISPETTARE MAGGIORMENTE L’ART. 690 E 691 DEL CODICE PENALE
CORRIERE DEL VENETO – VENEZIA «Cinque ricoveri ogni notte bollettino nero fuori dai locali» Il Sert: ci sono miscugli mortali a portata di mano
Mercoledì 17 Agosto, 2011 VENEZIA - Un bollettino nero. E’ quello dei giovanissimi, che finiscono in pronto soccorso per malori improvvisi, all’uscita delle discoteche. C’entra l’alcol, la droga, lo sfinimento sulla pista. Cosa ha ucciso Lorenzo Mola, che soffriva di aritmia, lo dirà l’autopsia, ma i medici in prima linea sul fronte degli sballi della notte parlano di decine e decine di casi ogni settimana, anche duecento casi al mese d’estate, solo sul litorale. «Nei mesi estivi arrivano in ospedale 2-3 ragazzi a notte - dice Franco Laterza, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Jesolo - lo stesso succede nel pronto soccorso di Caorle. Sono perlopiù giovani che hanno bevuto troppo. A volte arrivano in coma etilico, altre volte invece in collasso a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti ma è l’alcool a fare la parte del leone». Tanti e tanto giovani. «Capita molto spesso che arrivino dalle discoteche della zona - dice Laterza - certo, vendere l’alcool ai minori è proibito, ma chi controlla veramente che chi chiede un drink abbia l’età per berlo? Senza contare poi che in molti casi sono gli stessi ragazzi ad acquistare gli alcolici al supermercato, e ad ubriacarsi prima di entrare nei locali, magari in spiaggia». Minori, in vacanza con gli amici e a volte anche con i genitori. «Alcool e sostanze? I giovani ne abusano purtroppo - dice Laterza - italiani ma anche stranieri, del nord e dell’est Europa, in quei casi sono abituati a bere già dalla giovane età. L’incidenza così alta però peggiora le cose. Nessuno ci fa più caso. Si vede un ragazzo riverso in un prato? Tutti dicono "sarà il solito ubriaco" e continuano la loro serata». Nessuno si sbilancia su Lorenzo Mola, che potrebbe essere anche un caso di aritmia maligna, la morte elettrica come la chiamano i medici. L’altra notte fuori dal Muretto c’era anche il camper del Sert dell’Usl 10, che come tutte le notti, presenziano le discoteche più affollate della movida jesolana, mettendosi a disposizione dei ragazzi. «Più che altro cerchiamo di renderli consapevoli dei rischi che corrono - spiega Davide Banon, medico responsabile del servizio - l’uso di sostanze stupefacenti ormai è diffusissimo, specialmente nei locali della zona. Chi ci va, insomma, vuole un certo tipo di esperienza. Noi di certo non possiamo fermarli o impedire loro di guidare. Ma proviamo a convincerli a rimanere un pò lì, per far sbollire gli effetti». Ma i rischi delle droghe in voga sono alti. Una su tutte la chetamina, un potente anestetico per cavalli. «Oltre alle comuni combinazioni di alcolici e psicofarmaci c’è anche l’ecstasy liquida - dice Banon - non sono più pasticche, si versa nel drink e il miscuglio mortale è pronto». Una propensione allo sballo e al rischio che sembra scemare verso l’alba. «C’è una ricerca di sensazioni forti che in serate di questo tipo raggiunge il picco massimo intorno alle 5 di mattina - dice Banon - per questo rimaniamo fino a tardissimo. Parliamo coi ragazzi, cerchiamo di far fare loro test sotto forma di gioco per farli sbollire, ma non sempre è possibile». Banon usa una metafora chiarissima: «Noi siamo come materassi su un muro dove i ragazzi vogliono sbattere la testa». Il colpo si può attutire, resta il fatto che sono i giovani a lanciarsi di corsa.
A.D’E.
