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TRAFFICO: ITALIANI IN VIAGGIO ARRABBIATI, STANCHI E PERICOLOSI DELUSI DA UN AGOSTO NUVOLOSO, SECONDO STUDIO FEDERSALUS.

TRAFFICO: ITALIANI IN VIAGGIO ARRABBIATI, STANCHI E PERICOLOSI
DELUSI DA UN AGOSTO NUVOLOSO, SECONDO STUDIO FEDERSALUS.

(ANSA) - ROMA, 27 ago - Stanchi, arrabbiati, delusi per un agosto decisamente troppo nuvoloso e, dunque, aggressivi e pericolosi alla guida della loro auto. Cosi’ si presentano gli italiani di ritorno dalle vacanze, secondo uno studio promosso dalla FederSalus e condotta da Eta Meta Research, che invita alla prudenza e, soprattutto, alla calma.
    A rovinare il rientro degli italiani, oltre alla delusione per un agosto piovoso e all’inevitabile malumore per la fine delle vacanze, anche, secondo la ricerca svolta su 100 esperti tra medici generici, nutrizionisti e dietologi, l’imperativo dell’ultimo giorno che ’’deve essere goduto fino in fondo’’. E cosi’, secondo lo studio, al volante finiscono automobilisti stanchi, che hanno fatto le ore piccole nell’ultima sera da vacanzieri (45%) e trascorso l’ultimo giorno in ferie tra mangiate, gite decisamente troppo faticose (53%), sole fine all’ultimo raggio (66%). E si accomodano in macchina stanchi, appesantiti e con la voglia di arrivare a casa il prima possibile.
   Italiani iracondi, dunque, che, mentre guidano, sono concentrati piu’ sui rimpianti per un’estate finita che sul traffico (31% dei casi), che preparando i bagagli hanno discusso, si sono arrabbiati e si mettono al volante con un grosso carico di aggressivita’ da smaltire (37%). Ma non solo: dopo aver atteso fino all’ultimo momento utile prima di fare i bagagli e prepararsi alla partenza, una volta in viaggio, assicura la ricerca, diventano frenetici e frettolosi (26%) e non sopportano ostacoli o rallentamenti. E per prendere l’ultimo raggio di sole, dimenticano di portare con se’ cose essenziali, come una bottiglia d’acqua per il viaggio(33%). Presi poi dall’ansia di tornare a casa, saltano le soste (29%), fondamentali per viaggiare in sicurezza, e non danno importanza alle condizioni di viaggio, sia per quanto riguarda la temperatura all’interno della macchina (21%), solitamente troppo fredda, sia per l’abbigliamento scelto (13%). Per il 37% degli italiani e’ proprio l’idea fissa della fine delle vacanze e del ritorno al lavoro a farli deconcentrare e dimenticare la prudenza (57%) e i corretti comportamenti (41%).
   Il risultato e’ che aumenta il rischio di trovarsi coinvolti in incidenti (37%) dovuti a stanchezza, ad una guida troppo aggressiva, o alla distrazione perche’ la mente e’ rimasta in vacanza. Di certo, assicura il 22%, il viaggio si trasforma in un vero e proprio incubo per chi guida e per chi gli sta vicino e malumore e affaticamento, spesso, si portano dietro per giorni anche una volta tornati in citta’ (19%). (ANSA).



Lunedì, 29 Agosto 2005
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