IL CORRIERE ADRIATICO Si tira tardi Qualche malore per l’alcol mercoledì, 17 agosto 2011
Falconara È al termine dei fuochi artificiali che è iniziata la movida falconarese di Ferragosto. Si sono contate moltissime feste lungo la spiaggia. E non sono mancati i bagni di mezzanotte. Numerosissimi i giovani che, come ogni anno, hanno deciso di accamparsi con tende e asciugamani per festeggiare con i loro coetanei la lunga notte di mezza estate fino all’alba dell’indomani. Una delle feste più gremite ed eccentriche è stata quella organizzata al Coco Beach, dove si sono riuniti giovani vestiti a tema. E’ stato l’anno di Alì Babà e i quaranta ladroni. “La festa di Ferragosto è riuscita particolarmente - commenta Katia, dallo stabilimento -. Vi hanno partecipato moltissimi giovani, gli stessi che tra l’altro l’hanno organizzata. Nel pomeriggio è stata la volta del torneo di dodge-ball. Ci siamo tutti divertiti moltissimo, tanto che la festa è proseguita fino alle prime luci dell’alba”. In generale, anche quest’anno per qualche giovane c’è stato bisogno dell’intervento degli operatori del 118, chiamati per malori dovuti al solito bicchiere di troppo. Ma tra questi non sono stati registrati casi allarmanti(*). (*)Nota: nell’opinione pubblica i malori dovuti al solito bicchiere di troppo non sono casi allarmanti!
GUARDATE IL FILMATO E SCOPRIRETE UNA BELLA INIZIATIVA IN UNA DISCOTECA DI SANTA MARGHERITA LIGURE IL SECOLO XIX
Alcol e giovani - Contro gli incidenti, in discoteca si beve il biodrink http://www.youtube.com/watch?v=GOECoLrHNK4
C’E’ CHI AFFERMA CHE L’AUMENTO DEGLI EPISODI DI PIRATERIA SIA DOVUTO ALL’INASPRIMENTO DEL CODICE DELLA STRADA COMUNICATI123.COM Diminuiscono gli incidenti stradali, aumentano gli episodi di pirateria Articolo a cura di Francesca Tessarollo
16.8.11 - Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, ma la pirateria stradale, purtroppo, sembra sia in aumento. L’osservatorio Il Centauro – Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha da poco diffuso i dati relativi agli incidenti stradali nei primi sei mesi del 2011. Dal rapporto emergono sia dei dati positivi che dei dati molto negativi. Cominciamo con le buone notizie: gli incidenti stradali, e quindi il numero di persone che fa una richiesta danni assicurazione, sembra siano in diminuzione. A non diminuire – sono anzi in aumento – sono gli episodi di pirateria, che continuano a macchiare le nostre strade con una frequenza che non sembra affatto diminuire, anzi: nel primo semestre del 2011 gli incresciosi episodi di questo tipo sono aumentati addirittura del 39%, per un totale di 347. Il numero delle vittime, in particolare, ammonta a 55 morti, per un aumento del 44,7% rispetto al periodo precedente. Anche il numero di feriti non lascia adito a dubbi sulla gravità del fenomeno: 418 è infatti il numero dei feriti totali. Per quanto riguarda le regioni meno virtuose, quelle cioè in cui sono stati registrati i più alti numeri di episodi di questo tipo, troviamo al primo posto la Lombardia, con 50 casi, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, entrambi con 38 episodi di pirateria registrati, la Campania con 35 episodi, la Toscana con 32 e il Veneto con 31. A salire è anche la percentuale relativa al numero di donne che causano incidenti e poi fuggono.
Quando l’incidente è provocato da un pirata della strada, la rabbia si unisce al dolore dei parenti e dei vicini della vittima, e ad alimentare ancora di più questi sentimenti è il pericolo di non poter dare un volto al responsabile dell’accaduto, e di non vederlo quindi assicurato alla giustizia. In molti casi, infatti, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e di chi di dovere, nonostante si riesca ad ottenere un indennizzo risarcimento, non è però possibile risalire a chi ha commesso il gesto. In questo primo semestre del 2011 è stato possibile risalire al responsabile nel 66,3% dei casi, dato che segna un calo rispetto ai primi mesi del 2010, quando si era arrivati all’identificazione del colpevole nel 78,3% dei casi. Una delle maggiori cause della fuga dei pirati della strada, dopo aver provocato l’incidente, sembra sia l’assunzione di alcol o droga. Tra i pirati che sono stati identificati, infatti, il 20,4% è risultato positivo all’alcoltest, e tra questi alcuni avevano anche assunto delle droghe (l’8% di coloro che erano risultati positivi all’alcoltest sono poi risultati positivi anche al narcotest). Questi dati sono però solo indicativi, e con tutta probabilità non riflettono la situazione reale, che potrebbe essere di gran lunga più grave per quanto riguarda l’uso dell’alcol alla guida: molti pirati della strada vengono scoperti, o si costituiscono, un certo lasso di tempo dopo il fatto, quando l’effetto di alcol o droga non è più riscontrabile. Per scongiurare un ulteriore aumento degli incidenti e delle vittime e di coloro che subiscono un danno permanente a causa dei pirati della strada, a settembre si discuterà in parlamento l’introduzione, del Codice della Strada, del reato di omicidio stradale. Tale reato prevedrebbe una pena dagli 8 ai 18 anni, la revoca definitiva della patente in alcuni casi e l’arresto in flagranza di reato.
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI ASCA
ROMA: PICCHIA MOGLIE CON CALCI E PUGNI DAVANTI AI FIGLI, ARRESTATO Roma, 17 ago - I Carabinieri della Stazione di Roma Ostia Antica hanno arrestato un operaio romano di 41 anni, incensurato, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
’’L’uomo presentatosi a casa in evidente stato di ebbrezza, come gia’ successo in passato - spiegano gli inquirenti - dopo l’ennesimo diverbio con la moglie non ha avuto nessuna esitazione nell’aggredirla, colpendola con calci e pugni, e davanti agli occhi dei figli di appena 2 e 7 anni l’ha costretta ad ingerire un intero foglio di carta’’.
Grazie ad una telefonata anonima di un cittadino, i carabinieri sono intervenuti ma alla vista degli agenti l’uomo ha tentato di aggredirli senza riuscire nell’intento. I militari lo hanno cosi’ bloccato ed ammanettato. La donna e’ stata soccorsa e trasportata con l’ambulanza del 118 presso il pronto soccorso, l’Ospedale Grassi di Ostia, dove i medici le hanno riscontrato contusioni multiple e la frattura di un piede, dimessa con una prognosi di 21 giorni. L’uomo su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria e’ stato associato al carcere di Regina Coeli, in attesa di essere giudicato presso il Tribunale di Roma. com-dab/cam/bra
IL CORRIERE ADRIATICO Picchia i carabinieri, condannato
Processo per direttissima nei confronti di un giovane ubriaco
mercoledì, 17 agosto 2011
Alba Adriatica Aveva bevuto troppo e il titolare del bar lo aveva invitato a smettere e a uscire dal locale. Ma non è riuscito a convincerlo, anzi in preda ai fumi dell’alcol Giordano Olivieri, 28 anni, operaio di Alba, ha distrutto un tavolino. Il fatto si è verificato domenica mattina all’alba: il giovane visibilmente alticcio, avrebbe creato un po’ di scompiglio all’interno del locale, situazione questa che ha imposto ad uno dei titolari ad invitarlo ad uscire fuori. L’invito pressante è stato letto come un affronto dal giovane e una volta fuori, avrebbe sfogato la sua rabbia sui tavolini, uno dei quali si è rotto. Così è stato necessario chiedere l’intervento dei carabinieri che sono arrivati sul posto e hanno trovato Olivieri in evidente stato di agitazione che invece di calmarsi è andato in escandescenze e ha trascorso la vigilia di Ferragosto in carcere. Alla richiesta dei documenti, infatti, si è scagliato contro i carabinieri, aggredendoli e una volta sistemato, a fatica, dentro l’auto dei militari per esser trasferito in caserma per l’identificazione, con un calcio ha sfondato il finestrino posteriore e ammaccato la portiera. Alla fine è stato arrestato per violenza, resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato e continuato. Ieri mattina Olivieri è comparso dinanzi al giudice per il processo per direttissima ed è stato condannato a un anno.
CORRIERE DI MAREMMA
Droga e alcol, raffica di denunce. Diverse le patenti ritirate nel fine settimana di Ferragosto da parte dei carabinieri. Un 36enne è stato beccato mentre guidava e fumava uno spinello. GROSSETO17.08.2011indietro
Fine settimana di controlli su tutto il territorio provinciale, per contrastare la guida in stato di ebbrezza e l’alta velocità. I carabinieri di Orbetello, nel corso dei controlli - soprattutto nelle notti tra sabato e domenica e domenica e lunedì - hanno denunciato otto persone trovate positive all’alcoltest. In un caso il conducente dell’auto, accortosi che poco più avanti c’era un posto di blocco, aveva tentato di sfuggire al controllo fermandosi prima. Mossa ovviamente intercettata dai carabinieri i quali hanno comunque sottoposto il conducente all’alcoltest al termine del quale, essendo risultato positivo, è stato denunciato. Per tutti è scattato il ritiro della patente di guida ma non si sono ravvisati gli estremi per la confisca dell’auto. Nell’unico caso in cui questo sarebbe stato possibile, l’auto è risultata essere di proprietà di una terza persona. Controlli anche da parte dei carabinieri di Massa Marittima che nel corso della notte tra domenica e lunedì hanno effettuato diversi controlli al termine dei quali una persona è risultata positiva all’alcoltest e dunque denunciata: ritiro della patente ma non confisca dell’auto visto che non era di proprietà del conducente che aveva bevuto più del dovuto prima di mettersi alla guida dell’auto. Controlli anche per limitare l’esuberanza ferragostana che spesso, soprattutto nelle località turistiche, si traduce in gavettoni e scherzi di vario genere. Divertimento tanto, ma poche trasgressioni e poche sanzioni. Frutto anche dei controlli dei giorni precedenti al Ferragosto posti in essere dalle forze dell’ordine. Situazione relativamente tranquilla anche sulle strade con il traffico che non ha creato eccessivi problemi. Frutto, in parte delle partenze intelligenti, ma anche del fatto che quest’anno molte persone, a causa della crisi, hanno preferito restare in città. Controlli anche a Pitigliano da parte dei carabinieri. Per il lungo week-end di Ferragosto, infatti, i carabinieri della Compagnia di Pitigliano hanno continuato la capillare attività preventiva e repressiva su tutto il territorio delle colline del Fiora e dell’Albegna. Dopo le prime denunce di giovedì e venerdì, i militari hanno continuato l’azione di contrasto al consumo di droghe e alla guida in stato di alterazione psicofisica sia sotto l’effetto di alcolici e sia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Partendo proprio dalla rinomata località termale di Saturnia, nei pressi delle “Cascate del Molino” la locale stazione carabinieri ha denunciato una 28enne romana, poiché, durante la perquisizione della propria autovettura, i militari hanno rinvenuto tre grammi di marijuana e due grammi di ecstasy. Nella stessa circostanza i militari hanno proceduto anche alla segnalazione amministrativa, quali assuntori di sostanze stupefacenti, di cinque giovani tutti della capitale che erano intenti a fare uso di droghe. Non era trascorsa nemmeno una settimana da quando, sempre i carabinieri di Saturnia, avevano denunciato altri due ventenni della capitale, sorpresi a detenere per la vendita una dozzina di grammi di hashish e quattro di marijuana. In entrambi i casi la sostanza è stata sequestrata e le persone deferite all’autorità giudiziaria, ad eccezione dei soggetti segnalati che saranno chiamati dalla prefettura competente a rispondere di illecito amministrativo. Anche il personale del nucleo Operativo e Radiomobile di Pitigliano, nell’ambito dei servizi di controllo della circolazione stradale, ha ritirato due patenti di guida nelle notti tra sabato e martedì. Si tratta di due giovani sorpresi alla guida dopo aver fatto uso di stupefacenti. Le due persone, un 36enne mancianese sottoposto a controllo mentre era alla guida intento a fumare uno spinello e un 19enne pitiglianese sottoposto ad accertamento dopo un lieve sinistro stradale, dovranno rispondere di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti poiché positivi ai test antidroga della cannabis. inoltre il giovane di Pitigliano aveva anche bevuto qualche bicchierino facendo registrare un tasso alcolico di 1,87 per cui dovrà rispondere delle violazioni amministrative e penali previste dalla legge
VARESENEWS Ubriaca, si ferisce e poi aggredisce gli infermieri Serata agitata in via Torino per una donna: sul posto è arrivata la polizia, alla fine è stata denunciata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale
17/08/2011 GALLARATE Ubriaca, spacca una vetrina, si ferisce e poi aggredisce anche gli agenti di polizia intervenuti per calmarla. Nei guai è finita ieri una ragazza di 26 anni, ruandese, con qualche problema nel rapporto con l’alcol: in serata è arrivata (già ubriaca) in un bar di via Torino, uno dei pochi aperti nelle serate di metà agosto, e ha litigato con il gestore, spaccando una vetrina e ferendosi. Quando ha tentato di risalire in bici, si è capito che era al capolinea: i presenti hanno chiamato l’ambulanza, ma la donna ha tentato anche di aggredire gli operatori sanitari. A questo punto è arrivata la polizia, che ha subito ancora le escandescenze della ragazza: la rabbia incontrollabile della giovane si è scaricata sugli agenti con schiaffi, calci, morsi, graffi, insulti e sputi. Con molti sforzi gli operatori della Volante e del 118 sono infine riusciti a far salire sull’ambulanza la donna, che non poteva assolutamente essere lasciata in strada in quelle condizioni. La giovane è stata denunciata per resistenza, violenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale. redazione@varesenews.it
INIZIATIVE DI PREVENZIONE E INFORMAZIONE IL CORRIERE ADRIATICO
Guidavano ubriachi Sei giovani denunciati
mercoledì, 17 agosto 2011 Fano Prosegue lungo il litorale adriatico la campagna “Un soffio per la vita” che vede impegnati in questo progetto la questura di Pesaro, il Commissariato di Fano, la Polizia Stradale i Carabinieri, nonché la Polizia Municipale delle principali località costiere. Il servizio ha beneficiato della collaborazione di personale della protezione civile munito di precursori “alcoblow”. Nel corso del servizio, che si è svolto nel lungo weekend sono stati effettuati 173 controlli con etilometro e precursori e 6 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria perchè trovate alla guida in stato di ebbrezza; sono stati controllati 85 veicoli, identificate 125 persone; sono state elevate 10 contravvenzioni al Codice della Strada e ritirate 6 patenti di guida. E’ continuato anche nella mattinata del 12 agosto il servizio antiabusivismo in spiaggia per contrastare lo smercio di articoli contraffatti messo in atto principalmente da cittadini extracomunitari.
IL CONSUMO RESPONSABILE DI UNA DROGA NON ESISTE BRESCIAOGGI ENOLOGIA. Dal 12 settembre partiranno anche i corsi dedicati agli iscritti appena maggiorenni Onav Lombardia e il consumo responsabile dei giovani Onav Lombardia si prepara ad un autunno all’insegna del consumo consapevole, per avvicinare anche i giovani al mondo del vino di qualità: con il 12 settembre parte infatti la stagione delle lezioni dedicate agli amanti dell’enologia, ed anche a Brescia verranno proposti per la prima volta i corsi Onav Junior, dedicati esclusivamente agli iscritti appena maggiorenni che per la prima volta si avvicinano a questo mondo. In questo modo l’organizzazione presieduta a livello nazionale dal professor Giorgio Calabrese conferma il proprio impegno contro l’abuso degli alcolici(*), sostenendo la divulgazione di una corretta cultura del bere orientata alla qualità anzichè alla quantità. Lo scopo è quello di gettare i presupposti per stimolare la competenza e la consapevolezza che sono alla base di un atteggiamento moderato nei confronti del vino, mettendo in risalto anche il valore culturale che questo prodotto rappresenta per il nostro Paese in quanto espressione delle diversità territoriali. Ricco anche il calendario delle degustazioni organizzato da Onav Lombardia programma per le prossime settimane. Il 14 settembre a Milano verrà organizzato un grande banco d’assaggio dei migliori vini tedeschi in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica: una grande occasione per approfondire le conoscenze sulla viticoltura della Germania degustando una rosa di vini che parte dai Kabinett passando per Spatlese, Auslese, Beeerenauslese, Trockenbeerenauslese per arrivare ai mtici Eiswein. In totale saranno in degustazione un’ottantina di etichette proposte da sedici aziende delle aree più vocate, con la Mosella in primo piano.
La sede regionale ospiterà inoltre dal 26 settembre l’iniziativa «L’Italia Doc è nel calice», tre imperdibili appuntamenti dedicati ad altrettante Doc italiane d’eccezione: si parte con il Trasimeno Doc, che comprende i territori affacciati sulle rive dell’omonimo lago, si continuerà il 20 ottobre con i Colli Euganei e il 10 novembre con una degustazione dedicata alla Sicilia, ed in particolare al Nerello Mescalese. (*)Nota: l’idea del bere responsabile è solo una mossa per pubblicizzare il vino e venderne di più. Basta vedere il resto dell’articolo in blu.
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